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A sproposito

Post n°355 pubblicato il 19 Gennaio 2015 da lab79
 
Tag: notizie

Parlo a sproposito e fuori tempo di una notizia di cronaca. Cosa che non faccio mai, perché sono consapevole di non saperlo fare. Avrei fatto il giornalista, se l'avessi saputo fare, invece di stare qui a veder passare la notte.

Ormai le conosciamo tutti, Greta e Vanessa. Le due ragazze che si sono avventurate, con l'idea di dare una mano, in una terra dove, beh...c'è la guerra. Sono finite col rischiare una brutta avventura, finita per fortuna nel loro ritorno a casa. Volete sapere che ne penso? Il mio primo pensiero è stato questo:

Perché si. Tanto per usare i soliti luoghi comuni, l'Italia è il paese dei 60 milioni di Ct, e dei 60 milioni di Presidenti della Repubblica, e altrettanti del Consiglio dei Ministri. Il paese dove tutti abbiamo una risposta, ma nessuno si ricorda più della domanda. Il paese dove tutti ci facciamo un'opinione talmente in fretta che solo Twitter è abbastanza veloce da ripeterla. (Si Matteo, sto parlando proprio di te.) Si, sono tutti luoghi comuni, ma dolorosamente veri. Come la maggior parte dei pregiudizi con cui giudichiamo le azioni sconsiderate di queste due ragazze, e che ci sono costate, dicono, 12 milioni.

Ora, non per fare le pulci. Ma se fosse vero (e non è detto che lo sia), un riscatto di 12 milioni significa che ogni cittadino italiano ha pagato, approssimativamente, 20 centesimi per riportare le loro testoline a casa. E come i più attenti di voi avranno notato, non ho mai parlato di euro. Perché i 12 milioni, se tali sono, sono probabilmente dollari. Che al cambio attuale, fanno meno di 10 milioni di euro. Quindi la quota pro-capite scende a circa, 16 centesimi di euro. 

Non so voi, ma 16 centesimi sono un prezzo che sono disposto a pagare, per due vite.

Capisco le remore di chi dice che quei soldi serviranno per finanziare il terrorismo internazionale, e seppure anche questa opinione sia contestabile, resta un'opinione valida, e non ho intenzione di discuterla in questa sede, perché esula dal discorso che sto cercando di mettere insieme.

La mia attenzione è caduta, come al solito, sui dettagli insignificanti della faccenda.

Mentre una di loro si dedicava agli studi, e all'attivismo sociale, l'altra aveva già accumulato alcune esperienze nel volontariato, fuori dall'Italia, nelle reti missionarie attive in Africa e in India. Leggo e riporto con approssimazione da quel che leggo in rete. Tutte cose che, a parere di alcuni, potevano fare benissimo in Italia. Ma avevano scelto altrimenti, e anche questo fa parte di quel principio secondo il quale ognuno di noi fa della propria vita quel che gli pare, e che ci ostiniamo a chiamare libertà. Scelta che queste ragazze avevano fatto, insieme a tante altre scelte, com'è tipico della loro giovane età.

Ed è questo il mio punto. Quanti anni hanno? Le loro biografie dicono 20, e 21 anni. Sono ragazze, quasi ragazzine, che nell'ingenuità dei loro 20 anni pensavano di poter fare qualcosa per cambiare il mondo, in meglio. E' un pensiero stupido? Si, forse. All'età che ho io, mi capita spesso di trovarmi a scoprire di non poter più cambiare le cose. Fossero le più semplici, come l'olio della macchina. Chi ha più anni di me capita che sia ancora più disilluso. Ma a 20 anni, molte cose sembrano ancora possibili, e queste due ragazze hanno provato a renderle reali.

Hanno vent'anni, e hanno provato a cambiare il mondo.

Voi cosa facevate, quando avevate vent'anni?

Ora, se secondo noi le vite di due ragazze di vent'anni che hanno provato a cambiare qualcosa, non valgono 16 centesimi, facciamoci venire un dubbio. 

E le nostre vite, quanto valgono?

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Commenti al Post:
raccontami.unastoria
raccontami.unastoria il 20/01/15 alle 13:41 via WEB
Hai posto una bella domanda...già...abbondiamo di tutto...tranne di una cosa...il buon senso...
 
 
lab79
lab79 il 22/01/15 alle 04:40 via WEB
Siccome sono un perditempo di tipo caotico, la domanda me la sono posta guardando un video di un programma inglese, dedicato alle automobili. Si, alle automobili. In questo video, si parla della Lamborghini Miura, come della prima supercar dell'era moderna. Ad un certo punto del video, il presentatore dice: "L'uomo che disegnò questa fantastica carrozzeria (Marcello Gandini, ndr) aveva solo 22 anni. Pensateci: Cosa stavate facendo, quando avevate 22 anni?" Quel ragazzo disegnava un auto che sarebbe passata alla storia. Queste ragazze cercavano di salvare il mondo. In entrambi i casi, il loro primo tentativo era pieno di difetti, vero. Ma io? Cosa facevo io, a 22 anni? Ho riportato questo post su Facebook, aggiungendovi un paio di ricordi personali, episodi che alcuni dei miei amici non potevano aver dimenticato. A quanto pare non hanno dimenticato, dal momento che mi sono giocato almeno un'amicizia, a quanto pare. Curioso, no? A proposito, ecco il video di cui parlo: Top Gear, Lamborghini Miura
 
chiaracomeilsole1
chiaracomeilsole1 il 23/01/15 alle 09:34 via WEB
Finalmente parole equilibrate :)
 
 
lab79
lab79 il 27/01/15 alle 03:56 via WEB
(E che mi faccio sempre convincere che il peso specifico di un dubbio sia sempre maggiore di quello di una verità.)
 
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