come le nuvole

ritrovamento fortuito in cantina

“La democrazia funziona quando le idee di pochi soddisfano i pochi che contano “ (Winston Churchill)

Carissima,

non so se nell’eremo di campagna dove ti sei ritirata giungono le ultime notizie da Parigi.

Pare che, da qualche tempo a questa parte, in città serpeggi una vera e propria eresia, dapprima bisbigliata in clandestinità, ma che ultimamente ha preso sempre più piede.

Dio non voglia, ma mi si racconta che a forza di sentirsela ripetere il popolino minuto e cencioso cominci a crederci.

Tieniti forte dolce amica, perché qualcuno osa sostenere e divulgare che “siamo tutti uguali davanti alla Legge”.

Hai letto bene, non davanti Dio (che tanto io e te sappiamo che questo non è vero), ma si giunge alla teorizzazione che se, poni caso io, Granduchessa Carlotta dei Culonia di Ragalpetra, sposa felice del Principe Dodò di Montagnana Cutò, commettessi un reato, violando il Codice Penale potrei, addirittura, essere trascinata in Tribunale, e magari persino condannata, quasi fossi come tutti gli altri cittadini. Vedi dove si è giunti, a causa dei tempi oscuri e volgari in cui viviamo?

Per questi tristi figuri, untori indemoniati, propalatori di blasfemia e caos, dovrei perdere il mio prezioso tempo, sottraendolo alla caccia alla volpe, al clavicembalo e all’allestimento del Gran Ballo di Primavera per difendermi in una triste e scomoda aula di Tribunale, dove non si sa cos’è la creanza e non servono nemmeno un tè decente….

Ma si può sostenere una simile assurdità senza che i servi fustighino a sangue chi ha osato esporre, ad alta voce, un così palese tentativo di sovvertire l’Ordine Naturale dell’Universo?

Figurati che si giunge a sussurrare che anche Sua Maestà il Re, Colui che è stato designato direttamente da Dio a sedere sul trono, sia  “un uomo come tutti gli altri”.

Io trasecolo e credo che tutto questo sia indice della decadenza dei tempi e della cattiva influenza di lontani movimenti sobillatori (emanazione diretta del Male), che stanno nascendo nella Patria dei nostri amati cugini Romanov : la Santa Madre Russia.

Che decadimento morale, mia cara, tutto sembra possa essere messo in discussione.

Non disperiamo però!

Sono certa che il buon senso avrà la meglio e mai nessuno più oserà mettere in discussione il blu del nostro sangue, i sacrosanti privilegi cui abbiamo diritto per nascita e l’evidenza che noi siamo stati, siamo e saremo sempre  “più uguali” di tutti gli altri.

Un affettuoso saluto dalla Tua Cocò

Versaille, 10 maggio 1789