TuttacolpadellaLuna
"...quando si avvicina troppo alla terra, fa impazzire tutti". William Shakespeare
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Post n°26 pubblicato il 07 Ottobre 2017 da Paintedonmyheart
Io me lo ricordo l'Amore. Aveva l'odore dei cornetti appena sfornati nelle morbide domeniche mattine, il suono delle risate di pancia e dei "ti amo" sussurrati all'orecchio, il sapore dei baci freschi delle giornate d'estate, l'abbraccio caldo di un cardigan di lana blu, primo testimone di un amore che nasceva. Aveva una canzone, che ancora non smette di cantarmi "I just called to say i love you", e un vestitino rosso, complice del primo bacio, furtivo come le mani che si cercavano. Aveva i colori di un'alba vissuta sognando, la spensierata allegria delle canzoni cantate a squarciagola, la trepida attesa di uno squillo di telefono, la delicatezza di un dito sul viso che ne segue i contorni e li disegna sul cuore. Aveva la rassicurante certezza dell'arrivederci a domani, la consapevolezza dei "ci sono", la meraviglia dello scoprirsi capaci di amarsi sempre più. Aveva la rabbia della passione, che nulla lascia all’indifferenza, e l’incoscienza degli attimi rubati al buon senso e alla prudenza. Sì, io me lo ricordo l'Amore. E forse oggi è per questo che tutto è così maledettamente difficile.
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Il tuo ricordo è una poesia incantevole dell’amore giovanile, fatto di cose trasparenti, ma poi la vita ci porta a capire come possa diventare anche un mare nero.
Non per questo finisce l’amore, si trasforma ed evolve, se coltivato con costanza e con comprensione può accompagnarci mutando dallo splendere del primo sole fino alla sera con il suo scintillio di stelle.
Grazie per queste parole che inducono alla riflessione :)
p.s. belissima la canzone di Branduardi ed altrettanto bella la sua intro parlata:)
Ti abbraccio forte anche io, Passi:)
E sò che qui..inizia la sfida, e il gioco delle speranze. Attenta solo alle patacche, tesoro mio. In questo mi conosci...Ti starò accanto e appiccicata e guardinga, finchè non ti sentirò veramente felice...
:))
Buonanotte bimba bella:)
Ciao!:)
Mi è capitato di amare in giovane età e di amare ad un età avanzata, quando magari alcuni lo sconsiglierebbero, ma debbo dire che non vedo sostanziali differenze tra gli amori giovanili e quelli vissuti in un età più matura, se non una maggiore consapevolezza e una maggiore attenzione alle sfumature, ma le attese, i batticuore, le piccole gelosie, e quant'altro (comprese le incomprensioni e le sofferenze, oltre che gli attimi di felicità) sono più o meno le stesse, perché se ci liberiamo delle nostre diffidenze (più o meno comprensibili) e delle incrostazioni ambientali,nella realtà tutto risulta essere molto più semplice, in amore, come in tutte le altre cose. Generalmente siamo noi che rendiamo l'amore più complicato di quanto in effetti sia, visto che i sentimenti e le emozioni sono abbastanza elementari e sfuggono alle logiche razionali con le quali tentiamo di descriverli o circoscriverli, interrogandoci e flagellandoci con le nostre masturbazioni mentali, rendendo così tutto più aggrovigliato e complicato.
Penso che certe cose più che razionalizzarle o comprenderle le "sentiamo", per cui anche a costo di correre il rischio di percepire male o di restare delusi, credo che si debba sempre lasciare un pochino socchiusa la porta del cuore, perché amare è anche e soprattutto donare e quando ci si mette in questa condizione non si sbaglia mai perché comunque vada (che duri un giorno o sia eterno) non sarà comunque stato inutile, perché nel vivere una storia avremo comunque arricchito sia noi stessi che gl altri ma soprattutto avremo dato un senso alla nostra esistenza e alle cose che ci circondano e che quotidianamente affrontiamo.
In definitiva penso che ci si debba accostare all'amore con la stessa incoscienza di una volta, con la stessa freschezza d'animo, con la stessa trepidazione del cuore, anche perché sarà il buon senso e la maggiore sensibilità acquisite nel tempo ad aiutarci a percepire meglio certe sensazioni sia nostre che altrui.
La paura di sbagliare fa coppia con la paura di soffrire, ma questa eventualità va messa nel conto e non deve assolutamente impedirci di vivere le nostre esperienze emotive, perché sono le pulsioni del cuore che ci fanno rimanere giovani e ci fanno vivere, e non solo sopravvivere.
Chiedo perdono se mi sono così dilungato, ma il tuo post mi ha dato lo spunto per esprimere la mia opinione sull'argomento, che non è certo esaustiva perché non si può mai generalizzare, ma sono considerazioni che offro alla discussione sia che siano in parte condivisibili sia che non si condividano affatto.
Aggiungo che sono qui per caso perché ho letto un tuo commento dall'amica Emmegraze e così dovendo ingannare il tempo, per una volta tanto mi sono preso la libertà di curiosare (cosa che faccio molto raramente) e di intervenire a gamba tesa sul tuo blog^____^.
Ciao....CARLO.