IO CE L'HO PROFUMATO

IL COCCODRILLO PIRLA

Elena ha un blog molto carino, nel quale esprime il suo umorismo "sociologico".
Mi spiego meglio: ha uno spirito d'osservazione spiccatissimo, e riesce a dividere il mondo in categorie, su qualunque argomento.
La sua bipartizione fondamentale è quella tra uomini e donne, ovviamente.
Ecco, appunto. Uomini e donne.
Un paio di settimane fa, Elena era un po' "esasperata", per non riuscire a far capire ad un suo spasimante che non c'era trippa per gatti. Non più, almeno.
Diceva (vado a memoria) "non ho mai detto di amarti, ti ho chiaramente spiegato che è finita, non ti rispondo al telefono e su msn. Cosa devo fare perché tu smetta di assillarmi, devo spararti come il nonno della barzelletta?"
Beh, cara Elena, sono solidale con te. Però, in qualità di rappresentante di tutti gli uomini (democraticamente eletto), ti dico, quale rappresentante di tutte le donne (questa, invece, è una nomina di convenienza): BEN VI STA! Azz!
Da sempre fate muovere gli uomini nel vostro terreno del "dico e non dico", "alludo", "sottintendo", "dico più ma tu devi capire meno", "è inutile dirtelo se non lo capisci da solo", ed ora si sono un po' rincoglioniti.
Mi sembra di vederlo, il povero pirla (con rispetto parlando), che sta lì a pensare "mi avrà detto che è finita per vedere se ci tengo?", "basta, è l'ultima volta che la chiamo. Ma se mi sta mettendo alla prova per vedere se insisto?", "vabbè, ora è arrabbiata, ma io le conosco le donne, ah ah, a me non la si fa!", e così via.
Un coccodrillo sulla terraferma, una Ferrari su una strada sterrata di montagna, un airone con le ali legate e costretto a camminare?
No, un povero pirla. Sempre con rispetto parlando.