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LA CARICA DI GIORGIO CHIELLINI

Post n°1333 pubblicato il 28 Febbraio 2008 da corsivo79

"CREDIAMO NEL SECONDO POSTO    E METTEREMO LE COSE A POSTO"

Il difensore bianconero, migliore in campo nel derby, punta sempre in alto: "Nella nostra classifica mancano i 3 punti che avevamo meritato a Reggio. Gli arbitri purtroppo ci fanno ancora pagare calciopoli. Un pari nel derby ci può stare. Ormai e' andata, avevamo fatto due grandi partite con Udinese e Roma. Ora pensiamo a domenica, vincendo contro la Fiorentina rimetteremo le cose a posto. Al secondo posto crederemo fino alla fine. Il mio ruolo? Mi sento un centrale" . Giorgio squalificato contro i viola, ma rientra Trezeguet. Oggi intanto il ridicolo comitato sportivo voluto dalla società deciderà se multare Pavel dopo l'espulsione al derby.

 

CHIELLINI: "PRENDIAMOCI IL 2° POSTO" - Sky Sport - Migliore in campo nel derby, ma assente Nella sfida contro la 'sua' Fiorentina. Giorgio Chiellini guarda solo avanti. Una strada che non conosce ripensamenti e porta dritta al sogno Nazionale.
Intervistato da SKY, il difensore bianconero esamina il momento delicato della squadra.
"Ho avuto l'occasione per segnare e magari decidere questo derby, sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Sarebbe rimasto per sempre nei miei ricordi, peccato ma sono contento per come è andata la partita".
Un taglio sulla fronte, segno di uno scontro di gioco...
 "Finchè ci sono i segni va bene così, vuol dire che ho lottato fino alla fine. L'agonismo che metto in campo nel derby magari viene ancora più messo in risalto. Però sono partite in cui devi fare attenzione perche' un errore si paga di più, hai tutti gli occhi dei tifosi addosso. Ieri siamo stati bravi a non farne, e alla fine penso che il pareggio sia il risultato più giusto. Entrambe le squadre possono recriminare, con un pizzico di fortuna in più entrambe potevano vincere".
La rincora al secondo posto non si è chiusa, ma quasi.
"La speranza è quella di entrare nei primi due, il primo ora è un miraggio perchè l'Inter è lontanissima e ha grande continuità di rendimento ma al secondo ci crederemo fino alla fine. L'obiettivo minimo è la Champions, ma se pensiamo ai tre punti persi a Reggio il secondo posto è un obiettivo raggiungibile".
Se tu fossi tifoso della Juve avresti  Chiellini come idolo?
 "Forse avrei piu' come idolo Del Piero o Buffon, piuttosto che Chiellini. Pero' apprezzerei l'impegno che ci mette e quello che fa in campo".
Cosa vi manca dopo Reggina e Torino?
"Dalla nostra classifica ci mancano i tre punti che avevamo meritato a Reggio Calabria. Un pari nel derby ci può stare. Ormai e' andata, avevamo fatto due grandi partite con Udinese e Roma... Ora puntiamo a domenica prossima, vincendo contro la Fiorentina rimetteremo le cose a posto".
Tu non ci sarai, come vivi le partite quando non sei protagonista?
"Male. Molto male. Sono molto teso, e non posso sfogarmi in campo, vorrei dare una mano ma sono relegato a casa o in tribuna. Comunque, questo non vuol dire che non ci sia fiducia nei compagni, anzi. Sono convinto che domenica faremo molto bene, ho sensazioni positive, di vincere questa partita fondamentale per la corsa alla Champions".
Sarai a casa o in tribuna?
"Non so ancora, devo decidere, e' sempre una sofferenza e a volte non mi piace soffrire in mezzo alla gente".
La questione arbitrale influenza il vostro comportamento in campo?
"Col Torino è stato molto bravo l'arbitro e siamo stati bravi anche noi in campo. Però quest'anno obiettivamente sono successe tante cose che un po' ti influenzano. Noi cerchiamo sempre di pensare positivo, ed è giusto che sia così. Però, sono capitate tante occasioni nelle quali nel dubbio, magari, ci viene fatto ancora pagare quello che e' accaduto negli anni scorsi".
 Se ti avessero chiesto di mettere anche la tua firma sulla lettera che la Juventus ha scritto ad Abete e Gussoni, l'avresti fatto?
 "Sicuramente. Perchè è stata detta soltanto la verita', esposta in modo chiaro, senza dubbi e in modo giusto".
Ormai possiamo dire che Giorgio Chiellini è un centrale?
"Si, secondo me si. I meriti vanno sicuramente divisi, alla fine Deschamps l'anno scorso e' il primo che mi ha dato continuita' in questo ruolo, poi i meriti ovviamente vanno anche un po' a me, a Ranieri, ma anche a Legrottaglie che mi sta aiutando tanto e che mi ha insegnato tanto. Io penso che questo possa essere il mio ruolo anche per i prossimi anni".
Quante possibilità avete tu e Legrottaglie di essere entrambi convocati in Nazionale a giugno?
 "Obiettivamente è difficile, ma nella vita mai dire mai. Ci sono davanti Materazzi, Cannavaro e Barzagli che hanno meritato e stanno meritando la Nazionale. Se però per qualche motivo dovessimo ritrovarci insieme saremo i più contenti".
Obiettivo secondo posto e con la qualificazione in Champions potrebbe arrivare qualche giocatore nuovo...
"Ora come ora l'obiettivo è il secondo posto. Il prossimo anno con la Champions arriveranno sicuramente nuovi giocatori, non sara' facile, ma sono fiducioso che in qualche anno possiamo tornare la squadra che eravamo fino a due anni fa".
JUVE, CODICE ROSSO: "NEDVED SI CALMI" - La Stampa - Un conto è prendersi un cartellino rosso perché, da ultimo ostacolo, hai abbattuto il nemico che fuggiva verso la porta, o perché ti sei beccato due gialli in un paio di scontri di gioco; un altro se ti fai cacciare dalla partita per aver insultato l’arbitro, aggredito un avversario, o per esserti appeso ai riccioli di Comotto. Peggio ancora se, per un attimo di rabbia, lasci in dieci la compagnia per la serata, e con una scelta in meno per la partita che verrà l’allenatore. Fa la sua notevole differenza: per questo la Juve è piuttosto incavolata con Pavel Nedved, per l’espulsione arrivata in coda a un derby già finito. Arrabbiatura mica tanto di facciata, se l’argomento è stato inserito all’ordine del giorno del Comitato sportivo della società che si riunisce oggi pomeriggio: il presidente Giovanni Cobolli Gigli, l’ad Jean-Claude Blanc, e i consiglieri Gian Paolo Montali e Riccardo Montanaro ne discuteranno, con potere di sanzione. Non tanto questione di pecunia (anche se la multa può impennarsi a migliaia di euro), piuttosto di coerenza: passata calciopoli, la società s’è data un codice etico, vigente dall'impiegato al campione. Soprattutto, il club vorrebbe dare un segnale: basta. Non è in discussione, ovviamente, il valore tecnico e il furore agonistico con il quale Nedved assalta le partite, ma i suoi eccessi, sì: anche perché, nel ramo, il ceco è recidivo. A ottobre, al quarto minuto di recupero della sfida con il Genoa, fu cacciato per una gomitata a un avversario; mentre l’anno passato, stesso avversario, si beccò cinque giornate di squalifica per un pestone a Farina. Raccontano che, già nello spogliatoio di martedì sera, Nedved si fosse pentito, ben conscio della stupidaggine appena fatta, ma lamentandosi della poca tutela a lui concessa dai direttori di gara. Sarà, ma mai un buon motivo per farsi cacciare fuori dalla partita. Il guaio è che la leggerezza di Pavel, quest’anno, è in allegra compagnia: i bianconeri, fra campionato e Coppa Italia, hanno rimediato otto espulsioni (Ranieri compreso, anche lui contro il Genoa). La Juve, vorrebbe dare una sterzata: anche perché, proprio per i cartellini rossi, domenica si presenterà con il centrocampo affossato contro la Fiorentina nella sfida che vale un pezzetto di Champions League. Oltre a Nedved, mancherà infatti Cristiano Zanetti, buttato fuori nel finale di Reggio Calabria per un calcione ad Amoruso. Altra reazione che alla società non è andata giù. Così, è il pensiero in corso Galileo Ferraris, non si può andare avanti. Per questo il club ha apprezzato la presa di posizione del tecnico davanti alle tv, appena finita la partita contro il Toro: «Non doveva farlo - aveva detto Ranieri - non doveva reagire così davanti all’arbitro». Pure Camoranesi l’aveva fatto notare: «Non se ne può più di questi episodi stupidi che ci penalizzano». Giusto, anche se nella red list compare anche il nome dell’italo-argentino: espulso a cinque minuti dalla fine del ritorno di Coppa Italia con l’Inter. L’assortimento è comunque notevole: Zebina nella trasferta di Cagliari, Chiellini a Parma (in una zuffa con Morfeo), Almiron a Empoli (per complimenti all’arbitro), fino agli ultimi due cartellini, di Reggio Calabria e del derby. Tutta roba che, alla fine, potrebbe anche pesare.
TREZEGOL IN GRUPPO - juventus.com - La Juventus è tornata al lavoro dopo il derby di martedì sera. Allenamento pomeridiano per i bianconeri: i reduci dalla sfida contro il Torino che hanno lavorato in palestra e solo alcuni si sono visti per qualche momento sul campo: Camoranesi, Nedved, Zebina, Chiellini e Legrottaglie. Lavoro con il gruppo per David Trezeguet, impegnato anche nella partitella in famiglia cinque contro cinque: «Sto meglio – ha ammesso David – ma sono comunque reduce da una brutta sinusite e devo proseguire le cure con grande attenzione. Mi auguro di riuscire a essere disponibile per domenica. Le partite di questa sera? In questo dobbiamo prestare grande attenzione alle squadre che ci inseguono, visto che la classifica si è accorciata parecchio».
TREZEGOL: "STO MEGLIO, SPERO DI ESSERCI DOMENICA" - Repubblica - "Sto meglio ma sono comunque reduce da una brutta sinusite e devo proseguire le cure con grande attenzione. Mi auguro di riuscire a essere disponibile per domenica". David Trezeguet ha voglia di tornare. L'attaccante francese, che ha saltato le ultime due partite della Juve contro Reggina e Torino, si è rivisto oggi in allenamento e spera di poter tornare a disposizione di Ranieri in vista della sfida Champions contro la Fiorentina. Intanto, stasera, occhi puntati sulle dirette concorrenti per un posto in Europa. "In questo dobbiamo prestare grande attenzione alle squadre che ci inseguono, visto che la classifica si è accorciata parecchio", le parole dell'attaccante francese
VERTICE SULLA JUVE FUTURA. PAROLA D'ORDINE PIU' QUALITA' - Tuttosport - L’appuntamento è fissato per le ore 14 al centro sportivo di Vinovo., all’ordine del giorno c’è un tema da niente: come riportare la Juve al vertice in Italia ed Europa. Le persone deputate a individuare gli obiettivi sono Ranieri e Secco. Rispetto alla scorsa stagione, però, qualcosa cambierà non tanto negli uomini quanto nelle indicazioni date dall’Ifil. Gli acquisti di Tiago-Almiron-Andrade non sono stati indolori e pochissimo hanno portato alla causa bianconera. Sul conto dell’ultimo ha giocato un ruolo importante la sfortuna, le altre due operazioni non concedono nemmeno quel tipo di appiglio. Mentre sicuramente azzeccato si è rivelato l’acquisto di Iaquinta e buone indicazioni arrivano dalle prime apparizioni di Sissoko.. Ma il terzetto di cui sopra è costato la bellezza di 32,65 milioni di euro. Cifra rilevantissima in assoluto, ancor più se si considera la successiva cessione dell’argentino e quella tentata dell’ex lionese. Tutte valutazioni che porteranno all’indicazione di limitare i numeri degli acquisti, privilegiando la qualità. L’inevitabile domanda è come si possa reperire la qualità spendendo il giusto, la risposta dovrà trovarla il braccio operativo della Juve. Ai dirigenti verrà anche consigliato di fare fronte alle esigenze passando dalle cessioni. Un paio potrebbero essere eccellenti.
FLAMINI NON RINNOVA, TENTAZIONE BIANCONERA - La Stampa - Già impacchettato a costo zero Olof Mellberg, il mese scorso, la Juve sta cercando di fare lo stesso con Mathieu Flamini, ventiquattro anni il prossimo 7 marzo, centrocampista francese dell’Arsenal, in scadenza di contratto con il club londinese: così ha scritto il tabloid «Daily Star», secondo il quale l’intesa con i bianconeri sarebbe molto vicina. Da casa Juve, ieri, facevano un altro resoconto, pure più sintetico: non c’è nulla di vero. Vero è, comunque, che al giocatore è stata data più di un’occhiata, l’ultima la scorsa settimana, quando il ds Alessio Secco s’è visto dalla tribuna dell’Emirates Stadium la sfida contro il Milan. Com’è vero che Flamini ha rifiutato la proposta di rinnovo dell’Arsenal, un quinquennale da due milioni di sterline a stagione: «La priorità in questo momento è tenere unito questo gruppo di giocatori - ha commentato il manager dei Gunners, Arsene Wenger - e farlo crescere e maturare. Il primo caso da risolvere è quello di Flamini. Dobbiamo tenerlo con noi». Sul giocatore, che l’Arsenal soffiò tre anni fa all’Olympique Marsiglia con tanto di causa al Tribunale arbitrale dello Sport di Losanna, il tecnico punta parecchio: «Abbiamo alcuni giocatori che sono migliorati molto - ha detto Wenger due settimane fa - e Flamini è uno di questi». Non a caso, ha ormai rubato il posto da titolare al brasiliano Gilberto Silva. E, per questo, vorrebbe un aumento di stipendio.
ARSENAL, SOSPETTI SULLA JUVE: PUO' PORTARLE VIA FLAMINI - Repubblica - Mathieu Flamini, centrocampista francese dell´Arsenal, si sarebbe promesso alla Juventus: è questo almeno il timore di Arsène Wenger dopo il rifiuto del centrocampista francese, suo pupillo in scadenza al termine della stagione, di rinnovare coi Gunners. Il nuovo contratto di Flamini, una colonna del centrocampo dell´Arsenal di quest´anno, ma poco usato nelle stagioni precedenti, è tra le urgenze principali di Wenger: «La priorità in questo momento è tenere unito questo gruppo di giocatori, e farlo crescere e maturare. Il primo caso da risolvere è quello di Flamini. Dobbiamo tenerlo con noi», sono state le parole del manager francese al Daily Star. Ma il rifiuto di accettare un contratto di 2 mln a stagione per 5 anni ha fatto pensare che Flamini abbia già trovato l´accordo con la Juventus.
INGHILTERRA: FLAMINI ALLA JUVENTUS - Corriere dello Sport - Mathieu Flamini, centrocampista dell'Arsenal, si è promesso alla Juventus: è questo almeno il timore di Arsene Wenger dopo il rifiuto del centrocampista francese, in scadenza al termine della stagione, di rinnovare coi Gunners. Il nuovo contratto di Flamini, una colonna del centrocampo dell'Arsenal, è tra le urgenze principali di Wenger: «La priorità in questo momento è tenere unito questo gruppo di giocatori, e farlo crescere e maturare. Il primo caso da risolvere è quello di Flamini. Dobbiamo tenerlo con noi», le parole del manager francese al  Daily Star .
I RIFIUTI - Finora però gli agenti del 24enne centrocampista hanno rifiutato ogni offerta dell'Arsenal. Fra queste anche un nuovo contratto di cinque anni da circa due milioni a stagione. Un'ostinazione che ha insospettito i dirigenti inglesi, preoccupati che Flamini abbia già trovato un accordo con la Juventus.
E GILARDINO SOGNA SEMPRE DI INDOSSARE LA MAGLIA BIANCONERA - Tuttosport - Alberto Gilardino è stato un obiettivo di mercato della Juve nella passata stagione, quando il futuro di David Trezeguet sembrava doversi dipanare lontano da Torino. Sono davvero poche sono le novità che gli riserva Carlo Ancelotti. Cambiano i partner d’attacco, non il trattamento riservato al biellese. Destinato, per lo più, alla panchina. L’ultima esclusione, nella trasferta di Champions con l’Arsenal si è dimostrata particolarmente dolorosa, difficile da metabolizzare. Da qui la decisione dei suoi agenti di incontrare, nei prossimi giorni, i dirigenti rossoneri. Un incontro che potrebbe preludere a una strategia d’uscita, dalla dorata prigione rossonera. Gilardino, non è un mistero, da ragazzo sognava di indossare la maglia bianconera. Un desiderio rimasto tale, anche se in più occasioni le strade del bomber e della società più titolata d’Italia si sono incrociate. Oggi, sulla carta, Gilardino sarebbe un lusso. Forse. Perché se Amauri viene valutato 25 milioni da Maurizio Zamparini e Johan Elmander una ventina dal Tolosa, il dubbio si pone.
PLATINI: "LA JUVE HA FATTO BENE A LAMENTARSI" - Corriere dello Sport -  «Gli errori arbitrali? Una storia infinita, ma affidarsi agli stranieri non vi aiuterebbe a scriverne la fine». Nessun dubbio per Michel Platini, presidente dell’Uefa. Il numero uno del calcio europeo, intervistato da RaiSport nella sede di Nyon, ha spruzzato di ironia la delicata situazione del movimento arbitrale italiano: «Non preoccupatevi, avete ancora i migliori al mondo».
BRAVA JUVE - Platini ha professato serenità, dal suo scranno europeo. Ma ha anche appoggiato la posizione della Juve, dopo la lettera di protesta a Figc e Lega: «La Juve ha fatto bene, in fondo per 90 anni non si era mai lamentata. Però ricordatevi che avete arbitri molto validi, onesti, forti e validi. Quindi non c’è motivo per gridare ai complotti. Lo avevo già capito 25 anni, quando ero un giocatore della Juventus».
COLLINA OK - Come un baluardo, Platini si è schierato con Pierluigi Collina, al centro della bufera nelle ultime settimane: «Lui è una figura di rilevanza mondiale per il mondo arbitrale, ha i mezzi per far crescere una nuova classe arbitrale italiana». Nonostante le tante critiche, Platini dà fiducia al designatore Can.
STRANIERI NO - Il presidente Uefa continua a ritenere i nostri fischietti tra i migliori a livello internazionale. «I club italiani vogliono arbitri stranieri? Non sarebbe un rimedio. Sarò sincero, all’estero non si arbitra meglio che in Italia, anzi. Mi arrivano continue lamentele da diverse federazioni, Russia, Romania, addirittura dalla Francia, dove i club sono molto arrabbiati. Prendere stranieri non vi servirebbe, avete già tra i fischietti migliori al mondo».
MORATTI SFOTTE LA JUVE: "LETTERA ARBITRI? COMPLIMENTI PER L’IDEA" - La chiusura, ironica, è indirizzata alla Juventus e alla famosa lettera: «La classe arbitrale ha superato tante cose, supererà anche questa: comunque è una cosa nuova, a me non era mai venuta in mente in passato, faccio davvero i complimenti alla Juventus».
LA ROMA CONTRO L'INTER: "UN ALTRO AIUTONE" - Repubblica - Mexes, una fesseria, Rosetti un errore il secondo giallo al francese (il primo per essere entrato in campo nel punto sbagliato dopo un infortunio), Zanetti sicuramente una beffa. Spalletti esamina il trittico micidiale che ha costretto la Roma a capitolare negli ultimi cinque minuti e a rassegnarsi all´1-1 dopo essere stata a lungo e con merito a sei punti dall´Inter riaprendo di fatto la storia di questo scudetto: «Non ho chiesto neppure di rivederlo il presunto fallo di Mexes, i ragazzi mi hanno detto che non c´era niente. E avevano ragione i ragazzi. Non c´era neanche l´ombra di un fallo. Mexes poteva solo frenare l´irruenza, ma l´irruenza non basta per vedersi sbattere in faccia il cartellino giallo». L´episodio decisivo? «Decisivo il gol di Zanetti, ma importantissima anche la furbata di Crespo». Pizarro però non è d´accordo col suo tecnico, almeno nello spessore del rammarico: «Siamo stufi, è stato un episodio vergognoso». Duro, Pizarro. E Totti, parafrasando con ironia quanto aveva detto un paio di settimane fa, insiste sulla stessa frequenza del compagno cileno: «Non è un aiutino, è un aiutone». Del resto, anche la prima di ammonizione di Mexes è strana: «Sì, anche quella una cosa insolita». Però la partita l´ha dominata la Roma: «D´accordo che noi avremmo dovuto chiuderla la partita. Però c´era anche da far attenzione a loro, perché cercavano sempre di sfruttare i tre davanti. L´essenziale era mantenere gli equilibri e non concedere niente. E noi lo avevamo fatto, perché l´Inter non ha avuto occasioni, fino al gol». Che è arrivato quando si era in 10 contro 10: «Bravo Zanetti a tirare il fendente giusto da quella posizione». Ma la Roma va avanti: «Si può sempre migliorare, e noi possiamo farlo. E non soltanto quest´anno, ma anche nelle prossime stagioni». E ieri si è anche, inconsciamente, preparato anche un´altra partita ancora più importante, il ritorno di Champions League al Bernabeu. Su una partita di fiducia ritrovata, di speranza montante dopo la vittoria per 2-1 all´andata e la tragicomica sconfitta del Real in casa col Getafe. Per giocare un altro brutto scherzo al Real Spalletti ha preferito non rischiare né Juan (entrato ieri soltanto negli ultimi minuti) né Mancini, che il tecnico ha preferito non rischiare, ed il brasiliano negli spogliatoi non se l´è presa più di tanto, ascoltando il suo iPod e scherzando coi compagni. La sua imprevedibilità è mancata alla Roma nelle lunghe fasi di possesso palla, ma Francesco Totti ha finalmente ritrovato il guizzo sotto porta, segnando il gol numero 201 in un match a viso aperto che potrebbe essere istruttivo anche in vista di Madrid. Il ritmo forsennato di queste settimane impone il turnover, ed il prossimo impegno in campionato col Parma si presta per dare spazio a ricambi come Giuly, Aquilani, forse Brighi. In squadra oltretutto tornerà Cicinho, squalificato con la Fiorentina, in un match che ha segnato il suo rilancio non solo col gol decisivo. Il terzino avrà un´occasione per convincere Spalletti a schierarlo al Bernabeu, in quello che è stato il suo stadio prima di passare alla Roma. Molto dipenderà da Panucci. Il vero rebus riguarda il difensore trentaquattrenne, uscito zoppicante col Real Madrid per un dolore ad una caviglia, non ancora recuperato, ma soprattutto in rotta con lo spogliatoio dopo le tensioni dei giorni scorsi.
L'IMBUFALITO MEXES: "INTERVISTATE L'ARBITRO..." - Goal.com - Mexes è stato costretto dalla società a non parlare ma le voci di corridoio dicono che non riuscisse a darsi pace per le due ammonizioni, a suo modo di dire completamente inventate dall'arbitro. Avvicinato da un microfono, dice quindi solo un "Andate ad intervistare l'arbitro..." che fa ben capire quale sia il suo stato d'animo. Chi parla, sull’episodio dell’espulsione, sono i compagni del francese. E qui non c’è nessuno che non punti il dito sulle de­cisioni prese da Rosetti nel finale. Il più chiaro è stato Matteo Ferrari: «In campo ho avuto la sensazione che il fallo di Philippe non ci fosse e mi pare che le im­magini televisive diano ragione al mio compa­gno. Ma al di là di tutto questo, io di­co che l’arbitro Rosetti doveva stare più attento, il fallo se c’era, e non c’era, era a metà campo e, inoltre, non poteva essersi dimenticato che aveva appena ammonito Mexes per un’altra situazione perlomeno particolare. E’ stata un’ammonizione perlomeno af­frettata, anche perché vi garantisco che Crespo erano almeno una decina di minuti che stava cercando il fallo per un rigore o un’ammonizione» . Giuly parte ancora più da lontano, cioè dal primo giallo dato a Mexes: «Così a caldo, senza aver rivisto le im­magini in televisione, io vi dico che è incredibile soprattutto la prima ammonizione da­ta a Mexes. Ma si può da­re un cartellino giallo a un giocatore che sta solo rientrando in campo?». 
TORINO-JUVE: 7 ASSOLUZIONI - Ansa - Sono stati assolti dal tribunale 7 dei tifosi processati con rito abbreviato per gli incidenti al derby Torino-Juve del 30 settembre 2007. I giudici hanno inflitto una sola condanna, a un anno e quattro mesi. Un'altra dozzina di imputati avevano chiesto di patteggiare la pena: il tribunale ha accettato, infliggendo loro un anno e due mesi con il Daspo per tre anni. I responsabili degli incidenti, scoppiati in via Castelnuovo delle Lanze, sono stati individuati grazie all'analisi dei filmati.
JUVE-FIORENTINA: VIA ALLA VENDITA DEI BIGLIETTI - juventus.com - Sarà una settimana con due gare ufficiali per la Juventus. Martedì 26 il derby serale con il Torino, domenica 2 marzo la sfida pomeridiana con la Fiorentina. Per il match con i viola, la vendita dei biglietti è partita in giornata. L’Osservatorio del Viminale previsto alcune limitazioni: vendita di un solo tagliando per spettatore e incedibilità del biglietto.
JUVE, TRE AMICHEVOLE IN ESTREMO ORIENTE - La Stampa - Tre amichevoli da giocare fra il 19 e il 31 maggio per la Juve, in un Paese da scegliere tra Cina, Indonesia, Hong Kong o Australia. Il club bianconero ha infatti siglato un accordo con «MP & Silva», agenzia che gestisce i diritti televisivi di eventi sportivi. La tournee permetterà a milioni di tifosi bianconeri di vedere dal vivo la propria squadra, che si impegna a schierare la miglior formazione, priva però dei Nazionali impegnati nell’Europeo.

 
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