COBOLLI GIGLI CONFERMA: "RICORREREMO AL CONI"
Il presidente bianconero punta ad ottenere il reintegro in Serie A con penalizzazione anche pesante. Poi ribadisce l'intenzione di far rispettare i contratti ai giocatori. Intanto il Codacons ha presentato un esposto contro la corte federale sostenendo che "un membro era il difensore di aziende sponsor delle squadre".
TORINO. Contro la sentenza della corte d'appello federale (che ha condannato la Juventus alla serie B con una penalizzazione di 17 punti) «stiamo scrivendo il ricorso per la camera arbitrale del Coni».
La conferma arriva dallo stesso presidente della società bianconera, Giovanni Cobolli Gigli, che ha lasciato la sede della Lega Calcio dove è in corso l'assemblea odinaria chiamata a nominare un reggente che dovrà provvisoriamente guidare la Lega stessa nel tentativo di evitare il commissariamento da parte della Federazione. "Mi aspetto una sostanziale riduzione della pena - ha dichiarato - Come presidente tifoso penso a una serie A con una penalizzazione, anche pesante". Cobolli Gigli ha ribadito tra le altre cose qual è la posizione della Vecchia Signora nei confronti dei calciatori determinati a lasciare il club dopo il verdetto della corte federale: «Prendiamo sempre in considerazione le esigenze dei nostri giocatori, ma se queste dovessero cozzare contro i nostri interessi, francamente convinceremmo il giocatore che è opportuno rispettare il contratto».
Intanto il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e la tutela dei diritti di utenti e dei consumatori) potrebbe rivelarsi un prezioso alleato della Juventus, dal momento che proprio oggi ha presentato un'istanza contro un membro della Corte d'appello federale che ha emesso le sentenze di secondo grado relative a Calciopoli. Ecco il comunicato uscito dal sito internet codacons.it:"Un esposto presentato dal Codacons è finito sui tavoli dell’Antitrust, della Procura di Roma, di Guido Rossi e di Francesco Saverio Borrelli. Al centro della vicenda la presunta incompatibilità di uno dei componenti della Commissione della Corte Federale che ha deciso gli sconti di pena in favore delle squadre coinvolte nello scandalo “calciopoli”.Il Codacons ha chiesto ai soggetti destinatari dell’esposto di fare chiarezza in merito alla circostanza che vede un avvocato, membro della Corte d’appello federale, essere stato legale difensore di aziende come Tim, Capitalia, Air One e Coni, società sponsor delle squadre avvantaggiate dalla decisione della Corte.L’associazione quindi chiede di capire se chi difende delle aziende che hanno rapporti di sponsorizzazione con le società calcistiche, possa poi decidere sulle stesse squadre e su questioni così delicate che coinvolgono interessi economici milionari, e per le quali è indispensabile garantire la massima imparzialità".
Inviato da: contributetothedelin
il 25/04/2024 alle 14:05
Inviato da: carnalknowledgeofjuv
il 25/04/2024 alle 13:54
Inviato da: Malviya Nagar Escort
il 23/04/2024 alle 11:58
Inviato da: Pokerogue
il 23/04/2024 alle 05:44
Inviato da: Strands NYT
il 23/04/2024 alle 05:42