Creato da foglienere il 22/10/2006

Mens Insana

ciarlatano, venditore di sogni, mercante di nuvole

 

 

credo

Post n°171 pubblicato il 23 Febbraio 2009 da foglienere

era eterosessuale non praticante.

 
 
 

Caro Mills

Post n°170 pubblicato il 17 Febbraio 2009 da foglienere

Caro Mills
un po' mi spiace per te. Forse ti sei illuso che essendo imputato assieme a Mr B per corruzione questi avrebbe estratto il solito coniglio dal cappello e con un pizzico di sana magia ti avrebbe parato il tuo britannico fondoschiena. Ahimè sei in Italia, Mr B la magia la fatta e lui si è sparito, tu l'hai fatta troppo grossa, hai osato anche scrivere che ti aveva dato quei soldi e questo non si fa! Non te l'ha insegnato la mamma? Ah già ma tu sei inglese, queste cose non le succhi con il latte italiano.
Oltretutto ora che sei stato condannato non ci sarà la grancassa mediatica che ti servirebbe, qualcosa tipo "i giudici corrotti" o le "toghe rosse", perchè tu sei stato corrotto e quindi sei colpevole, ma Mr B che ti ha pagato risulterà innocente come solo da noi si riesce a fare e lo sbandiererà al mondo, la tua condanna gli sarebbe un po' scomoda.
Spero tu abbia apprezzato tutte le bellezze italiane nei tuoi frequenti viaggi nel Belpaese.
Cordiali Saluti
Scalda.

 
 
 

Alito

Post n°169 pubblicato il 16 Febbraio 2009 da foglienere
 
Tag: Parole

Soffio


 


che fa volare i semi come minuscoli paracaduti,


 


che fa sussultare lei mentre la sue pelle si scuote in un brivido


 


che spegne la debole luce di una candela mentre il buio mi avvolge.

 
 
 

Paura

Post n°168 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da foglienere
 
Tag: Parole

perchè il suo sguardo è così inquieto?
perchè le sue orecchie fremono minacciose?
Vattene...
NON GUARDARMI!!!!
LASCIAMI STAREEEE!!!!








 
 
 

Post N° 167

Post n°167 pubblicato il 09 Dicembre 2008 da foglienere
 
Tag: Parole

Il ghiaccio vela il mio cuore
i suoi aghi lo trafiggono
è una sofferenza più leggera

 
 
 

Errori (finale)

Post n°166 pubblicato il 06 Dicembre 2008 da foglienere

 uscendo la cosa non migliora, abiti, calzini, mutande coperte si mescolano a occasionali cacciaviti spersi, fogli scarabocchiati penne e matite pesantemente rosicchiate.
Mi aggiro per casa come un sonnambulo, vedo tutte le mie cose sparse in giro, sembra proprio non mancare nulla, ma è tutto in disordine come se fossero passati dei ladri.
O peggio, come se nessuno mettesse mai a posto...
Ho già le lacrime agli occhi rendendomi finalmente conto che si le mie cose ci sono tutte, ma ci sono solo le mie di cose: è l'appartamente di un single.
Impiego una settimanata tra telefonate, incontri e figuracce a capire come sono andate le cose: mia moglie ha conosciuto il mio migliore amico prima di me ed ora è sposata con lui. Io sono solo un amico.
La mia vita non è un granchè: tecnico in una ditta di informatica, qualche amica, ma niente di serio e mia mamma che in questi giorni vuole farmi ricoverare in un ospedale psichiatrico.
La macchina del tempo è sistemata, pronta a farmi rimediare il più grande errore della mia vita. Si parte, destinazione correzione! (rido fra me di questa pessima rima pensando a che livello sono ridotto)
Stavolta l'operazione è da manuale, intercetto il mio amico prima prima che intercetti il me della settimana scorsa e gli faccio cambiare leggermente percorso, aggiungendo anche qulache commento poco lusinghiero sul me di trent'anni fa.
Ora è tutto a posto, trascorro gli ultimi minuti  con gli occhi umidi contemplando i luoghi della mia giovinezza, con il rimpianto di un tempo dove tutto era più facile.
Il ritorno a casa è accompagnato da un grosso sospiro di sollievo. La casa è esattamente come la ricordavo, tutto in ordine e soprattutto le foto di noi assieme che mi guardano sorridendo.
Voler cambiare il passato è un salto nel buio, ogni interferenza per quanto piccola può portare conseguenze catastrofiche, in un impeto di gioia per faccio a pezzi la mia invenzione, apprezzando la mia vita come non mai!
Corro fuori e cerco mia moglie. Quando la trovo la abbrccio, la bacio, le grido il mio amore. Lei mi guarda sbigottita, mi chiede se sto bene. Le rispondo di si, le dico che non l'ho mai amata come oggi e rido della sua faccia incredula. Mi dice che sono pazzo, si forse lo sono ma per ora sono contento così!
Lei non accenna a sorridere mi guarda sempre più stranita e aggiunge che tutto questo non cambia il fatto che ormai ha deciso, domani ufficializzeremo il divorzio.

Ovviamente poi si sposerà con il mio amico, che tra l'altro ora è il mio capo e non perde occasione per umiliarmi.
Sto piangendo sui pezzi della mia macchina del tempo chiedendomi perhchè non ho mai scritto niente per spiegare come costruirla!

 
 
 

Errori

Post n°165 pubblicato il 17 Novembre 2008 da foglienere
 
Tag: Parole

Ecco, il lavoro è quasi finito, giro le ultime viti, più che altro per il nervosismo, ricontrolli i pochi settaggi et voilà, la mia macchina del tempo è pronta! Sono quasi 20 anni che ci perdo le giornate, ma soprattutto le nottate! Sembra un piccolo sgorbio a metà tra un frullatore, un'aspirapolvere e tostapane, ma sembra funzionare.
Grazie al cielo ho una moglie stupenda che mi è stata vicina, senza di lei ci sarei mai riuscito.
La macchina non è grande e ha poca potenza, purtroppo non posso fare viaggi troppo lunghi, nè troppo distanti.
Ci penso un po', per il primo viaggio vorrei rimediare ad un'errore che ho commesso da ragazzo: in un momento di rabbia mandai in mona il mio migliore amico; dopo poco le strade si separarono senza neppure salutarci e non ci siamo più re-incontrati.
E' tutto a posto, attivo il congegno, fa il rumore di una lavatrice con lo scarico otturato, dopo quattro squash tutto cambia, luci, suoni come in un pessimo film e mi ritrovo a quasi 30 anni fa.
Non ho molto tempo, forse un paio d'ore.
Corro e mi guardo attorno, che male che mi fa rivedere il quartiere di dove abitavo, mi pare di essere finito in una foto.
Accipicchia ho sbagliato qualcosa, il mio vaffanculo è già stato consegnato da almeno un paio d'ore, vedo il mio amico camminare da solo scalciando un barattolo, sta anche piangendo, non me lo ricordavo così mammoletta...
faccio finta di niente e gli sbatto contro: mi guarda incazzato, lo guardo più incazzato, com'è piccolo, gli estorco una scusa qundi lo invito a parlare e dopo un'ora, una Coca per lui e un whisky per me, lo convinco a fare pace, con il me stesso da ragazzo.
ho quasi esaurito il tempo, mi congedo con la promessa di rivederlo (fin troppo facile a questo punto) e mi nascondo, lasciando che l'apparecchio faccio il suo show illuminotecnico da 4 soldi e mi rimandi a casa, con un sorriso da ebete soddisfatto.
Quella in cui torno però non è casa mia, sembra più una specie di discarica.
Nel mio laboratorio-ripostiglio ci sono attrezzi, schede elettroniche, lampadine rotte e tutto quelli che infesta il normale luogo di lavoro di uno scinziato pazzo, compreso un tramezzino mezzo masticato sul tavolo e tutti i predecessori sparsi per il pavimento.
uscendo la cosa non migliora, abiti, calzini, mutande coperte si mescolano a occasionali cacciaviti spersi, fogli scarabocchiati penne e matite pesantemente rosicchiate.

(finirò domani)



 
 
 

Dalla Terrazza

Post n°164 pubblicato il 14 Novembre 2008 da foglienere
 
Tag: Parole

Stamattina presto sono salito in terrazza. Era parecchio che non lo facevo, sempre di corsa, sempre qualcosa da fare e gli occhi si abbassano, lentamente, dall'azzurro delle nuvole al grigio della strada.
Il terrazzo è diventato un ripostiglio a cielo aperto, vasi di coccio alcuni rotti, altri con qualche pianta estinta da secoli, un paio di stendini arrugginiti, la ruota di una bicicletta che mi chiedo ancora come ci sia arrivata, una gabbia per pappagalli contorta, anche se non è mai passato nessun volatile in casa mia senza che fosse destinato al forno.
Tra tutto questo paradiso da rigattiere in lontanza sorgeva il sole. Ho preso la rincorsa e sono saltato; mi piace volare: dall'alto tutto è più piccolo, tutto più semplice.
L'alba tingeva di rosso la neve sulle montagne all'orizzonte, mi tuffai verso quelle cime infiammate. Atterrai scalzo sulla neve. Il freddo mordeva i piedi ma l'eccitazione cancellava ogni brutta sensazione, così mi misi a correre nel bianco con il sole nascente che mi colpiva dritto in faccia. Mi gettai esausto in un cumulo di neve, sprofondando in quel gelido candore, mentre il mio respiro affannoso creava piccole buffe nuvolette.
Presi con me il gelo di quei momenti e lo portai sotto una doccia bollente, pronto per uscire di casa per una nuova giornata di lavoro, con un lieve sorriso.

 
 
 

Ma l'ha detto davvero?!?!

Post n°163 pubblicato il 06 Novembre 2008 da foglienere

 
''Ho detto al presidente (Medvedev, ndr) che Obama ha tutto per poter andare d'accordo con lui: perche' e' giovane, e' bello e abbronzato e quindi penso che si possa sviluppare una buona collaborazione'', ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi...

Ma si rende conto di quello che dice?

 
 
 

Post N° 162

Post n°162 pubblicato il 04 Novembre 2008 da foglienere

Preferivo la Clinton, mi pareva più interessante
ciononostante ovviamente Forza Obama!

 
 
 
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PERCHÈ SCALDA?

Sono The Crow, il corvo del cimitero di Pére Lachaise. E tu sarai un angelo, un giorno. La tua anima camminerà nella notte per giocare ancora con il Mondo...
Ti aspetterò, ragazza.

Jessica
 

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