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DA MOLTO NON SE NE PARLA PIU', MA LA "RIFORMA GELMINI", IN REALTA' E' PASSATA. NON HA PIU' SENSO RICHIAMARE UNA RACCOLTA DI FIRME (COME AL MIO POST #160, IN CUI NE RICHIAMAVO UNO DI  elena.c.q.d) . PERO', INVITO TUTTI COLORO CHE HANNO FIGLI, TUTTI QUELLI CHE SOGNANO UN MONDO MIGLIORE, TUTTI QUELLI CHE SANNO ANCORA PENSARE CON LA PROPRIA TESTA, A NON ABBASSARE LA GUARDIA E AD ESSERE PRONTI AD ANDARE IN PIAZZA PER SALVARE LA SCUOLA ITALIANA E, CON ESSA, IL NOSTRO FUTURO.
mgf70

 

LOSING MY RELIGION

 

CREDO SIA IMPORTANTE...

Inviato da andrea7770 il 26/05/08 @ 08:41 via WEB
MESSAGGIO IMPORTANTE Gli operatori delle ambulanze hanno segnalato che molto sovente, in occasione di incidenti stradali, i feriti hanno con loro un telefono portatile. Tuttavia, in occasione di interventi, non si sa chi contattare tra la lista interminabile dei numeri della rubrica. Gli operatori delle ambulanze hanno lanciato l'idea che ciascuno metta, nella lista dei suoi contatti, la persona da contattare in caso d'urgenza sotto uno pseudonimo predefinito. Lo pseudonimo internazionale conosciuto è ICE (=In Case of Emergency). E' sotto questo nome che bisognerebbe segnare il numero della persona da contattare utilizzabile dagli operatori delle ambulanze, dalla polizia, dai pompieri o dai primi soccorritori. In caso vi fossero più persone da contattare si può utilizzare ICE1, ICE2, ICE3, etc. Facile da fare, non costa niente e può essere molto utile. Se pensate che sia una buona idea, fate circolare il messaggio di modo che questo comportamento rientri nei comportamenti abituali.
 

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Impara ad ascoltare

Post n°1052 pubblicato il 18 Gennaio 2017 da mgf70
 
Tag: poesie

[per caso, nell'anima]

.

Ascolta il vento, quando soffia deciso e urla la tua rabbia;

ascoltalo quando ti tormenta il viso, con lame di ghiaccio,

quando ti trafigge il respiro con dolorosissimo gelo:

non è lui a ferirti, è la tua anima, inascoltata, a farlo

.

Ascolta il vento, quando fuori c'è traffico e rumore;

ascoltalo quando ti spaventa, con la sua voce di sibilo,

quando ti avvolge e ti stacca dai clamori del mondo:

non è lui a impaurirti, ma la tua voglia di fuggire

.

Ascolta il vento, quando solleva cartacce e polvere;

ascoltalo quando mostra la miseria del mondo,

quando solleva la cruda realtà, dai bordi delle strade:

non è suo lo squallore, ma di umane scelte, incapaci

.

Ascolta il vento, quando sei costretto ad andare;

ascoltalo quando ti stringi in te, a sparire nel giaccone,

quando ti chiudi a riccio, in guanti, sciarpe e cappelli:

non è lui a nasconderti al mondo, ma la tua paura

.

Ascolta il vento, quand'è mattino, quand'è sera;

ascoltalo quando vedi deserte le vie, spente le luci,

quando sotto i lampioni non vedi che fantasmi:

non è lui che li evoca, ma il tuo bisogno vedere altro

.

Ascolta il vento, quando sei solo con i tuoi pensieri;

ascoltalo, quando soffri per dimenticanze e delusioni,

quando ti dici "che va bene", ma lacrimano gli occhi.

Ascolta il vento, poiché non sai più ascoltare te stesso...

Commenti al Post:
surfinia60
surfinia60 il 19/01/17 alle 17:45 via WEB
Non è riportata la fonte, per cui deduco che l'autore sia tu. Il vento è una metafora, intuisco. Come fattore meteo lo trovo irritante, tanto da scoraggiare l'uscita. Se invece lo vedo come figura retorica, beh...ascoltare se stessi, forse? Non sono brava ad interpretare le poesie. Ci vedo un desiderio di introspezione e di ricerca interiore. Obbligarsi a sondare le profondità dell'inquietudine, senza fuggire per paura. Mi scuso in anticipo se ho frainteso. Buona serata
 
 
mgf70
mgf70 il 20/01/17 alle 00:34 via WEB
Il bello (o il brutto) della poesia è che una volta staccatasi dall'autore, può divenire possesso di tutti. Con questo intendo dire che ognuno di noi vi leggerà qualcosa di diverso, di "suo" e ne darà una sua interpretazione. Quanto a me, il vento forse può essere anche una metafora, di certo è un elemento della natura che sa incarnare le mie tensioni emotive. E sa suggerirmi un modo per capire me stesso... Un saluto
 
Stolen_words
Stolen_words il 24/01/17 alle 07:12 via WEB
Come quell"irrequieto vento del nord" :)
 
 
mgf70
mgf70 il 30/01/17 alle 06:16 via WEB
preferisco pensare ad un denso vento da sud...
 
surfinia60
surfinia60 il 29/01/17 alle 08:16 via WEB
Un saluto.....aspettando il tuo prossimo post
 
 
mgf70
mgf70 il 30/01/17 alle 06:17 via WEB
Mi sa che sarebbe stato meglio non attendere nulla... Un saluto
 
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Meriterebbe una vita "normale", a premio del suo coraggio.

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C O N S E G U E N Z E . . .

Alla gran maggioranza di noi si richiede un'ipocrisia costante, eretta a sistema. Ma non si può, senza conseguenze, mostrarsi ogni giorno diversi da quello che ci si sente: sacrificarsi per ciò che non si ama, rallegrarsi per ciò che ci rende infelici. (...) La nostra anima (...) Non si può impunentemente violentarla all'infinito...

(Boris Leonidovic Pasternak, Il dottor Zivago)

 

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L'ENCRE DE TES YEUX... (F.CABREL)

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STING -Moon over Bourbon street

 

(1989) SENTO IL ROMBO DEI BUS

Non più amici, né donne, o altro, intorno a me. Alle mie parole, solo il silenzio risponde. Lontano, sento il rombo dei bus: pur colmi di gente, a me paion vuoti. Condannato così, a restar in balìa di me stesso, nevrosi e stanchezza...           Inverno e non me ne accorgo, se non dal passo pesante: lo stesso di chi ha perso una partita; identico a quello sulla ghiaia di un cimitero.                                              E, così, non riesco più a sorridere, ad esorcizzare le mie fobìe: spezzati sono i miei ricordi (giammai felici).                                                                                                 Questo mondo di rumori cittadini, è ben distante dai miei pensieri e, mi fa sentire ancor più distante; non ho scampo, dalla mia mente, né dal mio destino...
 

L'ULTIMO SPETTACOLO (S.VECCHIONI)

...non lasciamoci "stancare" dalla prima parte: dà un senso alla (meravigliosa) seconda...

 

R E V I S I O N E

OGGI DI' 5 D'APRILE DELL'ANNO DOMINI 2012, HO DECISO DI PROCEDERE AD UNA PRIMA REALE REVISIONE DEL TEMPLATE DEL MIO BLOG, RIPRISTINANDO, CANCELLANDO, SPOSTANDO, CIO' CHE NON HA PIU' RAGIONE DI RESTARE, CIO' CHE NON ERA PIU' FRUIBILE, CIO' CHE HA PERDUTO DI ATTUALITA' IMMEDIATA: ogni tanto, occorre far pulizia !

SPERO, NESSUNO SE NE ABBIA A RISENTIRE...

 

COL TEMPO SAI (VERS. BATTIATO)

 

(1992) LA FRATTURA

Un attimo, una stupida incomprensione, un attrito ridicolo e ogni motivo di serenità è già finito: non sembra svanita la passione; ma, appare perduta ogni volontà di comprendersi. Non più la voglia di starsi accanto, ma la tentazione d’offendersi, che diviene un muto schivarsi, tra le pareti domestiche…Anche da momenti banali, stupidi, può morire un rapporto.

A che serve, far l’amore con passione, con la voglia dell’altro, se poi ne subiamo il fastidio, nelle cose di tutti i giorni? Poi, si finisce di farlo per noia, o (peggio), per quella forma di “dovere”, insita nei comportamenti consolidati... Così, si finisce per sconfessare il proprio desiderio, arrivando a fare (o farsi) male, pur di annullarne l’identità, con la cosa bella, che conoscevamo.

 

 
 

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