Creato da lacky.procino il 07/05/2010

A MODO MIO

Guardo, Leggo, Sorrido E,

 

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Quale è il senso della vita? Dimmelo tu Luana...!!

Post n°516 pubblicato il 22 Maggio 2013 da lacky.procino
 

Storia di una donna.
Racconto grottesco sui vivi e sui morti.
Vita Morte e Miracoli di Luana.
Una madre che si acchiappa i figli suoi e,
se li porta a vivere in un camposanto.
Si frega un maiale o parla con i santi,
muore o chiacchiera con i morti
Racconta il diluvio universale.
La ricetta di quell'erba nera
che si mangia solo in quei giorni
Ma sempre continua ad inseguire
i miracoli fino all'ultimo sforzo.

Vuole ricostruire il ponte che fa incontrare i vivi e i morti
per l'ultima volta. Dopo la morte del marito in Spagna,
con i suoi tre figli arriva a Roma. Dopo aver comprato
un portierato inizia a vendersi tutto. Si vende casa poi
la S.Lucia la fa partire per la campagna. Allora inizia la
storia vera e propria.
L'incontro con una messa di morti dopo il furto del maiale.
L'acquisto di una tomba.
La lunga processione di donne che chiede vaticini e miracoli.
Poi la morte della donna e il bombardamento del paese.

 

Ma qui, i morti non se ne vanno nell'al di là.
Restano a custodire la memoria.
Come divini muratori ricostruiscono il ponte per accogliere
il ritorno dei vivi.
In mezzo al viaggio di Luana c'è l'incontro col marito.
Con l'antico rito delle scarpe e con 51 scappato dalla
Germania a piedi.
Fino alla creazione del mondo raccontata da uno che se ne va
all'inferno a piedi da solo.
Poi le ricette di guerra, la minestra di bucce di fave.
Il grano bruciato raccolto dopo l'incendio dei campi.
L'erba nera che si cucina solo in quei giorni.
Il centro di questa storia, va dal primo novembre al
sei gennaio.
nella tradizione è il periodo nel quale i morti tornano in visita
ai vivi ma, è anche al centro del periodo nel quale Roma fu città
dominata dai nazifascisti.
Questa seconda parte della trilogia Milleuno prende dal mondo
Popolare l'immaginario legato ai rituali.

Scomparso il riferimento alla vera e propria tradizione
letteraria della cultura popolare, rimane il racconto sacro,
legato al sogno, alle immagini della cultura che si mischia ai
continui rovesciamenti carnevaleschi.
La vita che riassorbe in se conflitti e contrari.
Che distribuisce tempi e spazi tanto ai vivi quanto ai morti.
Apparentando presente e passato in una memoria continua.
Il viaggio attorno a un cerchio che viene percorso all'infinito
da gente diversa.
Una cultura che alimenta ogni volta la propria memoria di segni
nuovi e profondi.
Si vive e si muore una sola volta no?
Ma,
Perché si vive se poi si muore?
Perché si nasce? Perché si muore?
Perché da ragazzi si vive di illusioni?
Quale è il senso della vita?
Quale è il senso della morte?
Cosa succede dopo la morte?
Come Colmare il Senso di Vuoto Interiore?

Commenti al Post:
lacky.procino
lacky.procino il 22/05/13 alle 14:40 via WEB
''Voglio sentire il sapore, voglio ascoltarla, voglio annusarla.
La morte viene una volta sola, giusto?
Non voglio mancare all'appuntamento.
Amico non lo so. Potrebbe essere l'esperienza che ti fornisce il pezzo mancante del mosaico''
Disse Jim Morrison.
Ma spesso ci si domanda:
che senso abbia la vita.
E, che senso abbia la morte

 
 
VIRTUALE.PERSA
VIRTUALE.PERSA il 24/05/13 alle 04:01 via WEB
Facciamo domande e risposte vuoi? Noi siamo sempre presenti per te e lo saremo sempre con immenso piacere, questo post contiene molte domande in apparenza facili ma in realtà molto difficili, noi proviamo a dare le nostre risposte, potresti farlo anche tu? Altrimenti ci rimarrei molto male:(
 
 
VIRTUALE.PERSA
VIRTUALE.PERSA il 24/05/13 alle 04:04 via WEB
la prima domanda è: Cos'è la vita?
 
   
lacky.procino
lacky.procino il 24/05/13 alle 19:08 via WEB
Ogni cosa che è, poiché diviene, quindi è nell'essere..
 
   
lacky.procino
lacky.procino il 24/05/13 alle 20:32 via WEB
Ora, rispondi alla tua stessa domanda.
 
     
VIRTUALE.PERSA
VIRTUALE.PERSA il 24/05/13 alle 21:35 via WEB
Nooo, io no, mi metti in difficoltà, lascia che sia io a fare le domande per favoreeeeeeeee..
 
     
VIRTUALE.PERSA
VIRTUALE.PERSA il 24/05/13 alle 21:36 via WEB
l'amore è eterno in questa vita? L'amore in generale intendo, compreso quello verso i genitori e i propri affetti.
 
     
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 01:30 via WEB
Che l'amore sia Immortale, e' cosa sicura, tuttavia le domande restano:
Cos'e la Vita?
Perche' esiste?.
Perche' si nasce?
Perche si soffre?
Perche' si muore?

 
     
VIRTUALE.PERSA
VIRTUALE.PERSA il 25/05/13 alle 22:21 via WEB
Perché sI esiste?
 
     
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 22:39 via WEB
L'esistere di "ciò che è= vita"
È una proprietà dell'essere, che in quanto è come sottoinsieme ex-siste, appare.

 
     
VIRTUALE.PERSA
VIRTUALE.PERSA il 25/05/13 alle 22:21 via WEB
Perché si nasce?
 
     
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 22:39 via WEB
E' un evento del divenire causato "per il che" -> da una causa si genera un effetto

 
     
VIRTUALE.PERSA
VIRTUALE.PERSA il 25/05/13 alle 22:22 via WEB
Perché si soffre?
 
     
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 22:40 via WEB
E' una quantità di info che ci aiuta a scegliere la gioia

 
     
VIRTUALE.PERSA
VIRTUALE.PERSA il 25/05/13 alle 22:22 via WEB
Perché si muore?
 
     
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 22:40 via WEB
E'per me, un evento di metamorfosi o mutagenesi come tanti altri di tutto ciò che è vivente, quindi nell'essere.
L'equivoco usuale è pensare che la regola non sia "nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma", mentre invece l'impressione di morire, è solo una mutazione che non distrugge, ma muta solamente la situazione precedente.

 
     
VIRTUALE.PERSA
VIRTUALE.PERSA il 25/05/13 alle 22:23 via WEB
Vorrei proprio vedere quali saranno le tue risposte!!!
 
     
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 22:41 via WEB
Se ti piace così tanto il gioco dei perché, hai solo l'imbarazzo della scelta.
Se invece ti vuoi perdere nel Gioco Filosofico o Teologico ristretto nel concetto di Esistenza, ok, proviamoci.
Potrai così leggere tantissime versioni, tante quanti sono gli esseri umani nel mondo.

 
     
buongiorno6666
buongiorno6666 il 26/05/13 alle 00:07 via WEB
ti ricordo che hai promesso di dedicarmi uno spazio tutto mio nel prossimo scritto, ti prego non te ne scordare. Grazie e buona notte, io torno a Milano domattina alle 4 ciuuuuuuu:))))
 
     
VIRTUALE.PERSA
VIRTUALE.PERSA il 26/05/13 alle 16:51 via WEB
La mia vita è uno stato cardiaco, non rifletto mai, quasi mai. Parto in quarta, sono un'impulsiva e faccio tutto con il cuore, vado sempre dove mi porta il cuore, salvo che non ho la certezza che il mio istinto possa nuocere a qualcuno
 
     
MARIKA_81
MARIKA_81 il 27/05/13 alle 19:20 via WEB
Ciao lacky, alle volte sembra solida e pratica, alle volte solo un pensiero, varia è di certo; qndi potrebbe anke essere uno stato mentale.
 
 
cerco_sarah124578
cerco_sarah124578 il 30/05/13 alle 02:02 via WEB
L'istinto di sopravvivenza deriva dal fatto che sentiamo la necessità di lasciare un impronta tangile e dimostrare il nostro eroismo. Siamo tutti eroi in questo mondo, perché sopravviviamo alle intemperie della vita che ci rende doloroso e faticoso il nostro passaggio e la nostra evoluzione, da quando siamo bambini fino a quando moriamo.
 
 
walkker5682
walkker5682 il 30/05/13 alle 22:32 via WEB
Con la morte si spenge il nostro cervello, che è quello che io considero l'anima; dopo la morte non ci siamo più; le nostre molecole, gli atomi che costituivano il nostro corpo sopravviveranno e serviranno a formare altri esseri o semplicemente altri oggetti.
 
 
LORIDANA_85
LORIDANA_85 il 31/05/13 alle 00:14 via WEB
C’è poi chi racconta di esperienze extrasensoriali, con “la mente che può sopravvivere oltre il corpo”: da uno studio di vari incidenti quasi mortali, gli psicologi raccolgono le esperienze di chi afferma di aver provato “un grande senso di quiete e di pace”, in quello che si chiama “distacco dal sé”. Un’altra visione teorizza che “siccome il tempo e lo spazio sono soltanto misure che servono all’uomo per vivere la propria vita nel mondo”, il fatto che di esse non si abbia più percezione porta ad affermare che, molto semplicemente, “noi non moriamo mai”. Infine, c’è chi rimane legato alla terra e dice, semplicemente, che quando arriva la morte, non succede nulla.
 
 
LORIDANA_85
LORIDANA_85 il 31/05/13 alle 00:15 via WEB
C’è poi chi racconta di esperienze extrasensoriali, con “la mente che può sopravvivere oltre il corpo”: da uno studio di vari incidenti quasi mortali, gli psicologi raccolgono le esperienze di chi afferma di aver provato “un grande senso di quiete e di pace”, in quello che si chiama “distacco dal sé”. Un’altra visione teorizza che “siccome il tempo e lo spazio sono soltanto misure che servono all’uomo per vivere la propria vita nel mondo”, il fatto che di esse non si abbia più percezione porta ad affermare che, molto semplicemente, “noi non moriamo mai”. Infine, c’è chi rimane legato alla terra e dice, semplicemente, che quando arriva la morte, non succede nulla.
 
lacky.procino
lacky.procino il 22/05/13 alle 14:41 via WEB
Non esiste IL senso della vita.
Esistono molti sensi e di questi nessuno è vero e nessuno è falso.
Almeno in assoluto.
Per il singolo ovviamente ci sarà un qualcosa di più utile o di meno e quello sarà il suo senso della vita.
Questa è uno degli enigmi a cui la scienza non è riuscita a rispondere.
Ognuno di noi ha un compito, un tragitto nella vita che deve seguire. Il problema che ognuno ha il suo e quindi i motivi per cui si vive variano da persona a persona. Si arriva a capirlo poco prima della morte, quando pensi a tutti i ricordi passati, ai momenti felici e quelli tristi e, capisci che a qualcuno sei stata/o d'aiuto.

 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 22/05/13 alle 14:50 via WEB
forse il senso è quello che diamo noi alla vita... a come viviamo. Forse il senso è uno scopo
 
   
lacky.procino
lacky.procino il 22/05/13 alle 14:55 via WEB
A mio parere non c'è un senso ben stabilito sulla vita.
C'è chi trova le risposte nella religione e chi al caso.
Oppure potresti trovare la risposta quando avrai una tua famiglia, quando si hanno dei bambini, insomma il senso della vita è soggettiva, troverai la risposta nel momento in cui ti realizzerai in qualcosa che ti rende felice e penserai che vivi per un motivo.
domanda che non ha risposta e ne ha mille contemporaneamente, in fondo, si vive perchè siamo nati, ed ognuno di noi ha i suoi obbiettivi e di suoi scopi nella vita, si vive per raggiungerli.
tutto qui

 
     
Virtual.Mark
Virtual.Mark il 22/05/13 alle 17:46 via WEB
questa domanda può avere tante risposte, è la domanda per cui l'uomo non trovando risposta ha inventato le religioni. Potrei dirti anche che c'è un significato ignoto e appunto per questo nessun uomo può trovare una risposta soddisfacente e UNIVERSALE alla tua domanda. Un senso puoi trovarlo forse te. Perchè viviamo è come chiedersi: Perchè moriamo? Perchè l'universo esiste? Perchè un'elettrone ha una certa massa e un protone ne ha una diversa? Vedi la domanda tua è legittima, ma forse, per tutti è una domanda troppo difficile. La risposta più saggia che posso dare è: il senso della vita si riduce nell'essere in pace con se stessi, quindi essere felice.
 
     
lacky.procino
lacky.procino il 23/05/13 alle 19:55 via WEB
Dentro di noi c’è il tutto e il contrario di tutto.
Il nostro cervello produce sia pensieri negativi che pensieri positivi.
La grande differenza tra pensieri negativi e positivi, come già sappiamo, sta nel fatto che, i primi sono spontanei, ossia vengono da soli, mentre i secondi richiedono la nostra attenzione e partecipazione volontaria.
Proprio come il contadino elimina dall’area coltivata le erbacce che ostacolano la crescita degli ortaggi, così noi dovremmo attivarci per fare in modo che ci sia pulizia nella nostra mente.

 
 
VIRTUALE.PERSA
VIRTUALE.PERSA il 24/05/13 alle 04:02 via WEB
Facciamo domande e risposte vuoi? Noi siamo sempre presenti per te e lo saremo sempre con immenso piacere, questo post contiene molte domande in apparenza facili ma in realtà molto difficili, noi proviamo a dare le nostre risposte, potresti farlo anche tu? Altrimenti ci rimarrei molto male:(
 
Alessio2444
Alessio2444 il 22/05/13 alle 15:40 via WEB
LA VITA NON E' ALTRO CHE UN ESAME. STA A NOI ESSERE PROMOSSI O BOCCIATI.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 22/05/13 alle 16:55 via WEB
Le emozioni, le passioni, gli interessi sono cose secondarie che hanno il solo compito di spingerci a seguire queste tappe fondamentali.
No, non mi basta.

 
   
VAGABONDO_0X0X0X
VAGABONDO_0X0X0X il 23/05/13 alle 22:34 via WEB
Viviamo per soffrire? per farci le ossa per una possibile seconda vita dopo la morte? Scherzo lackyyyyy, io non so cosa rispondere alle domande del post, so solo che vivere è soffrire ma anche essere felice, a me, mi spaventa la morte. Un saluto grande senza baci caldi o freddi hehehi ti auguro tutto il bene di questo mondo lacky, sei fantastica davvero:))
 
   
VAGABONDO_0X0X0X
VAGABONDO_0X0X0X il 23/05/13 alle 22:35 via WEB
Ma una cosa è certa, se la vita fosse eterna noi perderemmo il gusto di vivere...quindi è sapere che ci sarà una morte che fa si che noi sfruttiamo al massimo ogni singolo momento..perchè sappiamo che il tempo a nostra disposizione non è illimitato...c'è una scadenza.. quindi non dobbiamo sprecare istanti...ma dobbiamo vivere ogni esperienza che ci passa davanti..
 
     
lacky.procino
lacky.procino il 24/05/13 alle 00:31 via WEB
Perché si nasce?
Perché si vive?
Perché si soffre?
Perché si muore?
Non vi è uomo che a un dato momento, divenuto cosciente, non si ponga queste domande.
E, i perché non cessano di tormentare finché non si sia trovata una risposta accettabile.
Amadeus Voldben, con la sua caratteristica profondità, affronta i problemi con coraggio e risolutezza dal punto di vista razionale, dapprima, per giungere, poi, a quello spirituale.
Espone le sue idee con chiarezza esemplare, rendendole accessibili a chiunque possegga volontà di conoscere, ragione, logica e buon senso.

 
   
dottor101
dottor101 il 23/05/13 alle 23:39 via WEB
La liberazione interiore è l'unica cosa per cui valga la pena di morire, l'unica per cui valga la pena di vivere.
 
     
lacky.procino
lacky.procino il 24/05/13 alle 00:34 via WEB
Amadeus Voldben, invita il lettore a non accettare passivamente ciò che legge ma, a riflettere, a guardare dentro di sé e intorno a sé, a servirsi, poi, dell'intuizione per concludere che la Terra è soltanto una tappa del lungo viaggio per le vie dei mondi.
Lo scopo dichiarato è quello di offrire attraverso le pagine uno stimolo alla riflessione sul problema fondamentale della vita.
La soluzione ch'egli propone sta al lettore vagliarla, respingerla o accettarla, farla propria o proporne a se stesso altre che lo soddisfino in pieno.
Il suo compito è stato quello di far pensare, meditare.
Chi ha compreso lo scopo e il significato della vita ha risolto il più grande problema; vive con un ideale che lo fa sereno.

 
ravanar
ravanar il 22/05/13 alle 16:03 via WEB
Le vite sono particelle metafisiche che si sono materializzate in stati di esistenza terrena...Dopo la morte rinasceranno in altri stati di esistenza, fino a quando il loro ciclo di esperienze sarà terminato e ritorneranno ad unirsi alla Matrice Metafisica Divina
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 22/05/13 alle 16:56 via WEB
Riassumendo, il senso della vita Quindi, molto senso non c'è.
Si vive perché siamo nati ma, il senso della vita non credo sia vivere e successivamente morire.
Ognuno di noi se ne deve trovare uno. A ciascuno il suo.

 
viviana_virtual
viviana_virtual il 22/05/13 alle 16:12 via WEB
il senso della vita? Io non sono complicata, per me è nascere, studiare, lavorare, sposarsi e fare figli per poi proseguire il cammino con loro e alla fine si muore perchè ogni cosa ha un inizio e una fine
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 22/05/13 alle 16:57 via WEB
Personalmente, non ho una visione molto semplicistica della vita.
Non mi basta che gli unici doveri dell'uomo siano quelli del nascere, vivere, riprodursi e morire.
Non mi basta.

 
giovanninidgl
giovanninidgl il 22/05/13 alle 16:32 via WEB
e chi lo sa...! questo è il bello
 
TAMARA_XYZ
TAMARA_XYZ il 22/05/13 alle 17:06 via WEB
Devi aggiungere lo scopo della vita stessa: la continuità di tutto Quello che esiste.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 23/05/13 alle 19:55 via WEB

Forse il dramma dell'Uomo moderno è proprio questo: è l'unico animale di questo pianeta che si è evoluto a tal punto da prendere coscienza della sua nullità.
La reazione più comune dell'uomo che viene a conoscenza di questa terribile verità e, di rifiutarla psicologicamente: nel suo intimo la conosce ma, in pratica la disconosce.

 
Virtualmente.parland
Virtualmente.parland il 22/05/13 alle 17:11 via WEB
La nostra situazione non è proprio l'ideale per poter comprendere il mistero dell'Universo: siamo i mammiferi più evoluti di un piccolo insignificante pianeta sperduto nell'Universo che ruota attorno ad una stella che si trova alla periferia di una galassia formata da 300 miliardi di stelle, che è solo una dei miliardi di galassie che ci sono nell'Universo. L'ipotesi scientifica più accreditata è che questo Universo sia nato circa 13,7 miliardi di anni fa con una immane esplosione, il Big-Bang, e che sia attualmente in espansione.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 23/05/13 alle 19:56 via WEB
L'Uomo e tutto ciò che avviene su questo pianeta non hanno nessun rilievo dunque?!
Sicuramente tutta questa immensità avrà un senso ma, siamo ancora molto lontani dal capirci qualcosa.

 
Francesco.Lagher
Francesco.Lagher il 22/05/13 alle 17:20 via WEB
Cominciamo a considerare che Spazio e Tempo, anzi lo Spazio-Tempo, sono nati proprio con il Big-Bang e che quindi non ha molto senso chiedersi cosa vi fosse "prima" del Big-Bang. Ma, se la quantità totale di materia che costituisce il nostro Universo fosse superiore ad un certo limite, allora, a causa della gravità, l'espansione ad un certo punto avrebbe termine ed inizierebbe la contrazione. Questa contrazione riporterebbe l'Universo al punto iniziale (Big-Crunch) e si avrebbe, inevitabilmente, una nuova esplosione e così all'infinito. C'è poi da considerare che non è affatto detto che questo Universo oscillante sia unico. Potrebberero essercene molti e potrebbero, tutti insieme, costituire una struttura per noi ancora inimmaginabile. La Scienza e la Conoscenza umane progrediscono a ritmo esponenziale, ma forse noi siamo nati troppo presto per poter capire qualcosa.
 
 
STEFANIA.STEFY81
STEFANIA.STEFY81 il 23/05/13 alle 18:30 via WEB
Facciamo errori anche nei rapporti umani che possono migliorare soltanto se facciamo prevalere il buon senso e la compassione reciproca per le difficoltà insite nelle relazioni stesse. Il buon senso e la compassione sono figli legittimi del senso di responsabilità senza il quale si finisce sempre per dare la colpa agli altri, mentre invece la responsabilità di ciò che ci succede è sempre personale e mai esterna a noi
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 23/05/13 alle 19:57 via WEB
Bravo. Ed ecco perché la nostra vita è fatta di continui errori di cui quasi tutti hanno paura, mentre in realtà sono proprio gli errori che ci fanno progredire sotto tutti i punti di vista.
Il progresso sociale stesso dell’umanità è fatto di errori e correzioni.
Chi non agisce per paura di fare errori, verrà il momento in cui si sentirà sprovveduto e del tutto incapace di affrontare gli eventi.

 
Tamara.Tornata
Tamara.Tornata il 22/05/13 alle 17:55 via WEB
Non saprei. Molte volte capita che nonostante non ci manchi nulla, e persino quando ci sentiamo realizzati in tutte e tre le aree della vita – carriera-business, coppia-relazioni e salute fisica e mentale -, e pertanto ci sono tutti i presupposti per essere felici e contenti, sentiamo invece un inspiegabile senso di vuoto interiore e d’intensa solitudine. E finiamo per credere,erroneamente,che dobbiamo procurarci più amore, più rispetto, più potere, più soldi, più beni materiali di ogni genere, aggravando ancora di più il nostro malessere interiore. Purtroppo il successo materiale non va a braccetto con il senso di soddisfazione
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 23/05/13 alle 20:20 via WEB
Tony è un uomo senza qualità.
Negli studi e nel lavoro, nei sentimenti e, anche nel sesso.
Ma la lettera con cui un avvocato gli annuncia il lascito di cinquecento sterline e di un diario proveniente dal passato scuote il fondo limaccioso della sua esistenza.
Tony deve ora scoprire chi gli ha destinato quell'ingombrante eredità e, perché ha scelto proprio lui e, quale segreto rabbiosamente custodito quel diario potrebbe rivelare.
Nel porsi queste domande, s'imbatterà in risposte che avrebbe preferito non conoscere e dovrà imparare a sue spese che ''la nostra vita non è la nostra vita, ma solo la storia che ne abbiamo raccontato''
Segue...

 
   
buongiorno6666
buongiorno6666 il 23/05/13 alle 20:41 via WEB
E poi? L'inizio del racconto promette bene, lo finisci entro stasera? No? Allora anche io posto il mio commento la prossima volta :P
 
     
lacky.procino
lacky.procino il 24/05/13 alle 00:36 via WEB
Rilancio: due :P
 
     
lacky.procino
lacky.procino il 24/05/13 alle 00:51 via WEB
La vita di Tony Webster è stata un fiume relativamente tranquillo, da costeggiare al riparo di scelte ragionevoli e sistematici oblii.
Ora però, la lettera di un avvocato che gli annuncia un'inattesa quanto enigmatica eredità sommuove il termitaio poroso del passato e, il tempo irrompe nella noia del presente sotto forma di parole risalenti all'adolescenza, quando Tony procedeva all'educazione morale, sentimentale e sessuale che ne avrebbe fatto, inavvertitamente come spesso accade, l'adulto che è.

 
     
lacky.procino
lacky.procino il 24/05/13 alle 00:52 via WEB
Segue..
 
   
TUMBLRM4
TUMBLRM4 il 23/05/13 alle 22:49 via WEB
C'è qualcuno che ha progettato tutto
 
     
lacky.procino
lacky.procino il 24/05/13 alle 00:36 via WEB
Nulla succede per caso..
 
valentina1289
valentina1289 il 22/05/13 alle 18:05 via WEB
buongiorno sono rimasta piacevolmente colpita da quello che ho letto finalmente qualcuno in cui posso riconoscermi e ha saputo esprimere a parole sentimenti e stati d animo non facili da spiegare talvolta neppure a se stessi grazie……
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 24/05/13 alle 00:43 via WEB
Ogni tanto penso a quanto può, la mente umana
Essere davvero stupefacente ma, anche meramente disumana
Siamo capaci di disumanizzarci dall'umanità che ci è stata concessa; Mi rivolgo a tutte quelle persone che praticano o hanno subito l'annientamento prodotto successivamente nell'abbandonare o, nell'essere abbandonati; siano egli appartenenti al mondo animale, umano o frutto della natura: l'innaturalità di tale comportamento porta anche un essere umano ad abbandonare il frutto dell'unica incredibile reale virtù dell'uomo: "la capacità di procreare e di riprodursi".
Abbandonare vuol dire lasciar perdere ciò che si ha.
Si ha avuto in senso assolutistico e, chi è capace di ciò, merita a sua volta l'abbandono.
"Abbandonare per essere abbandonati (prima o poi)"...

 
figlia.del.vento1999
figlia.del.vento1999 il 22/05/13 alle 18:10 via WEB
è .....amore. nient'altro (h. hesse); gioia più grande, non attesa (sòfocle); nascosta dappertutto...(anonimo); qualunque viaggio intraprendiamo (q. o. flocco);esercitare liberamente il proprio ingegno (aristotele);l'uomo saggio non lo cerca, cerca l'assenza del dolore(aristotele); fatto di un niente che al momento in cui lo viviamo ci sembra tutto... poi non te lo togli più: lo scopri dopo, quando è troppo tardi" (a. baricco)
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 24/05/13 alle 00:45 via WEB
E, attivarsi per operare il bene, che è progresso sulla vita

 
vitaangelo2010
vitaangelo2010 il 22/05/13 alle 18:30 via WEB
lo scopo del nascere è vivere è la competizione, detto in modo brutale se tu hai uno io voglio tre, se tu sei felice io mi cerco la felicità, se tu sei ricco io voglio essere più ricco di te, ma quanti hanno le qualità per emergere???? poi ci sono quelli che si accontentano del tram tram della vita che non hanno aspirazioni e vivono lamentandosi cercando di incolpare gli altri del loro appiattimento, ma si potrebbe discutere all'infinito di questi argomenti, c'è un'unica certezza...........si viene al mondo e lasciamo il mondo come c'è l'ho siamo costruito, con ambizione o con rassegnazione, siamo i colpevoli o i meritevoli della nostra vita con o senza baci
 
ELVIN11
ELVIN11 il 22/05/13 alle 19:26 via WEB
i tuoi pensieri, i tuoi vissuti, i tuoi turbamenti, elaborazioni che la tua mente fa... ma il pensiero è niente!....i pensieri sono "aria" o peggio "fumo"....perchè dargli tutto questo peso? Il senso della vita lo si può solo inventare…gli altri ci appaiono sempre più felici di noi..... ma chissà cosa si cela dietro quella maschera. .come possiamo cercare di capire le altre persone se non capiamo neppure noi stessi? Noi possiamo cambiare e cambiare il nostro modo di essere quando prenderemo consapevolezza che il nostro modo di essere non appartiene alla nostra vera essenza....noi siamo costretti a condurre questa esistenza a ben precise e determinate condizioni.....e, ad esempio, la felicità non è tra queste:... se ne prendiamo consapevolezza saremo già subito più sereni.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 24/05/13 alle 00:55 via WEB
Il percorso a ritroso nelle zone d'ombra della vita, con i suoi dolori inesplorati e i suoi segreti, diventa cosí riflessione sulla fallacia della storia, 'quella certezza che prende consistenza là dove le imperfezioni della memoria incontrano le inadeguatezze della documentazione', secondo il geniale amico dei tempi del liceo, Adrian Finn.
Ed è dunque a quel punto di congiunzione, ai ricordi imperfetti come ai documenti inadeguati, che il vecchio Tony deve ora guardare per comprendere le vicissitudini del Tony giovane.
Come ha potuto la ragazza di allora, Veronica Ford, preferirgli l'amico raffinato e brillante, Adrian?
Ci sono solo Camus e Wittgenstein dietro l'estrema decisione di Adrian?
Da che cosa ha voluto metterlo in guardia tanti anni prima la madre della ragazza?
Perché a distanza di quarant'anni, Veronica ritorna nella sua vita con un bagaglio di silenzi e, il rifiuto di dargli ciò che è suo?
Segue..

 
COW_GIRL_2012
COW_GIRL_2012 il 22/05/13 alle 19:28 via WEB
penso tu sia così perchè sei una persona che sa farsi le domande giuste. ma se le domande giuste non trovano risposte soddisfacenti, ci si accorge del vuoto che non si riesce a colmare. sul fatto che gli altri appaiano più felici di noi, concordo. ma forse gli altri vivono più di emotività e sono più soddisfatti della vita perchè riescono a colmarne il vuoto con le emozioni. che il senso della vita sia proprio quello di vivere le emozioni?
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 24/05/13 alle 00:59 via WEB
Gli indizi da studiare tessono un filo d'Arianna di reminiscenze inaffidabili, ipotesi errate e parole d'ordine ribadite; di fatti, nomi e, immagini giustapposti a intuizioni filosofiche e rivelazioni poetiche; di un corpus di parole interne al testo - lettere, e-mail, pagine di diario - ed esterne a esso, nella forma di rimandi espliciti o piú spesso impliciti al sapere che puntella l'assunto ideale del romanzo: da Stefan Zweig a Philip Larkin (il «poe-ta» senza nome cui il narratore piú volte si richiama), dall'immaginario Patrick Lagrange al Flaubert di Madame Bovary (significativamente citato nel modo quasi-esatto che la memoria consente) fino a Frank Kermode, con il cui testo chiave questo romanzo condivide il titolo, l'insistenza sul ruolo del tempo e il proposito di «dare un senso al modo in cui diamo un senso al mondo».
Segue..

 
Billy_young
Billy_young il 22/05/13 alle 19:44 via WEB
io invece, certe volte sento un vuoto dentro di me,per cacciarlo quando è possibile, faccio qualcosa,possibilmente che mi piace,per non sentire questo vuoto.....
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 24/05/13 alle 01:01 via WEB
Tempo e memoria. Con quelli si entra nel libro, attraverso la lista di flashback che il tempo ha cristallizzato in immagini.
La memoria di Tony Webster predilige ricordi d'acqua, nel cui fluire controcorrente passa il racconto della sua sommersa inquietudine.

 
NICOL_127
NICOL_127 il 22/05/13 alle 19:50 via WEB
la voglia di vivere è il senso della vita per me!! Ciao sa:))
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 24/05/13 alle 01:04 via WEB
Esiste dunque una sorta di ultima giustizia se il prestigioso premio che è sfuggito a Julian Barnes per libri come Il pappagallo di Flaubert e Arthur e George gli è finalmente riconosciuto per questo piccolo gioiello di concisione ed esattezza

 
Sabrina_28
Sabrina_28 il 22/05/13 alle 19:53 via WEB
Occorre avere un senso di appartenenza alla comunità e contribuire attivamente al benessere collettivo desiderando anche la felicità degli altri non solo a parole.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 01:35 via WEB
Oltre il giardino-la vita è uno stato mentale. O no?

 
   
gioco.forte.ma.delic
gioco.forte.ma.delic il 25/05/13 alle 02:56 via WEB
dovremmo tutti entrare nello stato mentale, di fare nel nostro piccolo, ognuno, delle cose che riescano a cambiare in meglio sto schifo di mondo! Ciao
 
     
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 22:42 via WEB
Oltre il giardino-la vita è uno stato mentale.
O no?

 
serenella1210
serenella1210 il 23/05/13 alle 13:04 via WEB
bisogna dare un senso alla propria vita io fin ora nn lho trovato si nasce senza volerlo..si cresce con speranze e sogni..e poi costruire qlcosa di buono cioè una famiglia sempre con l'illusione ke la vita duri x sempre noi viviamo senza mai pensare alla morte facciamo azioni orribili..azioni buone dimentikiamo ke noi nn siamo padroni del nostro tempo..c'è sempre l'imprevisto..basta un attimo e la tua vita termina ..dopo la morte x me nn esiste nulla siamo polvere solo polvere questo concetto quasi tutti lo negano altrimenti questa vita sarebbe soltanto una valle di lacrime ..ciao
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 01:42 via WEB
Quando lo scrittore riceve questo telegramma, firmato a nome del protagonista “Presenze”, decide di comporre il numero telefonico che vi trova in calce.
Dall’altro capo, risponde Peter.
È il 1979 e, nasce così -Oltre il giardino-
La storia è semplice e, si presenta come una classica commedia degli equivoci:
il Semplice Giardiniere, il Ricco e Potente Ammalato, la Moglie del Ricco e Potente Ammalato e, da contorno, in un progressivo espandersi di notorietà del protagonista, la Stampa, la Cia e, nientedimeno che, il Presidente degli Stati Uniti.
Segue..

 
nicosalento
nicosalento il 23/05/13 alle 15:51 via WEB
Il senso della vita?...MISTERO.... Bisognerebbe sapere prima perchè si nasce e poi si muore. Penso tuttavia che quando una persona nasce è l'inizio della fine dell'essere
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 01:46 via WEB
A muovere tutto è l’ingenuità, o per meglio dire, la totale passività, di Chance: vissuto dalla nascita nella casa del suo ricco padrone, senza aver mai ricevuto alcuna istruzione o contatto col mondo esterno, tutte le sue occupazioni si dividono fra il guardare la tv e curare il giardino.
Alla morte del suo datore di lavoro, Chance è costretto ad abbandonare la casa e, vestito elegantemente come al suo solito, si trova a vagare per Washington senza meta finchè non viene tamponato da una limousine a bordo della quale c’è la moglie di Benjamin, ricco industriale influente politicamente, ormai in fin di vita; mentre viene trasportato da Eve nella tenuta dei Rand, per medicare la contusione ricevuta nel tamponamento, Chance viene scambiato per un ricco gentiluomo e, il suo parlare stentato, per criptici aforismi.
Da qui inizia a dipanarsi l’equivoco della storia, destinato a ingigantirsi, fino a rendere di volta in volta Chance guru della finanza, spia e, infine, candidato alla presidenza della Casa Bianca.
Segue..

 
sandrasandrona80
sandrasandrona80 il 23/05/13 alle 17:32 via WEB
siamo come delle sentinelle, possiamo stare mesi, anni, senza che accada niente, ma quella volta che qualcosa accade, ecco che in quel momento tutte le notti passate a fare la guardia prendono senso, il nostro ruolo prende significato e la nostra vita si compie.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 22:43 via WEB
Snodata la trama, questa può apparire come un banale intreccio giocato sul binomio semplicità-saggezza incarnato dal protagonista: il povero, ignorante e ingenuo giardiniere che mette in subbuglio una classe dirigente smaliziata e istruita.
È davvero così? Non del tutto, perché la forza della storia è infatti nell’assoluta disonestà intellettuale con cui i personaggi principali si rapportano a Chance.
Se la commedia degli equivoci in senso classico mette a parte lo spettatore dell’inganno che si sta svolgendo a danno dei personaggi, qui invece sono i protagonisti stessi che, con tutte le loro forze, si affannano a nutrire il raggiro di cui sono vittime, poiché la visione delle loro vite così come esce dall’inganno è più semplice e rassicurante di quella reale.
Segue..

 
kalelsmallvill
kalelsmallvill il 23/05/13 alle 18:00 via WEB
Tutto serve nella vita, a cominciare dal denaro ai beni materiali, allo status sociale e al successo, ma non dobbiamo diventarne succubi, e questo è possibile soltanto se c’è equilibrio tra la nostra parte materiale e quella spirituale; altrimenti, nonostante la prosperità e l’abbondanza di cui auspicabilmente godiamo, dovremo fare i conti con una brutta sensazione di mancato appagamento, quello di essere vuoti dentro.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 22:43 via WEB
È confortante per il Ricco e Potente Ammalato credere che ciò che rende Chance impassibile di fronte al dolore e la morte sia la sua solidità e non la sua anaffettività.
È comodo per la Moglie pensare che Chance sia un amante distaccato ma rispettoso piuttosto che un uomo che non prova alcun interesse per lei, ed è funzionale che l’Opinione Pubblica veda nel compassato signore, che risponde con metafore botaniche a domande di economia, un navigato broker e non un inconsapevole domestico.
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LA.VIRTUALE
LA.VIRTUALE il 23/05/13 alle 18:25 via WEB
io invece, di recente, sentivo un vuoto enormemente difficile da riempire dentro la mia anima, ho passato le serate a piangere senza sapere il perchè, non volevo né vedere i miei famigliari né sentire i miei amici, era come se mi sentissi rifiutata, inferiore, un inutile spreco di spazio. L'essere fredda mi appartiene da sempre, solamente perchè io sono pungente e uso le parole per difendermi. Probabilmente ero in una fase di rifiuto verso tutto ciò che mi è sempre appartenuto (ideali, amici, etc) perchè mi sentivo insicura riguardo qualcosa che mi turbava particolarmente. Ho cominciato a fare dello sport, a stancarmi e poi riposarmi soddisfatta, ho cercato di fare più amicizie che potevo, e, non mi sono esclusa dal mondo perchè non potevo nemmeno immaginare quanto il mondo ci può offrire. Ho vinto me stessa, e ce l’ho fatta, adesso rido pensando a quel momento.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 22:44 via WEB
Proprio questa inconsapevolezza va costituire il secondo punto di forza della storia, anche qui rompendo con lo schema classico della commedia degli equivoci: norma vuole infatti che il personaggio che da il via alla catena di fraintendimenti sia o, una povera vittima travolta dagli eventi o, qualcuno di astuto che agisce volontariamente; in entrambi i casi però, lo spettatore entra in empatia con il personaggio, sentendosi, all’occorrenza, solidale o complice.
Ora, questo, con Chance, non può accadere. Infatti, sebbene appartenga palesemente alla tipologia della “vittima” , lo spettatore non riesce a provare per lui alcuna simpatia, mai.
Segue..

 
Alessandra666999
Alessandra666999 il 23/05/13 alle 18:34 via WEB
Ciao lacky, ne so qualcosa, quel senso di abbattimento delle forze, di avvilimento dell’animo, quell’umore appunto “nero”, tetro, cupo, un sintomo comune alle più svariate forme di psicopatologie. Sofferenza questa particolarmente evidente in quella forma più grave di disagio psicologico, per fortuna e dopo bene 7mesi, ne sono uscita e evito di pensarci, un saluto :)
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 22:44 via WEB
Non la prova quando lo vede entrare nell’enorme tenuta Rand e lo ritrova da servitore a servito, non la prova quando lo vede ricevere le avances di Eve, né quando, impacciatissimo, si trova a tu per tu con il Presidente degli Stati Uniti.
Ed è proprio qui la grandezza dell’interpretazione di Sellers: se si fosse limitato a farne una macchietta, un buffo e adorabile giardiniere catapultato nel jet set, la storia si sarebbe limitata a essere l’ennesima variazione sul tema dello scambio d’identità a sfondo moraleggiante (le persone semplici sono buone, le persone ricche per essere buone devono ritrovare la semplicità); rendendo invece Chance un personaggio totalmente neutro e, privo di qualunque tonalità emotiva, Sellers permette all’opera di avere più ampio respiro.
Segue..

 
di.passaggio00089
di.passaggio00089 il 23/05/13 alle 18:50 via WEB
Io mi chiedo, il senso di vuoto interiore, è un vuoto reale o è la confusione che ci dà la sensazione di vuoto? Non so se vi capita mai, di non avere in testa un'idea, un pensiero, leggete qualcosa ma non riuscite a sviluppare un pensiero vostro su quella cosa, in poche parole in quel momento nella vostra mente sembra non esserci niente, nè un pensiero passato nè quella cosa che può portarvi e farvi un pensiero nuovo. . . . . .allora mi chiedo, se quel senso di vuoto, nasconde realmente un vuoto, cioè in quel momento, davvero siamo incapaci di sviluppare pensieri perchè la nostra mente rifiuta ogni cosa e quindi almeno per quel tempo cancella ogni cosa. . oppure quel senso di vuoto, in realtà, nasce dal fatto che nella nostra mente, ci sono tanti pensieri confusi e per questo non si riesce a metterli in ordine e dargli un senso logico?
 
 
CLAUDIOdgltim
CLAUDIOdgltim il 23/05/13 alle 19:00 via WEB
per quanto mi riguarda il senso di vuoto interiore non lo ricondurrei soltanto ad uno stato di confusione, ci aggiungo di norma delusioni forti che non riesco a giustificare, che paradossalmente non fanno nascere in me una forte rabbia che dia origine ad una reazione, ma che mi buttano proprio a terra e mi fanno sentire vuoto, inconsistente, inutile. Ma poi passa..
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 22:45 via WEB
Proprio l’essere inerme del giardiniere infatti permette agli altri personaggi di proiettare su di lui le proprie aspettative e, allo spettatore, di guardarne, candidamente ma senza trasporto, il triste balletto.
Alla fine dunque, l’ “autismo” è di Chance ma anche di Eve, di Benjamin e di chi guarda il film: tutti rimangono chiusi in loro stessi, nessuno ha rapporti veri e nessuno ne esce innocente, pulito, migliore.
Perlomeno, fino agli ultimi dieci secondi del film.
Fine

 
CATERINA.MONELLINA
CATERINA.MONELLINA il 23/05/13 alle 19:12 via WEB
Ciao lacky. Anche a me capita spesso di non riuscire a sviluppare un pensiero su una determinata questione. Anche se mi concentro, non riesco a far uscire fuori nulla, se non una gran confusione. Forse da qualche parte, scavando a fondo potrebbe anche esserci questa idea, ma la mia mente è così piena di pensieri confusi che corrono di qua e di là, che non riesco a suddividerli dandogli un senso logico. Poi se si ha un pensiero fisso, è ancora più difficile perché tutto è in relazione di quello, a volte sembra quasi di essere "intrappolati" in questo pensiero e non si riesce a valutare tutto il resto con lucidità. Anche per questo motivo non riesco a prendere una decisione, a volte mi capita di costringermi a pensare ad una determinata cosa, per valutare quale sia la strada giusta, però c'è sempre qualcosa che mi allontana da quel pensiero, sento che mi sfugge e non riesco mai ad una conclusione. Quindi penso che sia la confusione a farci sentire questa sensazione di vuoto e non un vuoto reale.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 22:50 via WEB
Mi piace pensare il cervello come una perfetta centrale elettromagnetica, ricevente e trasmittente.
Uno dei grandi misteri della vita umana è legato alla mente, di cui tutti siamo in qualche modo prigionieri.
Il cervello umano, infatti, non è un muscolo che noi possiamo controllare con la volontà, come il muscolo di un braccio o di un piede.
Il cervello umano, nonostante i prodigi della chirurgia, è quanto di più sconosciuto esiste ancora al mondo.

 
OMBRADGL64
OMBRADGL64 il 23/05/13 alle 19:36 via WEB
Credo che sia confusione, è la confusione che non mi fa prendere coscienza di qualcosa che mi tormenta e di conseguenza non mi fa trovare una soluzione alla situazione.. è come se io sapessi nel profondo cosa c'è che non va, ma non voglio o non posso mettere a posto le cose... di conseguenza tutto il resto ne risente: non riesco a prendere una decisione che sia una, non capisco il senso di quello che leggo, non focalizzo sui ricordi o sui miei progetti, lascio che tutto vada a casaccio.
 
PENSIERI.SCOMODI
PENSIERI.SCOMODI il 23/05/13 alle 19:48 via WEB
E credo anche che tutti questi pensieri confusi, senza senso logico, senza ordine... Siano comunque pensieri che iniziano a fare parte di noi... Anche se non riusciamo a spiegare agli altri, anche se non riusciamo a spiegare a noi stessi... anche se non c'è logica, iniziano comunque ad essere dentro di noi... Per quanto magari non arriveremo mai ad un capolinea... ad una logica di quel pensiero... Non credo sia vuoto... credo sia l'esatto contrario...
 
felicemente.donna478
felicemente.donna478 il 23/05/13 alle 21:24 via WEB
la vita é una splendida avventura tutta da scoprire e da vivere.E' un percorso,un lungo tragitto da compiere e non si sa il tempo che si ha a disposizione per fare ciò.La partenza della nostra vita si ha nel momento in cui si viene al mondo,ovvero con la nascita,e tutto poi finisce con un altro evento naturale che a molti può far paura che é la morte e questa cosa rappresenta la conclusione del nostro tempo su questo pianeta che si chiama terra.Vivere significa mettersi in gioco completamente accettando le sfide che la vita ci dona per andare avanti e morire significa la fine terrena del nostro percorso,ma magari felici e con la soddisfazione di poter dire che si é vissuti in maniera buona con gli altri e con se stessi.
 
 
LORIDANA_85
LORIDANA_85 il 27/05/13 alle 19:18 via WEB
Ciao lacky.La nostra vita è regolata dai pensieri, questi modellano la nostra vita anche quando non ce ne rendiamo conto. Per sentirsi bene basta un niente a volte, è sufficiente cambiare tipo di pensiero.
 
ALBERTO.MAGNI
ALBERTO.MAGNI il 23/05/13 alle 21:29 via WEB
Può aiutarci la filosofia induista: la vita non e' una linea retta come vista secondo l'occidente: inizia con un punto, la nascita e termina con un altro punto, la morte. L'esistenza e' un cerchio perfetto che inizia con la nascita, (brahma), prosegue con la crescita/sviluppo/conservazione (visnu) e continua con la distruzione/morte( shiva). Ma terminato il giro del cerchio si ricomincia: dopo aver imparato in questa vita, si rinasce/cresce e muore e quindi ci siamo evoluti ancor di più per poi affrontare un'altra vita o scuola e ci eleviamo sempre più leggeri e consapevoli e saggi(proprio come le scuole: medie, superiori, universita).
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 22:46 via WEB
Più interessante sarebbe investigare come muta la situazione precedente.
I corpi inanimati secondo molti studi sono appunto morti per la parte inanimata, nel senso che tendono al disfacimento e alla regressione in componenti più semplici e a maggior entropia.
Cosa teneva animati quei corpi?
Ciò che li ha abbandonati verso un altro stato di morfogenesi.
Se conosci amore sai cosa significa a-mors.
Ciao

 
STEFANIA_QUELLA_SEXY
STEFANIA_QUELLA_SEXY il 23/05/13 alle 21:35 via WEB
È un viaggio: c'è una partenza (la nascita), un percorso pieno di ostacoli, di gioie, di dispiaceri, di amori, di ca.zza.te.. (la vita) e poi c'è un arrivo, una fine (morte) dove si arriva vittoriosi o perdenti tutto spetta a noi!la vita è un regalo a tutti gli effetti che capita una sola volta e che quindi bisogna saperlo usare al meglio.
 
CRISTINA_ON_83
CRISTINA_ON_83 il 23/05/13 alle 22:41 via WEB
niente si crea, niente si distrugge ma tutto si trasforma..
 
newjo
newjo il 23/05/13 alle 23:32 via WEB
....C O N T I N U A ... A... V I V E R E ...ciao ! ( Jò ).
 
tolleranza.zero52
tolleranza.zero52 il 24/05/13 alle 00:02 via WEB
Credo che il vuoto nasca da sentimenti negativi come la solitudine, la tristezza e la rabbia. Viene da un vuoto dentro di te che sembra scavato con il coltello, un vuoto in cui rimani abbandonato quando qualcosa di molto importante ti viene strappato via.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 22:47 via WEB
In ogni istante siamo soggetti alla nostra vita, alle volte senza riuscire a darne un significato diverso da quello che crediamo abbia.
Le nostre parole sono definite e comprese in un vocabolario, le nostre azioni sono plasmate dall'ambiente e dai tempi in cui viviamo.
Le nostre necessità seguono un percorso già definito.

 
LA_VIRTUALE
LA_VIRTUALE il 24/05/13 alle 00:05 via WEB
Esistiamo. Punto. La morte e' un effetto collaterale. Si puo' vivere nelle paranoie e nel terrore che arrivi. Oppure possiamo far finta di niente e passare costruttivamente il nostro tempo, possiamo vivere gia' che ci siamo.
 
vicky.x.sempre
vicky.x.sempre il 24/05/13 alle 00:25 via WEB
Che l'amore sia Immortale, e' cosa sicura tuttavia le domande restano: Cos'e la Vita? Perche' esiste?Perche'si nasce? Perche si soffre? Perche' si muore??????
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 24/05/13 alle 01:10 via WEB
Ecco. Sono le domande esistenziali profondissime cui nessuno, nessuna religione, nessuna filosofia, ha mai saputo ancora rispondere se non con risposte che, mutando l'età, se prima ti appagavano, poi si rivelano fallaci.Inconsistenti.
A 13 anni,non vedi l'ora di diplomarti.
Poi arrivano i primi amori, i sogni,le speranze.
E, la vita ti sembra dolcissima.
Quando ti perdi negli occhi di colei/colui che ami.
c'è in te una spinta perenne che ti spinge

 
YOU.ARE.MINE
YOU.ARE.MINE il 24/05/13 alle 01:39 via WEB
A migliorare continuamente, a laurearti, magari, o trovare una sistemazione che ti appaghi! Farti poi una famiglia "tua”! Sogni i bimbi, che ti daranno tanta gioia e felicità he e puntualmente arriva... ma, Pian pianino, Mentre li accompagni felice nel loro crescere, tu ti chiedi se tutto ciò ha un senso. Cos’è la Vita? Perché' si nasce? Lentamente ti accorgi che i tuoi bimbi di un tempo sono oggi. il trentenne che fosti tu tanto tempo fa. E mentre loro marciano felici aprendosi alle loro speranze più vivi de.tu,scivoli lentamente verso la fine! Certo. Un banchetto fra amici, la gioia di un rapporto. Con una compagna, il brindare alla vita che fugge. Ti danno l'illusione di essere ancora un re.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 22:48 via WEB
Siamo quello che pensiamo, gli altri sono quello che pensano.
Noi siamo gli altri e gli altri sono noi.
Questi sono anni di cambiamento.
Da una società in cui i problemi umani erano posti in termini di benessere materiale.
In passato potevamo sentire una certa sicurezza e stabilità per quanto riguardava il lavoro? Il matrimonio? L’ambiente futuro? Ora sembra tutto a rischio.
I giornali riportano in continuazione articoli riguardanti fusioni di compagnie in cui migliaia di persone perdono il loro posto di lavoro.
Ci sono i problemi dell’ecosistema, il riscaldamento globale, oggi entrato in azione sotto forma di uragani e alluvioni.
E, infine, ci sono le relazioni quotidiane di conflitti armati in tutto il mondo che sebbene lontani, abbiano comunque un effetto d'instabilità.
Quindi, lo stato mentale della vita di tutti noi è soggetto anche a cambiamenti subiti non solo da noi stessi ma, anche dal mondo in cui viviamo.

 
c.baldo1
c.baldo1 il 24/05/13 alle 09:53 via WEB
omplimenti cara sei uno schianto. tI ABBRACCIO CON PIACERE bALDO
 
walkker5682
walkker5682 il 24/05/13 alle 19:17 via WEB
queste domande non hanno risposte: è come chiedersi di che colore è il rombo di un tuono.
 
marco4196
marco4196 il 24/05/13 alle 19:42 via WEB
Ciao Lacky, io la metto cosi: Se tu non fossi nato non saresti qui al chiederti perché sei nato. Magari degli esseri viventi non dotati di vita a termine, e quindi di meccanismi riproduttivi, esistevano e si sono estinti in quanto incapaci di mutare ed adattarsi; forse il sistema nascita-riproduzione-morte è il solo sopravvissuto alla selezione naturale in quanto capace ad incorporare nella specie gli adattamenti all'ambiente.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 24/05/13 alle 20:31 via WEB
Nessuno è riuscito in 4 miliardi di anni a rispondere alle domande che io ho posto.
Tu lo sai perche si nasce? No.
Si potrebbe anche non nascere.
Io non ho detto "cos'e la vita".
Ho detto: "perche' si nasce?
L'essere non comporta necessariamenta la nascita.
Si potrebbe non nascere.
E, L'essere esisterebbe comunque.
Ma perché dovrebbe esistere?!

 
max3298
max3298 il 24/05/13 alle 20:47 via WEB
Quando si è piccoli lo si usa spesso. La cosa è tollerata. Fino a un certo punto però. Se si insiste troppo c’è sempre il rischio di qualche rappresaglia, anche fisica. Crescendo viene inculcato che non importa la frequenza, comunque non è elegante, gentile, educato, opportuno dirlo. Passata l’adolescenza non ce n’è più bisogno: si sa già tutto. Il soggetto di questa introduzione? Semplice: Perché. Proprio così, l’avverbio “perché”. Attenti all’accento sulla e. Ve ne siete accorti? Non lo si usa quasi più. Prendete un quotidiano, non importa quale e cercate quante volte viene domandato “Perché”. Non importa il tema: politica, economia, società, cultura. Fate voi. Non lo si trova. Nemmeno nella sua forma più elegante e subdola: “Come mai?”.
 
stefano5274
stefano5274 il 24/05/13 alle 20:52 via WEB
Non ci si chiede più il perché delle cose. Nemmeno quelle più semplici. Perché il caffè si chiama caffe? Perché esiste un proverbio senza senso come: “Stretta è la foglia, larga è la via, dite la vostra che ho detto la mia”. Perché un rasoio taglia? Perché stiamo vivendo una crisi economica? Non si gioca più al gioco del perché. Provate a chiedere cinque volte di seguito perché relativamente a un determinato soggetto. Quasi impossibile sfuggire all’impulso di uccidere il petulante soggetto che interroga perché non si trovano più risposte.
 
daniel5237
daniel5237 il 24/05/13 alle 20:58 via WEB
Senza perché si vive meglio. Tutto è scontato, accettato senza domande. Comoda la vita. Non si rischiano dubbi. Si hanno solo certezze da condividere con altri soggetti che hanno le stesse certezze generando fazioni, fanatismi, teologie fondamentaliste. Uccidendo il confronto, il dialogo, l’evoluzione delle idee. Senza perché ci si ritrova in una società di tribù ognuna delle quali con il proprio totem e tanti, troppi tabù della cui origine non chiedere mai. Prendete i ventenni di oggi. Leggono, se lo fanno, i quotidiani sportivi. Gli altri no. Fanno male alla salute. Raccontano del mondo là fuori e ci sono troppe cose “brutte” che non si accordano con il proprio insieme di valori (ovviamente certi). Meglio non rischiare di chiedersi il perché del disaccordo. Vuoi vedere che una qualche evidenza sperimentale invalida l’insieme di credenze? Non scherziamo. Finisce che per rispondere a un perché si scopre che le proprie credenze sono semplicemente sbagliate. Perché prendersi a picconate quando lo si può evitare semplicemente non sapendo, non rischiando un perché.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 22:51 via WEB
Sono affascinata dal mondo degli studiosi che si chiedono, se la realtà sia percepita oppure creata dalla nostra mente.
Penso possa avere delle ricadute anche in questo.
In fondo se fai un fermo immagine della tua vita e lo riguardi proiettandolo in un altro stato emozionale, ti accorgi che avresti agito diversamente.
Ma nel momento in cui agisci diversamente, anche la realtà tangibile della tua vita assume una forma diversa.
Credo sia sottile, molto sottile il confine tra vita e stato mentale. Forse così piccolo, da coincidere.

 
sergio3164
sergio3164 il 24/05/13 alle 21:11 via WEB
Non c’è da stupirsi del circo della politica italiana. Lo abbiamo definito e deciso noi che abbiamo esercitato il diritto/dovere del voto democratico senza chiederci perché. La scuola, l’università vanno a rotoli. Sono anni che lo sanno tutti coloro che hanno figliolame in età scolastica. Perché è in questo stato lo sanno solo gli esperti che non lo possono raccontare solo ai pochi che, quasi di nascosto, chiedono perché. La progressiva, triste, scomparsa del perché comporta anche la rapida evaporazione della curiosità. Anche perché essere curiosi oggi non è un pregio. Anzi. Se sei curioso sei dispersivo, hai problemi di attenzione, non approfondisci, non hai un’opinione su tutto. Male, molto male. Posso umilmente suggerire di darsi la disciplina mentale di chiedersi, almeno tre volte al giorno, possibilmente dopo i pasti, il perché di qualsiasi cosa vi passa per la mente e di cercare la risposta scoprendo che spesso ce n’è più d’una il che alimenta nuovi perché in un’eccitante spirale virtuosa di crescita continua, di evoluzione, di cambiamento, apprendimento e dubbi? Perché? Perché è divertente e perché fa bene alla salute. Perché no?
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 22:49 via WEB
Non c’è più quel favoloso mondo che racchiude i nostri pensieri in immagini, sensazioni e profumi perfetti.

 
luca7391
luca7391 il 24/05/13 alle 21:21 via WEB
Sì, se si cerca l'infinito, basta chiudere gli occhi! Non si può mai sapere che cosa si deve volere perché si vive una vita soltanto e non si può né confrontarla con le proprie vite precedenti, né correggerla nelle vite future. Non esiste alcun modo di stabilire quale decisione sia la migliore, perché non esiste alcun termine di paragone. L'uomo vive ogni cosa subito, per la prima volta, senza preparazioni. Come un attore che entra in scena senza avere mai provato. Ma che valore può avere la vita se la prima prova è già la vita stessa? Per questo la vita somiglia sempre ad uno schizzo. Ma nemmeno "schizzo" è la parola giusta, perché uno schizzo è sempre un abbozzo di qualcosa, la preparazione di un quadro, mentre lo schizzo che è la nostra vita è uno schizzo di nulla, un abbozzo senza quadro.
 
 
tolleranza.zero52
tolleranza.zero52 il 27/05/13 alle 19:42 via WEB
Dopotutto siamo essere sociali, fragili e con un disperato senso di apprensione verso chi amiamo nella quale ci auguriamo un trattamento di stima e reciproco amore verso chi scegliamo nelle nostre banali vite. Quando moriamo il nostro ricordo, le nostre esperienze saranno l'insegnamento di coloro che sono ancora in vita e l'esempio di coloro che ancora dovranno fare i nostri sbagli affinché non sbaglino come noi.
 
monic2112
monic2112 il 24/05/13 alle 22:43 via WEB
Ciao Sara, penso che solo dopo la morte, potremo avere le risposte alle domande del post, sei grande come sempre:)
 
io.io.silvia
io.io.silvia il 24/05/13 alle 23:58 via WEB
La nostra vita è una creazione della nostra mente, per questo dobbiamo curarla e rafforzarla, giorno dopo giorno. Il nutrimento principale deve essere rappresentato dal pensiero positivo e dalla chiarezza di obiettivi, il cervello deve sprigionare l’energia necessaria per ottenere grandi risultati, per vivere, non semplicemente sopravvivere. In fondo, noi siamo ciò che pensiamo e dobbiamo, almeno, provare a guardare sempre avanti nonostante le quotidiane difficoltà.
 
realista1958
realista1958 il 25/05/13 alle 00:10 via WEB
"Se pensi che nel mondo non vi sia concatenazione tra una qualsiasi singola cosa con tutte le altre e se ti credi un individuo separato da tutto ciò che ti circonda, allora è bene che tu intraprenda il sentiero della meditazione. figlio mio, mi auguro che tu possa essere in grado di raccogliere questo suggerimento e metterti in viaggio. Avanzando sempre più lungo questo sentiero vedrai che qualsiasi cosa tu ti accinga a compiere diverrà pregiata, che qualsiasi pensiero s'innalzerà imboccando l'esatta direzione, che qualunque parola pronunciata coglierà il bersaglio." Disse un saggio al figlio, notte cara:))
 
marinadg66
marinadg66 il 25/05/13 alle 02:15 via WEB
si vive per crescere "la vita è un miracolo, una raccolta di momenti sbalorditi dal fatto di trovarsi l'uno di fronte all'altro, il mondo è un esame per vedere se sappiamo realmente elevarci alle esperienze dirette, la vista è un esame per vedere se sappiamo guardare oltre, la materia è un esame per testare la nostra curiosità, il dubbio è un esame per testare la nostra vitalità
 
MORBIDOSA.ROSA
MORBIDOSA.ROSA il 25/05/13 alle 02:35 via WEB
chi siamo?da dove veniamo?....la risposta è dentro di noi,.......ma è sbagliata.
 
PENSIERO_STUPENDO_83
PENSIERO_STUPENDO_83 il 25/05/13 alle 02:44 via WEB
può essere uno stato mentale? Notte lacky!!
 
alfredo_1972_2
alfredo_1972_2 il 25/05/13 alle 17:47 via WEB
La vita è uno stato mentale. Il nutrimento principale deve essere rappresentato dal pensiero positivo e dalla chiarezza di obiettivi, il cervello deve sprigionare l’energia necessaria per ottenere grandi risultati, per vivere, non semplicemente sopravvivere. In fondo, noi siamo ciò che pensiamo e dobbiamo, almeno, provare a guardare sempre avanti nonostante le quotidiane difficoltà.
 
solo.sara
solo.sara il 25/05/13 alle 20:14 via WEB
è tutta una questione mentale, è come essere o giovani in eterno, pensi e ti convinci di essere giovane anche se non lo sei più, e lo sei. la vita è uno stato vitale mentale
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 22:51 via WEB
Penso sia diverso lo stato mentale dallo stato fisico-anagrafico che, spesso è inconsapevole.
Ha un coraggio che nasce dall'impulso, dall'istinto e, una voglia d'avventura che nasce dalla fantasia e dall'incoscienza.
Quello mentale invece non ha età perché nasce dalla consapevolezza, spesso da una scelta, per cui è misto a saggezza.
Infatti, se uno è giovane e, si rende già conto della sua importanza, vuol dire che è molto saggio per la sua età.
Penso sia uno stato mentale in una fase di crescita dell'individuo.

 
monic1289
monic1289 il 25/05/13 alle 20:16 via WEB
La vita e' uno stato mentale.....? Dipende da noi..quello che vogliamo e quello che decidiamo di vedere... Si nasce liberi e la vita è uno stato di libertà della coscienza e stato mentale, i nostri sensi, se la nostra mente non è condizionata da altri, essi percepiscono emozioni, stimoli buoni o cattivi, in base al nostro carattere imprimiamo un processo atto ad interagire con la coscienza. La coscienza decide: cosa vedere e non vedere! Ciauo^_^
 
cerco_sarah5674
cerco_sarah5674 il 25/05/13 alle 20:24 via WEB
Assolutamente. Questo spiegherebbe perchè ognuno di noi reagisce diversamente a stimoli comuni, perchè esiste chi non sa sorridere e chi invece non può farne a meno. Tuttavia occorre considerare l'incidenza su questa "condizione mentale" dell'esperienza di vita che un individuo accumula. Esistono persone che decidono di non vedere perchè stanchi di vedere, e persone che ne nascono completamente incapaci.
 
dgmarco1973dg
dgmarco1973dg il 25/05/13 alle 20:29 via WEB
a nostra vita è tutta regolata da stati mentali che siano più o meno confusi o certi abbiamo ognuno in maniera diversa quello stato mentale che ti fa agire agli stimoli esterni in modi differenti come chi ad esempio su una battuta ride e chi invece prova fastidio e poi ci sarebbe molto da discutere anche con parecchie implicazioni a carattere filosofico, teologico e biologico.
 
Daniel.sassofon00011
Daniel.sassofon00011 il 25/05/13 alle 21:18 via WEB
La vita è uno stato mentale creato dalle emozioni che il corpo ti dona, ma qualcuna di esse talvolta supera la soglia della vita, inscrivendosi per sempre nel tuo libero spirito.
 
 
azzurra182X
azzurra182X il 27/05/13 alle 20:18 via WEB
E l'atmosfera ideale per la vita è data dalla presenza del sole e dalla nascita e crescita evoluzione e compito delle stelle e della galassia in generale. Ma gli albori della nascita di questi pianeti,non ci è dato saperlo con certezza assoluta e il perché siamo nati in questa forma e siamo dotati di di questa forma o il perché poi invecchiamo e moriamo, non lo so. A questo la mia mente si chiude in un unica frase:-siamo qui, per volontà divina, di qualcosa o di qualcuno sempre eterno, che ci vuole così. PUNTO.
 
Mondo_robot
Mondo_robot il 25/05/13 alle 21:28 via WEB
Bellissimo testo e si, credo anche io che la vita sia uno stato mentale. Ogni input che riceviamo ogni giorno viene valutato in una frazione di secondo e siamo noi a peggiorare o migliorare la realtà che ci ha appena trafitto.
 
sono_seria1970
sono_seria1970 il 25/05/13 alle 22:17 via WEB
La grandezza del pensiero umana è stata celebrata da tutte le grandi civiltà e dai grandi filosofi. Ma allo stesso tempo da molti grandi 'illuminati' è stata messa in luce la necessità di liberarsi dai condizionamenti del pensiero. Per la quale necessità esistono tecniche ormai consolidate, gran parte delle quali provenienti dall'Oriente, che si basano su tecniche meditative, in grado di liberare (anche se per un breve periodo temporale, ovvio) dal dominio del pensiero, dai desideri, nevrosi, obiettivi falsi o veri che esso genera continuamente.
 
cerco_lavoro40enne
cerco_lavoro40enne il 25/05/13 alle 22:18 via WEB
All'uomo, è stato fatto un dono fantastico: il cervello umano. Qualunque cosa faccia, non può smettere mai di pensare, finché in vita, nemmeno per un attimo. Un cervello umano produce pensieri, immagini, sogni, ricordi, emozioni sempre. Anche quando dormiamo. E questo pensiero continuo è qualcosa che può essere percepito come una condanna o una prigione. E' per questa "insopportabilità" per esempio che molte persone ricorrono a droghe o alcool che, non annullano di certo il flusso dei pensieri ma, lo rendono più tollerabile, illudono di poterlo 'addomesticare'.
 
Malek1978
Malek1978 il 26/05/13 alle 18:37 via WEB
Ciao lacky. C'é un detto arabo: "Se desideri conoscere Dio, devi conoscere te stesso". Chi può dire: "Io sono un individuo, libero e indipendente; posso fare quello che voglio"? Noi non facciamo quello che vogliamo. Ci sono vari pensieri attorno a noi, sotto forma di uomini, animali ed entità, che influenzano la nostra mente, il nostro sentimento e il nostro pensiero: non possiamo sfuggirli. Nessuno può sfuggire all'influenza della mente di un'altra persona. C'é sempre qualcuno più forte di noi, c'è sempre qualcuno più debole di noi.. Siamo collegati l'uno all'altro. Le nostre vite sono legate insieme e c'è un vincolo, nel quale possiamo vedere una corrente che passa attraverso tutto.
 
Sensualityfemminile
Sensualityfemminile il 26/05/13 alle 18:40 via WEB
Ciao lacky. Quanto più riflettiamo sulla mente, tanto più comprendiamo la natura dell'essere umano. La tendenza ai peccati o alle virtù, il temperamento, l'atteggiamento verso il bene e il male, il fallimento e il successo, tutti i cambiamenti nella vita dipendono completamente dalle condizioni della mente. Il sogni indica lo stato mentale del momento; la mente é in piena attività quando una persona dorme. La mente non é libera durante le ore della veglia, a causa delle occupazioni quotidiane.
 
A.Mente.Accesa
A.Mente.Accesa il 26/05/13 alle 19:06 via WEB
Ciao lacky. I Vedanta, che rappresentano l'antica filosofia degli Indù, servendosi del sanscrito, la madre dei linguaggi, usavano la parola "Manu" o "manushi" per "uomo". "Mana" significa mente e la parola inglese "man" ha la stessa origine. Ciò significa che l'origine dell'essere umano é la sua mente. La forma esteriore dell'uomo é tanto manifesta ai suoi occhi, che gli nasconde l'altro aspetto del suo essere, che, in confronto a questo, sembra invisibile. Il suo corpo é presente, ma la sua mente può essere in Cina: il vero "Lui" non é qui.
 
Sunshine.For.Ever
Sunshine.For.Ever il 26/05/13 alle 20:02 via WEB
Ciao lacky. Se vogliamo possiamo eccellere in qualunque campo.Dobbiamo volerlo.
 
buongiorno6666
buongiorno6666 il 26/05/13 alle 20:13 via WEB
Io invece concordo totalmente con quanto hai scritto. Almeno per me è così. La mia vita è un continuo stato mentale, tutto ciò che mi circonda o mi accade passa attraverso la mia mente e i miei pensieri.
 
Ste.D.StefanoFDG
Ste.D.StefanoFDG il 26/05/13 alle 21:16 via WEB
Ciao Lacky, sei la solita grande del blog: cosa vuoi che dica di più oltre al fatto che sei ...Laky! Ciao.
 
Lara_Lara1984
Lara_Lara1984 il 26/05/13 alle 21:19 via WEB
Ciao lacky. La vita è stato mentale...tutto nasce da lì...
 
Marinadgl85
Marinadgl85 il 26/05/13 alle 21:22 via WEB
Ciao lacky. La vita è un dono accettiamola qualunque essa sia,sei molto brava complimenti.
 
single_per_forza
single_per_forza il 26/05/13 alle 21:25 via WEB
Ciao lacky . Si nasce liberi e la vita è uno stato di libertà della coscienza e stato mentale, i nostri sensi, se la nostra mente non è condizionata da altri, essi percepiscono emozioni, stimoli buoni o cattivi, in base al nostro carattere imprimiamo un processo atto ad interagire con la coscienza. La coscienza decide: cosa vedere e non vedere!
 
NON.SONO.LILIANA
NON.SONO.LILIANA il 27/05/13 alle 19:16 via WEB
Ciao lacky. Non saprei ... immagino però che fare della vita un semplice stato mentale equivalga a una rinuncia ... alla vita. Appunto.
 
MENTE.E.CORPO
MENTE.E.CORPO il 27/05/13 alle 19:31 via WEB
E' come chiedere che senso abbia una composizione casuale di tasselli colorati di mosaico gettati alla rinfusa su un piatto: nessun senso. Semplicemente si nasce, si vive e si muore, senza uno scopo. Però se impari a vivere troverai la felicità nonostante questa vita "un senso non ce l'ha".
 
Free_Billy
Free_Billy il 27/05/13 alle 19:38 via WEB
Chi raggiunge grandi traguardi nella vita si assicura l'immortalita :) Del resto, io non e' detto che possa morire XD
 
tiziana_8866
tiziana_8866 il 27/05/13 alle 20:13 via WEB
Dopotutto la scienza non spiega e risolve tutti gli enigmi, alcuni rimangono ancora celati e segretamente si preferisce lasciarli alla fede religiosa e cristiana. La fede non è solo la consolazione degli ultimi ma anchè fonte di insegnamento di vita,del rispetto e dell'armonia reciproca dell'essere vivente in tutte le sue forme e virtù e l'accettazione e il perdono del diverso. Viene spesso testimoniata dai santi sempre e dalle documentazioni scritte nei secoli, le esperienze di questi martiri in vita, sono un ottimo paradossale concentrato di positivismo nei momenti di difficoltà. L'esistenza secondo gli scienziati dipende da condizioni climatiche e dalla presenza di flora e acqua che consentono agli organismi di moltiplicarsi, nascere,crescere, riprodursi e poi morire a seconda del ciclo di vita che svolgiamo ognuno
 
CLA_DIA_182
CLA_DIA_182 il 27/05/13 alle 21:08 via WEB
Ciao lacky. Ottimi gli spunti di riflessioni che suscita il tuo post e sono d'accordo che è uno stato mentale in quanto è la nostra mente che stabilisce come dobbiamo vedere la vita e se la mente ce la fa vedere in modo positivo, lo stato mentale è ottimo e la mente è buona. Ciao
 
mister_jack74
mister_jack74 il 27/05/13 alle 21:57 via WEB
Ciao lacky. Lo stato mentale in ognuno di noi lo si riconosce dalle ganasce della vita, avvertire lo stato ipnosi abbonato in un qualsiasi mentore ricevere il giusto momento che dilania i nostri neuroni che sono caparbiamente mossi nelle emozioni, nelle consuetudini, nell'agire comporta uno stato frustrante del cervello. Il permeabile stato mentale porta con se i suoi frutti e il primo numero di conoscenze attidudinali, legge nello stato subdole in chiara visione gotica ornata di pragmatismo occidentale, manca la consapevolezza dell'idioma verace che distingue il lasso di tempo con la reale fumosità dell'individuo.
 
wonder.tony
wonder.tony il 27/05/13 alle 21:58 via WEB
Ciao lacky...la vita è uno stato mentale...certamente la mente condiziona i nostri comportamenti, le nostre emozioni...tutto quel che si fa...a volte sarebbe bene che a decidere non fosse solo la mente..
 
JUST.YOU.AND.ME
JUST.YOU.AND.ME il 27/05/13 alle 22:03 via WEB
Ciao lacky, io non so se condividere totalmente la frase ma penso che sia il nostro personale stato mentale a condizionare la nostra vita cioè faccio un discorso più individuale rispetto ai commenti che ho letto. La vita di ognuno di noi dipende, viene indirizzata e si evolve dal proprio stato mentale...
 
semprecosicome
semprecosicome il 27/05/13 alle 22:31 via WEB
Ciao lacky , la vita sarà pure uno stato mentale, ma lo stato mentale c he cos'é allora?
 
VERONICAFOXY
VERONICAFOXY il 27/05/13 alle 22:34 via WEB
ciao lacky è veramente bellissimo questo tuo blog il mio preferito tra tutti quelli ke mi hai consigliato, complimenti stupende le frasi
 
A.SAPERLO.PRIMA
A.SAPERLO.PRIMA il 27/05/13 alle 23:16 via WEB
Ciao lacky, come al solito sei bravissima e stupenda!
 
A.SAPERLO.PRIMA
A.SAPERLO.PRIMA il 27/05/13 alle 23:16 via WEB
La vita è uno stato mentale. Sì, spesso la condizionamo noi con le nostre abitudini e spesso è condizionata dalla stessa mente la quale molte volte... mente.
 
mirosalfi
mirosalfi il 29/05/13 alle 03:27 via WEB
Ciao lacky, ma spesso la vita è anche uno stato di schia schifo.
 
Dlila_on
Dlila_on il 29/05/13 alle 03:49 via WEB
Ciao carissima lacky , complimenti x il testo anche se la materia è un poco complicata da recepire comunque si la vita è e rimane uno stato mentale ciao a presto
 
omar_vuole_te
omar_vuole_te il 29/05/13 alle 04:31 via WEB
Ciao lacky , La vita è influenzata da uno stato mentale che ci creiamo noi stessi! Torniamo a ragionare con l'intelligenza che abbiamo, e l'influenza non ci nuocera' più di tanto.
 
MAUROPENSACHE
MAUROPENSACHE il 29/05/13 alle 05:13 via WEB
Ciao lacky . La vita è uno stato mentale che richiede l'esistenza del cervello ed oggettivamente il cervello è l'organo meno utilizzato dalla maggioranza delle persone!! Complimenti sei sempre grande.
 
SILVANA.DGL82
SILVANA.DGL82 il 29/05/13 alle 05:39 via WEB
Uno stato mentale, esatto. Eccesso, utopia, fantasia, furia, esagerazione: queste svelano un'immagine contagiosa di un meraviglioso presente vivente su cui agire, anche se non ancora pienamente. Mtica come sempre.
 
hannibal.smith72
hannibal.smith72 il 29/05/13 alle 06:10 via WEB
Ciao lacky , il fatto che la vera capacità di cambiare le cose derivino da stati d'animo da cose che non sono materiali... Ed è proprio l'unico modo che ci permette di vivere felici.. Uno sta vivendo solo quando prova emozioni. ?
 
INTRIGO_FEMMINILE31
INTRIGO_FEMMINILE31 il 29/05/13 alle 06:11 via WEB
Ciao lacky ..la vita è un sogno che ci illudiamo di vivere o un incubo che vorremmo non vivere .. la mente è corrutibile, mangiona, plasmabile.. cos'è la vita se non la ricerca continua dell'anima...solo Lei è capace di farci carpire la vera essenza della nostra esistenza!! Un sorriso a te Buona settimana kisssssssssssss
 
pacifichissimodgl
pacifichissimodgl il 29/05/13 alle 19:46 via WEB
Ciao lacky , la vita? ...un sogno o un'incubo...di un sonno che stiamo dormendo...e svegliarsi è morire o vivere?...un abbraccio sincero
 
FANTASTICKATY
FANTASTICKATY il 29/05/13 alle 21:28 via WEB
Ciao lacky . Si nasce liberi e la vita è uno stato di libertà della coscienza e stato mentale, i nostri sensi, se la nostra mente non è condizionata da altri, essi percepiscono emozioni, stimoli buoni o cattivi, in base al nostro carattere imprimiamo un processo atto ad interagire con la coscienza. La coscienza decide: cosa vedere e non vedere.Ciao Sara
 
POTREI.ESSERE.TUA
POTREI.ESSERE.TUA il 29/05/13 alle 21:42 via WEB
Ciao lacky. Lo stato mentale non è secondo me la vita, ma semplicemente l'interpretazione che la nostra mente da di quel attimo appunto di vita che viviamo.
 
GIRL_VERY_BAD
GIRL_VERY_BAD il 29/05/13 alle 22:03 via WEB
Ciao lacky. Belle considerazioni sulla vita quotidiana.
 
loridana8585
loridana8585 il 29/05/13 alle 22:13 via WEB
Ciao lacky . Credo che la vita sia uno stato mentale, a seconda i nostri sogni o desideri procediamo in ordine sparso, un poco allegri un poco preoccupati, anche se a preoccuparci sono di solito fattori esterni come il lavoro. Ciao un bell'argomento il tuo.
 
alfio4512354
alfio4512354 il 29/05/13 alle 22:28 via WEB
Ciao lacky. Noi siamo le nostre emozioni, le emozioni sono la nostra mente che si rivela al mondo, il mondo è l'emozione della vita! Ciao! (P.S.: sei sempre imprevedibile!)
 
Sono.Marco.piacere
Sono.Marco.piacere il 29/05/13 alle 22:37 via WEB
Ciao lacky , la vita è un continuo perdersi e ritrovarsi...perdersi, ma ricercare la via per camminare a testa alta stà a noi ricercarla...
 
salvosalvo225
salvosalvo225 il 29/05/13 alle 22:44 via WEB
Qual è il senso della morte? Perchè moriamo noi e ad esempio non muoiono,....che so ....i sassi.
 
MIRACOLOPARTE2
MIRACOLOPARTE2 il 29/05/13 alle 23:17 via WEB
Qual è il senso della morte? Abbiamo ereditato il peccato di Adamo ed Eva. Il salario che il peccato paga è la morte, ma il dono che dà Dio è la vita eterna.
 
nickname0008
nickname0008 il 29/05/13 alle 23:24 via WEB
Ciao lacky, il senso è quello di preservare e far evolvere la specie umana ogni volta che ci riproduciamo nostro figlio/a avrà geni nuovi è unici al mondo quando moriamo lasciamo il posto alla nuova stirpe un ottimo meccanismo che la natura ha dato per preservare se stessa dal sovraffollamento globale. difatti vivendo studiosi hanno notato che una porzione del dna quella creata per l invecchiamento cellulare si riduce, arrivando fino ad un livello critico dove collassa ed è proprio li che sopraggiunge la morte; i sassi a loro volta in un certo senso muoiono quando diventano sabbia seppur oggetti inanimati
 
nickname0008
nickname0008 il 29/05/13 alle 23:26 via WEB
Ciao lacky. La morte serve per avere dopo una vita eterna... Quindi uno vive per bellezza, io così dico.... La vita va vissuta da adolescenti e da ragazzi e dopo si può pure morire perchè dopo ci si lamenta sempre e pensa che la vita sia inutile.... Io così la penso... Ho ancora molta strada davanti :)
 
MORO.DGLMARIO
MORO.DGLMARIO il 29/05/13 alle 23:32 via WEB
Ciao lacky. Prendiamolo come un bel viaggio verso la conoscenza... oppure verso il nulla, ma sempre di un bel viaggio si tratta. Prendi i malati terminali: loro non vedono l'ora di morire anche se preferirebbero molto più non essersi mai ammalati.
 
l.c_20105
l.c_20105 il 30/05/13 alle 00:56 via WEB
il senso della morte è il passaggio dalla vita terrena alla vita eterna!!!!
 
mora1500
mora1500 il 30/05/13 alle 01:26 via WEB
Qual è il senso della morte? E perchè nasciamo? Stessa cosa....
 
monic2112
monic2112 il 30/05/13 alle 01:35 via WEB
Il senso della morte? La rinascita! Da quando i sassi sono degli essere viventi?
 
katerinax5x6
katerinax5x6 il 30/05/13 alle 16:58 via WEB
Siamo nati perché siamo stati voluti, voluti per compiere una missione. Siamo ingranaggi complessi che servono a far funzionare la società, (come se fossimo innumerevoli soldi che fanno girare l'economia). Organismi senza la quale e con la quale le vite degli altri non avrebbero senso perché, noi cambiamo l'esistenza di ognuno che ci sta accanto. È per questo che scegliamo di vivere.
 
ronaldodgl48
ronaldodgl48 il 30/05/13 alle 17:28 via WEB
sono contrario alla esaltazione dell'essere gay, quasi dovesse diventare un modello di riferimento e di emulazione. La sfera privata di ogni singolo cittadino non deve interessare la societá; la famiglia, la procreazione, e la formazione dei figli, al contrario, sono un fatto sociale perché su di esso si regge la nostra societá. Si alla famiglia eterosessuale, si ai figli di famiglia eterosessuale, si all'allevamento dei figli in famiglia eterosessuale. Gay non é bello, é solo altro. Ad ogni azione corrisponde una reazione eguale e contraria, e con questa guerra di pancia, chi sa cosa vuole e perché potrá regnare indisturbato secondo il principio: divide et impera!
 
Alexuiex12
Alexuiex12 il 30/05/13 alle 17:38 via WEB
Quando moriamo il nostro ricordo, le nostre esperienze saranno l'insegnamento di coloro che sono ancora in vita e l'esempio di coloro che ancora dovranno fare i nostri sbagli affinché non sbaglino come noi.
 
atardvvvbnl
atardvvvbnl il 30/05/13 alle 17:42 via WEB
Io credo, voglio credere e mi prefiggo di credere, che dopo la morte ci sia qualcosa, altrimenti i nostri sforzi per essere brave persone, per tacere le sofferenze e tutto il mondo non avrebbe alcun senso.
 
niente_nick_off
niente_nick_off il 30/05/13 alle 17:54 via WEB
Non ha senso logico....morale fisico spirituale nulla non a un senso se no quello di provare dolore dispiacere e sofferenze varie
 
GIGI.ADSL8
GIGI.ADSL8 il 30/05/13 alle 18:16 via WEB
• Per ogni essere umano, la morte è: • segno del nostro essere uomini; essa appartiene alla condizione umana; • il termine della vita terrena; • una porta che chiude un modo di vivere per aprirne un altro: non è la fine di tutto; • un richiamo alla saggezza del vivere bene il tempo a nostra disposizione; • un modo di attuare una fondamentale uguaglianza fra tutti, al di là di appartenenze sociali, condizioni economiche, capacità culturali
 
mariodgldgl1
mariodgldgl1 il 30/05/13 alle 18:27 via WEB
Ognuno di noi fa qualcosa che restera indelebile per qualcun altro :)
 
Marco_for_ever_si
Marco_for_ever_si il 30/05/13 alle 19:20 via WEB
Mi pongo i tuoi stessi dubbi. Quindi non saprei risponderti.
 
Sono_Sabrina_io
Sono_Sabrina_io il 30/05/13 alle 19:25 via WEB
Vasco rossi ha detto che non ce l'ha.. e io mi fido di lui
 
Fabio1972dgl1
Fabio1972dgl1 il 30/05/13 alle 19:49 via WEB
Qual’è il senso della vita umana ? Quale il senso della morte, realtà ineluttabile che ci tocca e ci angoscia nonostante tutti gli sforzi che fa questa società per renderla inoffensiva e nasconderla in case chiuse dove l’odore della vecchiaia si mescola ad una solitudine profonda e a qualche sforzo sociale di far sentire attivi coloro che non sono più in pista…? Dio, Egli è Colui Che crea e perfeziona
 
ARMANDO.SEMPRE
ARMANDO.SEMPRE il 30/05/13 alle 19:58 via WEB
Oggi si tende a censurare e a rimuovere tale realtà della vita umana. Il solo pensiero della morte procura angoscia. Non pensandoci, si ritiene di allontanarla o vincerla. In realtà essa, inesorabile, viene, e può venire in ogni momento, a qualunque età della persona, in qualunque condizione ci si trovi.
 
DA.NICK.A.NICK
DA.NICK.A.NICK il 30/05/13 alle 20:50 via WEB
E’ importante pensare alla morte? Ha un senso? Per queste domande non è possibile rintracciare un’univocità di risposte. Ad esempio, Epicuro afferma: "Quando siamo noi, non c'è la morte; quando c'è la morte, non siamo più noi.
 
ROMA.X.SEMPRE
ROMA.X.SEMPRE il 30/05/13 alle 21:57 via WEB
Il filosofo Pascal, invece, sottolinea che, benché sia “più facile accettare la morte senza pensarci che pensare alla morte”, la grandezza dell’uomo consiste proprio nel poter pensare ed essere cosciente di ciò che vive: "l'uomo è solo un debole giunco della natura; ma è un giunco pensante [...] Anche se l'universo lo distrugge, l'uomo è assai più nobile di ciò che lo uccide perché sa di morire; l'universo non è affatto consapevole del vantaggio che ha su di lui. Quindi tutta la nostra dignità consiste nel pensiero".
 
milanmilandgl
milanmilandgl il 30/05/13 alle 22:27 via WEB
Occorre che gli individui si approprino coscientemente di questa realtà, la morte appunto, che non è un oggetto estraneo che prima o poi, indipendentemente dalla volontà personale, possederanno; essa appartiene alla categoria dell'‘essere’ e non dell’‘avere’, ed è quindi l'esistenza stessa e non un evento accidentale, privo di significato e influenza sulla vita.
 
max3298
max3298 il 30/05/13 alle 22:45 via WEB
Sappiamo che siamo nati, sappiamo che moriremo e che in questo spazio temporale viviamo costruendoci un percorso, per alcuni consapevolmente per altri no
 
marco4196
marco4196 il 30/05/13 alle 22:56 via WEB
Siamo animali sociali, la vita di ciascuno di noi non avrebbe scopo senza la presenza degli altri, ma ciò nonostante viviamo in un’epoca dove l’individualismo viene sempre più esaltato e questo sembra determinare una involuzione culturale
 
stefano5274
stefano5274 il 30/05/13 alle 23:07 via WEB
L’uomo, dalla sua nascita ad oggi è sempre stato angosciato e terrorizzato dall’ignoto, in suo aiuto sono arrivate prima le religioni e poi, con la filosofia, la ragione
 
daniel5237
daniel5237 il 30/05/13 alle 23:22 via WEB
Non ho mai avuto paura della morte, credo sia importante la ragione.
 
sergio3164
sergio3164 il 30/05/13 alle 23:28 via WEB
il senso della vita è vivere in armonia con se stessi e le persone che amiamo, aiutare i più deboli.
 
luca7391
luca7391 il 30/05/13 alle 23:29 via WEB
La morte: e poi? Sono varie le ipotesi, formulate nella storia, per il “dopo”. Cosa succede dopo la morte? Nulla? C’è un’altra vita? C’è un mondo che arriva? C’è un diverso modo di vivere la vita che subentra? Tutto è possibile, visto che non c’è niente di certo.
 
NON.SONO.LILIANA
NON.SONO.LILIANA il 30/05/13 alle 23:59 via WEB
DOPO LA VITA – La prima, senza sorprese, ipotesi che prova a spiegare cosa succede dopo la morte è che ci sia una nuova vita, dopo la morte. Vagando nelle profondità dell’essere, chi è caduto in un profondo coma ha raccontato qualcosa di quest’esperienza. Dopo sette anni di morte cerebrale virtuale, il Dr. Alexander è emerso dal coma, virtualmente intoccato da quest’esperienza. Il suo ricordo del coma varia da una visione marrone oscura, fino a un viaggio attraverso “il centro”, dove ha incontrato la visione di Dio. Svegliandosi, ha realizzato che ci fosse un’altra esistenza oltre quella che ha conosciuto e studiato. Molti scienziati concludono che “quando il cervello muore, così fa l’anima, la mente e l’essenza del sé”.
 
MARIKA_81
MARIKA_81 il 31/05/13 alle 00:27 via WEB
Le esperienze vicine alla morte sono solamente una funzione del rilascio di endorfina nel cervello. “Perciò, quando questi elementi chimici sono rilasciati, diffenenti tipi di fenomeni possono accadere: qualcuno vede una luce, o sente un senso di pace. Come se fosse circondato dalle persone che ama”. Queste visioni, anche se potenzialmente confortevoli per l’individuo, sono poco più che trucchi del cervello.
 
MENTE.E.CORPO
MENTE.E.CORPO il 31/05/13 alle 00:37 via WEB
La vita di per sè è qualcosa che non ha senso. E perchè dovrebbe aver senso la morte? Si muore e basta... la morte è naturale come la vita e non ha bisogno di una spiegazione. Se dopo la morte ci viene negata dalla natura la facoltà percettiva e quella psichica, che rimane di noi? Un cadavere in putrefazione, nient'altro. Noi, sostanzialmente, non siamo altro che ciò che percepiamo, immaginiamo, ricordiamo... Se perdiamo questo perdiamo tutto di noi. Non esiste un'anima: esistono solo corpo e coscienza. La vita, quindi, e il tempo che ci viene dato per viverla è tutto ciò che realmente possediamo. Tutto il resto è pura vanità. Non illudetevi! La morte, al suo passaggio, cancella ogni cosa e non lascia nulla dietro di sè. Viviamo la vita, interessiamoci di noi stessi e occupiamo il nostro tempo nel miglior modo possibile, senza sprecarlo inutilmente!
 
alex5261
alex5261 il 31/05/13 alle 01:35 via WEB
Fatto sta che quando smettiamo di vivere il cervello resta attivo dai 6 ai 12 secondi. Se è vero che dopo la morte il senso di spazio e tempo svaniscono è possibile che questi 6/12 secondi di coscienza onirica diventino esponenzialmente e potenzialmente infiniti in quel lasso di tempo, magari è probabile che l'intera esistenza sia solo un'illusione, ma quà si va oltre la scienza o la religione, forse anche oltre la filosofia.
 
adam125
adam125 il 31/05/13 alle 02:12 via WEB
Credo che ognuno di noi si debba fermare e pensare un attimo:Un conto è dire quello che si VORREBBE che succedesse dopo la morte.E qui tutti le teorie ci possono stare.Dal paradiso, all'inferno, al purgatorio, all'oasi felice, all'eden, alla isione di Dio.Un conto è pensare e valutare OGGETTIVAMENTE cosa vuol dire morire.Dopo 30 anni in una bara non ci sono altro che ossa.
 
aladin451
aladin451 il 31/05/13 alle 19:26 via WEB
perchè tu non credi e mi dispiace ,io sono convinta che qualcosa dopo la morteesiste
 
ale148
ale148 il 31/05/13 alle 19:43 via WEB
nell'ottobre del 1917, a Fatima in Portogallo, più di 70.000 (SETTANTAMILA) persone hanno visto il miracolo della danza del sole ANNUNCIATO dai tre pastorelli mesi prima. Giornalisti presenti, che vi erano andati per dar prova che le visioni della Beata Vergine erano fasulle, si sono ricreduti, e hanno pubblicato svariati articoli sui giornali dell'epoca... Le endorfine come lo spiegano?
 
alberto524
alberto524 il 31/05/13 alle 19:53 via WEB
Suggestione di massa! Perche' i miracoli non sono mai cosi palesi tipo la riscrescita di un arto?
 
ashar968
ashar968 il 31/05/13 alle 20:04 via WEB
la suggestione di massa è una "favoletta": o un evento è reale e oggettivo o non lo è, e nel caso suddetto è stato visto e filamto da più persone!
 
adel419
adel419 il 31/05/13 alle 20:11 via WEB
Guarda questo video e dimmi se tu saresti capace di camminare a 11 anni, su un terreno accidentato andando all'indietro, con la testa girata in alto come fanno queste bambine durante l'estasi, e mantenendo una postura che si può definire REGALE.... http://www.garabandal.us/movies/italian/italian.htm
 
alfredo_1972_2
alfredo_1972_2 il 31/05/13 alle 20:23 via WEB
non so se esiste o no un'altra vita - il tunnel, la luce apparizioni ed altro. Certo che bisogna avere l'esperienza diretta. Comunque nonostante sono scettico a tutto questo devo dire pero che mi è successo un fatto davvero insolito. quasi 6 o 7 anni fa, mi trovato spino a letto guardando la televisione ero solo, ad un tratto mi sono sentito come se mi girasse un po la testa e come se qualcosa stava per uscrire dal mio petto, ho subito pensato "sto per morire" ho cercato di scrollare tutto il corpo e dopo un po tutto era tornato normale, non è stato un sogno l'ho vissuto realmente c'ose era? non so ma nell'arco di un anno è successo due volte a distanza di tre o quattro mesi. In conclusione adesso come allora penso che veramente stavo per morire ma non so se andavo all'aldil. Per quanto riguarda i fantasmi o spiriti o ben altri esseri incorporei, io dico sempre, se non vedo non credo, ebbene io li ho visti e devo dire che non è pure fantascenza, e spero che nessuno abbia l'esperienza che ho vissuto a 23 anni e non voglio commentare, ma vi assicuro che non è una bella esperienza.
 
dgmarco1973dg
dgmarco1973dg il 31/05/13 alle 21:30 via WEB
per tutte le cose che sucedono c'e una ragione. Dobiamo scoprire quale e perche... Ho sentito che non state bene con la salute
 
Daniel.sassofon00011
Daniel.sassofon00011 il 31/05/13 alle 21:55 via WEB
hai vissuto un esperienza simile alla mia... praticamente e' un dormi veglia si chiama paralisi del sonno e' una sensazione bruttissima dai un occhiatina qui puo aiutarti a capire meglio.. http://www.facebook.com/groups/47906205114/?ref=ts&fref=ts
 
Daniel.sassofon00011
Daniel.sassofon00011 il 31/05/13 alle 22:04 via WEB
sinceramente penso che dopo la morte ci sia un'altra vita, come ce ne sono state altre prima di questa che noi stiamo vivendo ora. E' impossiible che noi continueremo a "dormire" per l'eternità dei tempi, come è impossibile che abbiamo dormito da sempre. Semplicemente non possiamo ricordarci delle altre vite. Secondo me ci reincarniamo nello stesso momento della nostra morte in un bambino che sta per nascere. Ma questa è solo un'opinione e convinzione o perchè no, anche fissazione personale. Non voglio imporre la mia idea a nessuno
 
Mondo_robot
Mondo_robot il 31/05/13 alle 22:13 via WEB
Ho potuto leggere il mio pensiero nelle tue parole. La penso esattamente come te! Condivido a pieno tutto ciò che hai detto. Anche io non credo nel Paradiso e nell'Inferno e sono convinta che, dopo questa vita, ci si "risvegli" con un'altra anima nel corpo di qualcuno che sta nascendo. Spesso mi faccio queste domande e l'unica risposta che puntualmente riesco a darmi è una sola: questa.
 
sono_seria1970
sono_seria1970 il 31/05/13 alle 22:16 via WEB
ma che altra vita e cavolate varie, il cervello si spegne, STOP!
 
Malek1978
Malek1978 il 31/05/13 alle 23:02 via WEB
Dopo la morte? io penso che noi ragioniamo secondo le esperienze della vita conosciuta, ed e’ una visione molto ristretta. Alla nostra mente non e’ stata data la possibilita’ di andare oltre certi eventi, ci manca quel quid che ci potrebbe dare la risposta al grande interrogativo e quindi possiamo solo fare deduzioni secondo una logica comune e secondo i limiti concessici. L’io, il sè, perche’ dovrebbe rimanere e continuare dopo la morte e cioe’ dopo che i nostri sensi, il nostro cervello, la mente, il pensiero non esistono piu’? La morte biologica di un corpo dovrebbe liberare l’anima? ma siamo sicuri che esista una anima? perche’ poi dovrebbe esistere? Siamo cosi’ presuntuosi nel pensare che ci troveremo con il nostro IO nell’aldilà? La vita… la liberazione con la morte. Ci sarebbe molto da scrivere e valutare ma noi ragioniamo a senso unico, cosi’ come siamo programmati ed una visione vera non ci e’ dato conoscerla. Possiamo solo sperare o immaginare che ci sia un qualcosa, ma perche’ poi? Si parla del tunnel e della luce al momento del trapasso… ma non sara’ un trucco della nostra mente programmata proprio per darci questa visione? Non abbiamo elementi validi e certi per poter dire cosa c’e’ oltre la morte e non ne abbiamo le capacita’ e possibilita’ e per quanto mi riguarda questo e’ un interrogativo che lascio aperto ad ogni possibile risposta.
 
Sensualityfemminile
Sensualityfemminile il 31/05/13 alle 23:12 via WEB
Non so’, forse voglio credere che ci sia qualcosa di bello dopo la morte, altrimenti credo che sia molto triste vivere.che scopo abbiamo? Perché’ nasciamo? Er vivere una vita piena di sacrifici, piena di compromessi per cosa? Per niente? Non ci voglio credere. Il mondo sta’ andando in malora , spero tanto che dio esista perché’ io ci credo, e’ spero che presto ci venga ha liberare da questo mondo irrecuperabile.
 
A.Mente.Accesa
A.Mente.Accesa il 01/06/13 alle 00:13 via WEB
che differenza fa tra un essere umano ed un animale ? non dovrebbero avere anche loro un anima? quello che noi sbagliamo e proprio la visione della vita vista al contrario anche un animale nasce vive la sua vita e muore e noi proprio come gli animali non possiamo sperare a niente dopo solo il buio!
 
Sunshine.For.Ever
Sunshine.For.Ever il 01/06/13 alle 00:47 via WEB
Dio ci dà la speranza che ci sarà la risurrezione dei morti Giovanni-5-28- e la vita eterna quì sulla terra, un paradiso di mille anni pacifico, Apocalisse 21-4-5- fra poco ci sarà un cambiamento mondiale, il Sovrano Signore Dio porterà la pace, non ci saranno più guerre, terremoti, malatie, disastri, fame, ingiustizie, saranno tutte cose del passato, sarà solo Dio a portare questo e nessun altro!!!!
 
Ste.D.StefanoFDG
Ste.D.StefanoFDG il 01/06/13 alle 00:52 via WEB
Classico ragionamento da Testimone di Geova, che per dimostrare un dogma, cita un’altro dogma e così via.
 
Lara_Lara1984
Lara_Lara1984 il 01/06/13 alle 01:05 via WEB
Ti stai rispondendo da solo: vuoi credere nell’esistenza di un Dio per giustificare la tua attuale esistenza che non ti soddisfa. Purtroppo facendo leva su questa debolezza della mente umana, altri uomini hanno costruito e compiuto le peggiori nefandezze della storia del genere umano. Anch’io ogni tanto quando capito in una ricevitoria del SuperEnalotto gioco un Euro (solo 1), e poi è bello pensare a tutto quello che potrò fare per me e per gli altri, se i 6 numeri riportati nella schedina fossero quelli vincenti. E’ un’illusione di pochi minuti, ma è molto bella e soddisfacente, finora non ho mai vinto ma ce sempe speranza.
 
Marinadgl85
Marinadgl85 il 01/06/13 alle 01:14 via WEB
Dopo la morte?? C’è la Vita Eterna.
 
VALERIA_ROMA_80
VALERIA_ROMA_80 il 01/06/13 alle 01:25 via WEB
Per Salvo, ma quì sulla terra però!!!
 
single_per_forza
single_per_forza il 01/06/13 alle 01:40 via WEB
vaneggiamenti notturni già in fase rem scrive: Scusa, antonella, ammesso anche la vita sia qui sulla Terra, come dici tu, chi ti dice che Salvo non faccia parte degli eletti del regno dei cieli? ;)
 
GIULIA.GIULIETTA
GIULIA.GIULIETTA il 01/06/13 alle 01:46 via WEB
Per vaneggia,nti n, il fatto che salvo dice, che la vita eterna é dopo la morte, mentre la sacre scritture parlano chiaro, dopo la morte c’é il nulla, Ecclesiaste cap-9-ver-5-6-dice I Viventi sono consci che moriranno, ma in quando ai morti, non sono consci di nulla, nè hanno più alcun salario, perché il ricordo d’essi é stato dimendicato, inoltre il loro amore il loro odio e la loro gelosia son già periti, essi non hanno più alcuna porzione. Per far parte ad eletti del regno dei cieli, c’é tutto un procedimento spirituale tra lui e Dio, e uno che crede che dopo la morte c’é la vita eterna contradice tutta la legge di Dio facendolo passare da bugiardo, il numero degli eletti che faranno (insieme a Gesù)parte al regno dei cieli é di 144,000,,,, ma questa é un’altra storia, la bibbia parla di un millennio quì sulla terra, dove persone di tutte le nazioni potranno vivere pacificamente insieme senza farsi guerra, appunto la vita eterna sulla terra, poi Dio si ricorderà anche dei morti facendoli risuscitare, ma questa é un’altra storia, ti saluto!!!!
 
single_per_forza
single_per_forza il 01/06/13 alle 01:57 via WEB
consiste nell’obbedire ciecamente a dei diktat? Ok, sarà pure così,anche se ne dubito, ma almeno non chiamatelo procedimento spirituale. Chiamatela obbedienza cieca , senza sapere nemmeno a chi…
 
primitivodgl0
primitivodgl0 il 01/06/13 alle 02:06 via WEB
Dopo la morte, si torna ad essere quello che eravamo prima di nascere, almeno cosi dobbiamo aspettarci il nostro destino, la verità assoluta è sempre celata, ma noi come ANIMALI possiamo aspettarci solo questo, siamo animali prima nulla eravamo, siamo nati, e dopo la morte, torniamo all’inizio. Il nostro corpo e la nostra anima, sono come gli ingranaggi di un orologio e il “tic tac”. Il nostro corpo senza la funzione del tic tac, e una cosa morta esattamente come l’orologio senza tic tac, ma senza gli ingranaggi non esiste nulla.
 
chiaramente.chiara
chiaramente.chiara il 01/06/13 alle 02:09 via WEB
Io ho perso mia sorella pochi giorni fa,aveva 39 anni ha sosserto tantissimo e combattuto ancora di più e spero che ci sia qualcosa dopo la morte xchè lei ci credeva e xchè così può stare vicino alle sue bimbe e a me.
 
non.sempre.funziona
non.sempre.funziona il 01/06/13 alle 02:32 via WEB
stai tranquilla non ti posso spiegare como lo so …ma Dio..il nostro Jesus cristiano esite e se lui c’è…ma non lo vediamo qui in terra..sapendo che ci ha parlato del padre che sta nei cieli…credo che tua sorella non sia trasformata solo materia putrefatta, qualcolsa di lei sta da qualche parte..e se può e per quanto può sta vicina a voi. Forse è più vicina di quanto pensi..ma come non vediamo i raggi x…non possiamo escudere che siamo noi a non percepirla… ciao coraggio Maurizio
 
diluvio56italiano
diluvio56italiano il 01/06/13 alle 03:00 via WEB
Mi ha incuriosito il tuo commento. Io ci spero molto, ma non ne ho la certezza, anche se a volte veramente accadono cose molto strane e difficilmente spiegabili… chissà, forse sono illusioni ottiche, miraggi, anzi, è probabile che sia così. Davvero non puoi spiegare neppure un po’ come lo sai? Però non insisto … se dici che non puoi, non puoi…
 
viviana_virtual
viviana_virtual il 01/06/13 alle 22:20 via WEB
PER mauronchi; Ma, cosa stai cercando d’imbrogliare, dopo la morte non c’é più niente, leggiti la bibbia prima di sparare scemenze, nel libro di Ecclesiaste; cap-9-da 5-fino a 10, ti dà la spiegazione, poi, parli di Gesù senza conoscenza, lui é vissuto più di 2000 anni fa, e molti persone del suo tempo l’hanno visto, é vero parlava di suo padre, ma sai perché é venuto sulla terra? Sai perché nei suoi tre anni e mezzo di ministero (o predicazione) insegnava il mistero della morte, della risurezione, e il paradiso di mille anni quì sulla terra? Sai perché é morto all’età di solo 33 e mezzo? Prima di scrivere accertatevi se le cose sono vere, oppure consultate la bibbia che svela tutto sulla morte!!!!!
 
viviana_virtual
viviana_virtual il 01/06/13 alle 22:34 via WEB
ma a parte che nella bibbia c’è scritto tutto e il contrario di tutto, si possono trovare anche dei passi dove si dice che la vita ultraterrena esiste… poi non è che la bibbia sia oro colato.
 
giovanninidgl
giovanninidgl il 01/06/13 alle 22:46 via WEB
Cara Elena, nella bibbia c’é solo di tutto e non il contrario, inoltre, in tutto il libro non troverai neanche una scrittura che parla dell’ultraterrena, se la trovi, scrivilo, invece parla di una vita terrena quì sulla terra un paradiso di mille anni, dove l’umanità potrà vivere in pace, senza guerre nè terrorismo nè malatie, perfino la morte inghiottirà Isaia 25-8- se é oro colato, per me SI!!!
 
TAMARA_XYZ
TAMARA_XYZ il 01/06/13 alle 22:50 via WEB
Veloce veloce perchè ho fretta: “In verità ti dico :oggi sarai in paradiso con me”. E non dirmi che la versione è”In verità ti dico oggi: sarai in paradiso con me”, perchè Gesù non ha ami usato la formula “in verità di dico oggi”. Gesù dice anche ” lo spirito è come il vento, lo senti ma non lo vedi e non sai dove va” In Genesi c’è poi il racconto di un angelo e del demonio che si contendevano l’anima di Mosè. Gesù a un certo punto, sul Getsemani parla con lo spirito di alcuni patriarchi morti, apparsi sotto forma di luce e alla sua morte c’è scritto che il velo del tempio si lacerò e molte anime di morti esultarono. Ma la prova più eclatante è quella del povero Lazzaro e del ricco Epulone. Poi forse ce ne sono anche altre, perchè io non sono un’esperta di passi biblici. Se la Bibbia è un libro così lineare da dover essere preso SEMPRE alla lettera,tu come li interpreti questi passi? E quali sono invece i passi dove la vita dell’anima è negata in modo così palese? Buona serata.
 
Virtualmente.parland
Virtualmente.parland il 01/06/13 alle 22:57 via WEB
lascia perdere l’esegesi che bisogna avere i controcazzi per spiegarla, avere studiato greco ed ebraico, nonchè un bel po’ di teologia. Non è roba da TdG, bricoleurs e scuole serali varie.
 
Francesco.Lagher
Francesco.Lagher il 01/06/13 alle 23:05 via WEB
Per esegesi, per studiare e apprezzare la parola di Dio, non c’é bisogno del grego e dell’ebraico, ci sono delle traduzione in italiano che capirai perfettamente, se poi la scuola l’nsegnamento, e la mancanza, di conoscenza sono insufficiente, allora si,, che ci saranno problemi, scrivendo commenti volgare,,, avrei potuto risponderti anchio volgaremente, ma la mia educazione verso il prossimo me lo impedisce!!! I Preti, i vescovi, tutto il clero cattolico sicuramente hanno studiato greco ed ebraico, ma quale é stato il risultato?? Le crociate insanguinosi che hanno fatto contro altri cristiani innoccenti, nascondere la pedofilia dei suoi adetti é sempre un reato, mentre la metà del mondo muore di fame, il vaticano si riempie di ricchezze, ec ec, di che beneficio sono stati tutti gli studi in teologia, in ebraico, e in greco, se si sono comportati peggio degli altri?? Gesù in Matteo; tutto il capitolo 23- dice di loro: Guai a voi scribi e farisei, ipocriti, perché chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini, poiché voi stessi non entrate e non lasciate entrare quelli meritevoli, guai a voi guide cieche, ipocriti, stolti, fate proseliti e quando li trovate li rendete soggetti alla genna, guai,, ec ec, é la conoscenza di Dio (e non una super scuola o super studi) che ci avvicina a Dio,, Giovanni 17-3-scrive: Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo,, senza di loro non c’é vita!!!
 
Virtual.Mark
Virtual.Mark il 01/06/13 alle 23:21 via WEB
Innanzitutto condoglianze per Alessandra, sicuramente è una brutta esperienza perdere una sorella così giovane, quando accade si cercano delle risposte.
 
Virtual.Mark
Virtual.Mark il 01/06/13 alle 23:22 via WEB
Io credo in una vita anche dell’anima, la morte l’abbiamo vissuta migliaia di volte e la reincarnazione è l’unica possibilità oggettiva nella sfera degli elementi che compongono l’universo. Non può finire tutto così.
 
Tamara.Tornata
Tamara.Tornata il 02/06/13 alle 00:09 via WEB
Probabilmente anche l’anima invecchia e muore nel corso delle migliaia di vite per seguire un altro ciclo superiore
 
valentina1289
valentina1289 il 02/06/13 alle 00:46 via WEB
L’anima è l’immagine fisica della nostra psiche, del nostro intelletto, lo stesso vale per tutti gli esseri viventi. l’universo secondo alcune teorie fisiche è composto da 11 dimensioni più una del tempo ma noi riusciamo a interpretarne solo 3. Tutto ciò che vediamo e percepiamo dipende solo da semplici impulsi elettrici che il nostro cervello interpreta. Ho detto tutto
 
figlia.del.vento1999
figlia.del.vento1999 il 02/06/13 alle 01:07 via WEB
Per Giuliano, la reincarnazione é un’altra bugia che ha messo in giro satana per caluniare Dio, e non é l’unica possibilità che ha il genere umano, nel post sopra ho spiegato cosa c’é dopo la morte, dici che non può finire il ciclo della, nascita vita e morte, verissimo,, Dio ha in serbo per noi molti progetti, quello di invertire le cose, e portarle al progetto originale,cioé far vivere l’umanità in un paradiso di mille anni com’era stabilito nel giardino di eden; Romani cap 6-23 scrive: Poiché il salario che il peccato paga é la morte, ma il dono che dà Dio é la vita eterna, mediante Cristo Gesù nostro signore; 1 Corinti cap-15-21-26- siccome la morte é per mezzo di un uomo (adamo) anche la risurrezione dei morti é per un uomo (Gesù) Isaia 25-8- Egli (Dio) effettivamente inghiottirà la morte per sempre; in apocalisse cap 21- 4-5-dice: Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e la morte non ci sarà più, nè ci sarà più cordoglio nè grida nè dolore, le cose precedenti (di oggi) sono passate, poi Dio ci assicura al versetto 5: Ecco faccio ogni cosa nuova: Scrivi perché queste parole sono fedeli e veraci, come vedi per Dio ogni cosa é possibile, Lui ha l’autorità di mettere e togliere la morte!!!!
 
ELVIN11
ELVIN11 il 02/06/13 alle 01:15 via WEB
Io da non molto ho perso mio nonno come ognuno di noi perderà ogni singolo conoscente prima o poi, e ammetto non credo nelle religioni in nessuna teoria in nessuna “prova” troppe contraddizioni e supposizioni e se devo pensare alla concretezza credo solo in un esistenza perche l’universo qualcuno lo ha creato, il primo atomo qualcuno lo ha fatto, le dimensioni qualcuno le ha create quindi se devo credere in un dio voglio e credo solo nell unione di tutte le nostre anime o chiamatele come volete, l’unione delle nostre anime animali e tutto ciò che vive ed é questa unione che secondo me crea il nostro dio.
 
COW_GIRL_2012
COW_GIRL_2012 il 02/06/13 alle 01:27 via WEB
Mi trovo pienamente d’accordo con il discorso legato al rilascio delle e d’ordine, le religioni hanno sempre cercato di controllare l’ individuo con la paura della morte e del resto attraverso il sogno l’uomo ha creduto nell esistenzadi un altra dimensione. Io credo che vivere bene il presente sia l’ unica risposta razionale da dare ..la vita e ‘ qui in questo istante …la domanda che segue e’ : La società in cui viviamo ci vuole mentalmente liberi o asserviti? Date i le risposte da soli….
 
semprecosicome
semprecosicome il 03/06/13 alle 22:42 via WEB
le religioni hanno sempre cercato di controllare l’individuo con la paura della morte
 
MA.CHE.NICK
MA.CHE.NICK il 03/06/13 alle 22:48 via WEB
Scusami, ma mi sembra un concetto piuttosto ingenuo, pensare che esista qualcosa di cattivo( la società) al di fuori dell’uomo ( buono) che cerca di corromperne l’essenza buona per renderlo schiavo. E la società chi la crea? Possibile che in 30 000 anni di storia l’uomo buono abbia creato solo società cattive e non sia mai riuscito a creare una buona società dove fosse libero? Se fosse come dici tu , l’uomo si sarebbe liberato della religione e delle superstizioni anni fa. Non credi?
 
VERONICAFOXY
VERONICAFOXY il 03/06/13 alle 23:12 via WEB
La realtà è che lo spirito religioso è insito nel cervello umano, quando ci viene in mente di salutare un morto anche se siamo completamente atei, quando ci “preoccupiamo” che possa offendersi ( o piuttosto siamo noi ad offenderci?) questo è già spirito religioso! Lo spirito religioso , secondo alcune teorie risiederebbe nell’amigdala, cioè nel cervello limbico. La presenza di strutture cerebrali religiose nel cervello limbico, non significa che le religioni sono vere, nè che spono false a livello oggettivo ( ma esiste poi un livello oggettivo?), in realtà.
 
A.SAPERLO.PRIMA
A.SAPERLO.PRIMA il 03/06/13 alle 23:24 via WEB
Però le religioni non sono solo terrore per condizionare il comportamento umano ( ma figurati! Il terrore di una ipotetica punizione non ha il potere di migliorare nè di peggiorare , nè di condizionare il comportamento umano). La parte mistica di tutte le religioni, anche di religioni assai diverse che sono in guerra fra loro, dice sempre la stessa cosa in tutti i tempi: staccarsi dal materialismo del mondo, una sorta di nirvana buddista.
 
capricciosa.rosa84
capricciosa.rosa84 il 03/06/13 alle 23:27 via WEB
In realtà le religioni, che siano vere o menzognere , sono espressione di qualcosa di ben più alto del desiderio di controllare gli altri con la paura delle punizioni. Accanto a passaggi assurdi,come quelli contenuti nella Torah, in quasi tutti i testi sacri del mondo si trovano, nascoste qua e là, perle di saggezza: nella Bibbia c’è il testo della Sapienza, alcuni passi dei Proverbi, i Vangeli… In questi testi raramente c’è scritto palesemente ” se fai questo o non fai quello sarai punito”, ma tutti invitano ad abbandonare le passioni del mondo o comunque ad avere una visione più ampia delle cose; invitano a fare un percorso PERSONALE ( mai legato a questa o quella religione o setta) che non tutti in realtà sono in grado di fare. Chi non è in grado di fare quel percorso non è neppure in grado di comportarsi meglio per paura di punizioni ipotetiche e non contingenti. Solo la certezza e l’immediatezza della pena e lo stigma sociale possono indurre gli uomini a comportarsi in un certo modo, e le punizioni “divine” non sono certe nè immediate, mentre i concetti morali che esprimono sono troppo alti per essere adottati tout- court da una società e quindi per funzionare da stigma. Perciò l’idea che le religioni servano per controllare e limitare il comportamento umano non mi sembra molto credibile.
 
Mara83Mara83
Mara83Mara83 il 04/06/13 alle 01:20 via WEB
Per me le religioni sono un bisogno umano, presente in alcuni di più, in altri di meno: il punto è questo. Poi se siano vere o no a nessuno è dato saperlo, anche se ciascuno propende per qualche versione, per me la scelta più logica è l’agnosticismo puro e senza sfumature.
 
Mara83Mara83
Mara83Mara83 il 04/06/13 alle 01:31 via WEB
la "forza" del vaticANO risiede nelle menti deboli degli italioti bigotti, anche della sinistra e persino dell'ultrasinistra! Non a caso la "lotta armata" non fece nemmeno un graffio a "chiese e/o pretonzoli/prelati" mentre la stessa mafia - cosanostra - attaccò chiese e monumenti e non si fermò davanti a preti scomodi! Stesso concetto vale per gli USA e la NATO... Il caso "Dozier" ne è una testimonianza ! no ! « se non riesci a capire chi è il vero nemico sarà del tutto inutile solo pensarla una rivoluzione. C'è speranza solo nel cambiamento delle teste. Ma serve tanto e tanto tempo . »
 
Martina1981selvaggia
Martina1981selvaggia il 04/06/13 alle 01:57 via WEB
Di sicuro per alcune persone sarebbe molto meglio se dopo la morte non esistesse nulla: penso a quei poveri Mazzarò pieni di amore per la roba,a quegli idioti coglioni pieni di orgoglio personale e nazionale,che oltre all’orgoglio non hanno altro di positivo, pieni di orgoglio per l’appartenenza a questo o a quel gruppo speciale, a questa o a quella patria speciale! Quanto sarebbe meglio per questi poveri idioti coglioni, se tutta la loro “grandeur” (che loro immaginano in grado di muovere la storia ed invece è solo un misero strumento che altri usano e strumentalizzano a loro insaputa) finisse nell’oblio assieme alle loro misere vite, laddove non esiste amore nè consolazione, ma neppure il tormento per la propria povera stupidità. Da un lato mi fanno talmente pena, da sperare che la loro misera grandezza sia solo cibo per i vermi e per l’oblio, e mi viene da sperare che non prendano mai consapevolezza di come sono vacue, vuote, stupide e inutili le cose a cui hanno dato importanza in vita. Ma mi farebbero più pena se non meritassero il loro destino – e invece i più stupidi lo meritano – e se non avessero il potere di corrompere tante brave persone, che non sono nè stupide nè egoiste e meritano molto di più dalla vita. E allora mi chiedo” ma non è giusto che ciscuno abbia ciò che merita?” Sì, è giusto, non so sia realistico, ma è giusto, e il mistero delle religioni credo che stia tutto qui!
 
VIRTUALE.PERSA
VIRTUALE.PERSA il 04/06/13 alle 05:31 via WEB
. La mia unica paura è che qualcuno a cui io voglio molto bene e che a sua volta mi vuol bene , possa “corrompersi”, perchè purtroppo è molto facile che la vita ci corrompa. Credo che lotterei con le unghie e con i denti per far sì che questo non accada, credo che farei di tutto per tirarlo fuori e per pagare i suoi debiti ( ammesso che mi resti qualcosa da donare dopo essere stata costretta a pagare i miei, e che non sia anch’io in forte debito, com’è probabile che sia!) e per non lasciarlo neppure per mezz’ora insieme a quei poveri idioti coglioni, nel luogo dove stanno i ( o stiamo noi) poveri coglioni…”laddove sarà pianto e stridore di denti”, per dirla con le parole di Gesù. Non so se sia realistico pensare all’esistenza del soprannaturale, ma credo che il mistero delle religioni sia tutto qui.
 
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