Creato da raspberry07 il 16/03/2006
...Esperienze Partenopee. Raccontiamo la Nostra NAPOLI.

Tag

 

... E TU ?

immagine 

LA CITTA' DI
PULCINELLA

immagine"Me dispiace sulamente ca l'orgoglio e chesta gente se murtifica ogni juorno pè na manica 'è fetiente...."

immagine

immagine

Il mio modestissimo "bannerino"... fatto da me ovvio! :-P

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 22
 

Ultime visite al Blog

pincopincopalloxtetixmarcobonora75cristar65GiuseppeLivioL2damico_pgiovanni.barbato1973misterpayludedagiovannacsarnataroluciavitale63laura63csiano.tizianacate.caliendofischettipasquale
 

 

« Messaggio #53SAN MARTINO »

Post N° 54

Bene bene bene... come non partire con la Pastiera!?! Finalmente anch'io ho assaggiato la mitica Pastiera e seguito il procedimento per come farla... devo dire che immagineprima di qualche giorno fa non è che mi ispirava tanto... o meglio era bellissima da vedere ma non capivo che ci andava dentro... sembra una crostata ma è tutto un'altro mondo!!! immagine

Quindi eccovi qui la ricetta...

Ingredienti per 24 porzioni (2 pastiere di 26 cm di diametro)

Pasta frolla:
- 500 g di farina,
- 3 uova,
- 200 g di zucchero,
- 200 g di burro o strutto,
- la buccia grattugiata di un limone.

Ripieno:
- 200 g di grano cotto per pastiera,
- 400 g di latte intero,
- 400 g di ricotta di pecora,
- 300 g di zucchero,
- 150 g di canditi misti tagliati a piccoli pezzetti,
- 150 g di zucchero a velo;
- 15 g di strutto o di burro,
- 15 g di zucchero,
- 5 uova,
- 50 g di acqua di fior d'arancio o millefiori naturale, oppure una fialetta di aroma di fiori di arancio;
- 2 limoni,
- 1 bustina di vanillina.
Il grano ha un ruolo determinante all'interno della pastiera.
Va lasciato in ammollo in acqua per, cambiando l'acqua ogni giorno, e poi viene cotto a lungo, possibilmente nel latte. Oggi si può acquistare in ogni supermercato il grano già cotto e aromatizzato.

Preparazione
: cuocere a fuoco lento il grano con il latte, lo strutto, il cucchiaio di zucchero e la vanillina per circa 30 minuti, finché il composto non avrà assunto un aspetto cremoso, quindi far raffreddare fino a temperatura ambiente. Lavorare la ricotta con un cucchiaio di legno o con una frusta metallica fino a renderla ben cremosa, aggiungere 300 g di zucchero e lavorarla ancora. Volendo l'operazione può essere fatta con il frullatore, ma non raccontatelo ai napoletani!
Aggiungere quindi 5 tuorli e 3 albumi montati a neve ben ferma, la scorza grattugiata dei limoni, l'acqua o l'aroma di fiori d'arancio e i canditi tagliuzzati brevemente, da ultimo il grano, e mescolare dolcemtente fino ad ottenere un composto omogeneo.
Stendere la pasta frolla foderarvi una teglia bassa di 24-26 cm, unta e infarinata. Riempire con il ripieno e con la pasta rimanente formare delle strisce e disporle a griglia sul ripieno. Mettere in forno, possibilmente in posizione bassa, a circa 150 gradi per circa 2 ore. Una volta cotta, farla raffreddare in forno caldo e aperto e infine spolverare con zucchero a velo.

Calorie per 1 porzione di pastiera: 320

Variante: pastiera a doppia crema (tipica di Amalfi)
Questa ricetta, più ricca della precedente, prevede di aggiungere al ripieno una crema pasticcera preparata con 200 g di latte, 2 tuorli, 50 g di farina, 50 g di zucchero e la scorza di un limone grattugiata.

immagine

La pastiera napoletana è il classico dolce pasquale partenopeo.
Per i napoletani la pastiera non è solo un dolce ma un vero e proprio rito con tempi e modalità ben definiti: dalla preparazione, rigorosamente effettuata il giorno del giovedì santo (va fatta riposare almeno un paio di giorni, a temperatura ambiente, anche per far amalgamare tutti gli aromi e i sapori); alla cottura, che un tempo avveniva nel forno rionale, dove, dal primo pomeriggio, quando la temperatura del forno si era addolcita, iniziava la processione di coloro che portavano a cuocere le pastiere.
Le case, le strade tutto a Napoli odora di pastiera nei giorni tra giovedì e venerdì prima di Pasqua: un odore caldo, dolce e fruttato che nasce dall'acqua di fior d'arancio e dagli ingredienti sapientemente mescolati.
La pastiera era ed è tutt'ora oggetto di scabio tra le famiglie, una sorta di regalo pasquale: ogni famiglia ne preparava più di una, coinvolgendo nella preparazionei i nipoti, la madre e la nonna.

Le origini della pastiera non sono note con esattezza, tutte le ipotesi hanno come fulcro il periodo pasquale, a conferma dello stretto legame tra la pastiera e questo rituale religioso. Nell'attuale versione, fu inventata probabilmente da una suora, in un monastero dimenticato napoletano.
Come ogni cibo della tradizione che si rispetti, le leggende sulla pastiera si sprecano: una delle più conosciute narra di Maria Teresa D'Austria, consorte del re Ferdinando II di Borbone, soprannominata dai soldati "la Regina che non sorride mai", dopo aver assaggiato una fetta di pastiera non poté far a meno di sorridere. Pare che a questo punto il Re esclamasse: "Per far sorridere mia moglie ci voleva la Pastiera, ora dovrò aspettare la prossima Pasqua per vederla sorridere di nuovo".
immagine

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/raspberry07/trackback.php?msg=2560649

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
maxsof1
maxsof1 il 14/04/07 alle 12:39 via WEB
Davvero non avevi mai mangiato la pastiera? Lo sai impazzisco per la pastiera. Ma come sei stata a Napoli e non mi hai detto niente? Baci Signorina X.
(Rispondi)
 
raspberry07
raspberry07 il 17/04/07 alle 23:07 via WEB
eheheh già... giusto il tempo x mangiare la pastiera e tornare... cmq no, non l'avevo mai assaggiata! io cmq vado pazza x il babà!!! :-PPPPPPPP
(Rispondi)
DaikuMaryuGaiking
DaikuMaryuGaiking il 20/04/07 alle 16:02 via WEB
Mamma aiuto ne ho mangiato anche troppe di pastiere!!!....beh! spero che verrai presto perché qui si fanno anche oltre i periodi festivi!! Un bacione! :)
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

La Leggenda


La sirena Partenope, non essendo riuscita a farsi amare da Ulisse poiché insensibile questi al fascino del suo canto, decise di gettarsi nei mari del Mediterraneo annegando nel Golfo della città partenopea, che venne in seguito denominata Napoli.


 

Vedi Napoli e poi... Sogna!

immagine

immagine

immagine

immagine

immagine

immagine

immagine

immagine

immagine

immagine

 
 

FACEBOOK

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963