DUE DI DUE

LA MANUTENZIONE DELLA FELICITA' *

Lui ha ripreso a spalare, allo stesso identico ritmo di prima; ha detto "Lo so che tutto questo. Ti sembra assurdo. Anche se sei intelligente. E riesci a immaginarti. Condizioni diverse dalla tua. Ma sei ancora lontano. Come lo ero io. Ce ne vuole. Per arrivarci."

Così gli ho detto: "Arrivare a cosa?" perchè non avevo intenzione di sorbire oltre in silenzio questa specie di catechismo con una pala tra le mani, ero stanco e stufo e congelato.

Lui si è girato, con una specie di sguardo da santo; ha detto "Alla felicità". Sicuro di illuminarmi, senza il minimo dubbio; sicuro di colpirmi farmi riflettere farmi capire.

Mi sono aggiustato gli occhiali da sole, stavo più immobile e nero che potevo in tutto quel mare di bianco.

Vittorio ha detto "A capire che è un lavoro, essere felici. E' una costruzione. Devi metterla giù tavola per tavola e chiodo per chiodo, e controllare di continuo che sia tutto a posto, e tenere ben spalato tutto intorno. Ci vuole un sacco di manutenzione, Uto. Anche solo per stare insieme tra un uomo e una donna. E' un lavoro. All'inizio magari ti sembra proprio il contrario, ti sembra tutto istinto e caso, una specie di dono della fortuna. Più facile e naturale di qualunque altra cosa nella vita. Invece non è facile per niente. Se non cominci a lavorarci subito, va tutto in pezzi prima ancora che tu te ne accorga. Se non cominci a rovesciarci tutta l'attenzione e la cura e il tempo e l'energia e l'immaginazione che hai. Io me ne sono reso conto tardi, ma è così". 

(dal libro UTO di Andrea De Carlo)