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...and the oscar goes to...

Post n°1410 pubblicato il 28 Febbraio 2011 da poison.dee
 

Come da previsioni “The king’s speech” si è portato a casa le statuette più prestigiose: miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista e miglior sceneggiatura. Migliore attrice Natalie Portman per “Black Swan”, film che, nell’eventualità vi fosse sfuggito, a me non è piaciuto particolarmente.

Attori non protagonisti Christian Bale e Melissa Leo per “The fighter”, che da noi è in uscita soltanto venerdì prossimo.

I fratelli Coen quest’anno rimangono a mani vuote.

Se la cerimonia degli oscar si fosse svolta da noi avrebbe sicuramente avuto luogo all’hotel Ergife, a Roma, dove un anziano cabarettista sul viale del tramonto (*) si è sentito in dovere di attaccare gay, single e scuola pubblica, covo di insegnanti sovversivi colpevoli di inculcare idee diverse da quelle che vengono trasmesse nelle famiglie. Per strappare qualche applauso in più avrebbe potuto concludere con un laqualunquiano “int’o culo alla scuola pubblica”, quindi sputare e andarsene.

Da vecchio professionista dello spettacolo qual è, ha poi sfoderato il suo pezzo migliore, ovvero “le mie parole sono state travisate”, frase che pronuncia ogni qualvolta qualcuno si degna di avvisarlo che ha detto una cazzata di proporzioni insostenibili anche per lui.

Se ci fosse l’oscar al pellegrinaggio morboso lo assegnerei senza dubbio a tutti coloro che si sono recati nel campo dove è stato ritrovato il cadavere di Yara Gambirasio. Adesso che siete andati fin lì ad infangarvi le scarpe buone della domenica vi sentite meglio?

(*) Anche Concita de Gregorio, nel suo editoriale "Costretti e inculcati", usa il viale del tramonto. Ci tenevo a precisare che non l'avevo ancora letto e che quindi non posso essere accusata di plagio. Comunque, già che ci siete, leggetelo anche voi.

 
 
 
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