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è pur sempre agosto.
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Filosofia del viaggio
Il viaggio fornisce l'occasione per dilatare i cinque sensi: sentire e comprendere in modo più profondo, guardare e vedere in modo più intenso, assaporare e toccare con maggiore attenzione. Teso e pronto a nuove esperienze, il corpo in subbuglio registra più dati rispetto al consueto.
Viaggiare intima il pieno funzionamento dei sensi.
Emozione, affezione, entusiasmo, stupore, domande, sorpresa, gioia e sbalordimento, ogni cosa si mescola nell'esercizio del bello e del sublime, dello spaesamento e della differenza.
Michel Onfray
James Michener
Man learns what he sees
and what he learns
influences what he sees
Visto da vicino, nessuno è normale.
Strana questa cosa dei viaggi, una volta che cominci, è difficile fermarsi. È come essere alcolizzati. |
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« nel dubbio, meglio tacere | Basilicata coast to coast » |
Daigo Kobayashi è un violoncellista.
Un giorno, alla fine di un concerto conclusosi con l’inno alla gioia di fronte a una platea semivuota il proprietario dell’orchestra decide di scioglierla, e Daigo si ritrova improvvisamente senza lavoro. Decide, d’accordo con l’accondiscendente moglie Mika, di lasciare Tokyo e tornare a Yamagata, sua città natale, andando a vivere nella casa lasciatagli dalla madre.
Qua inizia a cercare lavoro e, leggendo un’inserzione su un giornale che parla di viaggi, si presenta all’agenzia NK per un colloquio.
Con non poco sconcerto Daigo scopre che i viaggi di cui si occupa l’agenzia sono quelli che accompagnano i defunti, attraverso la pratica del nokanshi, rituale giapponese costituito dalla pulizia della salma, vestizione e trucco alla presenza dei parenti.
Superate le difficoltà è la riluttanza iniziale Daigo pian piano si appassiona al suo nuovo lavoro, anche se non riuscirà a dire a sua moglie di cosa si occupa realmente. Quando la dolce Mika lo scoprirà decide di lasciarlo se lui non cambierà lavoro, perche quello che fa le sembra sconveniente e irrispettoso. Daigo rifiuta, rimanendo solo.
Quando Mika tornerà da lui, dopo aver scoperto di essere incinta, le capiterà di assistere al nokanshi della proprietaria del bagno pubblico che Daigo frequentava da bambino, e si renderà conto di quanto sia bravo il marito nel suo lavoro.
Delicato, poetico e commovente.
P.S. → Se anche voi per tutto il film vi chiederete “ma dove ho già visto l’attrice che interpreta Mika?” sappiate che si tratta di Ryoko Hirosue, ovvero la Yumi di Wasabi, con Jean Reno.
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il 12/04/2022 alle 11:51
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