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140722 - Le vicende di casa Equilatero - ovvero: un'estate dallo zio Ludmillo

Post n°465 pubblicato il 23 Luglio 2014 da sciarconazzi

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Ad un tratto, senza voltarsi e dopo aver espirato un altro bel nuvolone di fumo bluastro made in Havana, lo zio disse – Narimbardo, caro, si può sapere che stai facendo là nell’angolo?
Ma Narimbardo non rispose.
Lucia faceva correre lo sguardo tra il cugino e lo zio, in attesa di vedere cosa sarebbe successo. In verità non aveva mai udito lo zio usare un tono così deciso.
Dopo che fu passato un minuto buono, lo zio sospirò e scosse il capo.
Si voltò verso Lucia che sedeva sul divano rococò alla sua sinistra e sorrise strizzandole l’occhio.
La ragazzina strabuzzò gli occhi nel vedere compiere quel gesto così informale dallo zio che sedeva nella poltrona in giacca, cravatta e gilet.
Nel frattempo il cugino Narimbardo era sempre affaccendato nel suo angolino.
Dopo un po’ tornò Poldracco recando un vassoio su cui poggiava la bottiglia dello sherry e il bicchiere per Ludmillo.
- Posso versare, signore?
- Una lacrima..! – rispose lo zio stendendo una mano quasi a volergli intimare l'alt.
Per lo zio Ludmillo “Una lacrima” significava due dita abbondanti di liquore.
- Mmmm…buono! – mormorò facendo schioccare la lingua contro il palato.
Allungò il bicchiere vuoto a Poldracco e si alzò.
- Mi ritiro nei miei appartamenti. Tu, hai qualche programma per stasera, mia cara? – chiese nel suo abituale tono da signore di campagna.
- Avrei da fare dei compiti…
- Se lo gradisci possiamo farli assieme. Seguimi nello studio
- …e quello là? – chiese Lucia indicando con un cenno della testa il cugino.
- Penso che sia a colloquio con il suo dio… Non ti curar’ di esso ma guarda e passa. E soprattutto non diventare pirla come lui!

******

Due ore più tardi, dopo aver risolto calcoli quantistici a tre dimensioni e aver messo a letto la nipotina, Ludmillo tornò in salotto. Per far prima si servì del monopattino.
“L’imbecille non c’è…”, pensò varcando la soglia. Andò a sedersi nella sua poltrona e si mise ad osservare il soffitto.
Dal fondo udì bussare e si voltò. Era Poldracco.
- Il signore desidera ancora qualcosa?
- Ma sì, versamene un’altra lacrima… - rispose distrattamente Ludmillo.
Il maggiordomo gli porse il bicchiere e Ludmillo lo osservò in controluce.
- Sai dov’è finito mio nipote? – chiese.
- Suppongo sia nella sua stanza…
- Uhm..! Beh, ritirati pure, però resta nei paraggi… - mormorò avvicinando il bicchiere alla bocca e ingollò un generoso sorso.
Poldracco, con un inchino, si allontanò.
Non passarono molti minuti che fece il suo ingresso Narimbardo.
- Zio! Che fai qui solo?
- Oh, nipote! Anche tu ancora sveglio a sì tarda ora? - disse Ludmillo alzandosi.
- Non ho sonno
- Già… Ma che ci facevi prima, là nell’angolo?
- Vocalizzi
- Ti interessi di canto? Gregoriano, polifonico, ditirambico?
- No, voglio imparare a parlare in pubblico
- Ah, un oratore!
- Zio…asssscolta… - la voce di Narimbardo divenne come un incrocio tra quella di E.T., Yoda e Gollum
Ludmillo si bloccò come ipnotizzato.
- Zio…tu ssssei rilasssssato…
Ludmillo socchiuse gli occhi.
- Dammi centomila lire…
Ludmillo prese il portafoglio, ne estrasse due pezzi da cinquantamila e li diede al nipote che se li cacciò in tasca.
- Tra quindici sssssssecondi ti sssssssveglierai e non ricorderai più nulla… - disse poi prima di allontanarsi e sparire nel corridoio.
Ludmillo rimase imbambolato in mezzo al salone.
Nella porta apparve Poldracco.
- Può smettere, signore. Il signorino Narimbardo è già a metà corridoio, ormai
- Uff…che fatica questa commedia. Quando mercoledì scorso mi chiese il giradischi intuii cosa poteva avere in mente, quell’imbecille. Ma non lo facevo così temerario!
- Con licenza, il signorino Narimbardo non è temerario. È sfacciato e profondamente disonesto
- Già! E temo che non si possa recuperare. Ciononostante intendo dargli una bella lezione. Anzi, gliela farò dare dal mondo!
- È giusto, signore – approvò Poldracco con un leggero inchino. – Posso portare via lo Sherry, signore?
- Direi di sì, mio fido Poldracco! Per stasera ho filtrato bastevolmente, purtroppo! – sospirò Ludmillo e si incamminò verso la propria stanza.

Gollum Yoda E.T.

 

 

 
Rispondi al commento:
arw3n63
arw3n63 il 25/07/14 alle 17:04 via WEB
Be' cinquantamila un giorno, centomila quello dopo...si sta creando...un impero! :-))Forse!
 
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