SENZA ME MAI

Questa mattina mi sono guardata la mano sinistra, sull’indice l’anello che mi hai regalato mesi fa, come sempre l’ho accarezzato. Un anello di legno, pagato un euro, ma che dentro di se racchiude un significato profondo e puro, un significato d’amore, un legame. Ricordi amore mio? Ne abbiamo comprati due, uno per me ed uno per te ed infilandocelo reciprocamente al dito ci siamo promessi amore eterno, ci siamo promessi di proteggerci, di sorreggerci, di non arrenderci davanti agli ostacoli che avremmo incontrato durante il nostro cammino. Ci siamo promessi di non tradirci, di capirci anche nei momenti in cui tutto sarebbe sembrato incomprensibile. Ricordo che mi hai baciata con grande trasporto e guardandomi dritta negli occhi hai detto: “piccolina, ti amo, sei il mio sole, la mia luce, sei la mia vita” e i tuoi occhi erano lucidi e colmi di gioia... Questa mattina l’ho tolto e baciandolo l’ho riposto in una scatoletta, vicino alle tue lettere. In quel cassetto c’è racchiuso l’amore che provavi per me… forse, un giorno, riaprendolo scoprirò che il tuo cuore batte ancora per me.

Quante volte te l’ho detto nelle ultime settimane e tu non mi hai risposto, quanto male ho sentito. Eppure non mi sono arresa, ed ogni volta che non mi hai risposto e che il mio cuore ha urlato, te l’ho ripetuto più forte perché capissi che non mi arrenderò davanti ai tuoi silenzi. Ti amo ogni volta che mi guardi e il mio cuore si ferma un istante, ti amo ogni volta che prendi il mio viso tra le tue mani e lo conduci a te, posandolo sul tuo petto, ti amo quando mi spogli delle mie paure infilandoti in ogni angolo della mia anima, ti amo quando con un sorriso porti via tutte le mie lacrime, ti amo quando cucini fischiettando ed io rimango imbambolata a guardati, ti amo quando mi prendi per mano e cammini al mio fianco, ti amo quando canti facendo tutte quelle facce che mi fanno morire dal ridere, ti amo quando mi porti al cinema e mi riempi la bocca di pop-corn altrimenti passerei tutto il tempo a baciarti, ti amo… in ogni momento, anche ora, che ancora una volta mi hai ferita...TI AMO. 

Ho trascorso la notte in bianco, la testa piena di pensieri confusi, disordinati. Ho riletto i 160 messaggi salvati nel mio telefono, quelli che mi hai mandato nell’ultimo anno e più… ne ho tenuti solo alcuni, quelli più significativi, ricordo che la scelta di salvarne uno piuttosto che un altro fu molto difficile. Come sono diversi tra loro, quelli dei primi undici, dodici mesi sono un fiume in piena d’amore, coccole, promesse, sogni, desideri, speranze, poesie, e poi, quelli delle ultime settimane, un mare di dubbi, cattiveria, paure, freddezza, indecisione. Ho trascorso la notte pensando al male che mi stai facendo, al perché di tutto questo e alla mia capacità di sopportare, di perdonare, di mandar giù, di sorriderti anche quando vorrei piangere, di non stancarmi mai di dirti “ti amo”. Mi sono odiata! Non ho pianto fino a questa mattina, quando in quella maledetta macchina, che accoglie il mio tragitto casa-lavoro, i ricordi si sono riversati inesorabili nella mia mente. Perché continuo a farmi del male? Perché l’uomo che mi ha fatto innamorare così tanto ora mi tratta così? Dov’è finito il mio amore, il mio principe, l’uomo più romantico al mondo? Perché se ti guardo lo vedo, o forse è solo l’ombra di te stesso? Che ti succede, amore mio? Cosa? Parlami, lasciami entrare dentro di te, aggrappati a me, lasciati amare ed amami.

Mi chiedo come tu riesca, semplicemente con un sorriso, a portare via le lacrime che mi hanno rigato il viso per ore intere. Come tu riesca con una carezza a infilarti nuovamente nel mio cuore. Come tu riesca con un “ti amo” a far vibrare la mia anima. Come tu riesca ad avermi così in pugno. Come tu riesca ad essere diavolo con gli occhi di un angelo. Come tu riesca ad avvicinarti a me con amore e subito dopo rifiutarmi con freddezza. Ma ancor di più mi chiedo come io possa sopportare tutto questo, mi chiedo perché io non riesca a reagire, a riprendere la mia vita in mano!! Come riesci a decidere i miei sorrisi o le mie lacrime???!!! MI FACCIO UNA TALE RABBIA!!!!  È amore questo?

È iniziato tutto da lì… durante la festa degli innamorati, il nostro amore ha visto per la prima volta il sole, finalmente eravamo LIBERI di amarci senza timore. Me lo ricordo come fosse ieri, avevi organizzato tutto per festeggiare la nostra libertà: l’albergo in riva al lago, una camera da favola, le rose rosse sul letto…la voglia di amarci ci scoppiava nel cuore. Solo noi, le nostre mani strette, i nostri occhi lucidi, le nostre anime abbracciate…tutto il resto del mondo non esisteva più.

Oggi, a distanza di un anno, festeggerò questo giorno da sola, nella nostra casa, di te solo le rose rosse che mi hai lasciato ieri sul letto e un biglietto: “comunque vadano le cose, qualunque cosa sarà di noi, ti amo. Buon San Valentino”.

È un attimo cadere giù… ora mi sento al settimo cielo, il mio cuore ha nuovamente messo le ali e mi porta in alto, sopra le nuvole, sopra questo mondo che spesso non sento più mio. La mia anima splende di nuova luce ed energia… tutto ha un aspetto più sereno ora e se guardo fuori dalla finestra, riesco perfino ad interessarmi a ciò che sta succedendo per strada, alle persone che lente camminano su un’interminabile lingua d’asfalto mitigata dal sole. Ma allora perché mi sento così tanto fragile? Mi sembra di essere dentro ad un sogno e risvegliandomi scoprirei che la realtà è quella delle sue insicurezze, dello scappare davanti ai sentimenti, anziché viverli. La mente sta cercando di farsi strada e intervenire per proteggermi. Chiede al cuore di non staccarsi da terra e all’anima di prepararsi a parare nuovi colpi. Mi sento spaventata, la testa mi invita a vivere razionalmente questo mio amore, ma io cerco di sfuggirgli portando con me il mio bagaglio di sentimenti e speranze. Ma che mi succede, perché tutta questa paura proprio ora che lui è in cammino verso di me?

Queste le tue parole, mentre mi stringi così forte al tuo cuore che quasi non riesco a respirare. Sono scoppiata a piangere dalla gioia…mi hai baciata con una dolcezza tale che credevo di perdere i sensi. Ti stai riavvicinato a me… con paura, in punta di piedi… ma respiro nitidamente il tuo amore. Mi hai spiegato per l’ennesima volta che stai cercando di proteggermi da te stesso, che vuoi regalarmi una vita migliore, ma non è impedentodi di amarmi che mi farai meno male. Ho immortalato ogni secondo di questo fine settimana nel mio cuore, la tua dolcezza, quella di sempre e forse ancora di più mi ha dato una speranza e nuova forza per non mollare, per cercare di unire ancora le nostre vite.

Lo sapevo che finiva così !! Sono una cretina !!! Mi ero promessa e ripromessa di non farlo, di non cedere, di tenere duro. Ma a mezzogiorno sono uscita in pausa, camminavo tranquilla e rilassata tra le corsie del centro commerciale, mi sentivo bene, pronta a lanciarmi in uno di quegli acquisti che ti ricordi il mese successivo perché lo vedi sull’estratto conto della carta di credito!! Ad un certo punto l’ho visto!!! Era lì, bello, messo in mostra come si deve, accattivante. Lui, proprio lui: il regalo di San Valentino per il mio amore! Era da un po’ che ci pensavo, sapevo che gli serviva ma mi ero ripromessa che non avrei ceduto. L’ho guardato e riguardato senza toccarlo, poi l’ho preso in mano e riposto almeno 10 volte e poi…per finire, l’ho comprato. Lo so che quest’anno non ci sarà nessun San Valentino da festeggiare, so che quando lui vedrà il regalo dirà che non dovevo, che non lo merita, che non devo buttare via i soldi per lui. Ma che ci posso fare se lo amo?? Che ci posso fare se in tutto ciò che faccio lui è sempre presente… cosa?  

Amami, semplicemente questo. Non avere paura, non vivere proiettato nel futuro, vivi il presente, vivi questo nostro amore che è qui ora, domani potrebbe essere tardi. Senti ciò che provi, ascolta le emozioni che cerchi di reprimere dentro di te e che piano piano ci portano a camminare su due strade differenti, che non s’incontreranno mai più. Non mentirmi sui tuoi sentimenti, ma soprattutto, non mentire a te stesso. Non cercare di gestire l’amore che senti per me usando la razionalità, ci stai facendo del male, stai spegnendo la purezza del nostro amore. Ieri sera la tua voce tremava, poco prima di dirmi “ti amo”.

Lui torna dopo un viaggio di alcuni giorni, lei non era potuta andare. Lo attende davanti al cancello con il cuore in gola, come sempre. Lui scende dall’auto, le corre incontro, si stringono, si baciano come se la vita li avesse costretti a stare lontani per anni. Tenendosi per mano camminano verso la loro piccola casa, hanno un sacco di cose da raccontarsi. Il pranzo è quasi pronto, lei, come sempre, ha preparato qualcosa di speciale per lui che con una carezza la ringrazia. Si siedono a tavola, lui si fa il segno della Croce e come ogni giorno ringrazia Dio per la sua fortuna. Li osservo con l’incredulità di una donna ferita dall’amore, con stupore e invidia. Sono sempre molto uniti, inseparabili, presi dal loro amore così bello e raro, profondo e immenso. Presi dalle loro coccole, dall’affatto che da sempre li unisce, mentre i loro capelli imbiancano e i loro visi invecchiano. Li ho visti soffrire, cascare insieme e rialzarsi sorreggendosi l’un l’altro, li ho visti piangere, ridere, cantare, giocare insieme nel lettone… Guardo lui e le sue mani sono grandi, rovinate da anni di lavoro, ma la dolcezza del suo viso mi penetra il cuore. Lei è una donnina piccola e forte, dolce e presente che mi ha amata da sempre. Loro… semplicemente mio padre e mia madre.

Sono stanca, quasi non trovo le energie per alzarmi dal letto. Questo amore mi sta prosciugando, mi consuma poco a poco e faccio sempre più fatica a trovare le energie per andare avanti, per combattere, per sorreggere sia te che me. Avrei così bisogno di una carezza. Avrei bisogno di sentirti presente in tutto questo, di sentire che anche tu, ancora ci credi. Ed invece lasci che le cose facciano il loro corso, senza obiezioni. Mi hai lasciata, ma non te ne vuoi andare, continui a camminare con passi pesanti nella mia vita, perché anche tu, non vuoi che sia finita. Non mi vuoi perdere, me lo dici continuamente tra le lacrime, leggo amore in ogni tua sfumatura, ma non vuoi affrontare i problemi. Troppo facile nascondersi dietro i ma e i se, troppo facile fingere che tutto vada bene, troppo facile non affrontare gli argomenti, troppo facile essere al sicuro tra le braccia di una donna che ti ama con tutta se stessa! Dici che l’hai fatto per il mio bene, per non farmi soffrire. Ma che ne sai tu del mio bene? Che ne sai di quello che è giusto per me? Ti chiedo solo di aiutarmi, di aiutarmi a non spegnermi.

Finalmente sono tutti in pausa, anche oggi non mi va di uscire. Metto una delle nostre canzoni, ora posso dedicare tutto il mio pensiero a te. Chiudo gli occhi e sei qui con me. Sento le tue mani che cercano le mie, che mi accarezzano il viso e lo prendono per baciarmi. Sento il profumo della tua pelle, così liscia e calda. Sento la tua voce che mi sussurra “ti amo” con una dolcezza tale che non riesco a trovare la forza per risponderti, ma lascio che la tua voce scivoli come miele tra le pareti del mio cuore. Quanto mi manchi, amore mio. Il cuore è stretto in una morsa. Mi manca ogni cosa di te e non so come farò ad andare avanti. Mi sento stanca, scarica e vorrei solo abbandonarmi tra le tue braccia, vorrei solo ti prendessi cura di me, mi stringessi forte e mi dicessi: “piccolina, sono qui”. Vorrei solo intrecciassi la tua vita alla mia, ancora una volta, per sempre. 

Questa notte non riuscivo a dormire, avevo freddo, il lettone era ancora una volta troppo grande per me che sono una piccola donna. Alla luce dell’abatjour mi sono messa a leggere le tue lettere, i biglietti che conservo gelosamente vicino al mio cuore. Li conosco a memoria, parola per parola, conosco persino cosa provavi mentre me li scrivevi e ricordo perfettamente cosa provavo io nel leggerli. Mi lasciavi messaggi ovunque, sparsi per casa, e-mail alle 4 del mattino perché non riuscivi a dormire talmente l’amore che provavi per me ti scorreva con impeto nelle vene, sms ad ogni ora del giorno e della notte. Quanto scrivi bene, sei davvero un poeta, un poeta che scrive di me come della sua principessa. Mi chiedevo sempre come riuscissi a parlarmi così in profondità del tuo cuore, come riuscissi a descrivere così bene ciò che provavi per me, a descrivere ogni sensazione come fosse unica. Non riesco a trattenere le lacrime, Dio, perché deve fare così male? Mi chiedo cosa sia cambiato, dove ci siamo persi. Mi chiedo se ho commesso degli errori o semplicemente un giorno hai pensato che il nostro amore non poteva più essere vissuto. Leggo mille progetti in quelle lettere, ci sono desideri, sogni che riesco quasi a toccare con mano e non posso credere che mai si avvereranno. Davanti ad un desiderio, in particolar modo, il mio cuore si spezza: un figlio.  

Mi chiedo se prima d’ora io abbia mai amato veramente. Mi chiedo che genere di sentimento provavo per le persone che ritenevo di avere amato. Affetto? Simpatia? Non lo so più. Ma se mi  soffermo a pensare, mi rendo conto che ciò che sento nel cuore ora, non l’ho mai provato per nessuno.

le emozioni stando tra le sue braccia

il cuore in gola

il mal di stomaco

le mani sudate

la voglia di sentirlo

di vederlo

di sorprenderlo

di stringerlo

di guardarlo negli occhi

di baciarlo per ore

di accarezzarlo dolcemente

di stringerlo al mio cuore

…e poi…

le lacrime

il cuore che si spezza

la disperazione

la paura di perderlo

il vuoto

lo smarrimento

tutte novità.   

Nessuno mi ha mai riempito completamente cuore ed anima, nessuno è mai riuscito a farmi volare così in alto, a sorprendermi, nessuno mi ha mai fatta sentire una principessa. Nessuno, solo tu, amore mio, solo tu.

La giornata è stupenda, il cielo è azzurro come i tuoi occhi, dolci e penetranti. Fa un po’ freddo, ma ti prego di portarmi al mare, dove vivo io, lo posso solo immaginare. Appena arrivati sulla spiaggia ci leviamo le scarpe, come per non sporcare quella lunga distesa di tappeti. La sabbia, fredda e morbida, scivola via sotto i nostri passi. Il vento ci spettina, mentre ridiamo tenendoci per mano. Le onde s’infrangono su di una spiaggia quasi deserta, solo alcuni uomini sistemano dei tavoli che il vento stava trascinando verso l’acqua. Mi perdo un istante nell’immensità di quello scenario, ma tu, porgendomi una conchiglia a forma di chiocciola che racchiudeva al suo interno una conchiglia ancor più piccola, mi riporti a te. Ricordo ancora cos’ho provato nel vedere quella conchiglia, mi sembrava una mamma intenta a proteggere la sua piccola creatura. Passeggiamo lentamente, stretti l’uno all’altra, presto il sole tramonterà. Sembra incredibile, ma un divano e delle poltrone di paglia formano un salottino, arredando un piccolo scorcio di spiaggia. Ci sdraiamo sul divano stretti, convinti che qualcuno, da un momento all’altro ci avrebbe richiamati per allontanarci. Ma nessuno interruppe quel momento così perfetto. Fa freddo, tiro fuori dallo zaino una coperta, tu ti fai piccolo piccolo tra le mie braccia mentre ti stringo al mio cuore sussurrandoti all’orecchio tutto il mio amore. Il cielo si colora di rosso, giallo, arancione ed il sole lentamente si distende per prepararsi al suo sonno regalandoci uno spettacolo indimenticabile.  

Da settimane il mio pensiero è fisso su una domanda che non mi lascia in pace! Forse voi potrete aiutarmi a trovare una risposta, oppure darmi un vostro parere:

Il quesito è “semplicemente” questo:  L’AMORE BASTA? Da questa risposta dipende il mio futuro con lui! Basta ad avvicinare, a guarire, a tenere unite due persone così diverse o distanti, a far cambiare radicalmente le proprie vite, a far fare scelte che altrimenti non faremmo? Basta a far dimenticare il passato per costruire un nuovo futuro? Basta?

Sali le scale lentamente, stanco, il tuo zaino sulla spalla, ti volti, mi vedi, la tua reazione è strana, accenni un sorriso, non ti aspettavi di vedermi lì, mi ero ripromessa di non venire a prenderti, non questa volta, non oggi. Non ce la faccio, non riesco a controllarmi, scoppio a piangere in mezzo alla gente, ormai mi capita sempre più spesso. Ti fermi proprio davanti a me, uno scalino più sotto, ti butto le braccia al collo e ti stringo a me, il mio cuore batte sul tuo petto, mi sei mancato da morire! Mi abbracci piano, senza stringermi, quasi non volessi farmi sprofondare dentro di te. Ti prego, stringimi. Sei come un fiore, ti apri mostrandomi tutta la tua bellezza, il tuo splendore e subito ti chiudi, ritraendoti, come per non scoprire il tuo cuore, per proteggerlo in mezzo a quei petali così fragili. Ti guardo negli occhi, una lacrima è lì, mi ami ancora, lo so.

Forse non sarà molto, ma sono qui. Se posso donarvi un po' di calore, di conforto, racimolerò le mie forze per farvi stare meglio. Se posso dire solo una parola per farvi sentire più serene, ne dirò cento. Se allungherete la mano, troverete la mia. Grazie per queste ore di voi, grazie per la vostra solidarietà e comprensione. Vi auguro un buon week-end.

Mi si è appena stretto lo stomaco e quella sensazione che ormai conosco così bene, un misto di nevoso ed impotenza, si fa sentire tanto più forte. Mi hai appena mandato un sms per dirmi che domani non arriverai per pranzo, come promesso, ma nel tardo pomeriggio. Avevo capito che anche tu volessi vedermi, che tornassi per stare un po’ insieme, per parlare, dopo 2 settimane in cui i tuoi occhi non incrociano più i miei. Avevo fatto attentamente la spesa, tutte cose che ti piacciono, tutte curate, perfino la mozzarella a forma di cuoricini…per pranzare insieme. Come sono cambiate le cose, una volta avresti viaggiato di notte per me, perché al mio risveglio tu fossi lì a darmi il buongiorno e a dirmi: “Ti amo piccolina”!  

Io non lo so se è meglio amarti invano o non amarti per niente
Io non lo so se non smetterai mai di mancarmi
Ma io non lo so e non lo voglio sapere
ma sono condannata a pensarti per sempre

Mai più noi due
Mai più le tue labbra sulle mie
Mai più la forte intimità
e la sensualità
mai più

Oggi è un giorno qualunque, oggi si vive comunque e non so perchè
Il tempo impone distanze, il tempo è fatto di assenze e non c'è un perchè
Ma io non lo so se lo voglio sapere
ma sono condannata a pensarti per sempre

Mai più noi due
Mai più le tue paure con le mie
Mai più la forte intimità
e la sensualità
mai più
Mai più noi due
Mai più le tue promesse con le mie
Mai più la dolce ingenuità
e la complicità
mai più

si, lo so, lo so, lo so, che si vede che ho pianto
ma, non si vede quanto
E per sempre, dopo un addio
ti rimane dentro un leggero brusio

Mai più noi due
Mai più le tue paure con le mie
Mai più la forte intimità
e la sensualità
mai più