Creato da psike830 il 19/11/2005

1,nessuno&centomila

Le mie contraddizioni: vivo spegnendo incendi con la benzina

 

Messaggi di Giugno 2007

Post N° 1084

Post n°1084 pubblicato il 30 Giugno 2007 da psike830

Credo che la mia paura più grande sia dimenticare. Ad esempio non ricordo più chi dei due ha mangiato pane e salame e chi la nutella quel pomeriggio che abbiamo fatto l'amore per la prima volta, non ricordo più quella frase di Hegel che mi avevi detto davanti al cinema Azzurro e che aveva qualcosa a che fare con un'elica e col ripetersi degli eventi.

Non ricordo più il nostro ultimo bacio, forse perchè di ultimi ce ne sono stati tanti, forse perchè la vera fine nessuno la conosce, nessuno la può prevedere. Credevo di avere ancora tempo, sapevo di avertene già rubato abbastanza, ma ne avevo ancora bisogno, di altro tempo, altri modi per farmi del male.

Dimenticare: un giorno dirò solo che è stata bello senza desiderare che lo sia ancora, che lo sia ancora con te.

L'ultima volta che abbiamo fatto l'amore invece me lo ricordo ancora. Ricordo lo stupore di trovarci per caso nello stesso pub e poi gente che balla, gente che spinge, che ride e inciamparti sulle labbra, caderci dentro e non fermarsi.

Credo di essermi arresa nell'attimo esatto in cui hai poggiato la mano sull'incavo della mia schiena. Basta poco per lasciarsi andare in fondo.

Quello che non ricordo più è chi dei due ha cominciato per primo a mentire, chi dei ha tradito la prima volta, chi ha avuto meno coraggio e ha fatto finta di essere il più forte.

Avevo dimenticato quanto è bello non avere nelle narici sempre lo stesso odore: mi manchi ma ricomincio a respirare.

E non è poco.

 
 
 

Post N° 1083

Post n°1083 pubblicato il 30 Giugno 2007 da psike830

Dalle mie parti si usa il verbo "tocciare": "ho tocciato la macchina".
Stasera invece MI HANNO tocciato la macchina.
Vorrei dire a quel testa di cazzo infame che mi ha strisciato la macchina proprio nella parte di fiancata rifatta da poco che spero tanto che domattina si svegli e trovi tutte e 4 le gomme bucate, gli specchietti rotti e pure il serbatoio vuoto. Se sapessi chi è c'andrei io stessa a succhiargli la benzina e poi gliela spruzzerei tutta sui sedili.
Testa di cazzo, che tu possa non scopare per un anno intero e la prima volta che lo rifai ti si rompa il preservativo.

 
 
 

Post N° 1082

Post n°1082 pubblicato il 27 Giugno 2007 da psike830

Confini

Una mattina poi ti svegli e tutto il tempo che credevi d'avere non c'è più.
Puoi anche cercarlo, ma non servirà, la legge del "nulla si crea nulla si distrugge" per il tempo non vale: quello che è andato è andato ormai, non tornerà.

Il fatto è che nella vita ci sono delle linee che non sempre si possono attraversare, bisogna capire dove fermarsi.
Quando si arriva alla linea gialla si sa che dopo non ci sarà ritorno. Decidere di oltrepassarla significa decidere di accettarne anche le conseguenze. Il problema è che la maggior parte delle volte noi non abbiamo la più pallida idea di quali siano queste conseguenze.

Io la linea l'ho superata prima di decidere di dirti "basta", l'ho oltrepassata prima di dirti la parole "fine" e sei stato tu a spingermi con tutte e due le mani oltre quel confine.

Nell'attimo esatto in cui ho varcato la soglia tutti i muri, tutte le dighe che avevo costruito si sono sgretolate sotto il peso delle tue parole e dei sogni ad occhi aperti.
Non avevo più difese, nessun filtro a schermarmi dalle bugie e dalle illusioni. Sono stata invasa. Dall'amore.
Non credevo fosse possibile sentirlo scorrere nelle vene, sentirlo penetrare tra i pori, sfiorarti i capelli, monopolizzarti i pensieri.
Ci sei tu. Comunque e dovunque.
Ci sei anche se non ci sei.
E questo io non lo posso sopportare.

Se tornassi indietro, però, credo che quella linea io la superei comunque visto che l'amore fa tanto male quanto ha fatto bene.
Semplicemente non mi lascerei indietro l'armatura e la spada.
 

Devo solo trovare la forza di rialzarmi e camminare fino alla prossima linea gialla.

Poi lì si vedrà.

 
 
 

Post N° 1081

Post n°1081 pubblicato il 26 Giugno 2007 da psike830

Che cosa si fa quando nemmeno il tempo aiuta?

Semplicemente rivorrei tutti i piccoli gesti,
la tua pelle,
perfino le bugie.
Le rivorrei.

Non ci riesco a sentirmi viva
non ci riesco se non posso respirarti.

[Quando le ho detto che mi sono fermata in tempo
ho mentito
da tanto era troppo tardi ormai.]

 
 
 

Post N° 1080

Post n°1080 pubblicato il 24 Giugno 2007 da psike830

Da domani
o meglio da stanotte
i miei nuovi vicini saranno una coppia di sposini.
Io non me li ricordo come due entità separate, li ho sempre visti insieme, fin da ragazzini.

Ma come si fa a capire che quella è la persona giusta per te?

Voglio dire c'è differenza tra
dire che quello è l'uomo giusto perchè lo hai scelto tra tanti
e dire che quello è l'uomo giusto perchè non ne hai mai avuti altri.

E poi..."per tutta la vita"
a me mette paura.
 

 
 
 

Post N° 1079

Post n°1079 pubblicato il 24 Giugno 2007 da psike830

"Se chiudo gli occhi non ci sei
in fondo a tutti i miei vorrei..."

Si può pure guarire in fondo, basta un po' di vino.
-S. sta stappando una nuova bottiglia mentre D. lascia cadere un po' di rosso sui suoi pantaloni bianchi. S. nemmeno si arrabbia e ride tirando via il tappo-

"...almeno tu lasciassi scia, saprei come lavarti via..."

Meglio di no, nessuna scia, nessuna traccia altrimenti continuerei solo a seguirla e a perder altro tempo. Che tanto lo so dove ti posso trovare ma non son sicura che ci sei ancora. Come lasciare un libro su una pnchina del parco e sperare di ritrovarlo il giorno dopo.

"...se chiudo gli occhi dove sei
davanti a tutti i dubbi miei...."

Provo ad incastrare i pensieri negli archi del palazzo qui alla mia sinistra e mando giù ancora vino, se non posso smettere di pensarci almeno posso rallentare i pensieri, confonderli.


"...almeno tu lasciassi scia
saprei come mandarti via...."

-E. mi racconta del matrimonio a cui è stato e mi viene fame ascoltando tutto quello che si è mangiato...un tramezzino a quel bar, quello all'angolo dove tutti comprano una bottiglia di birra e se ne vanno via, quella nella via dove mi hai detto "ho voglia di far l'amore con te, l'amore bimba"

"...una volta tanto dimmi sempre,
sarà per sempre.
Quanto ti costa dirmi sempre
se poi sempre è una bugia.
Prendimi in giro e dimmi sempre
sarà per sempre.
Ma che ti costa dirmi sempre
se poi sempre è una bugia...."

E avremmo potuto anche dircelo, almeno avrebbe avuto un senso tutto questo aspettare, iniziare finire e ricominciare.
E' che io non son capace a guardare avanti, a fare progetti, il solo pensarci mi mette ansia, perchè se prendo un impegno so che poi non posso tornare indietro, so che poi non posso cambiare idea all'improvviso senza andare incontro a tutte quelle odiose conseguenze.
Posso pure amarti senza dirtelo e rinnamorarmi ogni giorno di un amore nuovo.

"...se chiudo gli occhi forse sei
tutti gli errori quelli miei.
Almeno tu fossi poesia
saprei cantarti e così sia..."

Mi ostino a scrivere invece, sperando che all'improvviso tutto diventi chiaro.
-S. versa ancora e non lo sa che D. è proprio ubriaca, non la vede nei suoi occhi la voglia di star soli e di baciarlo ed E. si avvicina un po' di più a sfiorarmi il braccio e a sorridere del mio singhiozzo che proprio non se ne vuole andare. La gente invece va via lenta e a gruppi e non ritorna-

"...chiudessi gli occhi affogherei
è un fiume in piena di vorrei..."

L'altra notte avrei preferito di gran lunga dormire invece che continuare a pensarci e poi scoprire questa dannata canzone che parla di tutto quel che sono diventata in quel tempo di indecisioni e prese diposizioni e falsi addii e ritorni.
-chissà che fine ha fatto il tappo della seconda bottiglia...S. si alza inpiedi per cercarlo e poi lo trova dietro la borsa di D. e non ci giurerei ma nel raccoglierlo lui l'ha sfiorata appena e lei se n'è accorta, ma non lo sa cosa vuole in fondo se lui o nessuno, se mille altre persone e non lui. E. ha capito che non ce n'è per stasera ed è pure un po' stanco dopo il matrimonio e a forza di sentirmi dire che ho fame è venuta fame anche lui- 

"...se almeno tu lasciassi scia
saprei seguirti e andare via..."

-E. ci fa strada tra i vicoli medievali e discute con S. se andare a destra o sinistra, qual è la strada più breve o quella più lunga e io dico che sarebbe meglio una media per far camminare un po' D. e mandarle via tutto quel vino in circolo e invece siamo già dentro il bar, quello davanti alla stazione e io prendo un altro tramezzino ed E. azzarda con un caffè e D. un decaffeinato e io ho gli occhi talmente spalancatoi che so perfettamente di non averne bisogno e vicino a S. che ordina un cappuccino io prendo solo una bottiglia d'acqua. Naturale mi raccomando che le bollicine mi danno alla testa e poi mi gonfiano e non è educato per una signorina...e poi proprio adesso che mi era passato il singhiozzo.- 

"...una volta tanto dimmi sempre,
sarà per sempre.
Quanto ti costa dirmi sempre
se poi sempre è una bugia.
Prendimi in giro e dimmi sempre
sarà per sempre.
Ma che ti costa dirmi sempre
se poi sempre è una bugia..."

Che se ne dicono tante di cose strane, come il tizio pelato seduto a quel tavolo a destra che parla di tagli di capelli, noi avremmo potuto anche dirci "sempre" mescolarlo a tutte le altre bugie e quasi non accorgercene, che quando le parole sono troppe qualcuna si perde.

"...se chiudo gli occhi non ci sei,
se chiudo gli occhi dove sei..."

la C3 azzurra che è passata adesso non sei di sicuro tu.
-"con che macchina siete?"
"con quella di D."
"e non vorrai certo farla guidare!"
"l'unico problema è che io non ho portato la patente"
e fa quasi tenerezza poggiata al muro mentre ride di qualcosa che forse E. non ha capito visto che rimane serio e si gira verso di me con uno strano ghigno.-

"...una volta tanto dimmi sempre,
sarà per sempre.
Quanto ti costa dirmi sempre
se poi sempre è una bugia.
Prendimi in giro e dimmi sempre
sarà per sempre.
Ma che ti costa dirmi sempre
se poi sempre è una bugia..."

In fondo è vero che le bugie non costano nulla, son solo parole, "verba volant" avrei potuto anche dirtelo tutto quello che penso e non mi fa dormire, avrei potuto pure tirarlo fuori invece di tapparlo dentro col rischio di esplodere e non solo con te, ma ogni singola volta con ogni singolo individuo.
L'amore non è sempre fragilità.
La sensibilità non sempre è fragilità.
Può capitare una volta di innamorarsi, indipendentemente dal fatto che la persona sia giusta o sbagliata.
-e non ci sono bagni qui, D. guarda la stazione poi guarda me e di nuovo la stazione. Ho capito qualcosa che non avrei voluto mai capire e vorrei oppormi, ma me la faccio sotto anch'io e allora siamo a due passi dalle rotaie e mi vergogno come quella volta che l'ho fatta davanti al (no vabbè...questa posso pure risparmiare di dirla) poi siamo di nuovo davanti al bar e E. dice "e se fosse passato un treno?" "probabilmente con lo spostamento d'aria mi sarei pisciata sulle scarpe"-

"...e chiudo gli occhi non ci sei
in fondo a tutti i miei vorrei.
Almeno tu lasciassi scia, saprei come lavarti via..."

-e siamo arrivati al bivio e ci salutiamo lì, tutti e 5 con D. ancora mezza addormentata e siamo quasi sulla cima della montagna e fa freddo qui e comincia a fare giorno, è veramente troppo chiaro qui il cielo. "che ore sono?" "è tardi, ma ti porto lo stesso a lago, a vedere l'alba" e guido fino ad un posto che pochi sanno e che sanno tutti e parcheggio solo per 5 minuti aprendo il finestrino e aspettando che il sole si specchi appena sull'acqua, giusto per averne un assaggio.
Poi a casa, che è già domani.-

 
 
 

Post N° 1078

Post n°1078 pubblicato il 23 Giugno 2007 da psike830

Nostalgie

Non saprei dire quale delle due telefonate che ho ricevuto oggi mi ha messo addosso più malinconia.
Mi mancate, se potessi partirei subito per riabbracciarvi!

Indovinate di chi parlo:
uno è semplice da capire, l'immagine parla da sola, per l'altro...ho scelto quest'immagine perchè me l'aveva inviata lui tempo fa su msn.

 
 
 

Post N° 1077

Post n°1077 pubblicato il 23 Giugno 2007 da psike830

Certe volte mi chiedo dove sto andando e perché ogni passo è così pesante e costa così tanta fatica, mi sembra che gli altri siano molto più leggeri.
E' pesante perfino l'aria che respiro.
Non ho una meta io, vado avanti più che altro per inerzia, tutto sembra sospeso e anche i piccoli traguardi come gli ultimi due esami a cui ho preso 28 non riescono a darmi gioia, a smuovermi dal torpore in cui sono intrappolata.
Mancano pochi passi alla fine e invece sembra ancora più lontana di quanto lo era all'inizio. Ho perso l'entusiasmo forse, i 24 anni non sono certo come i 19. Non ho più slanci, iniziative, lo sento tutto quel moto interiore, ma è come se avessi paura di tiralo fuori, di farlo uscire e allora piano si affievolisce senza trovare sfogo.

[com'era la battuta dell'altra sera?
ON - ho 'ncominciato
OFF - ho fenito]

OFF

 

 
 
 

Post N° 1076

Post n°1076 pubblicato il 22 Giugno 2007 da psike830

BOOM

Sono i luoghi, forse, ad incastrarmi coi loro mille significati e ricordi. A volte mi accorgo di essere più legata ad un luogo che ad una persona, il luogo accetta passivamente di contenere tutti i tuoi pezzi di vita e non c'è bisogno di dirglielo, di avvisarlo, semplicemente lui si riveste di un'impermeabile patina di te.
Ci sono tante cose della mia vita che non riesco a contenere e le appoggio ai luoghi: sui sette scalini dello Chalet, sulla strada che porta al casale, su quella barca blu rovesciata nella spiaggia, nelle acque del mio lago,nei vecchi diari.
Ho sempre saputo che quello era l'unico modo per liberarmene e non restarne schiacciata. Il problema è che certe cose non riesco a lasciarle andare, son le cose che a seconda di quale punto della lingua toccano sanno di miele o fiele ed è buffo come queste due parole differiscano per una sola lettera. Son le cose che fanno stare male e stare bene allo stesso tempo.
Eppure vorrei appoggiarle da qualche parte e dimenticarmene perchè sento che dentro non c'è più spazio. Forse l'unico modo è quello che hai usato tu: metterci dentro altra roba, inzepparla, in modo che i pensieri più vecchi siano costretti ad andarsene per non far esplodere la mente.

Ma io non sono come te, so già che ridurrò quello che è rimasto del mio cervello in una poltiglia.

BOOM.

 
 
 

Post N° 1075

Post n°1075 pubblicato il 21 Giugno 2007 da psike830

Ri-costruzione

Il fatto è che le tue parole avevano tutti quei colori accessi che quasi davano fastidio agli occhi ed era impossibile non ascoltarle. A lungo andare i colori erano forse un po' sfumati o forse erano i miei occhi ad essersi abituati.
Le cose finiscono quando noi ne accettiamo la fine, non quando finiscono nella realtà, nel mondo esterno.
Ci sono giorni che dimentico pure d'averti conosciuto e giorni che credo di doverti ancora incontrare. Altri invece, semplicemente, ti ricordo.
Alle sette ero in piedi al centro della cucina verde a raccontare -con l'odore di asparagi che dalla padella mi insidiava le narici-. Raccontavo di te e di me - ché di noi non si può parlare - e raccontando riuscivo a vedere nitidamente gli errori reciproci e i vuoti che continuavamo a lasciare senza nessuna intenzione o capacità di riempirli.

Non mi manchi tu, mi mancano le sensazioni: sentir scorrerere la pelle sotto i polpastrelli, impigliare le dita fra i capelli e quell'odore. L'odore dell'estate che arriva ed entra dalle finestre, l'odore dell'estate inoltrata che ti fa sudare anche nudo e immobile su un letto, l'odore della mia pelle dopo un giorno di sole e di lago, dopo un tuo tocco, l'odore di un respiro sul viso, di un bacio inaspettato, l'odore di quella maledetta stanza.
Ci credi che è quell'odore che non riesco a dimenticare?
A volte carichiamo così tanto le cose di un'importanza che non hanno che poi è difficile scinderle di nuovo.

La verità è che mi manca sentirmi fragile e vulnerabile, indipendentemente dal fatto che non lo davo a vedere. Me ne resto di nuovo qui impermeabile al mondo intorno e non c'entri tu, sono io che ogni tanto mi spengo.

 
 
 

Post N° 1074

Post n°1074 pubblicato il 20 Giugno 2007 da psike830

Se fossi un uomo sarebbe questa la mia fine.

 
 
 

Post N° 1073

Post n°1073 pubblicato il 19 Giugno 2007 da psike830

Una cara amica mi chiama alle due meno dieci del pomeriggio mentre sto giudando sulla strada del lago verso l'ospedale, sono in ritardo a lavoro, come al solito.
Mi dice che ha deciso di non uscire più col tipo con cui si è vista 3 o quattro volte.
"Manca qualcosa"
"L'attrazione?" chiedo io.
E lei mi dice sì, è proprio quella...
"Mi manca la voglia di saltargli addosso...Io l'ho visto come tu e B. vi guardavate quella sera al bar, sembravate due anime in pena a non potervi nemmeno sfiorare....più cercavate di evitarvi, più lui provava ad andare dall'altraparte della strada e più si ritrovava ad un palmo dal tuo naso, siete due calamite....è questo che mi manca, cazzo!"
 Forse è stato il "cazzo" che ha mezzo alla fine della frase a farmi riflettere.
Ho sempre saputo quello che c'è tra me e B. e più di una mia amica ci si è spaccata la testa per l'invidia, se invidia si può chiamare, ma quello che si sente dentro non è poi così da fiaba come si può credere.
Tu sai che lo desideri con ogni più piccola cellula del tuo corpo, sai che per lui è la stessa cosa, ma bisogna stare lontani per non farsi del male e non basta affatto non vedersi per mesi, la tua mente va a finire sempre lì anche se provi a pensare ad altro all'improvviso il profumo della sua pelle ti invade le narici e va sù, dritto al cervello. Ti guardi intorno e lui non c'è. LUI NON C'E'. Lui non c'è quando sei triste ed è l'ultima persona che chiameresti rimanendo senza benzina alle due di notte.
E l'attrazione che provi ti penetra ossa e cuore tanto da farti pensare di esserti innamorata sul serio stavolta, ma non è così, non può essere così, l'amore deve essere per forza un'altra cosa.
Lo dimostra il fatto che da quando l'ho mandato a quel paese mi sento meglio, sola, tremendamente sola, ma libera. LIBERA da un pensiero che non mi faceva dormire, da un desiderio che mi faceva ribollire il sangue nelle vene, da un uomo che la vita me l'avrebbe solo distrutta come io avrei distrutto la sua.
Nonostante tutte le infinite coincidenze che ci avevano fatto trovare, nonostante il modo in cui eravamo riusciti miracolosamente a non perderci, non eravamo fatti per stare insieme.

L'amore, se esite, deve riuscire a costruire e non ditruggere.

Devo solo farlo capire alle mie amiche: le favole non esistono...lui non tornerà certo su un cavallo bianco per dirmi che gli manco e anche se tornasse un bel vaffanculo non glielo toglierebbe nessuno.

FINE.

 
 
 

Post N° 1072

Post n°1072 pubblicato il 19 Giugno 2007 da psike830

Vecchi difetti

al ritorno dal lavoro mi torna in mente A., è una vita che non lo sento, gli faccio uno squillo.
Cominciamo a mandarci sms.
"rincoglionita, ti voglio bene sai? che combini?"
gli dico dell'esame di psichiatria e gli chiedo se è riuscito a trovare lavoro dopo che si è licenziato.
"no, ancora niente, in compenso però mi son dato alla droga..."
"ma nooo, non mi dire che hai cominciato a frequentare gentaccia, devo venire a darti una raddrizzata?"
"non è che pure tu sei una santa eh?! Eppoi...che vuoi raddrizzare sei una mezza alcolizzata!"

E' mconfortante sapere che certe cose non cambiano mai.

 
 
 

Post N° 1071

Post n°1071 pubblicato il 19 Giugno 2007 da psike830

I Negramaro li ho "conosciuti" al bar di Vittorio Emanuele, quello davanti alla caserma Sani, ero lì con una mia compagna di università loro compaesana che cercava di spiegarmi chi erano dicendomi che erano stati da poco a sanremo, ma io sanremo non l'avevo mai visto. All'improvviso sento una canzone su mtv, mi giro verso la mia amica e le dico "cazzo questi si che mi piacciono" lei scoppia in una fragorosa risata e io capisco chi erano i Negramaro.
Comincia così l'amore: con una serie di coincidenze, di segni premonitori che tu non riesci a cogliere.
Comincia così l'amore: all'improvviso, quando meno te l'aspetti.

Forse il mio errore sta proprio nell'aspettarmi qualcosa.

 
 
 

Post N° 1070

Post n°1070 pubblicato il 18 Giugno 2007 da psike830

sono un paio di giorni che le parole mi invadono all'improvviso e poi scappano, provo a rincorrerle ma non c'è niente da fare. Dentro rimangono solo tracce discontinue e un bisogno pazzesco di scrivere, ma non riesco a formulare frasi di senso compiuto.
Mi sembra di esplodere a sentirmi così.

 
 
 

Post N° 1069

Post n°1069 pubblicato il 16 Giugno 2007 da psike830

Lento ap-passire

"...Ora che
ho bisogno di esser fragile
non sarò al comando di nessuno..."
Malfunk - Sono il re

Ultimamente la mia vita è tutto un cercare di colmare distanze.
Tra me e gli altri, tra gli altri.

Spesso son solo distanze fisiche e allora diventano viaggi in macchina col pandino che va a sbuffi e risalite, un cd mp3 che da mesi gira nel lettore, campanelli suonati ripetutamente e sigarette tra le chiacchiere.

A volte son distanze ben più profonde.
In alcuni casi credo di non farcela, lo so che non è solo il mio pensiero a correre, che è anche il suo.
In amore sono fredda e razionale,ma in amicizia sono piena di attenzioni e ascolto.

A vederla da fuori si potrebbe dire che ogni volta che hai avuto bisogno io ci son sempre stata e ogni volta che avevo bisogno-perqualchestranacoincidenza- tu eri troppo impegnata in qualcos'altro. Non che io abbia mai insistito, non son certo il tipo da elemosinare orecchie che ascoltino o labbra che consolino, certe cose devono essere spontanee.

E ognuno poi ha i suoi momenti difficili, i suoi ritiri solitari che l'altra ha sempre rispettato, ma mi accorgo che se solo per un attimo punto i piedi il nostro equilibrio crolla: troppo basato sul tuo chiedere e sul mio esaudire.

Da quando ho rivisto R. non ho fatto altro che pensare a come tutto è cambiato, peggiorato, a come tutto si è deteriorato, a come tutto sembra irrimediabilmente perso. La colpa non è certo di tutto il tempo che è passato, la colpa è nostra che spesso ce ne rimaniamo a guardar morire i rapporti senza far niente, la colpa è nostra che non ci siamo impegnate abbastanza.

Raccatto le mie cose, ne faccio un mucchio e vedo se, mettendole insieme, ci si riesce a costruire qualcosa.

Quando tornerai sarò qui, ma per adesso mi vivo la mia vita fregandomene delle tue date e tuoi impegni, non salterò le vacanze anche quest'anno per un tuo impegno improvviso, non mi troverò alle sette del 30 dicembre senza un programma per il capodanno.

Sai che so essere egoista almeno quanto te.

Ti ricordi quando ho scritto quella canzone intorno alla frase "...se non fioriranno innaffieremo il giardino e superemo l'inverno..." ? Ho perfino concimato, srta a te togliere le erbacce e far respirare i fiori.

Altrimenti non si vien fuori vivi dall'estate.



 
 
 

Post N° 1068

Post n°1068 pubblicato il 16 Giugno 2007 da psike830

Il risveglio è lento
forse perchè il letargo
è durato molto più di un inverno.

 
 
 

Post N° 1067

Post n°1067 pubblicato il 14 Giugno 2007 da psike830

Disarmo

"non credevo fosse così
piacevole essere me
avvolgere tutto con chiarezza
per poter comprendere
i tuoi bisogni
trascurando il peso e
l’ansia incontrollabile
nel cercare di farlo
e mi riempio di nuovo
non c’é più sforzo per farlo
tutto ha un inizio, un arrivo, un cammino
Mi arricchisco ad ogni passo
Il premio é comprendere

...capisco facilmente l’attimo da cogliere
ma é in quello stesso attimo
che ti perdo..."
Malfunk - comprendere
 

Poche volte nella mia vita ho pensato di aver fatto la cosa più giusta per me e per gli altri.

Ci si sente più leggeri alla fine, anche se rimane un velo di malinconia.

Ne sono uscita quasi illesa perchè, in questo momento, il mio cuore sembra tutto intero e quasi felice per lo scampato pericolo. Eh sì perchè un uomo del genere nella propria vita è solo una mina vagante destinata ad esplodere. 

Sopravvissuta.

 
 
 

Post N° 1066

Post n°1066 pubblicato il 14 Giugno 2007 da psike830

Non sempre quando si dice basta si riesce a smettere. Perchè poi arriva LEI e dice che ti deve parlare.
Parlare di cosa? Di quanto mi è costato scrivere una trentina di parole in un sms per impacchettare definitivamente una storia di due anni e mezzo? O forse vuoi sapere se ci sono stata a letto, quante volte a settimana mi telefonava o dovrei essere io a dirti dei suoi messaggi alle due e mezzo del mattino?

Lo volevi?
Te lo sei preso?
Te l'avevo detto io che per stare con un bastardo bisogna essere altrettanto bastardi.

Lo sai come funziona? Scendi di corsa le scale e la porta ti si chiude proprio sulla faccia.

 
 
 

Post N° 1065

Post n°1065 pubblicato il 13 Giugno 2007 da psike830

Ri-incontri (reali)

Tre giorni fa ero al bar del lago a parlare del disturbo borderline di personalità, del motivo di tutti quei tagli superficiali alle braccia.
"Sentono il vuoto e quei tagli all'improvviso li riportano alla realtà, il sangue che scorre è realtà..."

Arriva lui e sorride, i capelli a caschetto lisci lisci li ha tagliati tanto tempo fa, sono mesi, forse un anno che non lo vedo. Mi saluta, chiede come va e io ricado davvero nella realtà. Nella realtà dei nostri pomeriggi a lago in due col motorino, le fughe dai carabinieri, le nostre chiacchierate sotto casa davanti al suo cancello, i gelati al bar della palestra. Un'amicizia che quel lontano 12 agosto 1998 è diventata perfino un bacio, sotto le stelle cadenti al campo, quando il muro era più basso e graffiavamo le dr marten's per scavalcare. Un bacio solo, improvviso, senza passato nè futuro e un'amicizia che in un modo o nell'altro si è sempre mantenuta.
Adesso è un uomo, ha due tatuaggi enormi, uno sul braccio destro e uno su un polpaccio. E' sempre stato così lui: bello da far paura e folle da non riuscire quasi a stargli dietro. Abbiamo sempre avuto quel rapporto si semi-interesse che non è mai sfociato in nient'altro. Quand'eravamo piccoli mi diceva che gli piaceva una ragazza e io sapevo che non ci sarebbe voluto molto a convincerla a mettersi con lui, una squadra perfetta, quasi diabolica. Poi le strade si separano per motivi che adesso non saprei neanche dire e poi c'è stata quella cena a cui lui non è potuto venire due anni fa, quella rimpatriata di bambinoni un po' cresciuti che si guardavano e si chiedevano "ma in fondo cos'è cambiato?" e a fine serata ci siamo lasciati con la promessa di vederci più spesso e non scambiarsi solo un saluto frettoloso al bar.
Lui è quello che ogni tanto mi fa uno squillo alle due di notte, lo stesso con cui ho fumato la mia prima canna, quello che a pasquetta portava sempre il pallone giù per la discesa al mio posto, quello che faceva battute per cui rideva tutta la piazza.
Devo dargli il dvd di quella cena, alla fine è solo una scusa per sapere cosa fa, dove sta, con chi si vede, una scusa per vedere quanto e se siamo cambiati, per capire quanto irrimediabilmente due persone possono perdersi.
Mi frulla in testa quella canzone, quella che gli cantavamo sempre...

Mani nelle tasche e un chiodo nella mente
esco fuori per vedere un po’ di gente
mi manca l’equilibrio e mi appoggio a una vettura
esce il proprietario con la faccia tesa e scura
e mi dice:

"Dica..."
E non si dice mai dica senza un perché
ma mica avrà capito che mi sono perso per
te

Cerco di spiegargli che la vita a volte è dura
che ci sono dei momenti dove tutto fa paura
ti senti vuoto e solo
nel grigiore esistenziale
hai bisogno di un sostegno economico e
morale, ma dire...

"Dica..."
E’ un po’ una cortesia detta senza umiltà
non sarà mica il solito problema della formalità
"Dica..." E non si dice mai dica
senza un perché
"Dica..." Ma chi ti dice Dica non si fida di te...

Ritorno dal mio giro e ti trovo sotto casa
mi domandi come sto ti dico come vuoi che
vada
non puoi darmi più il tuo amore ma pretendi
di restare una mia amica
per sempre...

"Dica..."
E non si dice mai dica senza un perché
ma mica
avrai pensato che sia un altro pezzo per te

Niccolò Fabi - Dica

 
 
 

JO

perché forse più bello che descrivere una grand’amicizia, è averne una.

 

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DUE ZERO ZERO CINQUE

RADIOFRECCIA

"...perchè le canzoni non ti tradiscono.
Anche chi le fa può tradirti,
ma le canzoni,
le tue canzoni,
quelle che per te han voluto dire qualcosa
le trovi sempre lì,
quando tu vuoi trovarle.
Intatte.
Non importa se cambierà chi le ha cantate.
Se volete sapere la mia,
delle canzoni,
delle vostre canzoni vi potete fidare..."

 
 

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