Creato da psike830 il 19/11/2005

1,nessuno&centomila

Le mie contraddizioni: vivo spegnendo incendi con la benzina

 

Messaggi del 06/06/2006

Post N° 469

Post n°469 pubblicato il 06 Giugno 2006 da psike830
Foto di psike830

La pazzia avanza (a grandi passi, enormi!)

Ero su msn a parlare del più e del meno...all'improvviso mi è venuta in mente questa cosa (veramente idiota) che una mia amica mi aveva scritto sul diario anni e anni fa.....
La dovevo scrivere assolutamente(giusto per confermare i vostri sospetti sulla mia pazzia).
Ve la regalo, ma mi raccomando è senza punteggiatura perchè dovete leggerla tutta d'un fiato!

Pensa a chi ti pensa non pensare a chi non ti pensa perchè se pensi a chi non ti pensa e non pensi a chi ti pensa chi ti pensa  può pensare che non lo pensi mentre chi non ti pensa non può pensare che lo pensi pensaci!

 
 
 

Post N° 468

Post n°468 pubblicato il 06 Giugno 2006 da psike830
Foto di psike830

Rincorro parole nel silenzio di pioggia, qualcosa che spieghi il mio stato, che me lo chiarisca.
Il nulla, ma coi tuoi occhi.
Non guardo più niente coi miei, penso come penso che penseresti te.
Tutto è un gioco di parole ormai.
Anche noi, sì, anche noi.
Settimane in silenzio poi sms, provocazioni e fughe.
Te ne vai e poi ritorni: improvviso schiaffo in pieno volto.
Porto i segni del tuo passaggio nella mia vita.
Intrecci pensieri e voglie: le mie.
Non sarò mai esplicita io, sono come te.
Mi piace giocare coi doppi sensi e stuzzicare la tua fantasia, me l'hai insegnato tu e ora mi lasci fare sorpreso di quanto abbia imparato.
TI VOGLIO e non so quanto questo sia chiaro per te.
Voglio il tuo corpo, entrarti nei pensieri, senza invaderti del tutto, lasciandoti quello spiraglio che ti permetta di respirare.
Eppure non mi muovo.
Non aspetto il destino, con noi non ha niente a che fare, noi siamo istinto.
Aspetto forse di rincontrarti per caso.
Aspetto che tu smetta di usare la mia resistenza fingendo che sia la tua forza.
La mia non è forza sai?
Forse è paura, o non sentirsi abbastanza.
L'insicurezza gestisce da sempre la mia vita.
Tu, invece, sei più fragile di quanto dai a vedere.
Avessi avuto più coraggio t'avrei spinto a forza nel mio mondo sbarrandoti le uscite o, meglio, mi sarei infilata corpo e anima nel tuo come a te sarebbe piaciuto facessi.
Ed è tutto quello che non ho fatto che mi manca.
E forse è anche quello che tiene ancora teso quel filo che sta diventando cordone ombelicale e non posso certo permettermelo con te.

[La forza delle cose che ci uniscono
s'infrange contro gli argini di un giorno
sorvola tutte le cose normali
si ferma su particolari inutili
e meno male che erano scontate tante parole dette un po' per gioco
.....
e 1 un po' cosi come ci viene
...domani sarà un giorno eccezionale ....
sublimerai i miei attimi per sempre
domani saraà un giorno come tanti
l'abbiamo letto spesso sui giornali
e ci fa sembrare tanto stupide le cose più normali
che invece sono quelle più importanti
perché ci fanno stare più vicini
e da quando ci bastiamo non ci sono più confini
vorrei poterti ancora conquistare
vorrei poterti avere come mi pare
vorrei poterti avere ancora qui per dirti non andare...]
 
 Le cose che ci uniscono
A. Britti.

 
 
 

L'osceno (ha i tuoi occhi).

Post n°467 pubblicato il 06 Giugno 2006 da psike830
Foto di psike830

                                                                          [...ma dici il sesso senza amore non ti ispira
però il concetto questa sera ti attira
gli istinti veri sono fondamentali
ma tu non ti abbandoni
tu non senti odore di fiori?]
Fiori-Povia.

[...Perchè c'è una parte di me
che esiste solo tra le tue dita
e vede coi tuoi occhi...]
Deliri-Psike

Per giorni hai lasciato la mano poggiata sul coperchio: ti piaceva dilatare l'attesa e posticipare la sorpresa di cosa vi avresti trovato.
Ti soffermavi solo sui riccioli biondi che accarezzavi e gli occhi azzurri in cui fingevi di perderti, poi hai incontrato le sue labbra e la curiosità si è fatta vera, concreta... e allora provavi con "scavicchi ma non apra", ma la resistenza che incontravi era più forte....tu che non c'eri abituato coi tuoi occhi da cerbiatto e il viso dolce, tu che schioccavi le dita e cadevano ai tuoi piedi e ne eri talmente inconsapevole da esserti abituato a tutto questo...
E credevi che anche con lei sarebbe stato semplice giocare, mentire, alzare la posta e vincere.
Non sai perchè ma da subito l'hai portata in mezzo ai tuoi amici, al tuo mondo, vedevi che si adagiava così bene sui loro discorsi, sui loro pensieri e a tavola mangiava di tutto e non doveva per forza sedersi accanto a te.
Allora il desiderio s'è fatto più forte e una notte dopo averla invitata a cena l'hai portata nello studio, dove ti senti di casa, dove ti senti protetto, dove il lettino nero aveva già ospitato altri corpi e nessuno di questi si era mai tirato indietro...
Pensavi che dopo quasi un mese lei si sarebbe arresa, ti avrebbe lasciato entrare senza tante difficoltà per poi accorgerti che non era solo un problema di tempo e di bon ton.
Allora hai dubitato.
Di te, delle tue capacità, della tua sensibilità e lei un venerdì, senza guardarti negli occhi per il troppo imbarazzo, ti ha detto di aver paura di non essere all'altezza...
Sapevi di avere più esperienza, magari con un'altra ti sarebbe scappato da ridere, ma di fronte ai suoi baci che ti hanno portato a dire "non credo d’aver mai baciato prima di te"di fronte a questo....hai preferito tacere davanti al brivido che per un attimo t'ha attraversato la schiena.
E allora hai "rinunciato", hai pensato che prima o poi sarebbe accaduto da solo e l'attrazione che provavate prima o poi avrebbe portato da qualche parte...Hai smesso di cercare il suo corpo, ma non riuscivi a fare a meno dei suoi baci....
La domenica l'hai invitata, quasi senza malizia, a studiare sulla grande scrivania vuota.
L'hai accolta nel tuo letto insieme ai suoi libri di psicologia e la guardavi leggere interessata mentre distrattamente ascoltavi Milan-Juve decisiva per il campionato e la Roma che lotta per la retrocessione.
Le regali, ogni tanto, dei baci morbidi, brevi, per non distrarla e non metterla in imbarazzo, per non farla sentire sotto pressione e lei si limita a rispondere e tu, all'aumentare della voglia aumenti a vostra distanza.
Senti che lei se ne accorge, speri che almeno l'apprezzi.
Ma dopo tutte le paranoie del venerdì hai paura di fare qualsiasi mossa.
Ti avvicini per un altro bacio lieve e senti che stavolta ha un sapore diverso, è più lungo, intenso e le mani di lei ti accarezzano il viso e tu chiudi gli occhi al tocco, ti lasci coccolare, ti abbandoni e non ti importa come andrà a finire.
E iniziate a giocare e ti sembra di capire come andrà a finire, ma non ci credi, perchè con lei non si può mai sapere....
Poi...le sue dita nella tua bocca...e il mondo scompare, nonostante il sole di maggio filtri dalle finestre aperte e illumini tutta la stanza alle 3 di questo pomeriggio e la spogli piano, sperando che lei non se ne accorga, che lei non cambi idea...
La guardi, abbandonata, stavolta lascerà guidare te.
Per un attimo apre gli occhi incontrando i tuoi e la vedi arrossire per l'imbarazzo di trovarsi nuda tra le tue braccia....pensi che se cambiasse di nuovo idea stavolta impazziresti, ma lei sorride, sorride e ti bacia e fate l'amore, lì, alla luce del giorno, e ti stupisci dell'armonia dei corpi, dell'intesa, del ritmo....
Rimani così...ad accarezzarla, come se ti avesse fatto un dono prezioso che non ti aspettavi e il cuore è ancora in gola e non solo per la dolce fatica....ti domandi chissà se è stato un caso o se sarà sempre così con lei....
E nei giorni successivi la cerchi e lei si fa trovare, ma non ti viene a cercare...risponde ai tuoi messaggi, alle tue chiamate, ma non è mai la prima a farsi sentire....e no che non ci sei abituato....
Le notti poi le passate insieme, chiusi nella tua macchina in compagnia della tua coperta rossa e degli urli soffocati e cominci a chiederti se è davvero possibile che tu la conosca solo da un paio di mesi e il tuo corpo scivoli sul suo come se l'avesse sempre fatto e lei, nonostante la sua timidezza, non è imbarazzata, non se ne vergogna e ti accarezza senza volgarità, con la dolcezza di chi sembra innamorato e tu non sai far altro che ricambiare...
Ora frughi in quella scatola, cerchi qualcosa che sia spiegazione, che sia chiarimento, che riesca a fermare il battito accelerato.
Ma lei è sfuggente, quasi timorosa, altezzosa....
Di notte poi si trasforma e diventa gatta e diventa coccole e credi quasi sia amore farlo così, per ore senza riuscire a fermarsi, senza stancarsi, senza quasi accorgersene e ogni volta vedere l'alba e sentire il gallo cantare e nonostante questo voler rimanere....
Nel tempo libero, intanto, infilavi nella tua vita altre donne, altre storie, ponendole su un altro piano, perchè tra le lenzuola fin'ora solo lei aveva conosciuto i tuoi veri gemiti....e lei, a tua insaputa, faceva lo stesso, con in testa gli stessi pensieri...Solo che lei era più furba, più scaltra e non si è mai fatta scoprire...tu invece la verità gliela facevi cadere addosso senza accorgertene, privo di quelle piccole accortezze che forse solo le donne hanno...
E non serviva a niente negare, promettere...lei sembrava non ascoltare...ti diceva che non voleva false promesse o scuse, voleva solo la tua sincerità...diceva che eri libero di fare qualsiasi cosa, ma dovevi almeno avere la decenza di metterla al corrente....così è iniziato il gioco che poi ti portava sempre a trascinarla nel tuo letto,a volte anche con l'inganno pur di averla, pur di passarle la lingua sulla schiena possedendola e chiedendole di urlare e di baciarti così come solo lei sapeva fare....
Non avete mai parlato di un futuro da progettare, sembravate esistere solo nell'attimo in cui eravate insieme, in cui le dita si sfioravano e lei amava il tuo odore, impazziva per il profumo della tua pelle e  ti ammirava e stimava anche come uomo, per la tua carriera, il tuo modo di vedere il mondo, ma tu questo non lo vedevi, anche se lei te lo diceva tu sembravi non capire, a volte, perfino, ne ridevi.
Ti ammirava, certo, ma non ha mai avuto una parola di cedimento, non sembrava mai accusare il colpo, raramente hai visto tremare il suo sguardo e forse solo in momenti di pura intimità...
E questo proprio non potevi sopportarlo...provavi a capire e non riuscivi e diventavi ancora più misterioso...Ai messaggi vi rispondevate dopo ore o giorni, aspettare uno squillo era diventata una gara di resistenza, eppure....eppure...tornavate sempre, non avete mai pensato di perdervi, non avete mai pensato di finire qualcosa che ancora non era iniziato....


Ho finito le parole....dopo questo...il vuoto....(avete ragione a pensare che gli psicologici sono tutti fuori di testa, io vi sembro normale?)(nelle prime righe sono arrivata perfino all'autocitazione.....è grave, è grave...)



 
 
 

JO

perché forse più bello che descrivere una grand’amicizia, è averne una.

 

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"...perchè le canzoni non ti tradiscono.
Anche chi le fa può tradirti,
ma le canzoni,
le tue canzoni,
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le trovi sempre lì,
quando tu vuoi trovarle.
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Non importa se cambierà chi le ha cantate.
Se volete sapere la mia,
delle canzoni,
delle vostre canzoni vi potete fidare..."

 
 

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