stradanelbosco

Grande Tramp, non ti curar di loro. Si dice pure :" Puoi pur mangiare mele e ciliegie, ma infelice quella pancia dove non entra il pane". Ciao. Valeria

Ciao, Valeria!!! tornata sei, ahh??? Il Burkina??? e le aeccinazioni?? racconta!! Mi sa che hai sentito il profumo della puccia e sei corsa da me!!! lo sapevo! tt

Le pucce con le olive sono tra i ricordi più vivi delle mie estati salentine. Insieme alle burrate, naturellement.
A proposito, non è che della tradizione ti è stata tramandata la ricetta?

cara SANDALOS, le stati salentine o comunque del SUD SUD , somno magicjhe, ma nel Salento lo sono ancor di più perchè è una lungua di terra benedetta circondata dal sublime mare.
La ricetta per la puccia con le olive, dovrebbe essere, secondo la danna che normalmente ancora le fa, in questi termini: " Puccia cu le volie: 1 kg farina di grano, un quarto di dado di lievito di birra, 15 g. di sale marino fino, acqua qb.Impastare energicamente con tre mani e lasciare riposare per 4 ore sotto le coperte di lana di un letto "mai usato":). Aggiungere le olive nere a piacere, reimpastare e formare i pani che devono rilievitare per circa un'ora. Preparare il forno a 300 gradi,poggiare una mano bagnata per costatare la temperatura, quindi infornare e sfornare poco "prima che si brucino".
Queste le esatte parole della donna!!! le tre mani voglio dire fare con energia come si avessero tre mani! Chiaramente poi il letto deve avere le coperte " prive di odori vari":)). La purezza innanzitutto e la genuinità!! La puccia con le ulive è sacra. Le olive che devino essere messe nel pane NON, dicesi NON , devono essere snocciolate!! altrimenti si sciolgono nel pane! Però avvertire assolutamente i mangiatori di puccia del fatto, altrimenti si ritroveranno con qualche dente in meno e qualche bestemmia sulla coscienza!! :)Comunque non so se riuscirai a fare sta cosa; se tui potessi non arrenderti alla prima prova, andrebbe bene ache non arrendersi alla seconda , ma prima o poi ti verrà la fragranza della puccia! E poi se hai qualche amico pizzaiuolo o nel tuop giardino, se hai il giardino, un piccolo forno per il pane, sarrebbe l'OPTIMUM!!! grazie! tt

Sei riuscita a farmi scrivere una ricetta!! cosa che io non farei mai! ma a una Regina non si può dir di no! :)

Comunque va tutto a merito del Senatore Cappelli!!tt

SANDALOS!!!!
A COSA SERVE IL NOCCIOLO DELLE ULIVE NELLA PUCCIA?
Le olive, in Puglia rigorosamente DEVONO avere il nocciolo altrimenti si tende a mangiare la Puccia a grandi morsi e non a piccoli bocconi (buccellare appunto, da " buccellatum",la puccia delle Legioni romane ) contravvenendo ad una delle regole dietetiche fondamentali: piccoli bocconi e masticati a lungo e con attenzione. Il nocciolo serve per questo!!!Però attenzione ai denti!!! tt

continuo...
ora parliamo del " pizzu" quello di forma schiacciata!
PIZZO: anticamente il pizzo (masch di pizza) era una focaccia cotta sotto la cenere.( I migliori pizzi li fanno in Sicilia, dei quali i più piccoli si chiamano pizzini che si cucinano sempre di nascosto ...sotto la cenere.:) In ogni modo, dopo le 4 ore di lievitazione della pasta, si aggiungono cipolla tritata, 1 scatola di 400gr di pelati sminuzzati,"senza sugo", olive,origano e ancora sale qb.
Lasciare riposare per 1 ora. Poi con un mestolo versare tante piccole focaccine su un asse di legno possibilmente pulito, girarli nella farina asciutta e infornarli a 400 gradi dopo aver costatato la caloria con la mano sinistra.Dopo 45 min. di cottura, si possono mangiare caldi e croccanti. A volontà anche peperoncino. E Diu cu te la manda bbona, cummare regina SANDALOS!!! famme sapire se ci riesci cu ffaci ste cose prelibate de lu Salentu meu!!! statte bbona!servo vostro!!! tt

Che bontà e che varietà!

In effetti è una grande sinergia: il BUONO e il VARIO!!! Il grano e l'orzo sono favolosi da noi giù!!Solo che a guardare quelle foto fa veramente venir la fame! grazie! tt

Quanto mi piace anche questo post!Io adoro cucinare,inoltre sono nipote di nonno paterno chef e sono meridionale per parte materna(Abruzzo e Molise).Devo aggiungere altro?Certo a vedermi non mi si direbbe meridionale per metà e nemmeno spagnola(ho anche ascendenze spagnole),ho la pelle chiara e gli occhi chiari:-)))

complimenti per aver avuto un nonno " chef" , addirittura!!! e poi l'ABRUZZO" non il meridione, è centrale nella nostra penisola! Pensa tu che noi di Maglie, chiamavamo " austro ungarici, quelli di Brindisi!!!!:) Anche la Spagna nel Salento è stata importante! greci e Spagnoli si sono quasi fusi, eccetto che nei 9 paesini ellenofoni, rimasti senza conatminazione spagnola o normanna, per via del " grìko" il famoso dialetto greco!! Io appartengo a uno di questi paesini e i miei parlavano in grìko! al liceo non facevo nessuna fatica a tradurre Erotodo,e dove non capivo andavo da mia nonna Apollonia, che me lo traducava all'istante! Ciao, gentile YOKO. tt

ho voglia di friselle con il pomodoro!

me le ero portate da giù , la scorsa estate, ma sono finite, e quelle che si trovano da ste parti modenesi, non sono buone! tt

Buono il pane con le olive e anche quello con l'uva passa, il pane fatto in casa in grandi forme si usa ancora oggi al sud in qualche famiglia che ha il forno. Ai tempi era così ovunque a casa mia invece al nord il pane s'è sempre comprato, mentre i miei genitori all'epoca portavano grano al mulino lo facevano macinare, quel poco lo tenevano e si facevano fare il pane il resto veniva venduto, raramente mangiavano pane... sostituito dalla polenta, essendo molto poveri e a mezzadria. Ciao TT

certamente! bello il tuo commento! Da noi non c'era la polenta, sicuramente e ad essere sinceri a me non piace e non la mangio ancora per via di quel granuloso!! io son nato in tempo di guerra e la farina si comprava al mercato nero, mi diceva mio babbo. Lui di notte andavacon la bicicletta dove si diceva che c'era e ne prendeva un sacco, poi mia mamma faceva il pane, le famose puccie di grano duro che duravano fino a due mesi!! Non apprezziamomai abbastanza il pane, secondo me! non per niente la preghiera più bella recita: " Dacci oggi il nostro pane quotidiano..." Non dice dacci oggi il nostro caviale quotidiano :) L'acua e il pane sono le unioche cose che dissetano e saziano veramente. Il resto mancia! Grazie! tt

Al nord Piemonte, Lombardia e Veneto la polenta rappresentava l'alimento base per i poveri soprattutto, essendo economico e riempie, come altrove il pane, per questo il nomignolo di "polentoni" :-)

noi invece eravamo talmente poveri che mangiavamo la terra, Te qui il fatto che ci chiamano terroni!!!:)

L'antica saggezza contadina, unita alle scarsità di risorse, era riuscita a trasformare il pane, con l'aggiunta di modesti elementi, in un vero piatto.

verissimo! Come si può rendere sublime ca coda semplicissima, solo con la fantasia e con l'amore!! Grazie! tt