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Il 10 dicembre del 1948 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamava la Giornata Mondiale per i Diritti Umani
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CONDANNA DEL COMUNISMO
Risoluzione del Consiglio di Europa n.1481 del 25 gennaio 2006 - Condanna del Comunismo
Il 25 gennaio 2006 l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa approva la Risoluzione n. 1481, che condanna i crimini dei regimi comunisti
europei.http://www.democraticicristiani.it/europa/ris_1481.html
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Il Partito del Sud
Post n°277 pubblicato il 30 Luglio 2009 da a_tiv
Se c’è una cosa di cui gli italiani non sentono assolutamente il bisogno questa è la creazione di un nuovo partito. Se nell’Italia repubblicana, per ogni nuovo partito fondato, fosse stata invece realizzata un’opera pubblica non staremmo ancora oggi a denunciare le carenze infrastrutturali, la precarietà degli edifici, la mancanza di strade, scuole, ospedali, linee ferroviarie, porti, aeroporti, verde pubblico, carceri e case popolari. I costi dei partiti sono enormi. Tutti sanno o sospettano che questi costi vadano sempre a carico dei contribuenti, anche di quelli a cui viene l’orticaria solo a sentir parlare di un nuovo partito. In questo scorcio d’estate in cui il Mezzogiorno, per mostrare le sue straordinarie bellezze, si illumina con il cielo più terso ed il sole più limpido d’Italia, le voci insistenti della formazione di un Partito del Sud, tolgono la tranquillità ed il sonno, più dello scirocco che, di sera, soffia dall’Africa. Chi è meridionale conosce quali siano davvero le politiche per il Sud. Sa molto bene che la soluzione non è nei soldi, alimento spesso di mafie e clientele. La sicurezza, le strutture adeguate, i trasporti veloci ed i servizi efficienti sono invece i bisogni primari. I diritti e la legalità devono subentrare alla gestione arrogante e clientelare del territorio. Chi è meridionale rifletta sui soldi spesi per anni a Napoli per l’emergenza “monnezza”, o a Bari con l’affare “sanità” ed avverta il bisogno della fiducia nelle funzioni dello Stato, perché siano sempre al servizio della legalità, perché sappiano erogare giustizia con rapidità, senza sollevare polveroni che finiscono col celare le responsabilità, intorpidire le acque o favorire una parte politica. La gente del sud chieda Giustizia! Non servono alla trasparenza le gesta erotico-sputtananti di compiacenti “signorine” se finiscono per coprire, con le pruderie di una cultura provinciale, la questione morale del centro-sinistra pugliese. Il Meridione ha bisogno di liberare le sue energie dalle catene dei soprusi e dalle acque melmose di interessi, vendette e ripicche. Il Mezzogiorno deve affrancarsi dalle furbizie della burocrazia, della politica e del malaffare. Il Sud deve liberarsi dall’usura, dal pizzo e dall’abuso. Bisogna essere chiari, anche a costo di sembrare sbrigativi e rozzi. Il Partito del Sud nasce, se nasce, per chieder danaro. Attorno all’idea si sono subito formate cordate, più o meno palesi, tra chi fiuta l’opportunità e chi mira al riciclaggio. Nell’un caso e nell’altro, sarà sempre una raccolta differenziata. E’ bene che si sappia, però, che la politica non è solo spesa e gestione, ma soluzioni. La lotta tra poveri, ed il braccio di ferro per contare di più, è stato il risultato di oltre 60 anni di politiche con la questione della “centralità del mezzogiorno” in piedi. Questa “centralità” è stata tra gli obiettivi primari di quasi tutti i 66 governi italiani del dopoguerra . La Questione meridionale ha saturato la letteratura politica, sociale ed economica, come sosteneva Leonardo Sciascia: “Sappiamo bene che c'era già una "Questione meridionale: ma sarebbe rimasta come una vaga leggenda nera dello Stato italiano, senza l'apporto degli scrittori meridionali”. Niente è cambiato, però, da quel “c’era già”: perché non è cambiato il modo di affrontarla la "Questione". Basterebbe riportare la contabilità dei costi di questa politica per il mezzogiorno e dimostrare che con la spesa sostenuta sarebbe stata assicurata una vita agiata a tante generazioni di meridionali. La classe dirigente doveva solo astenersi dal fare qualsiasi cosa, per non combinare ulteriori guai, come è accaduto all’Ospedale di Agrigento, posto sotto sequestro dall’autorità giudiziaria, con le strutture portanti di calcestruzzo realizzate con la sabbia. Lombardo e Miccichè, anziché al Partito del Sud, pensino ora ai 1400 degenti che non si sa dove potranno essere diversamente dislocati! Vito Schepisi |
UNDICI SETTEMBRE
Crono 911: tutto su l'11 set 2001 a N.Y.
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GIORNATA DELLA MEMORIA
27 gennaio 2007 Il giorno della memoria
Per non dimenticare
Dove eravamo?
Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, anime tragiche, tragici volti stupiti, adunati come gregge sperduto, chiuso tra cani pastori con sembianze d'uomo.
Latrati incomprensibili davano tremito nascosto alle loro membra, al loro il cuore; la loro anima immobile di terrore, i loro pensieri mortificati da abusi su corpi e anime.
Era sempre inverno in quegli anni, anche in primavera e in autunno e in estate.
Dov'eravamo noi, allora?
Conducevamo quei treni, tragici forzieri d'umano carico, o li aspettavamo tra la neve, quei convogli?
Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, e un attimo eterno di disperazione mi ha investita.
Disarmata e impotente ho sparso inutili lacrime nel guardarli, e ho chiesto un inutile perdono alla vita, per me e per tutti coloro che, allora, calpestarono esistenze innocenti con gli occhi dell'anima bendati.
Ringrazio sentitamente una mia cara e sensibile amica, autrice delle parole. Parole che ho condiviso e chiesto di rendermele disponibili.
GRIDO DI LIBERTÀ
"Signor Presidente, lei si vanta di aver dato al nostro paese una libertà della quale non ha mai goduto, mentre l'unica libertà che ancora non ci è stata tolta è quella di respirare e camminare, per il resto non abbiamo mai vissuto in una situazione peggiore per quanto concerne le libertà individuali e collettive.
Probabilmente non condividiamo il significato della parola libertà.
In una società libera gli studenti non sono cacciati dalle università in quanto dissidenti, non sono pestati regolarmente dai suoi sostenitori perché contrari al suo governo, non si vedono negare il diritto a organizzarsi in associazioni o a pubblicare riviste.
Lei ci ha accusato di essere agenti di potenze straniere, se riuscirà a dimostrare questa sua accusa ci autoimpiccheremo per aver tradito il nostro paese.
Quelle grida che lei ha ascoltato lunedì, non erano voci individuali, era la voce di un popolo che chiede libertà, democrazia e giustizia.
Impari ad ascoltarla."
Lettera scritta dagli studenti dell'Università di Teheran al Presidente Ahmanidenejad - Teheran dicembre 2006
ICH BIN EIN BERLINER! (J. F. KENNEDY 26.6.1963)
«Ci sono molte persone al mondo
che non comprendono, o non sanno,
quale sia il grande problema tra
il mondo libero e il mondo comunista.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che
il comunismo è l'onda del futuro.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che,
in Europa e da altre parti,
possiamo lavorare con i comunisti.
Lasciateli venire a Berlino!
E ci sono anche quei pochi che
dicono che è vero che
il comunismo è un sistema maligno,
ma ci permette di fare progressi economici.
Lasst sie nach Berlin kommen!
Lasciateli venire a Berlino! [...]
Tutti gli uomini liberi,
ovunque essi vivano,
sono cittadini di Berlino,
e quindi, come uomo libero,
sono orgoglioso di dire,
Inviato da: aldo.giornoa64
il 25/03/2015 alle 21:09
Inviato da: aldo.giornoa64
il 26/01/2015 alle 21:57
Inviato da: Vince198
il 23/09/2014 alle 17:09
Inviato da: Kalim44
il 12/08/2014 alle 10:51
Inviato da: a_tiv
il 14/07/2014 alle 07:48