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Un blog creato da a_tiv il 28/10/2006

Il Libero Pensiero

Il blog di Vito Schepisi

 
 
 

10 DICEMBRE: GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI

Il 10 dicembre del 1948 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamava la Giornata Mondiale per i Diritti Umani

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI


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CONDANNA DEL COMUNISMO

Risoluzione del Consiglio di Europa  n.1481 del 25 gennaio 2006 - Condanna del Comunismo

Il 25 gennaio 2006 l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa approva la Risoluzione n. 1481, che condanna i crimini dei regimi comunisti

europei.http://www.democraticicristiani.it/europa/ris_1481.html

 
 

 

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Vendola in Puglia paga le "cambiali" all'Udc

Post n°352 pubblicato il 07 Luglio 2010 da a_tiv
 
Foto di a_tiv

Nella Regione Puglia i componenti del centrodestra della settima commissione consiliare “Affari Costituzionali” si sono dimessi dalla commissione. Hanno fatto la stessa cosa anche i consiglieri del gruppo Moderati e Popolari (nuovo gruppo composto da tre consiglieri eletti con il PD, l’Idv ed il Pdl). La settima commissione è una commissione di garanzia ed è assegnata alla minoranza. Il Presidente del Consiglio Regionale Onofrio Introna parla, però, di consuetudine politica. Sostiene che la motivazione di doverla assegnare “ad un esponente del maggior gruppo d’opposizione è da ritenere non formale, ma politica”. Tra gli aspetti formali e quelli politici, però, c’è la sostanza della “consuetudine” che in questo caso viene calpestata.

Una commissione di garanzia a beneficio dell’opposizione è tale se l’opposizione ne possa essere rappresentata con tutta la sua autorevolezza formale e politica, e non se si sceglie di farla rappresentare da un consigliere che deve la sua nomina alla volontà della maggioranza e che trova la sua nomina contestata dall’opposizione, forte del 44,22% dei voti dei pugliesi. I consiglieri di centrodestra si sono dimessi perché la commissione è stata assegnata ad un consigliere Udc.

Un metodo da mentalità autoritaria come appare quella del Governatore Vendola. Questi è uno dei presidenti regionali indicati come “cialtroni” da Tremonti. E’ il Governatore che ha recentemente ipotizzato il secessionismo, lasciando dubbi sul da che e da chi. Il Governatore che deve ancora spiegare ai pugliesi i motivi del mancato utilizzo dei fondi europei per lo sviluppo; che deve dar conto delle promesse del 2005 del salario garantito, dell’abolizione sia delle liste di attesa che dei ticket sanitari e che, avuta in eredità una sanità con i conti a posto e con saldo attivo, l’ha precipitata nei debiti, nei disservizi, negli sprechi e nella corruzione.

Vendola che occupa anche gli spazi dell’opposizione deve spiegarci come mai la Puglia perde lavoro,  non ha un piano di sviluppo, ha grosse difficoltà con lo smaltimento dei rifiuti, è deturpata nel suo territorio, ha l’agricoltura in crisi e le città degradate. Deve spiegarci gli sprechi e le megalomanie, i compensi tra i più alti d’Italia, il numero dei dirigenti, le consulenze, le sedi all’estero. E dato che si trova deve anche spiegarci se sia morale, con la crisi che c’è e con i tanti problemi per le famiglie e per i giovani, chiedere, come ha fatto, l’allargamento del numero dei consiglieri da 70 a 78 (otto in più e tutti a favore della sua maggioranza). E’ pazzesco pensare di voler essere premiato perché non è stato, invece, premiato dagli elettori ottenendo solo il 46,05” dei voti e dovendo la sua elezione esclusivamente alle furbizie  elettorali di Casini e Poli Bortone.

Che sia un debito che Vendola sta pagando a Casini a spese dell’opposizione di centrodestra? E’ ciò che sostiene il Pdl ed il suo capogruppo Rocco Palese: “Vendola oggi ha pagato la seconda rata della cambiale del Patto elettorale con l’Udc: prima il segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio (che l’Udc ha rifiutato da noi e accettato dalla maggioranza), oggi la presidenza della VII Commissione che la maggioranza ha preteso di dare ad un centrista. L’Udc da oggi è formalmente in maggioranza e di questo risponderà ai propri elettori, ma la maggioranza si rende oggi colpevole di aver consumato uno strappo istituzionale senza precedenti”.

Il successo di Vendola in Puglia non è stata una meteora. E’ bene che a freddo si sappia che, nelle recenti consultazioni in Puglia, le cose sono andate così: il centrosinistra capeggiato da Vendola ha ottenuto il 46,05% dei voti; il centrodestra capeggiato da Palese ha ottenuto il 44,22% dei voti e la lista della Poli Bortone, alleata con Casini, ha ottenuto il 9,43% dei voti, (Udc di Casini 6,5% e Io Sud di Poli Bortone 2,93%).

Se si parla di minoranza, sostengono pertanto nel Pdl, appare chiaro che si faccia riferimento a quella che ha conteso la guida della regione a Vendola. Se è così, appare  sospetta la convergenza della maggioranza sul candidato dell’Udc, spacciato per il candidato della minoranza.   Il Pdl e tutto il centrodestra avanzano il sospetto che la pattuglia degli uomini di Casini sia in effetti una finta minoranza. Un sospetto già apparso allorquando il gruppo degli uomini di Casini rifiutava l’offerta di un  incarico nell’ufficio di Presidenza in rappresentanza dell’opposizione, mentre accettava la stessa offerta fattagli dalla maggioranza. Quando si dice che la forma sia sostanza!

La maggioranza, inoltre, non può non essere consapevole che per minoranza debba intendersi la reale alternativa politica alla giunta guidata da Vendola. Non ci sono margini di interpretazione. Anche i numeri parlano chiaro. Se fosse confermata la bocciatura dell’allargamento dei consiglieri regionali della Puglia da 70 a 78 (tutti ad esclusivo beneficio della maggioranza) e con il disimpegno di alcuni consiglieri (2) eletti nella maggioranza, ora nel nuovo gruppo Moderati e Popolari collocatosi all’opposizione, si ridurrebbe il numero dei consiglieri di maggioranza in Consiglio Regionale (36 contro 34 dell’opposizione), rendendo più che un sospetto l’Udc che si prepara al soccorso.

Vale la pena riportarne gli aspetti più salienti della conferenza stampa del Capogruppo del Pdl Rocco Palese: “E' la prima volta – ha detto – che questa Commissione meramente istituzionale diviene merce di scambio politico”.“Quando la maggioranza – ha continuato – stamattina ha imposto la votazione di un Presidente dell’Udc abbiamo abbandonato i lavori della Commissione e ne chiediamo l'abolizione perché non ha più senso che essa esista. Specie dopo che, in nostra assenza, la maggioranza come un caterpillar si è votata pure il vicepresidente che spetta all’opposizione”.  ''Oggi - ha detto ancora Palese - la sinistra ha compiuto il vilipendio della democrazia; ha dimostrato che vuol balcanizzare il Consiglio regionale. Nostro malgrado non potremo tener fede all’impegno di fare di questa una Legislatura costituente e da oggi il nostro atteggiamento cambierà: finora da parte nostra ci sono state solo censure politiche, da oggi ci rivolgeremo anche ad altre Istituzioni per ottenere giustizia e verità, per far valere ragioni e diritti che in questo Consiglio non esistono più. Se Vendola pensa di eliminare così le altre forze politiche sbaglia: se parteciperemo ai lavori delle altre Commissioni si accorgeranno di noi”.

Sono espressioni che per peso e gravità si commentano da sole. Sono in pericolo le garanzie democratiche in Puglia.  

Vito Schepisi

 
 
 
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UNDICI SETTEMBRE

Crono 911: tutto su l'11 set 2001  a  N.Y.

Storia, Documenti e perizie ufficiali

su

http://nuke.crono911.org/

 

LA GIORNATA DEL RICORDO

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Il ricordo dei martiri delle foibe e dell’esodo dei 350.000 italiani, giuliani, istriani e dalmati

 

GIORNATA DELLA MEMORIA

27 gennaio 2007 Il giorno della memoria

Per non dimenticare

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Dove eravamo?

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, anime tragiche, tragici volti stupiti, adunati come gregge sperduto, chiuso tra cani pastori con sembianze d'uomo.
Latrati incomprensibili davano tremito nascosto alle loro membra, al loro il cuore; la loro anima immobile di terrore, i loro pensieri mortificati da abusi su corpi e anime.
 

Era sempre inverno in quegli anni, anche in primavera e in autunno e in estate.
Dov'eravamo noi, allora?
 

Conducevamo quei treni, tragici forzieri d'umano carico, o li aspettavamo tra la neve, quei convogli? 

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, e un attimo eterno di disperazione mi ha investita.
Disarmata e impotente ho sparso inutili lacrime nel guardarli, e ho chiesto un inutile perdono alla vita, per me e per tutti coloro che, allora, calpestarono esistenze innocenti con gli occhi dell'anima bendati.

Ringrazio sentitamente una mia cara e sensibile amica, autrice delle parole. Parole che ho condiviso e chiesto di rendermele disponibili.

 

GRIDO DI LIBERTà

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"Signor Presidente, lei si vanta di aver dato al nostro paese una libertà della quale non ha mai goduto, mentre l'unica libertà che ancora non ci è stata tolta è quella di respirare e camminare, per il resto non abbiamo mai vissuto in una situazione peggiore per quanto concerne le libertà individuali e collettive.

Probabilmente non condividiamo il significato della parola libertà.

In una società libera gli studenti non sono cacciati dalle università in quanto dissidenti, non sono pestati regolarmente dai suoi sostenitori perché contrari al suo governo, non si vedono negare il diritto a organizzarsi in associazioni o a pubblicare riviste.

Lei ci ha accusato di essere agenti di potenze straniere, se riuscirà a dimostrare questa sua accusa ci autoimpiccheremo per aver tradito il nostro paese.

Quelle grida che lei ha ascoltato lunedì, non erano voci individuali, era la voce di un popolo che chiede libertà, democrazia e giustizia.

Impari ad ascoltarla."

Lettera scritta dagli studenti dell'Università di Teheran al Presidente Ahmanidenejad  - Teheran dicembre 2006

 

ICH BIN EIN BERLINER! (J. F. KENNEDY 26.6.1963)

Durante la sua visita a Berlino del 26 giugno 1963, il presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy pronunciò un discorso toccante. Il suo discorso sarebbe divenuto simbolo della Guerra Fredda:


«Ci sono molte persone al mondo
che non comprendono, o non sanno,
quale sia il grande problema tra
il mondo libero e il mondo comunista.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che
il comunismo è l'onda del futuro.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che,
in Europa e da altre parti,
possiamo lavorare con i comunisti.
Lasciateli venire a Berlino!
E ci sono anche quei pochi che
dicono che è vero che
il comunismo è un sistema maligno,
ma ci permette di fare progressi economici.
Lasst sie nach Berlin kommen!
Lasciateli venire a Berlino! [...]
Tutti gli uomini liberi,
ovunque essi vivano,
sono cittadini di Berlino,
e quindi, come uomo libero,
sono orgoglioso di dire,
Ich bin ein Berliner! (sono un Berlinese).»

* * *

A berlino ci sono andato nell'agosto del 1971.

Dopo 10 anni dalla realizzazione del "muro" nella notte tra il 12 ed il 13 agosto del 1961.

Il 12 ed il 13 agosto del 1971 ero a Berlino.

Mi sono recato nella parte est della città il giorno 12, con un permesso che mi scadeva a mezzanotte, ho rischiato la chiusura del varco per una sfilata militare che m'impediva l'accesso alla Friederich strasse, unico passaggio per turisti e stranieri.

Il 13 agosto la Berlino comunista celebrava la separazione della città con una parata militare oceanica: celebrava il muro.

Ero là anche il 13 agosto mattina ad assistere.

Honeker sul palco nella Under Der Linden che arringava la folla.

La sua voce severa, dura, autoritaria.

Non avevo mai visto e sentito niente di simile dal vero.

Non capivo le parole ma ne interpretavo la violenza.

Mi sono sentito berlinese anch'io.


Vito Schepisi
 

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