#Testdrive #BMW X5M una supercar sulla Pedemontana pordenonese

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Sono troppi 475 CV per un SUV con velleità fuoristradistiche che la potenza smorza a favore dell’alta velocità?

Un giorno d’autunno, come accade da noi, con una temperatura tiepida che ti invita a cercare spazi all’aperto. E allora? Allora un open day della BMW nella sede #Autostar di Pordenone ci prospetta una ghiotta occasione: provare un SUV BMW . Una di quelle ‘supercar’ con le quali poter schiacciare a fondo l’acceleratore, dove si può e si è in sicurezza, ed essere sicuri che tutto andrà liscio. Vabbè, direte. Te lo sei scelto tu. Di provare, e per questo di rischiare anche quando non te lo aspetteresti. A volte la reazione improvvisa e imprevista dell’auto che state guidando può creare serie difficoltà. Ma non è questo il caso odierno. Riepilogando: BMW, Pordenone, sceglieremo una strada pedemontana, ma oggi è festa e ci sarà parecchio traffico. Quindi, di tirare non se ne parla. BMW ci ricorda tanti motori potenti, elastici, adatti a macchine sportive come tendenzialmente, anche se spesso molto eleganti e spaziose, sono le auto della casa di Monaco.

Baierische Motoren Werke dalla Baviera auto e motori da oltre cent’anni per puntare ai record

Baierische Motoren Werke: fabbrica automobilistica della Baviera. Ne abbiamo viste tante nella Riviera Friulana, di turisti austriaci o tedeschi. A volte semplicemente tirate a lucido, od ottimizzate con modifiche alla carrozzeria di grande effetto. In realtà, il ricordo più antico del marchio BMW, ce l’ho dal mondo delle due ruote. Nelle moto, la BMW è sempre stata il sogno di ogni endurista, e di chi ama fare mototurismo. Confortevole, la seduta comoda e alta, grande tenuta di strada, buone prestazioni. Con un background così, che cosa pensate che mi attenda dall’auto del terzo millennio? Un condensato di tutte le aspettative degli automobilisti ‘normali’, di quelli con velleità sportive, di quelli più tranquilli che amano godersi il paesaggio e raggiungere anche luoghi e siti non facili da avvicinare. Speriamo che quella che si stanno affidando sia nel contempo tutto ciò. Con lo stesso spirito negli anni ’70 si acquistavano le prime auto fuoristrada da lavoro, e da città, o da campagna, caratterizzate da una grande abitabilità e capacità di carico. Ma anche dalla versatilità sul terreno e sui fondi sconnessi. Che a quell’epoca non era un risultato banale, non essendo ancora stati inventati gli ammortizzatori a gas, i controlli elettronici di assetto, altezza, inclinazione, aderenza, conformità alla traiettoria ottimale ecc. Ma parliamo delle 2CV o delle R4. Nel frattempo BMW era già avanti con le moto. Bene. A provale le auto non saremo soli. Ma anche stavolta mi è andata bene. Mi affidano proprio la X5M.

BMW si è giovata per un periodo anche di uno dei più raffinati collaudatori-piloti: Niki Lauda

Dove M sta per le prestazioni più alte della gamma della casa bavarese. Dalle moto alle auto per BMW il passaggio è stato calibrato. Si è giovato per un periodo anche della collaborazione di Niki Lauda. Era l’epoca dello sviluppo della M3. Per le corse su pista, o in salita. X5M è invece un SUV. Con una motorizzazione spaventosa: 575 CV, 423 kW. Che cosa me ne farò di tutto questo Ben di Dio senza poterla sfruttare a fondo? Certo che una potenza così, se sviluppata su una pista o su una strada libera e misto-veloce, può consentire di raggiungere velocità elevate in pochi secondi, di passare da una curva stretta o un tornante all’altro in un istante. Oggi invece di tutto questo, la proveremo per voi come se dovessimo fare una gita in campagna. Anzi, nella pedemontana pordenonese.

Eccoci qua: benzina doppio turbocompressore

Comincio a concentrarmi: 4.365 cc , 8 cilindri a benzina TwinPower Turbo con doppio turbocompressore: 435 kW pari a 575 CV, da 0 a 100 km/h in 4,2 secondi. Gli interni sono molto rifiniti, grintosi, ma comodi. Metto in moto: il rumore promette bene. Metto la leva del cambio in posizione D/S spingendola verso destra. Per non strafare, tolgo il piede dal freno, e muoviamo i primi giri di ruote. Un colpetto d’acceleratore appena imboccata la strada ci vuole per capire che cosa farà. Niente, se non schiacciarmi sul sedile. Questa BMW non è a trazione posteriore, come le sue ‘nonne’. Ma è a quattro ruote motrici per poter scaricare meglio l’importante potenza. Ah, ecco!

Lasciamoci rapire dagli inglesismi e ascoltiamo il sound del doppio scarico a quattro uscite

Ora posso almeno sentire il ‘sound’, come lo chiamano gli anglofili. E in effetti, questo vocabolo inglese onomatopeutico rende bene l’idea dell’urlo dell’8 cilindri. Che se sollecitato emette un urlo dal quadruplo sistema di scarico. Beh, se non si può correre vediamo di regalarci il massimo del confort che quest’auto di lusso può assicurare. Sedili comodi, il posto di guida sportivo ma confortevole. I comandi e gli strumenti tutti orientati verso il conducente, che se si trattasse di un pilota. Provo a toccare una delle leve e mi compaiono alcuni dei parametri di guida proiettati sul parabrezza. Arriviamo sul misto, e cerco di tastare un po’ questa supercar. Di cambiare non se ne parla. Il cambio automatico non perde un colpo. Nel senso che asseconda immediatamente e sembra anticipare le nostre sollecitazioni al motore e all’auto. Le quattro ruote motrici tengono ancorata la BMW X5M all’asfalto. Scolliniamo e scendiamo un po’ verso Polcenigo e il suo splendido castello. E’ pieno di auto e di gente. Ci deve essere una festa. Dunque? No; non supererò i limiti! M consolo apprendendo dalle istruzioni che la velocità è autolimitata dalla macchina a 250 km/h. Per provarla davvero, ci vorrebbe una pista. Arrivo alla base della salita del Piancavallo: e ora? Troppo traffico. E’ domenica. Meglio dedicarsi al confort e alla buona musica che anche questa autIMG_80162 IMG_80892 IMG_80553 IMG_80142 IMG_80102 IMG_E2265[1] IMG_E2263[1]o tedesca ci regala.

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#Testdrive #BMW X5M una supercar sulla Pedemontana pordenoneseultima modifica: 2017-12-06T01:23:01+01:00da charlieinauto

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