#Ferrari: #Friuli di nuovo capitale dei #motori a #Nordest e per #Austria e #Slovenia

#A-Team legato alla trevigiana #Villorbacorse apre l’officina #Ferrari

Con una festa da lustrarsi gli occhi per gli appassionati di oggi e di ieri

L’assistenza della Ferrari è di nuovo presente a Nordest, in Austria e in Slovenia. E ha sede a Udine, in viale Tricesimo, accanto a officine storiche e icone dell’automobilismo locale e italiano. È infatti stata inaugurata la sede di A-Team, nella quale i ferraristi potranno trovare ristoro per tutte le esigenze delle loro auto. Ma dove gli appassionati, in occasione dell’apertura, si sono già potuti lustrare gli occhi. Ma andiamo per ordine. A poca distanza da dove ora si trova A-Team c’era già una rappresentanza Ferrari. Che ha dimesso l’attività a Udine per concentrarla a Modena. Allo stesso tempo, un team che è da tempo impegnato con le Ferrari da pista, con le GT, la Villorba Corse di Treviso, come ci spiega il presidente e responsabile di A-Team, Raimondo Amadio, sentiva la necessità di completare la gamma della propria attività con il settore stradale.

Dalle GT della #24oreLeMans alle #Ferrari stradali

Ovvero, seguendo le vetture dei privati, che circolano ogni giorno sulle strade. Questo, per offrire una consulenza professionale e attenta, ma nel contempo per acquisire nuove esperienze e competenze. Da valorizzare, chissà, in pista. Così l’occasione è stata colta da A-Team, e ora i ferraristi del Veneto, del Friuli Venezia Giulia, dei Paesi contermini possono essere seguiti da vicino. E magari, chissà, trovare l’occasione per dare spazio alla propria passione per i motori e il cavallino rampante. Che, però con i mezzi della Villorba corse, di Treviso, potrà trovare sfogo soltanto in pista. Per comprendere il livello di impegno del A-Team, tra pochi giorni auto e meccanici saranno a Le Mans per preparare la squadra, le vetture, i piloti, alla mitica 24 ore. Quindi, Udine, che è la città dove è nata l’Autodelta, ma ove si sono sviluppate parecchie esperienze da corsa, ritorna a essere la capitale del mondo dei motori per il Nordest. Con un marchio, quello del Cavallino rampante, che continua a fare sognare, a maggior ragione quest’anno, con il ritorno dei grandi risultati nel campionato del mondo di F1. Elencare le auto che sono state in mostra per una giornata, e racchiudevano complessivamente qualche migliaio di Cavalli (vapore) fino alla grande festa serale alla quale ha partecipato un ristretto numero di piloti, di oggi e del passato, di addetti ai lavori, tecnici, ferraristi, vecchi amici come Ramon Gazziero, che è impegnato all’Ineco, esponenti di scuderie, come la Friuli, rappresentanti degli organismi sportivi internazionali, come Giorgio Croce. Star della serata la nuova Ferrari GTC4 Lusso T. Il suo arrivo con il caratteristico rombo sibilante, guidata da Ramon Gazziero di #A Team esterno Ferrari A Team 3 Ferrari A team grigia FErrari A team sala Ferrari due Morandini FErrari Gt azzurra Ferrari Gt stradale Ferrari Minen Ferrari Villorba alto FErrari Villorba Ferrari volante Morandini Ferrari Gt Morandini Ferrari Le Mans Raimondo AmadioIneco, ha subito catalizzato l’attenzione. Le foto parlano da sole.
#Charlieinauto

La #Skoda Fabia passaporto della Cechia eredita dal gruppo #VW affidabilità e completezza

Mette insieme tanti confort con i consumi e un prezzo accessibile

IMG_8204 IMG_8216 IMG_8283 Skoda Fabia ruota IMG_8375 IMG_8376 Skoda Fabia specchietto IMG_8403 Skoda Fabia Maniago

Buone le prestazioni del tre cilindri a benzina di 1000 cc, 60 Cv, quasi una tonnellata di peso e un rumore da Gt

Voltiamo pagina. Dal Gruppo automobilistico leader nell’Europa latina, a quello dell’area germanofona. Non ne avevamo mai vista una così. Finora, di #Skoda Fabia avevamo visto soltanto i modelli tradizionali. Ben consapevoli che questo nome è legato a successi nel mondiale rally, e al recente successo in Argentina. E del fatto che le esperienze maturate nella WRC sono state messe a frutto anche in modelli di marchi diversi del gruppo VW. Così, dopo i motori boxer proseguiamo nelle nostre sperimentazioni, e vedremo fra poco il perché. In questo caso, è stato realizzato un modello capace di concentrare in dimensioni medio piccole tutto quello che un automobilista, fino a poco tempo fa, si sarebbe potuto concedere solamente acquistando una vettura di grossa cilindrata. E invece… Quando ce l’hanno consegnata, nel piazzale stampa del grande complesso VW di Sommacampagna, a Verona, ci hanno colpito due elementi.

Styling accattivante e prestazioni inaspettate

Il primo: lo styling accattivante. Di primo acchito apparentemente un po’ forzato, che invece la colloca tra l’elegante e il grintoso: è una mini, non proprio piccola, vestita a festa. Con una linea che nel retrotreno richiama la grinta della delta integrale. Mentre davanti è molto aerodinamica, e mantiene il look della Skoda con una fanaleria, anche in coda, di assoluta avanguardia. I cerchi in lega, nero opaco, riprendono il colore nero del tettuccio. Il bianco sul resto della carrozzeria le dà volume.

Il secondo elemento a colpirci, è stata la sensazione che il collega della Skoda-VW che ce l’ha affidata sapesse benissimo quello che stava facendo. Ed era sicuro che questa macchina ci avrebbe convinto. Partiamo dall’inizio. Il desiderio di provare una Skoda ci aveva pervaso da tempo. Dai modelli del millennio scorso a quelli più recenti che abbiamo visto e apprezzato in gara. Però ci era venuto un dubbio, leggendo la scheda della Fabia 1.0 Mpi, 1000 cc. 60 Cv tre cilindri, a benzina. Pensavamo si trattasse di un modello sperimentale. E invece, dopo i primi km abbiamo capito che era già stata sperimentata per bene.

 

Un rumore da sportiva di razza

 

Semplicemente partendo ai semafori, ci colpisce il suo rumore, da tre cilindri, morbido, profondo, quasi da auto potente e di grossa cilindrata. Che, ci assicurano, si sente bene anche al di fuori dell’abitatolo. Agile nel traffico, facile da ‘leggere’ dal posto di guida nonostante abbia sul cruscotto, al volante, sui sedili, i comandi per tutte le dotazioni e accessori: dall’anticollisione a 360°, all’econometro, allo spegnimento automatico in coda, alle frecce ripetute sugli specchietti retro esterni, allo specchietto retrovisore interno antiabbagliamento, al cruise control, ai fari e ai tergi automatici ecc… Insomma, i primi km attraverso Verona ci hanno permesso di capire che si tratta di una piccola-grande auto.

 

Una piccola grande auto agile in città e sicura sulle strade extraurbane

 

Poi rientriamo. E in autostrada cominciamo a prendere dimestichezza con il display centrale. Ancora non comprendiamo bene come interpretare la schermata-giochino green-eco che ci insegnerà a risparmiare ancora, ma piazziamo il cruise control sui 120 km/h. Lasciamo passare i km e dopo 170 km controlliamo quello che ci scrive: 5,1 lt per 100 km. Quasi 20 km con un litro. Ci fidiamo del computer di bordo? La riprova l’abbiamo dopo alcuni giorni. Decidiamo di fare un giro all’estero. Nel Friuli Venezia Giulia si può, non c’è più nemmeno il confine, e andiamo un salto in Slovenia. Su strade di collina, montagna, vallata. Paesaggi splendidi. Strade, per le quali, visto il clima primaverile, le ottime Dunlop invernali che abbiamo sui cerchi sono sprecate. E con qualsiasi altra auto avremmo pensato che favoriscono il consumo del carburante. Bene, rientriamo in Italia e arriviamo vicino a casa al distributore di benzina con l’autonomia dichiarata sul display e la lancetta dell’indicatore tradizionale che sono ben dentro la riserva. Abbiamo percorso 750 km. E il serbatoio contiene 45 litri. E non abbiamo risparmiato prestazioni né velocità, dove si poteva ovviamente… Apriamo lo sportello del bocchettone del serbatoio e, all’interno, una delle tante sorprese di utilità che ci riserverà la #Skoda Fabia: il raschietto per il ghiaccio, facilmente distinguibile, di un colore verde brillante.                                                   #Charlieinauto

(A segue)

#FiatTipo5porte: dalla guida morbida a quella grintosa e veloce

CHIA Tipo cruscotto CHIA Tipo Marano donna ponte CHIA Tipo MArano laguna 1 CHIA Tipo MArano laguna 2 CHIA Tipo Marano Lignano CHIA Tipo MArano muso CHIA Tipo MArano pescheria CHIA Tipo MArano Raddi CHIA Tipo Marano porticciolo CHIA Tipo 5 p e swCompatta con interni confortevoli e una dotazione completa #FiatTipo è come un’auto di classe superiore

Sicurezza attiva e passiva sono curate nei minimi dettagli

Da quando l’ho provata, mi capita di intravvederla in più situazioni, su strade diverse, di colori diversi da quella nera che ho testato. Allucinazioni? Ossessione? Mi sono innamorato di quel …la #Tipo? Niente di tutto ciò. O meglio, in parte. In realtà ho l’impressione che le nuove #FiatTipo 5p si stiano moltiplicando. E probabilmente è vero. Ma la conferma l’avremo soltanto quando verranno diffusi i dati più recenti delle vendite. In effetti, in questi giorni di #FiatTipo ne ho viste diverse, e quasi tutte 5 porte, di tanti colori e tutti centrati ed efficaci per valorizzarne lo styling, l’aggressività, la compattezza. Che racchiude contenuti brillanti, e una dotazione completa. Come nelle auto di maggiore cilindrata o di categoria superiore. Dove eravamo rimasti? Ah si! La gita sul Collio. Le stradine in salita e discesa nelle quali è emersa la vocazione grintosa di questa #Fiat.

Guida tranquilla e morbida e all’occorrenza sportiva nelle terre più belle dell’ex pianura planiziale padana

Una guida tranquilla e morbida, può lasciare spazio in pochi istanti a un percorso veloce. L’abbiamo provato nella #RivieraFriulana tra Carlino e Marano Lagunare. Pianure distese, a ridosso delle zone umide più settentrionali dell’Adriatico. Popolate da una fauna esclusiva e ricche di suggestioni paesaggistiche. Marano, fortezza di origini romane, è la città friulana della pesca, di parlata veneta. Da qui, forse anche da Grado, sembra fuggirono i fondatori di Venezia. Ci avviciniamo tra i fiumi Stella e Zellina, e la laguna. Sterrati scorrevoli e lisci, adatti per testare la tenuta in condizioni di scarsa aderenza. Anche se le gomme, ancora MS, ci sono d’aiuto. Una buona distribuzione dei pesi, l’assetto non eccessivamente rigido, la trazione anteriore, i controlli elettronici di assetto ne fanno una macchina sicura. Anche se proviamo a spingere un po’ di più.

Marano lagunare città friulana della pesca di parlata veneta

Ci spostiamo verso Marano, il suo porto canale. Da lì, ci fermiamo per gustare il panorama, magari dopo avere salutato Decio Raddi, al ristorante La Laguna, la Vedova Raddi. Da oltre settant’anni è un’icona della cucina semplice e tradizionale di pesce. Il segreto? La passione trasmessa da suo padre Mirto, che è stato il primo animatore dell’attrattività rivierasca. I suoi piatti, la sua verve attiravano attori, nobili, regnanti, parlamentari, vip, da tanti appassionati del gusto. L’altro segreto è che di fronte al locale c’è la ‘pescaria vecia’, un edificio di stile veneziano che fino a qualche decennio fa ospitava la pescheria, il luogo dove dai pescherecci arrivava il pesce per passare alla vendita. Un piatto del periodo? La granseola gustata di quello che sa, della sua delicata ma inconfondibile fragranza di mare. Con un bicchiere, due al massimo perché più tardi si guiderà di nuovo, di Malvasia, sapida, minerale, creata dalle vigne Bortolusso situate tra la laguna e le valli da pesca di Carlino. E la #FiatTipo ? Ci sta aspettando dove l’avevamo lasciata. L’apriamo con il telecomando a distanza. La chiave è a baionetta.

Cosa c’è dento la #FiatTipo 5p

Il cruscotto è completo e appagante. Il display è del tipo montato sulla #Fiat124spyder: navigatore, radio, connettività, rendimento della macchina, service. Il volante ha una buona impugnatura ed è ergonomico. E’ dotata di sistema anticollisione, dell’adaptive cruise control, che ci consente di viaggiare alla velocità prestabilita rallentando in colonna per ripartire quando l’orizzonte davanti a noi si libera, dei sensori di parcheggio, di luci e tergi automatici, con sensore pioggia regolabile. La #FiatTipo si spegne nelle attese in coda. Insomma, ma forse l’ho già scritto, ha tutto quello che nella 124 Spider è stato dimenticato per risparmiare peso e guadagnare in accelerazione e velocità. Lo specchietto retrovisore è elettrocromico, ossia riduce automaticamente l’abbagliamento. I sedili sono riscaldati. I fari sono potenti, e in curva c’è il faro laterale per le curve.

Strumentazione e sicurezza attiva e passiva d’avnguardia

E gli strumenti? Sono completi, con un ripetitore digitale della velocità al centro del cruscotto, che è indicata anche dal classico orologio vintage e gradevole. Subito sopra l’indicatore della marcia inserita. Il cambio è a sei marce. Ed è dotata del dispositivo gear shift, che suggerisce la macia più adatta. Il tutto nel display multifunzionale riconfigurabile. Tra il tachimetro e il contagini. Ricordatevi, quando la utilizzate, di regolarvi l’adaptive cruise control e la distanza di sicurezza dal veicolo che vi precede rispetto alla vostra guida e alla vostra sensibilità. Perché se vi avvicinate più del previsto al veicolo che si trova davanti a voi, anche per superarlo, la Tipo frena, anche con decisione. E vi ritarda la manovra. Siamo stati espliciti? Scusate la maratona blog di questa volta. Ma da dire, della #FiatTipo 5 porte, c’è davvero parecchio.                                  #charlieinauto

#FiatTipo5p: linea compatta e aggressiva per una media cilindrata che all’occorrenza sfodera gli artigli

Tipo 5 p Collio ciliegiAdatta anche alla guida turistica #FiatTipo 5 porte ci porta a spasso sul Collio italiano e sloveno

Il #Collio un paesaggio fantastico con vigneti sui colli e i ciliegi in fiore

Fiat Tipi 5p Collio 1 Fiat Tipo 5p Collio 2 Fiat Tipo 5p Collio pano Fiat Tipo 5p Collio e basta Fiat Tipo 5p Collio curva Fiat Tipo 5p volante Collio Fiat Tipo 5p giostraSboccia la primavera e sul Collio fioriscono i ciliegi, e …ma che Tipo. Ma sì. Stavolta scegliamo un percorso turistico, culturale, storico, enogastronomico per vedere come ci porta la #FiatTipo 5p. il Collio è la collina friulana della Provincia di Gorizia, al quale corrisponde un territorio omologo oltre confine, che non c’è più dopo il trattato di Schengen, nella contigua Slovenia. Che si chiama Brda. Ma faremo un salto anche lì. Il Collio è noto al mondo per i vini bianchi di pregio che vi si realizzano. I dolci declivi dei rilievi sono per buona parte coltivati a vigneto, ma fino a quarant’anni fa erano i ciliegi a dominare il panorama, incontrastati. Ne abbiamo incontrati comunque, di molto belli, in piena fioritura, in una giornata di sole che anticipava la primavera. La skyline è dolce, e dove alla sommità dei colli i cipressi si alternano ai pini marittimi, lo scenario è simile a quello della Val d’Orcia. Solo che qui, visto che ogni tanto piove, c’è molto più verde che fa da contorno anche alle strade. Va da sé che le strade sono l’ideale per provare un’auto giovane, grintosa, anche sportiva, com’è la Tipo.

Gorizia la porta dell’Europa ora crocevia di genti

Raggiungiamo Gorizia, città che fino alla caduta del Muro era divisa in due settori, uno in Italia, e Nova Gorica, in Yugoslavia, per farci confermare che i consumi della Tipo sono bassi. Gorizia, percorsa dal fiume Isonzo reca numerosi elementi della Mitteleuropa nella sua architettura, nei vialoni alberati, nelle ville padronali del centro. Oppure, verso il castello, che domina la città e l’intera pianura isontina, ma anche la valle dell’Isonzo in terra slovena, si trovano i ricordi più antichi. Ci allontaniamo dall’Isonzo per dirigere verso il monte Calvario: sulle rampe si svolgeva una prova speciale del Rally delle Alpi Orientali. Poi del Rally di Gorizia. Ma dall’osteria al Calvario, partiva il percorso della 1.gara selettiva per il Campionato triveneto di enduro. Che negli anni ’70 è stata la mia prima gara di moto. Premiamo sull’acceleratore della Tipo e cominciamo a scalare il colle.

Risalendo il colle del Calvario prova speciale anche del rally delle Alpi orientali

La macchina sale decisa, e all’uscita dai tornanti e dalle curve riparte decisa e sincera. Il suo 1600 da 120 HP è ben tarato per consentirci una guida sportiva anche in salita. Così il cambio, che è a sei marce, ma qui usiamo fino alla 4.: i rettilinei sono brevi. Raggiungiamo la sommità e il panorama che si apre è fantastico. La piana tra il Collio e le Alpi Giulie è davvero suggestiva. Dopo una sosta ‘panoramica’, passiamo alla guida in discesa. La strada è tutta da guidare, come lo era la salita. I freni, ma il tratto è di alcuni km ed è breve per capire se tengono alla distanza, sono morbidi e progressivi. Ma, se servisse, inchiodano. E l’assetto? #FiatTipo è a trazione anteriore. Ed è quindi molto sincera nelle risposte alle sollecitazioni. La tenuta di strada è eccellente.

Assetto confortevole e grande tenuta di strada

Magari l’assetto è un po’ morbido per correre veloci, perché l’escursione degli ammortizzatori la fa inclinare sotto sforzo. E ciò può trarre in inganno, ma in realtà l’auto esegue perfettamente i nostri comandi. D’altro canto, se fosse più rigida ne risentiremmo nella guida normale. Anche in questo caso i consumi sono bassi. Ma, ciononostante, è ora di fare il pieno. Arriviamo a un incrocio nella piana sottostante, alle spalle di Mossa e di Cormons. Dove ai tempi della gara di enduro c’era la trappola dei fanghi a trattenere buona parte dei fuoristradisti. Guardando sula destra scorgiamo il cartello azzurro con scritto Italia e le stellette dorate dell’Europa tutt’intorno: è il confine di Stato. Dunque, poco oltre, c’è la Slovenia. Siamo curiosi di vedere se la nafta slovena fa rendere il motore diesel come la nostra. Eravamo proprio a secco: quasi 48 litri (ne tiene 50). Per meno di 60 euro… Nel frattempo si è fatto tardi e rientriamo subito in Italia. Sbucando al La Subida, e poco dopo a Cormons. Strade bianche? Peccato. Non ce n’erano, anche qui il progresso è stato nemico del divertimento …di guidare                                                    #Charlieinauto (3 segue)

Territorio: con #FiatTipo5p ci godiamo i paesaggi rivieraschi con una guida placida e rilassata (segue2)

E’ una delle ultime nate del gruppo #FCA, ma sta già guadagnandosi record di vendita e le sensazioni positive che ha suscitato tra i colleghi

#Charlieinauto: è super accessoriata e ci perdona tutto assecondando la guida sportiva

#FiatTipo 5p si accende con il pulsante. La chiave è sufficiente che si trovi a bordo. Così, si schiaccia il pedale della frizione, si preme il pulsante di avvio e il turbodiesel di 1600 cc da 120 HP è pronto. Siamo al secondo giorno del test, nella Riviera Friulana. E visto che è una bella giornata cerchiamo una strada che ci porti a contatto con l’ambiente lagunare. Ma che ci permetta anche di guidare liberamente. Così, superiamo il fiume Tagliamento e arriviamo nel Veneto orientale. Il cartello, in comune di San Michele, alle porte di Bibione ci indica Terzo bacino. Un percorso che diversi amici ciclisti ci avevano indicato per la bellezza di strade pianeggianti, con lievi salite e discese, in un paesaggio gradevole e a poca distanza dalle acque lagunari. Ci fermiamo un attimo per osservare un’area indicata dai cartelli che segnalano il pregio ambientale.
A San Michele al Tagliamento un’area di pregio naturalistico
Ma oggi non è la giornata adatta per osservare le abitudini della fauna migratoria. Probabilmente il nostro arrivo li ha fatti fuggire in siti più riparati. Così riprendiamo il nostro breve viaggio. Rimettiamo in moto, e proviamo a dare tirare un po’.

Proviamo a spingere sul pedale

La ripresa è decisa. Il motore spinge bene questa media cilindrata che pesa 1350 kg. Il tiro ai bassi del suo motore diesel è notevole. Così com’è molto buona la risposta alle nostre sollecitazioni: quando serve, spinge con decisione. La rumoFiat Tipo autostrada Tir Fiat Tipo volante Fiat Tipo Scruscotto mano Fiat Tipo terrazzo laguna Fiat tipo Bibione viale Fiat Tipo lungomare Bibione Fiat Tipo Faro Fiat Tipo Bellini Lignano IMG_7382 Fiat Tipo fiorirosità di marcia è contenuta. Il cambio a sei marce permette di sfruttare al meglio il motore. Come vedremo, anche in salita la Fiat Tipo 5p si arrampica decisa. Tornando al cambio, è molto facile. E ci permette di innestare le marce con un’escursione della leva limitata. Così da favorire una guida veloce e sportiva. Occhio, però, a non esagerare con la confidenza dopo la prima passeggiata compiuta assieme. Non fraintendetemi: la Fiat Tipo 5p è estremamente piantata a terra e sicura. Forse, con le ruote da 17, che possono essere montate, l’auto guadagnerebbe sia nell’estetica, che è comunque accattivante e piace, che nella tenuta e nel confort stradale.
E’ sicura, ma non è allestita per correre, e va guidata con …la testa sulle spalle.

Assetto morbido e confortevole

Infatti, non essendo destinata a correre, almeno per ora, bensì a essere l’auto di tutti i giorni per un pubblico sia maschile che femminile, è caratterizzata da un assetto morbido, che la rende confortevole, ma nella guida veloce va interpretato. Anche se la macchina non si scompone dalla traiettoria che noi impostiamo. Tende però a inclinarsi un po’. E se non lavoriamo di cambio e di acceleratore sentiamo la forza centrifuga che agisce sui nostri fianchi e ci spinge verso il lato del sedile di guida, che però è molto avvolgente ed è comodo. Non fraintendetemi: succede viaggiando a manetta. Quindi, nel misto, ci chiediamo, tutto questo può rappresentare uno svantaggio? Anche no. Perché la guida della #FiatTipo 5p è facile. E’ docile da guidare, maneggevole, precisa, scattante.

Ricorda la prima Tipo, che era ‘quadrata’, larga e ben piantata ma forse con l’assetto un pelo più rigido 

Più o meno come, quasi trent’anni fa, il primo modello di Fiat Tipo. Che ora ritrova popolarità perché è l’auto televisiva del commissario Montalbano. Ma vogliamo soltanto mettere in guardia chi ha meno esperienza al volante e vuole cominciare a premere sull’acceleratore, o meglio, tenere giù il piede sull’acceleratore, nelle curve e nel misto. La Tipo è docile, facile, elementare, pronta per una guida rilassata e all’occorrenza sportiva.
Il comportamento intuitivo della Tipo, che è un pregio perché fa esattamente quello che le chiediamo senza nessun cedimento e senza sorprese, può portare ad andare oltre i limiti senza prestare la dovuta attenzione. Anche perché #FiatTipo 5p supera i 205 km/h di velocità massima, e tocca i 100 km/h con partenza da fermo in 9.5”, come un forte atleta centometrista. Visto che ci siamo, e su questa splendida strada nessuno ci disturba, proviamo la frenata: è morbida e decisa, e, probabilmente è impostata così per garantirle maggiore efficacia e grip, ci dà la sensazione di iniziare in leggero ritardo. Che viene subito recuperato perché l’auto si ferma rapidamente. Forse ciò è frutto dei dispositivi di sicurezza. Per esempio, è dotata del sistema anticollisione, che va regolato a seconda del nostro tipo di guida. Per esempio, se non prevedete una distanza di sicurezza adeguata rispetto al veicolo che vi precede, rischiate che la Tipo dia un colpo di freni che per voi sarà imprevisto, per esempio, quando state superando il mezzo che vi precede. E rallenta quando vi state avvicinando e la Tipo deduce che siete in colonna.

Adatta per una gita nell’ambiente naturale, dotata di un buon impianto stereo, e caratterizzata da una linea grintosa, compatta, gradevole, Mediterranea, che piace

Bene. Precisato questo, ci fermiamo anche noi, perchè siamo arrivati vicino a un bivio della Litoranea veneta, il canale costruito in epoca napoleonica, per scopi militari, e che collega le lagune di Venezia e di Grado. Lo splendido paesaggio tipico delle zone umide europee, con il canneto fin sulle sponde, contrasta bene con il colore blu scuro della nostra auto. Così, all’assoluto silenzio dell’ambiente, al quale non siamo abituati, sostituiamo le musica del buon impianto stereo di bordo. E ci godiamo il paesaggio, nel quale #FiatTipo si integra molto bene. Assemblata in Turchia, là ha subito fatto presa. Tanto che è una delle auto più vendute. Ma ciò sfata i pregiudizi che spesso ci attanagliano. Se è prodotta in Turchia, certo, sarà pure realizzata per essere apprezzata nel paese mediterraneo. Ma sentendo gli amici e guardando gli effetti del suo passaggio tra i pedoni della città, piace anche da noi. Parliamo di consumi e di guida nel misto? Ma no, ce lo teniamo per la prossima volta. Nel frattempo, proseguiamo il viaggio. #Charlieinauto
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