SubaruLevorg: elegante e compatta, grintosa, morbida nella linea, guida, e abitabilità

Ch Levorg tramIMG_5827IMG_5832IMG_5849IMG_5903IMG_5913Ch Levorg UdineCh Levorg PalmanovaIMG_5728Ch Levorg RossiniCh Levorg CodaCh Levorg Central 2Ch Levorg Central20170212_193453_HDR#SubaruLevorg è così, se vi pare, e se vi piace

Dovete prenderla com’è perché non ci sono alternative: soltanto 1600 a benzina, boxer, 170 HP

Scendendo da una primadonna non era certo facile ‘accontentarsi’ di guidare altro. Il primo impatto è stato di incertezza: passavo da una posteriore pura a un 4X4 permanente, la #SubaruLevorg. Come sarebbe andata a finire? Soprattutto, da un cambio sei marce a cloche, a un automatico, con sequenziale e comandi ad aletta al volante. La palestra per il riscaldamento è sempre Milano. E guarda caso, comincia a poca distanza dal garage precedente. Questo, più discreto, è immerso tra i palazzi. Ci affidiamo al navigatore per andare verso i navigli. Occhio! L’ultima volta che ci siamo fidati c’è arrivata la multa per accesso alla zona ZTL senza avere pagato il bollino… le studiano tutte per fregarti soldi ormai: noi gli portiamo in mostra accanto al marciapiede vicino al Duomo una Signora della strada nella livrea bianco ghiaccio, e loro ti mandano il conto a casa. Mah!?

Tanti comandi ma molto intuitivi

Comunque, ci abituiamo subito ai comandi, sono molto intuitivi. Eccetto che per l’enorme ma utilissima serie di accorgimenti per la sicurezza nella guida, che hanno fatto vincere e fanno vincere a #Subaru sempre nuovi Oscar per la security. Un grande pedale del freno in inox, che non puoi mancare, da premere anche per accendere il motore contemporaneamente al pulsante di avviamento-spegnimento. Con il motore, funzione escludibile, che ce lo spegne ai semafori.

Sedili con controllo …tipicamente europeo

Ora regoliamo i sedili. I comandi, ci aveva spiegato il capofficina dell’assistenza milanese della Casa delle Pleiadi, officina Buratti, ci aveva spiegato che hanno al tatto la forma del sedile. E così è infatti: solleva, avanza, arretra, reclina… E quelli del passeggero anteriore? Tutto manuale. Anche l’inclinazione che … scopriamo, ha la posizione a sgancio rapido. Certo che le studiano proprio tutte per i mercati europei questi giapponesi. P, R, D, N, e se si vuole cambiare a sei marce sequenziali si sposa da Neutral leggermente la docile leva del cambio a sinistra. E sul display dietro al volante compare il numero della marcia inserita. Si spegne il termometrino blu sul cruscotto, e vuol dire che il motore è caldo qb. E ora? Vediamo un po’. Mentre apprezziamo la grande comodità dei sedili, in pelle con cuciture a mano a filo azzurro, intonate alla selleria, facciamo un paio di conti: dobbiamo fare quasi 400 km. È bene che prendiamo un po’ di pratica.

Motore boxer a benzina

Allora: benzina, quattro cilindri boxer, 1600 cc, 170 cv, trazione integrale permanente. E’ l’erede della Subaru Legacy, c’è solo a benzina, per ora, e viste le prestazioni, 210 km/h, 8.5” da 0 a 100 km/h potrebbe accurare qualche buco nello spunto. Invece la ripresa è veloce. E quello che ci sorprende, che la rende ‘appetibile’ anche per le signore sportive, è la morbidezza. Ecco, quest’auto si distingue per una guida docilissima e morbidissima. Lo sterzo molto preciso, l’accelerazione potente fluida, la frenata soft ma assolutamente efficace. Il tutto assistito dall’elettronica. Perché monta Eyesight che guida per noi. Forse anche troppo inducendo assuefazione all’automatismo. Un’unica perplessità la notiamo nella fanaleria: gli anabbaglianti a led ci assicurano una luce molto più precisa e potente degli abbaglianti alogeni. Con il risultato che quando ci serve guardare oltre, per un istante, per impostare la prossima puntata della guida, la loro profondità è meno intensa di quello che ci aspettiamo. O forse, è l’effetto della sensibilità dei nostri occhi. Ma è una valutazione da rallysta, non da normale utente della strada.

In curva dalla sensazione di potenza ‘lombare’ del posteriore a tutto il corpo sospinto verso l’esterno

Proviamo a schiacciare a fondo, e il motore sale e cambia marcia rapidamente, e sale assieme alla velocità. Puntiamo veloci a una rotonda. Ecco la differenza: dalla netta sensazione di allargamento all’uscita dalla curva, una sensazione lombare, che provavamo con la posteriore pura, ora, nella curva, con il 4×4 sempre in presa è tutto il corpo che viene compresso verso l’imbottitura della portiera. E poi… e poi ve lo racconto la prossima volta.                                                        #charlieinauto

Sembra nata per correre la #Fiat124spider che abbiamo provato nella #Rivierafriulana #charlieinauto

Una vintage dalle linee moderne e soluzioni tecniche per mantenere i caratteri e il carattere stile anni ‘70

Dalla guida turistica a quella sportiva con prestazioni e sensazioni da piccola Formula

Ragazzi… passare in poche settimane da un posteriore puro, qual è la #Fiat124spider, a una gran turismo, anche se compatta, totalmente integrale, morbida e silenziosa come la #Subaru Levorg, a un crossover, un fuoristrada cattivo ed efficace, incollato alla strada, capace di affrontare i percorsi #offroad come #Subaru XV, il tutto in meno di due mesi, dopo avere ripreso a fare #testdrive e #testroad pur continuando a condurre la vita di ogni giorno… Beh! Vi assicuro che se per certi aspetti può sembrare non facile, dall’altro riempie di motivazione e dà la carica a chi è appassionato della guida. Ma ritorniamo al nostro lavoro iniziale: provare la nuova 124. Anche qui, il dover ritirare le auto del parco stampa di alcune delle Case automobilistiche più note dal centro di una delle città più trafficate d’Europa, se per le prime centinaia di metri ti impanica un po’, poi ti consente di essere subito a confronto con le differenze delle vetture. Per #Fiat124spider il primo impatto è suggestione: per le forme aggressive ma rotonde, un riuscito mix tra la linea americaneggiante e la matrice mediterranea della 124. Il risultato efficace del nuovo corso Fiat in FCA. Suggestione, a cominciare dalla singolarità del posto di guida, quasi un abitacolo da piccolo aereo, con i comandi posizionati così com’erano nell’auto di 40 anni fa, ma con soluzioni davvero ergonomiche. E attuali. Poi, sempre in città, fra i tram, si deve affrontare la guida a bassa velocità di un’auto che sembra nata per correre. A noi è capitato di utilizzarla con gli pneumatici a pressione decisamente più bassa della norma. E già le partenze ai semafori erano un’incognita, per una vettura che seppure leggerissima, 1050 kg, è nata per correre, la scelta dei rapporti è orientata a svilupparne la velocità, mentre la coppia non è certo bassa: è quella di un buon motore medio-piccolo turbo, a benzina.

L’abitacolo è essenziale ma ergonomico

Da dentro la #Fiat124spider, il mondo sembra visto dal basso, ma davvero dal basso. Ma la vista del cofano e delle bombature dei parafanghi rendono il senso di compattezza a un’auto che si guida, nel misto, come un go kart. Al passaggio si voltano in tanti, come farebbero per una macchina del Cavallino, ma non sono richiamati dal rumore. Perché la nostra 124, con le due marmitte posteriori, simula il suono della vecchia 124, anche ascoltandolo dall’interno dell’abitacolo. Abitacolo? Sì, perché disponete di tale spazio: anche la borsetta della vostra compagna dovrà finire nel piccolo bagagliaio, che comunque contiene un paio di trolley di medie dimensioni e può essere amplificato con il suggestivo portapacchi sul cofano posteriore. Salvo, la borsetta ovviamente, essere trattenuta sulle ginocchia della passeggera. Al pavimento, infatti, di spazio ne rimane assai poco. Ma lo spazio a disposizione, ovviamente si tratta di una due posti secchi, è sufficiente per quanto vi occorre per andare a passare qualche giorno al mare.

La guida sportiva è anche assistita

Proviamo a prendere velocità: la strada ce lo consente, e sentiamo il classico calcio nel fondoschiena, la spinta all’indietro, all’entrata in potenza del turbo. L’accelerazione è infatti eccellente. Scegliamo un percorso tra gli argini della laguna di Marano e Lignano e la penisola della città balneare friulana. Una strada che ci porta vicino alle ricchezze ambientali della laguna, la zona umida più a nord del Mediterraneo. Occhio alle staccate, perché essendo leggera, con un fondo non proprio ancorante, con il brecciolino o un po’ di brina, potrebbe restituirvi la non sempre gradevole sensazione di non essere in grado di rallentarla in tempo. Ma l’elettronica della quale dispone sa sopperire anche questi imprevisti, e vi aiuta a riprendere subito il controllo della vettura. E …fiato. Tanto che, se anche voleste divertirvi alla vecchia maniera, stimolati dal fatto che la leva del freno a mano è sistemata in alto sopra al tunnel centrale, pensando di passare direttamente al ‘derapage’, anche sul fondo scorrevole vi converrà prima disinserire l’antiskating. Per lasciarvi poi cullare dalla piacevole sensazione di sentirla allargare le curve con il retrotreno. Ma anche con i controlli elettronici inseriti, la potenza della 124 è sufficiente a farla allargare con la coda anche semplicemente uscendo in tiro da una rotonda. Nel misto, poi, la guida è come una danza. Ritmica e morbida. Riscoperta la pressione adeguata delle nostre Goodyear invernali M+S, (2.6 bar dietro e 2 davanti), sfoghiamo il nostro desiderio di riscoprire una ‘posteriore’, e premiamo un po’ di più sulle strade rivierasche: è puro divertimento.

Le prestazioni

Abbiamo provato anche un altro paio di condizioni e di parametri utili a chi vuole saperne di più della 124 Spider. I consumi? Se amate tenere giù il piede, ve lo dovete aspettare che beva. Tuttavia, i consumi sono più contenuti rispetto alle premesse. Per i trasferimenti, pur trattandosi di un motore a quattro cilindri a benzina, 1400 cc, da 140 HP, rientrano nella media grazie al peso contenuto, ottenuto risparmiando sulle imbottiture, sui meccanismi ed automazioni, sulle rifiniture interne, sulle portiere, ecc. I fari sono splendidi. Un nuovo sistema brevettato, in curva lancia la luce oltre il vostro sguardo e vi consente di avere un arco di visuale davvero eccellente e completo. E’ frutto dei fari a led che si orientano verso la direzione che state prendendo. Quando ritorneremo a un’auto che non ne è dotata, ne sentiremo la mancanza.

Una spider, decapottabile anche …d’inverno

Ma è una spider o no? Certo che sì! E l’abbiamo usata per tale anche in pieno inverno. Al mare. Pazzi? No. Semplicemente, sfruttando il potente riscaldamento dell’abitacolo e il riscaldamento dei sedili. Il parabrezza, con le finiture in acciaio cromato, deflette molto bene l’aria anche in velocità. È un’auto rumorosa? Secondo voi, con un tettuccio di tela, sia pure di alta tecnologia, nella quale per risparmiare il peso l’apertura e la chiusura dello stesso sono manuali, quindi non è imbottito, non potrete non avere la sensazioni di starvene a passeggio sulla strada. D’aiuto per la vostra gita in spider, l’impianto musicale Bose, con le casse anche annegate nei poggiatesta per essere avvolti dal suono anche con il tettuccio aperto. Impianto che si comanda dal comodo display, che per dare un tocco di realismo è piantato in mezzo al cruscotto come se vi piazzaste il vostro Ipad.

Impianto hi-fi anche …a cielo aperto

E che vi fa accedere al navigatore, al telefono in bluetoot, alla radio, alle musiche multimediali (lachiavetta con i Manhattan Transfert ci aiuta a creare atmosfera vintage), ai servizi anche di manutenzione della vettura. I problemi enunciati sono comunque criticità che ogni spiderista sa di dover trascurare. Si rifarà infatti guidando la #Fiat124spider. Che, ed è la costatazione di ha corso negli anni ’70 trasformando una piccola auto di serie in una macchina da rally da guidare sempre in sbandata controllata, virà fa riscoprire la voglia di guidare. Ammaliati dalle sensazioni della trazione posteriore. Sapete che vi dico? Che non vedo l’ora di provare la 124Abarth!!!                                                                               #charlieinauto124 pineta 124spider erba 124 Cruscotto display 124 Bellini Pineta IMG_4569 IMG_4583 IMG_4646 IMG_4726 IMG_4808 IMG_4932 IMG_5319 124 Farmacia IMG_5399 IMG_5529 124 argine litoranea 124 argine Tagliamento 124 litoranea

#Fiat124spider: bassa e assettata il suo abitacolo non poteva non essere …all’altezza

Una flessione per accomodarci su sedili avvolgenti e anatomici anche se scarni per risparmiare il peso anche lì

Ma già dopo pochi km scopri che sono studiati per risparmiarti …gli acciacchi

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Sconsigliate le taglie forti. Ma non i driver alti di statura. Un conoscente di oltre un metro e 80 cm è salito a bordo e non voleva più scendere. In effetti, me l’aspettavo che fosse fatta così. E sì che non l’avevo mai vista da vicino. Né ci ero mai salito a bordo. Però, previdente, per andarla a prendere mi ero procurato un giaccone polare più moderno di quello che mi ha assecondato per oltre vent’anni, che avevo acquistato in svendita a Cortina trovandomi là per una degustazione delle Donne del vino, allora colto impreparato al freddo dell’inverno dolomitico che aveva sostituito una giornata sciroccosa. Quello nuovo ha una imbottitura meno ingombrante. Del Parka pensavo che non avrei potuto fare a meno. Quando mi hanno comunicato che dopo un mese avrei avuto a disposizione #Fiat124Spider, dopo l’immediato entusiasmo perché questa nuova esperienza mi avrebbe fatto ritornare indietro di quarant’anni, a guidare un ‘posteriore’ sportivo, man mano che si avvicinava la data della consegna sbucavano i primi dubbi, le prime perplessità. Mai più forti dell’entusiasmo. Inverno, pieno, una spider, non con l’hard top ma il tetto apribile, spazio interno, poco, non me ne andavo via da solo per avere il cambio alla guida almeno all’andata (Friuli-Milano). Tutti elementi di criticità. L’ultima volta che ero stato a Milano, più d’un anno fa, per recarmi per la terza volta all’Expo, questa ad accompagnare un gruppo di giornalisti specializzati che presiedo, non avevo provato a entrare nella city. Faceva molto caldo e il traffico dell’Expo quel giorno me lo sconsigliava. E stavolta?

Nel cuore di #Milano

Siamo entrati al #Motorvillage sede del parco stampa di FCA, e ho scorto un muso bianco con la calandra nera che spiccava dalle altre auto, berlina ed SW parcheggiate a spina di pesce. Sembrava una muscle car di quelle americane. Ma, accidenti, com’era bassa… Ho parcheggiato la mia auto e sono sceso con i gesti quotidiani. L’Alfa 159 non è certo alta da terra, e nemmeno i suoi sedili. MA sarei sceso ancora più in giù… Dopo avere atteso che me la tirassero a lucido, il capo della Logistica del parco stampa mi consegna le chiavi e me la indica: bianco ghiaccio, come me l’ero immaginata. Apro la portiera, leggera ma compatta, quasi come quella di una macchinina da luna park, essendo abituato a quella massiccia della 159. E guardo in giù: è davvero in basso… Mi infilo nell’abitacolo, come vedi a volte i piloti entrare nelle GT. E cerco una posizione stabile.
Sono comodi ed ergonomici con le regolazioni dei sedili tutte manuali:

Questione di peso

Cominciamo dalle regolazioni: avanti e indietro è tutto manuale. Sempre per questioni di peso. Poi passiamo alla regolazione del volante. E della seduta del seggiolino. Innanzitutto è molto avvolgente. Quindi scopriamo che si regola soltanto sollevando o alzando con l’apposito pomello l’estremità della seduta. Per sostenere le gambe. Comunque poteva andare davvero peggio. Abbiamo indovinato a scegliere un giaccone meno imbottito. Ma attenzione. Una volta indossato non vi sarà facile toglierlo senza uscire dall’auto. D’altronde una spider nasce per la bella stagione. Il sedile del passeggero è altrettanto sportivo. Ma ha qualche regolazione in più. Compresa la possibilità di reclinarlo di qualche grado in più all’indietro, ed eventualmente schiacciare un pisolino mentre l’altro guida. Se volete liberarvi del giaccone, della giacca, sistemare la borsetta della vostra passeggera, c’è lo spazio nel quale si ripiega il tettuccio quando lo aprite. Un bauletto abbastanza profondo si trova tra i due sedili, sopra al tunnel, alle vostre spalle. Un piccolo vano sopra al tunnel. Un porta telecomando o chiave sul tunnel lato passeggero. Il bagagliaio contiene due Samsonite o trolley. Non molto di più. D’altro canto nella bella stagione si usano meno vestiti e più leggeri. Ma #Fiat124spider non è nata per questo, ma

per il piacere di viaggiare con una macchina sportiva,

appagante, della quale non ci si può non innamorare alla guida. Ma parlavamo del posto di guida. Acceso il cruise control imbocchiamo l’autostrada e troviamo una posizione corretta e adeguata. Dopo qualche giorno ci accorgeremo che la seduta della 124 spider è davvero ergonomica. E ci aveva corretto alcuni difetto di postura indotti da un sedile di guida apparentemente comodo, ma forse troppo. #charlieinauto
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#Fiat124spider quando il vintage sfida la comodità e …la strada #charlieinauto

Accessoriata e riscaldata per scoprire il tettuccio non soltanto d’estate

Le emozioni di calarsi nell’abitacolo di un’auto nella quale ripartizioni dei pesi, potenza, assetto formano un mix armonico ed estremamente appagante.124 muso park 124 Milano cofano 124 tram Milano 124 Milano tram obelisco Lignano 124 neve lungomare pineta 124 Lignano Pineta piazzle 124 sabbiadoro 124 Orgnano neve 124 Ud Uniud 124 Msa 124 porto san giorgio 124 campagna IMG_4932 124 pineta 124 lunotto ghiaccio 124 Tagliamento argine Pertegada 124 Cruscambio 124 Brini 124 Udine IMG_5631

Oggi facciamo un giro in #Fiat124spider … Beh, non è così semplice. Bisogna averla a disposizione!? Bene. Ce la prestano per provarla. E ora? Tutto così scontato? No! Ora viene il bello. Perché è alta meno di una spanna da terra. Una macchina per giovani sportivi. Per appassionati. Per ex racer’s. Avvicinare la chiave elettronica alla portiera già ci elettrizza. Pensare che con la sua sorella maggiore, la #Fiat124Abarth quarant’anni fa, è stata scritta la storia del rallysmo italiano e mondiale…

‘Caliamoci’ a bordo

Saliamo a bordo. La portiera si chiude da sola, e fa un suono sordo. Sa di vuoto. Già è piccola, quasi meno del suo vetro. Probabilmente è leggerissima. Per infilarci nell’abitacolo, la prima volta, confesso che …ero un po’ perplesso. Quando mi ci sono calato dentro ho riprovato l’emozione di infilarmi nell’abitacolo di una 124 Abarth. Seduto, nel sedile avvolgente, mi sono tranquillizzato. Ma non da subito, perché mi stavo chiedendo come avrei fatto a guidare così, ormai abituato a stare stravaccato su una delle poltrone delle auto di oggi. E a superare gli oltre 300 km fino a casa. Con una passeggera che si sarebbe potuta lamentare. Gli ultimi Km, dei quali, avrei scoperto poi, a notte inoltrata, ma con gioia, essere completamente innevati, ancorchè vicino al mare, nella Riviera Friulana. Invece, cambio a cloche sul tunnel molto alto sul quale appoggio anche il gomito, proprio quella posizione avrebbe sciolto il mio ‘assetto’. E recuperare l’allineamento distratto da posture erronee, acquisite sia alla guida che al computer.

La guida in città è anche per le signore

I primi km sono stati in tensione, tra i tram che transitavano a pochi centimetri, e le strette vie del centro di Milano. Poi, ammirata e fatta ammirare dai passanti, ma anche dopo avrebbe fatto girare tutti, nostalgici e giovanissimi, via per i primi km, in autostrada. Scoprendo, fortunatamente, che a una velocità media ‘autostradale’, i consumi, di benzina ovviamente, del 1400 da 140 Cv sono ragionevoli. Pochi congegni elettronici e visivi, ma tutto quello che oggi serve è a portata di mano. E il cruscotto richiama quello dell’Abarth di quarant’anni fa, con finiture eleganti e funzionali. Così il volante, che assomiglia a quello d’epoca. Ma è dotato delle regolazioni, e dei comandi, del cruise control, delle luci, del volume e anche del controllo della connessione telefonica operata via blue toot. Fari e tergi sono anche automatici. Mentre in un punto sopra al ginocchio sinistro, dietro al volante, sullo sfondo nero del cruscotto ci sono due tastini quadrati. Uno riporta la sezione di uno pneumatico, e la scritta Set! L’altro, un’auto che sbanda e una X. Puntiamo sul secondo, e scopriamo che …premendolo, si accende un simbolo uguale in uno dei due orologi degli strumenti: disattiva il controllo elettronico di aderenza! Servirà per giocare quando incontreremo la neve.

Pesi, potenza, assetto, un mix equilibrato ed esplosivo se si vuole tirare

In realtà, scopriremo che l’elettronica, con un’auto che pesa circa mille kg, nella quale il tettuccio come su altre Supercar quali l’Alfa 4c si apre e chiude a mano per risparmiare peso così come con lo stesso obiettivo nelle alette parasole non c’è nemmeno l’imbottitura, la fa da padrona. Ma non del tutto. Chi ha progettato quest’auto con il telaio in acciaio e alluminio ha voluto lasciare il ‘gusto della guida’ ai suoi fortunati possessori. Innanzitutto, non lasciatevi spaventare dal fatto che si tratta di una spider, con il tettuccio fatto di niente. Anche se la lasciate all’aria aperta in una notte di brina, e seppur ritrovate il sedile alla stessa temperatura del lunotto esterno, in pochi secondi un riscaldatore regolabile a tre tacche in entrambi i sedili vi darà la calda e avvolgente sensazione di un sano tepore. Che vi consentirà, se volete anche aiutandovi con il potente impianto di riscaldamento, di viaggiare anche in inverno : con il tetto aperto! L’abbiamo fatto anche noi. L’indomani, con il sole, e ci sembrava che i passanti ci guardassero come fossimo matti.

Grinta ed eleganza per mordere la strada

In verità, avremmo scoperto poi, ammiravano la grinta e l’eleganza della nuova Fiat 124 Spider Lusso. Color ghiaccio. Calandra nero opaco. La stessa grinta che ritroveremo nella prossima puntata. Ah! Dimenticavo: il motore è a benzina, con consumi ragionevoli, salvo ‘tirare’. E quando partite la mattina, d’inverno, una lucetta blu a forma di termometro a mercurio vi avverte che è bene attendere che il liquido di raffreddamento abbia raggiunto la temperatura minima. Indicata anche dal termometro elettronico sulla sinistra del cruscotto. L’altro pulsantino dietro al volante, a sinistra? Set! Lo scopriremo solo restituendo l’auto a FCA: azzera l’avviso della rotazione degli pneumatici, che è consigliata dal display elettronicamente.

Accessori ergonomici per il confort e la guida in relax

Ancora una cosa: la radio sembra fatta per lo zapping. Un pulsantone girevole a ‘poppa’ della leva del cambio, come il comando che determina la funzione crossover, normale o sport in altri modelli, governa i comandi sullo schermo digitale centrale. Alcuni si possono selezionare direttamente dal tablet, che sembra proprio tale perché è stato incastonato in un cruscotto dalla forma pensata quando l’unica cosa elettronica che potevamo portarci dietro era l’orologio da polso a led rossi della Texas Instruments. Gli stessi e altri dal pulsantone. Premendolo, anche con l’avambraccio mentre la mano destra coccola religiosamente il lucido pomello del cambio, è possibile azionare, con estrema ‘nonchalanche’, lo scanner dell’autoradio. Ora continuiamo a guidare. E non riusciamo a distogliere lo sguardo dalle bombature dei parafanghi che si vedono sporgere dal cofano. Siamo maschi… Ed è pura bellezza.         #charlieinauto

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#Fiat124spider ‘lancia occhiate nella notte’ per renderci la guida più sicura #testdrive #charlieinauto

I fari anteriori ‘full led adattivi’ bucano la notte e la nebbia con la luce morbida e incisiva e orientandosi nelle curve verso dove ci siamo diretti

Effetto notte. Anche la sera #Fiat124spider è bella da vedere. E da farsi vedere. Ma nel contempo vi fa vedere bene anche al buio o in condizioni di scarsa visibilità. I fari anteriori hanno un design particolare che la contraddistingue dalle altre sagome che incontriamo nella notte. A proposito: che emozione! Mentre provavo la nostra cabrio dalla bruma notturna ho visto sbucare in lontananza un’auto con i fari supplementari fendinebbia. Vecchi ricordi di quando i rally si affrontavano montando Sirio o Megalux della Carello oppure i Cibié, con lampade alogene da 100, 200, 400 watt. Per bucare la notte anche nelle strade più sperdute. Oggi la tecnologia ha raggiunto traguardi un tempo impensabili. Così, sulla #Fiat 124spider sono stati montati per la prima volta i fari Full led adattivi. Che cosa sono?

I fari full led adattivi uniscono alla precisione e al relax di una luce morbida la comodità del fascio direzionale

Si tratta degli anabbaglianti e degli abbaglianti realizzati a led. Producono una luce molto morbida. Non invasiva. Che illumina la strada in modo efficace e aiuta a distinguere contorni e ad apprezzare la profondità di campo, senza stancare gli occhi di chi guida. E fin qui la luce a led. Ma perchè adattivi? Perché consentono alla luce di precedere le nostre manovre. Di ‘adattarsi’ alla direzione di marcia. In pratica si tratta di luci direzionali, ma sono molto di più. Infatti ruotano l’intero fascio di luce in tempo reale rivolgendolo dove noi stiamo gettando lo sguardo per affrontare la curva. E lo fanno con tanta efficacia che per farvi comprendere che cosa accade davanti al muso della #Fiat124spider abbiamo dovuto attendere una serata di nebbiolina, che ha messo in evidenza il fascio luminoso. Si nota bene che la luce è morbida, non infastidisce, ma illumina davvero. E anticipa il nostro sguardo verso la meta della nostra guida. Non viene più, dunque, illuminata soltanto la zona puntata dal faro, ma è il fascio di luce dell’intero  fanale che si dà da fare per illuminarci il cammino. E quando siamo impegnati nella guida veloce, questa opportunità fa la differenza e rende la guida più sicura. I fari Full led adattivi sono completati dai fendinebbia, c’è anche il fanale retronebbia, dei quali, però, sinceramente, prima di ricordarci di accenderli in presenza della nebbia, non avevamo sentito la mancanza. Guida sicura, dunque, con #Fiat124spider, anche con il cattivo tempo invernale. #charlieinauto

Ecco il video:

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#Fiat124spider : Finalmente la #pioggia è arrivata #Charlieinauto #testdrive

Non ce la facevamo più e ci mancava il #testdrive sul bagnato: non ci ha traditi nemmeno sul fondo viscido

Evviva! E’ arrivata la pioggia. Dopo oltre due mesi di siccità, finalmente disporremo di aria più pulita, si rimpingueranno le riserve d’acqua, l’asfalto e le nostre strade e marciapiedi saranno finalmente lavati, anche dal sale, in modo naturale. Qualcuno, o qualcuna, ha già messo il broncio: il primo giorno di pioggia e già sbuffa. Ma, non raccontatelo in giro, anche noi non ne vedevamo l’ora… Perché? Perché finalmente possiamo provare la #Fiat124spider anche sul bagnato. Vediamo un po’. Saliamo a bordo. Non è cambiato niente. Il tettuccio tiene come prima. Siamo perfettamente all’asciutto nonostante la pioggerellina fitta e insistente. La chiave? L’avevamo tenuta nella tasca del Parka, per non dimenticarla a bordo: succede con l’avviamento a pulsante e senza la classica toppa. Mettiamo in moto, siamo all’’imbrunire, e si accendono da soli i fari, e il tergi. Unica criticità, ma è tipica delle cabrio, la visibilità posteriore: il lunotto ovviamente non possiede il tergi, e per uscire dal parcheggio la pioggia ha inzaccherato la telecamera che in questo caso non ci è molto d’aiuto. Poco male, la puliremo dopo. Dunque: sotto abbiamo quattro gomme da neve, Goodyear Supergrip M+S. Quindi dovremmo essere in una botte di ferro.

Scaldare il motore a benzina 1400 turbo da 140 HP prima di chiedergli di più

Scaldiamo il motore, perché un termometrino blu acceso a sinistra dell0orologio del tachimetro ce lo consiglia. Ahi Ahi!? Si è accesa una chiavetta inglese arancio posizionata vicino al termometrino della temperatura minima di utilizzo del liquido di raffreddamento. Che si spegne. Mentre la chiave arancio rimane accesa. La prima preoccupazione qual è? Quella di vedere se a ciò corrisponde un ben preciso avviso sul display. E invece no. Proviamo a spegnere e riaccendere l’auto, e la situazione non cambia. Ne deduciamo, prima di chiamare il responsabile della logistica del parco auto FCA, che si tratti di un avviso di manutenzione periodica. In mancanza di un avviso perentorio. Ma non ci arrendiamo e cominciamo a rovistare sui comandi dello schermo. Tra le funzioni vi sono le manutenzioni programmate.

La rotazione degli pneumatici è programmata

Una è evidenziata in rosso: rotazione pneumatici. Da eseguire entro xxx km. Capito? Bisognerà far ruotare le gomme della #Fiat124spider. Ora finalmente possiamo partire. Il sistema elettronico antisbandamento è attivo. Il motore è caldo. Ecco la prima rotonda: la strada è libera e schiacciamo il pedale dell’acceleratore, in 2. L’asfalto è ben bagnato e il retrotreno parte un istante in derapata poi l’auto scarica la potenza senza perdere la spinta. Quindi, funziona. Se avessimo affrontato la curva normalmente, #Fiat124spider si sarebbe comportata come sui binari. Poi scopriamo che su quella rotonda poco trafficata probabilmente c’era rimasto un po’ del sale antighiaccio gettato i giorni scorsi. Che con le temperature oltre lo 0 e la pioggia crea una miscela scivolosa. Lo sapevate? Ce l’ha rivelato un addetto alle strade.

Una buona tenuta sul bagnato come sulla neve

Un bel rettilineo, ben zuppo di acqua, e schiacciamo a fondo: la macchina va e senza incertezze, senza ricordarci per nulla che la trazione è posteriore. E ciò nonostante pochi giorni prima avessimo spinto le gomme anteriori a 2 bar di pressione, quelle posteriori a 2,4 su consiglio di un amico gommista sportivo. Prima di questa operazione erano tutte e quattro a 1,4 bar. Forse un po’ bassina, ma l’avevamo ritirata così. Per provarla subito, …dopo oltre 350 km, sulla neve. Con risultati entusiasmanti. Imbocchiamo una strada emblematica della nostra città, l’unica con un bel misto, saliscendi, curve strette. Breve ma sincera. Anche qui, pur sotto la pineta, il fondo è piombo di pioggia. Non forziamo sul pedale, ma teniamo velocità e ritmo adeguate alla strada con una guida veloce: #Fiat124spider non ci tradisce nemmeno per un’istante. Molliamo nella discesa perché c’è una striscia di ghiaccio residuo della nevicata di una settimana fa. All’ultimo momento decidiamo di usarla per vedere che cosa succede: nulla. La macchina è rimasta nella sua traiettoria.         #Charlieinauto

Due vintage a confronto: non male. Ora lanciamo la sfida...
Due vintage a confronto: non male. Ora lanciamo la sfida…