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Post n°290 pubblicato il 02 Marzo 2009 da fragolozza
I pensieri sono più lenti della mano che li scrive. MONDA”Y MORNING
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Post n°289 pubblicato il 01 Marzo 2009 da fragolozza
Metti che un giorno i carabinieri ti piombino in casa, ammanettino tuo padre e lo trascinino via. Quando, stasera, nei titoli del telegiornale hanno detto vicino Nola, ho pensato: “Fa’ che non sia Cicciano!” Perché ci sarebbe da impazzire sul quanto sia difficile distinguere chi è buono e chi è cattivo. |
Post n°288 pubblicato il 28 Febbraio 2009 da fragolozza
Ora ho capito perché con 30 euro al mese ti fanno navigare per 100 ore: perché sanno che 5940 minuti li spenderai imprecando contro le pagine che non si aprono! (non a caso ho impiegato quasi 24 ore solo per pubblicare questo post) Roma al mio arrivo mi è sembrata così bella che, dalla felicità, volontariamente, per due volte non sono salita sull'autobus. Sono rimasta così, impalata a Tiburtina, a guardarmi intorno, canticchiando come Phoebe Cates la stessa canzone che, per tutto il tragitto fino a Nola, aveva canticchiato mio padre... anche se, secondo me, lui cantava Paradise per un motivo diverso (forse perché me ne stavo andando?). EXCURSUS numero 1: A proposito del canto di mio padre, mi è sovvenuta quella volta in cui, a 14 anni, durante una sera d'estate, chiusi mio fratello fuori, sul balcone di camera mia, minacciando di non farlo rientrare, finché non mi avesse cantato ad alta voce il ritornello di Don't look back in anger degli Oasis(quello che fa: soooo seellliiiiii kiiiiiiiid vuueeeeiiiiii!!!!!!!!). EXCURSUS numero 2: Se i balconi affacciano sulla piazza, la veranda affaccia sul cortile. Per un paio d'anni, in fondo al cortile, ha vissuto una coppia di anziani coniugi. Non ho mai avuto i nonni, perché figlia di genitori rimasti orfani troppo presto. TROPPA PARANOIA UCCIDE I SORRISI. PS: avrei ancora un sacco da scrivere, dalla signora che mi ha regalato un mazzolino di viole, alla mia visita ad Amityville Horror, ma ho fatto troppi excursus, sono le 4 del mattino e se riprendo l'abitudine di addormentarmi all'alba e risvegliarmi al tramonto, mi sa che non è tanto fuori luogo il dubbio avanzato da chi pensa che, oltre che scema, forse sono pure vampira. |
Post n°287 pubblicato il 25 Febbraio 2009 da fragolozza
"Credo sia nelle mie corde essere speciale in porzioni monodose. Del famoso pendolo che oscilla dalla noia al dolore, i miei picchi sono attenzioni impreviste, illusorie, da parte di chi ciclicamente cerca di convincermi che valgo qualcosa, per poi arrendersi alla brusca evidenza e battere in ritirata." Bad cover version è l'ultimo singolo dei Pulp, l'ultima canzone incisa prima di sciogliersi come gruppo e andare ciascuno per la propria strada. Quando uscì quest'album (2001) io volevo vederli dal vivo, ma i Pulp non hanno mai suonato in Italia, né prima, né soprattutto dopo.
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Post n°286 pubblicato il 24 Febbraio 2009 da fragolozza
Il pezzo forte era il piumino cattura-polvere giallo, uno di quelli che i vucumprà portano in giro sulle loro carrozzelle e che io avevo scelto al posto della scopa, essendo molto più adatto ad una strega fetecchia quale ero. Questo, però, non vuole essere un inno alla malinconia... anzi. E' solo la riprova che passano 4 anni, cambiano le mode, torna il carnevale e per fortuna, sotto certi aspetti, io resto sempre uguale! |
Post n°285 pubblicato il 23 Febbraio 2009 da fragolozza
All'insegna di un'ennesima crisi di identità, fomentata, tra l'altro, da un tizio che ieri, sbagliando numero, dopo i miei pronto pronto pronto, mi ha chiesto: "Sei Lamberto?", mortificando così la mia femminilità anche nella voce, ho deciso di stilare una lista di motivi, per cui, malgrado il mio impegno a rimanere UNA... finisco inevitabilmente con sembrare un'ALTRA. In attesa di giungere ad un qualche risultato, mi applico sul pathei mathos, perché se la sofferenza è conoscenza, allora io dovrei essere sulla strada buona per diventare Zarathustra. Al momento sono ancora discepola, a vari sprazzi mistica, e concordo con me stessa quando mi dico che gli ematomi rientrano e i tagli non si chiudono, ma lasciano cicatrici. Sono stata tagliata fuori... Riferimento puramente casuale... ma mi andava di pubblicare questa canzoncina sul giusto contrappasso, su una ragazza che vive una settimana lunghissima, si tinge i capelli, aspetta una chiamata che non arriva, pensa di essersi sbagliata in pieno e maledice tutto, regali compresi.... finché scopre che il tipo scomparso è stato trovato morto in un lago!!!!!!!!
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Dopo quasi due anni, tornano i racconti di Fragolozza. Una sigaretta accesa per distruggermi i polmoni era il chiaroscuro lanciato dalle labbra alle cosce, tramite le mie dita molli, per guardare meglio all'orizzonte. Respiravo a fatica, ma ero così felice che quattro lune e una stella cometa brillavano sullo sfondo della mia prospettiva ubriaca. Dietro, dove le montagne si piegavano ad abbracciare i brandelli di cielo sfuggiti agli squarci delle nuvole, il silenzio dava l'assenso a tutto quanto il mio cuore diceva. Dentro, quando la cicca era abbastanza consumata e corta da intiepidire le falangi, il paesaggio circostante era metaforicamente lo stesso ma asimmetricamente disposto. Quelle sere, in cui ogni gesto si inseriva in un rituale insolito ma ben collaudato e di cui ormai ero esperta, dimenticavo chi ero e su quell'oblio fondavo l'impianto di una personalità diversa. Credo che ciò dipendesse dalla difficoltà a convincermi di andarti bene com'ero. Hai mai avuto una spiegazione per tutto questo? Non te lo chiedevo, perché non volevo parlassi. La riservatezza delle tue sensazioni garantiva quiete alle mie preoccupazioni e poi mi era più facile puntare tutto scommettendo sul silenzio, quando solo le civette potevano gufarmi contro. Nascosti o sotto il sole, in solitudine o altrove, ti cercavo quando non mi restava niente da chiedere al giorno e tu ti lasciavi trovare quando non avevi niente di meglio da fare. Diametralmente opposti anche nelle reazioni , a me bastavano tre minuti per provare il morboso desiderio di mangiarti le labbra e tu aspettavi sempre tre ore prima di deciderti a spogliarmi. E'difficile stabilire se nella nostra mancanza di sincronia, fosse più rilevante il fatto che tu mi piacessi troppo o che io ti piacessi troppo poco. Sapresti trovare un altro nome? La tua arte di non avere arte, esplicitata dai continui sbadigli, mi faceva sentire un'artista talentuosa, sprovveduta, ma viva. I tuoi vuoti mi riempivano di contenuti e ti avrei dimostrato il mio valore in mille disegni e mille racconti, se per un solo istante avessi dato credito alla mia fantasia. Ma era una fantasia, cui non credevi, lo stesso ritrovarci con le braccia intrecciate e le pance appiattite, con le schiene stropicciate dalla tappezzeria dei sedili e i piedi scalzi, negli abitacoli che s'improvvisavano alcove dai vetri appannati coi nostri respiri aromatizzati alla birra. Ricordi ancora quel sapore? Avevi una strana risata, perciò non facevo battute e rimanevo seria anche quando, con un'espressione falsamente assorta, sorvolavo l'arco preciso dei tuoi denti per osservarti dritto in gola e capire quanto la tua anima mentiva, quando finalmente mi dicevi che ero tutto quello che volevi. Poi accendevo un'altra sigaretta. Al di là del tabacco da ardere e della nicotina da aspirare, mi sembrava il modo più opportuno per scandire le pause, quando le ombre ci disegnavano addosso nuovi vestiti e la nudità smetteva di essere un pretesto per rotolarci nel buio. Meccanicamente ripristinavo l'ipnotico movimento dalle cosce alle labbra. Nel buio più luminoso rasentavi l'ideale perfetto dell'uomo perfetto, ma la sigaretta si consumava in fretta, la buttavo fuori dal finestrino e, prima che la brace smettesse di brillare, la nudità tornava ad essere un buon pretesto per rotolarci ancora. Sarebbe bastato poco per dare un senso a quel fremito dei sensi, anche solo il coraggio, ma i tuoi peli sullo stomaco non erano abbastanza perché riuscissimo ad andare oltre. Il mio limite era la verginità, il tuo l'astinenza. L'unico gaudio da percezione immensa scaturiva dalla misurazione delle differenze, non quantificabile in cifra, ma senza dubbio evidente nella distanza tra i nostri corpi, che prima di ogni contatto elettrizzava la mia pelle. Ma hai mai conosciuto una passione più intensa? Una ciocca di capelli biondi scivolava sulla mia fronte e rendeva il mio sguardo più sexy, perché mi costringeva a tenere abbassate le palpebre, quando la tua ansia da non prestazione mal si distingueva dalle mie smanie di manutenzione per un corpo che sotto le tue mani sembrava incendiarsi. Tu adoravi le mie gambe, io annusavo le tue braccia e nel farlo pensavo con rammarico al tempo sufficiente che mai avrei avuto per analizzare ogni tua singola cellula. E tempo sufficiente non avrei mai avuto, nemmeno perché quelle notti smettessero di sembrarmi tanto corte. Io per prima mi tiravo su di scatto, fulminea, e raccoglievo i pezzi che avevo sparso nell'abitacolo. L'inventario bislacco, cavato a forza dalla memoria fallace, includeva anche due gambaletti appaiati e nascosti sotto il sedile di guida. Era difficile trovarli, ma ci riuscivo e quando li infilavo, dopo averne prima vagliato l'integrità, mi sentivo come se stessi impacchettando e preservando in vista di futuri e nuovi slanci, l'unica parte di me di cui ti importasse qualcosa. Nel ricompormi mi sentivo a pezzi. Sbrindellava l'integrità della mia coscienza, accorgermi che tu, meglio di me, intuivi che non c'è disaccordo peggiore del non trovare accordo in un'emozione comune. Di questa intuizione, senza farne vanto, avevi fatto forza, relegandomi nell'angolo proprio di una supplice astante, che sa di non avere, ma che comunque chiede. Non mi chiedevi di restare e ti eclissavi, trascinandoti dietro le stelle più belle. Lo sguardo, più diretto ma ostile, era come di chi volesse costringermi a tornare troppo presto a casa. Io mi aggrappavo ad ogni possibile corrimano per non inciampare o addirittura svenire al pensiero di perderti, per poi realizzare che, se fossi caduta, avresti forse proteso una mano a stringere la mia. Ma nessun'unghia mi ha mai graffiato il palmo. Solo ferro grezzo e polvere raccolta sulla parete sporca. Dopo l'ultimo gradino, un corridoio si snodava a dorso di serpente. La porta, inevitabilmente blindata, era chiusa dal di dentro e non avevo le chiavi. Non aprivi. Non hai mai aperto, per quanto forte io abbia bussato. Il tuo cuore era un ostello che solo saltuariamente avrebbe potuto alloggiarmi.
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Post n°283 pubblicato il 19 Febbraio 2009 da fragolozza
Se tutte le volte che mi sono detta di piantarla, lo avessi fatto davvero, ora vivrei in un bosco. La tristezza che si taglia con un grissino è come tonno andato a male. E oggi che mi sento muta come un tonno, incisiva come un grissino e triste come Tristano e Isotta, è tutto un bel dire. Ci sarebbe da obiettare che, finché è soltanto la voce a spezzarsi, finché è soltanto la trama a smagliarsi, non c'è alcun problema. Io però sono come le mie parole e pensavo che prima o poi sarei spuntata da una pagina bianca a ricordare in una virgola un mio sbadiglio, in un punto un mio silenzio e in un accento la mia semplice presenza. Ma evidentemente avevo scritto tutto a matita. |
Post n°282 pubblicato il 17 Febbraio 2009 da fragolozza
Ho avuto 27 anni di vita e ora ne ho 28.
Il primo risveglio mattutino dopo due settimane di notti insonni e di sonno a orari indecenti è stato merito di mio padre che, causa dormiveglia turbolento, ho inizialmente scambiato per Freddy Kruger (indossava pure una maglia a strisce), con conseguente balzo dal letto che ha fatto ridere lui e urlare me. Il troppo riflettere ha pessimi effetti sui miei riflessi. La verità è che dovrei fare una vita più corretta e sana, ma ho una sana propensione al malsano, ragion per cui compio azioni sconsiderate solo perché sia giusta la considerazione di chi non mi considera per niente sana. Della serie... All that I can do, it's make your fears came true. Credo sia questo il motivo per cui il mio soggiorno a Roma è stato segnato, oltre che dall'insonnia, dall'inedia forzata. Probabilmente un giorno ritornerò la personcina romantica che perdeva la testa per chiunque e che un giorno di febbraio, solo per aver visto un'intervista, si innamorò perdutamente di un cantante e per i suoi 18 anni si regalò il disco. Magari tra altri 10 anni...
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Post n°281 pubblicato il 03 Febbraio 2009 da fragolozza
Stavolta non scappo da niente e verso niente... Stavolta è solo PER ME. LESSAGGIO RETAGGIO MASSAGGIO MESSAGGIO |
Post n°280 pubblicato il 02 Febbraio 2009 da fragolozza
Se "la vita è un fascio di possibilità", la mia è stata confezionata male. Se avessi avuto una faccia di cavolo, stamattina avrei fatto l'esame, incurante di tutte le cose che non sapevo. Ma io ho una faccia di chionza, pari quasi a quella dell'assistente a cui mi sono rivolta per chiedere spiegazioni. Lo studio accurato di un'infinità di roba inutile, tipo la mitologia classica, accompagnato dal sottofondo del nuovo album dei Franz Ferdinand, il cui singolo s'intitola Ulysses, mi ha fatto elaborare una nuova teoria, circa la vera storia di Ulisse.
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Post n°279 pubblicato il 30 Gennaio 2009 da fragolozza
Post alquanto inutile, ma... Quando mio padre me lo ha detto, l'ho scambiata per una delle cretinate cui è avvezzo, per quel talento che ho ben ereditato da lui...
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Post n°278 pubblicato il 30 Gennaio 2009 da fragolozza
"Tutto questo fa schifo. Non parole. Un gesto. Non scriverò più." Ci sono libri a cui ti aggrappi, convinta che abbiano tutte le risposte. Ma la realtà è diversa. Ma, in serata, è arrivato il contraccolpo... da tutt'altra direzione, sotto forma di un dolore universale e dilagante... Non so cosa conti nella vita, non so se c'è un senso... ma ho concluso che, in fondo, anche Pavese è stato un grande stronzo a scegliere di non vivere. Perché ci sono persone che vorrebbero farlo, ne hanno il diritto e per cause ignote e inspiegabili forse non potranno farlo.
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Post n°277 pubblicato il 28 Gennaio 2009 da fragolozza
Non c'è amore, ma c'è affetto. A volte è meglio accontentarsi per difetto. Il primo regalo per San Valentino mi è arrivato da una persona che non mi ama e che non amo (è ormai ovvio che chi dovrebbe amarmi se ne frega altamente di me), in una sera di pioggia battente in cui ho scoperto un notevole talento in campo informatico, prima ripristinando il funzionamento del mio computer a suon di pugni, poi aiutando un ragazzino di dodici anni a crearsi un account per messenger, diventando conseguentemente, una sorta di paladina della giustizia virtuale. Mi sento quasi un genio.
Riflessione matematica |
Post n°276 pubblicato il 25 Gennaio 2009 da fragolozza
Benvenuto raggio di sole... (il riferimento non è casuale) Dopo i giorni trascorsi nella Valle Accapi' (certe situazioni), al confine della Valle Addàunsenso (a questa vita del cavolo), torno a questa dimora di facile rimorso, solo accidentalmente turbata, ma in linea di massima serena. |
Post n°275 pubblicato il 22 Gennaio 2009 da fragolozza
C'è chi mi vuole tigre e chi mi vuole pantera, I miei pensieri impensieriscono anche chi pensa che io non sia in grado di pensare. In questi giorni riscaldati dal calore di cinquanta Benson and Hedges (se non detestassi il tabaccaio, comprerei un solo pacchetto alla volta... ma non lo sopporto e, per vederlo poco, ne compro tre. Poi però me li fumo tutti di fila e devo rivederlo. Il solito circolo vizioso...), sprofondo gradualmente nelle equazioni di vario grado, chiedendomi come sia possibile che un tizio di nome Fermat, non si è fermat’ a bere qualcosa al bar invece di elaborare teoremi diofantei. Da qualche parte ci sarà una risposta, ma non la trovo e tra una pagina, un tarallo e una spremuta d'arance, mi tiro su riascoltando la discografia dei Placebo, con particolare attenzione alle canzoni dai testi inquietanti e i cui titoli tradotti e trasposti di seguito danno risultati piuttosto eloquenti. Esempio: “In the cold light of morning” “Where is my mind?” “Slackerbitch” “Summer’s gone” “Hang on to your I.Q.” (che tradotto suona più o meno “Nella fredda luce del mattino, dov’è la mia mente? Puttana lavativa, l’estate è finita. Attaccati al tuo quoziente intellettivo!”)
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Post n°274 pubblicato il 20 Gennaio 2009 da fragolozza
Un chiodo fisso non si schioda mai…
La chiave di volta, stavolta, non è in una svolta. E’ piuttosto nel suo contrario, nella strenua resistenza, che trova il suo intoppo in una toppa occlusa non da stoppa, ma da cemento. Ce ne vuole di forza per varcare una soglia… E non mi sveglio con la coscienza pulita, solo perché prima di dormire stendo bene i pensieri e bagno a fondo i ricordi. Non basta. Le macchie restano e il sole delle prime ore non asciuga quella parte di me che resta intrisa da un sogno non voluto. Tu la chiameresti inutile tristezza, ma in realtà è il risultato di una totale deliquescenza emozionale che altera il mio equilibrio, facendomi sbandare verso disattese dimensioni, dove al mio cuore di panna basterebbe anche solo un sorriso per ristabilire il giusto livello di glucosio e dolcezza… ora che anche il caffé sembra sempre troppo amaro. |
Post n°273 pubblicato il 18 Gennaio 2009 da fragolozza
Come semini, raccogli. E se cominciassi a seminare quello che ho raccolto? Il modo in cui mi tengo in piedi, malgrado gli acciacchi stagionali e sebbene il mio labbro inferiore somigli tanto alla catena himalayana, con un herpes alto quanto l'Everest svettante nel mezzo (Spaciugolo è colpa tua!), non è dei migliori. |
Post n°272 pubblicato il 15 Gennaio 2009 da fragolozza
Io non so far di conto e, per questo, pago il conto di cose senza conto, di cui ora tengo conto. Anche gli occhi mi sputano addosso (scrivere "pianto" sarebbe troppo patetico). E finisco col fare scenate da isterica, collerica, piretica, ma rigorosamente sola e chiusa in camera (nelle poche occasioni in cui mi è concesso), per motivi assurdi, tipo lo sportello bancomat che non funziona, la fila alla posta troppo lunga, i miei paraorecchi svaniti nel nulla e l'incapacità di fare a botte quando mi girano. Eravamo in due per sentirci più soli di uno. |
Post n°271 pubblicato il 13 Gennaio 2009 da fragolozza
Consapevole che se non scrivessi questo post farei un favore a parte dell'umanità (a tre individui sicuramente)... in qualità di persona temporaneamente sadica, lo scrivo lo stesso. Avevamo all'incirca cinquant'anni in due, quando giocavamo a baciarci e la tua dentatura perfetta mal s'incastrava al mio palato stretto, facendomi pensare che, in fondo, non eravamo poi fatti davvero l'uno per l'altra (che immagine poetica!). La volontà di annichilirmi (purtroppo non riesco ad essere sempre ottusa e felice) è diventata patologica inappetenza, mal curata o accentuata dall'odore di trementina. Un po' sto male, un po' sto bene. In entrambi i casi per le ragioni sbagliate. Ma ci ho guadagnato stima amicizia e rispetto per la bilancia elettronica e non è cosa da poco... Le cose dette troppo in fretta provocano un'ossigenazione parziale del pensiero che, alla fine, diventa sbadiglio. Non ho mai troppo sonno e, se dormo, è per dare spazio agli ultimi sogni da postumi d'assenzio, dove c'è un elefante annibalico che mi schiaccia, Kelly Jones che mi corteggia ed un'amica che mi frega gli occhiali preferiti. A ciascuno i suoi incubi... Ma, malgrado sembri il contrario, avercela con me stessa mi aiuta a chiarire diverse situazioni, perciò: Ed è per questo che vanamente aspetto un segno che nemmeno voglio, ma che sento di volere perché non arriva. Ed è per questo che I'm forever black eyed... Non sono mai stato fedele, |
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Nickname: fragolozza
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ULTIMI COMMENTI
POETRY
Le cloache di notte somigliano
a fiumi nascosti.
Scommetti che a perdere il cuore
guadagni più spazio?
Sul banco dei pegni
ho impegnato
il mio ombretto di rosa.
Palpebre nude non chiudo
per cogliere il resto
di quello che resta
sul conto in sospeso
dei nostri sospesi.
Le formiche al tramonto ricordano
grani di pepe.
Sai contare al contrario, partendo
da cifre irrisorie?
Sotto l’arco
s’inarca in trionfo
la triade imperfetta.
Me stessa, quell’altra o la stessa
si chiudono a riccio.
Per capriccio
mi cavo d’impiccio.
Mi sento di troppo.
I MIEI LINK PREFERITI
KELLY JONES
I really hope ya happy,
both of you
and maybe sometimes
you miss me too!
Inviato da: GiuseppeLivioL2
il 11/04/2017 alle 14:55
Inviato da: camnisi1943
il 17/02/2017 alle 07:45
Inviato da: camnisi1943
il 25/07/2016 alle 23:03
Inviato da: fragolozza
il 25/07/2016 alle 20:27
Inviato da: camnisi1943
il 23/07/2016 alle 07:38