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Il pakistan è uno dei più grandi Paesi musulmani del pianeta. Ma non solo. Il Pakistan nasce proprio con l'idea di essere il Paese dei musulmani. Non uno Stato musulmano, ma almeno lo Stato dei musulmani (differenza leggera dal punto di vista linguistico ma non da quello politico-giudiziario). Nasce dalla necessità di dividere in due parti confessionali la grande India inglese. Tuttavia già dagli anni '70, il grande progetto vacilla e si apre la strada della scissione del Pakistan orientale, oggi Bangladesh.

Venendo alla storia recentissima, il Pakistan ha visto nel '99 un colpo di stato che ha destituito il governo civile di Nawaz Sharif ed a imposto il governo militare e filoamericano di Parvez Musharraf.

Uno dei principali problemi contro i quali deve combattere il nuovo governo è la dicotomia fra la fedeltà a Washington e il dilagare di un sentimento antiamericano fra la sua gente. Come ricorda Tariq Ali, non è facile per il presidente far accettare ai pakistani di  uccidere un numero sempre maggiore di altri pakistani, anche se questi sono accusati di essere taliban.

E veniamo al nodo taliban, ovvero degli studenti delle madrasa. Queste scuole coraniche dalle quali escono i taliban che vanno a combattere in Afghanistan, perché hanno un così gran successo?
Probabilmente perché riescono ad offrire alla povera gente un'istruzione, un alloggio, dei vestiti e del cibo per i propri figli, che altrimenti morirebbero di fame. Sembra infatti essere proprio questo il problema, un sistema scolastico al collasso, un ultraliberismo che ha privato dei servizi di base la stragrande maggioranza della popolazione, spinge fra le braccia di queste scuole tanti bambini che altrimenti morirebbero fra stenti e denutrizione.

Che la soluzione alla guerra in Afghanistan sia l'investimento nel settore scolastico pakistano però, nessun Presidente degli Stati Uniti lo dirà mai.