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Il dramma dei bambini scomparsi e il sogno delle élite di vivere per sempre. La ricerca dell’Università di Stanford

Post n°147 pubblicato il 16 Novembre 2023 da daniela.g0
 

Indi Gregory (Foto: organizzazione Christian Concern)  

 

Molti avranno sentito del caso della piccola Indi Gregory, affetta da una rara malattia mitocondriale e di come i giudici inglesi abbiano stabilito di staccare il supporto vitale alla bimba di soli otto mesi, considerando il proseguimento delle cure un accanimento terapeutico. 

L'ultimo tentativo per salvare la piccola è fallito ed è stato effettuato lo scorso undici novembre il distacco dai principali dispositivi vitali.  

Indi è morta quindi alle ore 1:45 (le 2:45, in Italia) di lunedì 13 novembre.  

Prima che il suo piccolo cuore finisse di battere, il responsabile di Pro Vita e Famiglia aveva scritto su Twitter: 

"[...]L'ostinazione dei giudici inglesi nel voler mettere fine alla vita di questa piccola combattente nonostante il parere medico contrario dell'Ospedale Bambino Gesù è qualcosa di semplicemente satanico."  

Ed effettivamente fa davvero riflettere l'ostinazione a voler mettere fine alla giovanissima vita senza neanche un ultimo tentativo per curare la patologia della piccola. 

Ma è una cultura della morte che ormai domina l'Occidente e che si accanisce contro le persone più deboli, bambini, vecchi o disabili, fino a voler presentare il "suicidio assistito" come un "atto umanitario".  

Ma non solo. 

Per parecchi anni molte teorie sono state bollate dall'Occidente come "cospirazioniste", "complottiste" o semplicemente folli. Invece, dietro a queste etichette si nasconde spesso la verità che le etichette stesse tentano di celare. 

Rimanendo allora sul tema che riguarda i più piccoli, lo scorso anno è stata diffusa una notizia molto importante che naturalmente è stata passata sotto silenzio dal mainstream. 

Mi riferisco ad una nuova ricerca scientifica dell'Università di Stanford - come ha riportato il sito Summit.news -, che rivela come "raccogliere il sangue e parti del corpo dei giovanissimi nella speranza di raggiungere l'immortalità" non è più solo un "cliché dei romanzi horror", ma una possibilità concretamente realizzabile. 

Secondo un rapporto del quotidiano Telegraph, una ricerca di Stanford mostra che "l'infusione di liquido cerebrospinale di topi giovani in topi vecchi migliora la funzione cerebrale", aprendo la porta ad applicazioni simili per gli esseri umani.  

Il team di Stanford ha infuso fluidi provenienti da topi di 10 settimane nel cervello di topi di 18 mesi per sette giorni e ha scoperto che i topi più anziani erano più bravi a ricordare di associare una piccola scossa elettrica a un rumore e a una luce lampeggiante. 

Un esame più attento ha mostrato che il fluido aveva "risvegliato" processi che rigenerano i neuroni e la mielina - il materiale grasso che protegge le cellule nervose all'interno dell'ippocampo, il centro della memoria del cervello.  

Lo studio mostra che lo stesso processo potrebbe essere applicato alla ricerca anti-età e che "gli esperimenti stanno addirittura dimostrando che proprio il sangue giovane può invertire il processo di invecchiamento, forse anche curando il morbo di Alzheimer". 

Le élite e i transumanisti sono da tempo interessati a raccogliere materiale dai giovanissimi nel tentativo di perseguire l'estensione della loro vita. 

Secondo delle voci, l'ex dittatore nordcoreano Kim Jong-il si sarebbe fatto regolarmente iniettare il sangue prelevato da vergini giovani e sane nella convinzione che questo lo avrebbe aiutato a vivere più a lungo. 

Il rapporto del Telegraph osserva che "raccogliere il sangue e parti del corpo dei giovanissimi nella speranza di raggiungere l'immortalità è stato a lungo un noto cliché dei romanzi horror e delle teorie del complotto".  

A quanto pare, non per molto ancora.  

"Potrebbero passare soltanto pochi anni prima che i 'trapianti da giovanissimi' passino finalmente dalle pagine dei romanzi horror gotici alla pratica clinica", ha scritto Sarah Knapton, giornalista scientifica del Telegraph.  

Leggendo questa notizia sconcertante viene in mente la teoria sull'adrenocromo, bollata come "cospirazionista" dai vari cacciatori di bufale specializzati e finanziati lautamente con regolarità. 

Ma è solo fantasia? 

Di fatto, facendo delle ricerche emerge che, come già detto, c'è una vera e propria "epidemia" di scomparsa di bambini. Secondo il sito Naturalnews.com, l'epidemia si trova «nel nostro Paese [Stati Uniti, n. d. r.] e in tutto il mondo, e uno dei maggiori colpevoli sono i servizi di protezione dell'infanzia (CPS)". 

Usando la scusa che alcuni bambini abbiano bisogno di essere "salvati" da situazioni familiari minacciose, il CPS rapisce regolarmente i piccoli e li getta nel sistema di affidamento, oppure li fa "scomparire" in quella che alcuni dicono essere pedofilia satanica infantile e circuiti di abuso rituale. 

Il sangue dei bambini, che ci crediate o no, è particolarmente prezioso per lo "stato profondo" del CPS, che ne estrae una sostanza nota come adrenocromo che le "élite" apparentemente usano come siero anti-età per stimolare l'adrenalina nel flusso sanguigno. 

Per ottenere questo adrenocromo, i bambini rapiti devono essere feriti o uccisi, come ci si potrebbe aspettare, cosa che Jim White di Northwest Liberty News ha documentato come avvenuta nel Montana dove vive, così come in tutto il resto del Paese e anche in tutto il mondo. 

Nel 2016, White ha riferito del cosiddetto scandalo "Pizzagate", riportato all'epoca da alcuni media indipendenti, rivelando che queste stesse forze sataniche stanno utilizzando il sistema CPS per ottenere bambini per il loro adrenocromo. 

White, sottolineando il fatto che questo è un fenomeno globale, ha scritto: 

"Anche se non c'è dubbio che alcuni elementi di pizzagate sono reali, la forza satanica che procura, tortura, uccide e talvolta mangia i bambini è di natura mondiale, e non limitata ad un isolato a Washington D.C."»  

Un orrore senza fine di cui abbiamo già parlato in occasione del martirio della famiglia Romanov, condotto con le modalità di quello che sembra essere stato un omicidio rituale. E un orrore senza fine è quello che si aggiunge alla strage, in particolare di bambini, che sta avvenendo sulla striscia di Gaza per mano dell'esercito israeliano. 

Quello che sembra essere diventato infatti un filo conduttore, in questo momento storico che presagisce gli ultimi tempi, è come la vita più indifesa, quella dei più piccoli, mai come adesso sia stata maltrattata, umiliata, oltraggiata ed infine barbaramente uccisa.  

Parecchi video stanno circolando in questi giorni sui vari social che riprendono bimbi palestinesi feriti, uccisi o infine privati per sempre delle loro mamme. Bambini inconsolabili le cui sofferenze spesso sono persino peggiori di quelli che rimangono feriti sotto i bombardamenti. 

Secondo un recente rapporto, Il 60% dei residenti di Gaza uccisi finora negli attacchi aerei israeliani sono donne e bambini. 

E' ormai evidente che allo Stato di Israele non interessa affatto contrastare Hamas: Hamas non viene colpita né sfiorata infatti nemmeno con un dito. 

A Israele interessa invece sterminare il popolo palestinese, in particolare i bambini, che rappresentano il futuro dell'umanità.

 

 

Torniamo quindi al sito Naturalnews.com: 

La società di adrenocromo "Ambrosia" ora dispone di cliniche in cinque città degli Stati Uniti che iniettano "sangue giovanile" nei corpi delle persone.  

I bambini stanno scomparendo o vengono sottratti alle loro famiglie in circostanze pretestuose - in alcuni casi in modo permanente. E dove stanno andando? Forse a un'azienda nota come Ambrosia, che offre iniezioni di "sangue giovane" a pazienti che cercano di riportare indietro il loro orologio biologico. 

Come ha riportato Michael Snyder del Washington Standard, Ambrosia attualmente gestisce cliniche per l'adrenocromo in cinque grandi città degli Stati Uniti, dove le iniezioni di adrenocromo possono essere acquistate per circa $ 8.000 - $ 12.000, a seconda della quantità desiderata. 

La storia ufficiale è che il sangue fornito ad Ambrosia provenga dalle ghiandole pineali dei pinguini che vivono in Antartide. Ma White e altri sostengono che in realtà provenga da bambini rapiti, e in particolare da bambini nativi americani, che vengono sistematicamente trafficati e mai più visti. 

Secondo ExposingPedoVore, per ottenere l'adrenocromo, il sangue deve essere estratto dai bambini mentre sono ancora vivi. Successivamente, suggerisce lo stesso sito, i bambini che ne sono vittime vengono poi assassinati ritualmente. 

L'"élite luciferina", spiega poi, fondamentalmente rapisce bambini, spesso attraverso il CPS; li tortura e persino li violenta; poi li uccide, ma non prima di aver aumentato i livelli ghiandolari di adrenalina ed epinefrina di questi bambini, necessari per raccogliere successivamente l'adrenocromo. 

Questi stessi bambini vengono spesso tenuti in vita per "estrazioni ripetute", spiega il sito, il che significa che i bambini vengono tenuti prigionieri in luoghi sconosciuti per "trattamenti traumatizzanti a lungo termine".  

"... Traumatizzano, torturano, violentano ed estraggono il sangue del bambino con trasfusioni di sangue più volte, fino a quando il bambino alla fine muore a causa dell'abuso subito e della perdita di sangue o decidono di uccidere il bambino in uno dei loro tanti rituali satanici (mensili) di sacrificio di bambini", chiarisce ulteriormente il sito. 

La religione luciferina è basata sul paganesimo ed è simile al satanismo. Ed è estremamente malvagia, oscura e squilibrata. I luciferiani credono che sia necessario raggiungere il pieno potere della magia all'interno dei loro rituali satanici.  

Non si possono qui non ricordare gli antichi sacrifici di bambini che venivano offerti al dio Moloch, di cui emersero ampie prove durante gli scavi condotti negli anni Venti dove un tempo sorgeva Cartagine. Furono ritrovate allora migliaia di urne contenenti ossa bruciate di bambini. Ne abbiamo già parlato

Mentre è interessante sottolineare come negli scavi effettuati in quegli stessi anni in Palestina per dirimere la questione storica se nell'antico Israele fossero praticati o meno sacrifici umani, gli esiti furono del tutto negativi: dagli scavi non emersero tracce di resti umani. La prova inequivocabile di come Jahvé, unico Dio d'Israele, aborrisse i sacrifici umani, vietati anche dalla Torah e puniti con la pena di morte (cfr. Levitico 20,2).  

Ciò che si potrebbe pensare poi, a proposito dei risultati della ricerca di Stanford, è che probabilmente tutto questo stia emergendo proprio adesso perché già accade ai livelli più alti della società da molti anni. 

E non si può non pensare alla fortissima spinta negli Stati Uniti a favore dell'aborto. Libertà della donna? O invece un cumulo di sciocchezze? 

Chi tira il filo del potere non ha alcun interesse a tutelare le donne e il loro corpo, anzi. Le donne piuttosto sono viste solo come "macchine" capaci di "fabbricare feti" che poi verranno utilizzati per scopi di lucro assolutamente non trasparenti. E l'attenzione si sposta verso Planned Parenthood. 

Il racket delle parti del corpo di neonati di Planned Parenthood è più che probabilmente collegato al settore dei trapianti da giovanissimi, secondo quanto afferma il sito Naturalnews.com. 

Forse la pubblicazione di questo nuovo studio di Stanford è un tentativo di dirottare la narrazione prima che l'intera faccenda venga resa pubblica sullo scenario mondiale.

 

 

Riferimenti:

DCClothesline.com

TheWashingtonStandard.com

NaturalNews.com

NaturalNews.com

TheWashingtonStandard.com

ExposingPedoVore.Wordpress.com

 

 
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L’ombra di un omicidio rituale sul martirio dei Romanov. Lo studio del Cremlino

Post n°146 pubblicato il 06 Novembre 2023 da daniela.g0
 

Incoronazione dello Zar Nicola II e della zarina Alessandra di L. Tuxen (1898, Hermitage) 

 

Cari Lettori, segnalo oggi un articolo di Lorenzo Maria Pacini riportato recentemente dal giornalista Maurizio Blondet, che tratta delle circostanze del martirio della sfortunata famiglia Romanov e dei misteri irrisolti che circondano ancora oggi la loro morte, avvenuta nel 1918 per mano dei bolscevichi a Ekaterinburg in Siberia.  

Scrive Blondet, commentando gli avvenimenti che risalgono al 2017, l'anno antecedente il centenario del martirio dell'ultimo Zar e della sua famiglia: 

«Il comitato di inchiesta, organismo legato al Cremlino, istituisce una commissione speciale sulla teoria dell'omicidio rituale della famiglia imperiale. Teoria su cui indaga anche la Chiesa ortodossa, ma che suscita le proteste della comunità ebraica. 

Torna d'attualità in Russia la teoria dell'omicidio rituale dei Romanov, un'espressione che rimanda all'antisemita "accusa del sangue". 

Il comitato di inchiesta, organismo giudiziario legato al Cremlino, formerà una commissione speciale di membri della Chiesa e storici per indagare su questa teoria che è sondata anche da una commissione del patriarcato ortodosso. 

La Chiesa russa dubita anche dell'autenticità delle spoglie dei Romanov trovate nel 1991 e 2007. 

"Il consiglio dei vescovi non prenderà decisioni sull'autenticità dei resti di Ekaterinburg perché l'indagine degli esperti non è ancora finita" ha spiegato Hilarion Alfeyev, vescovo della Chiesa ortodossa russa. 

Protesta la comunità ebraica visto che l'espressione fa riferimento alla teoria antisemita sull'uccisione di bambini cristiani da parte degli ebrei per berne il sangue, accuse che in passato furono all'origine dei pogrom. 

Un esempio scioccante di "ignoranza medievale" secondo il rabbino Boruch Gorin: "L'idea dell'omicidio rituale della famiglia dello zar è al cento per cento antisemita. Siamo scioccati. Penso che quello che ha detto il vescovo Tikhon, che la maggioranza dei membri della commissione ortodossa crede in questa teoria, dimostri che c'è una fortissima retorica antisemita all'interno della Chiesa ortodossa russa". 

Nicola II e la sua famiglia furono giustiziati da un gruppo di bolscevichi il 17 luglio del 1918 a Ekaterinburg. I Romanov sono stati canonizzati dalla Chiesa ortodossa nel 2000».

 

La granduchessa Marija Nikolaevna Romanova (1899 - 1918)  

 

Quello che mi preme rilevare, prima di lasciarvi alla lettura dell'articolo, è la continua sovrapposizione, del tutto errata, che nell'immaginario collettivo continua a svolgersi tra l'ebraismo originario e un falso giudaismo, che possiamo definire cabalistico. Sono due anime contrapposte che lottano fra loro, perché diametralmente opposte sono le loro origini. Se l'ebraismo originario infatti trae le sue origini dalla rivelazione di Dio sul Sinai a Mosè e alla successiva stesura della Legge, diverse ed estranee sono le origini del giudaismo cabalistico, che nasce dalla fusione etnica di un esiguo numero di ebrei emigrati nell'Europa centrale e orientale con le folte popolazioni dei Kazari di origine turco - caucasica e l'acquisizione da parte dei primi delle loro pratiche occulte ed esoteriche, aborrite fin dall'inizio dalla Legge mosaica come opere del demonio. 

In questo preciso momento storico, di fronte agli attacchi vergognosi sferrati dallo Stato di Israele verso i civili innocenti della striscia di Gaza - fra cui il recente bombardamento dell'antichissima chiesa di San Porfirio -, la natura anticristiana e antiumana di quello che a torto viene definito giudaismo, viene fuori nella sua interezza. 

Il falso giudaismo infatti, che si nutre di pratiche esoteriche e di occultismo, ha tentato e tenta ancora di impadronirsi delle sorti del mondo. Esso si fregia della stella di Refan, legata al culto di Moloch, che è ancora oggi un simbolo usato dai maghi e dai satanisti, impresso nella pietra sacrificale in cui vengono immolati i sacrifici animali ed anche umani da parte dei satanisti. 

Tale falso giudaismo sarebbe più corretto definirlo oggi sionismo, che non ascolta e colpisce il suo stesso popolo, dopo che per volontà dei Rothschild un gran numero di ebrei aschenaziti si sono trasferiti in quello che nel 1948 sarebbe divenuto il moderno Stato di Israele. Sappiamo che recentemente sono state soffocate nelle minacce le manifestazioni di protesta degli israeliani contro l'attacco ai civili della striscia di Gaza. 

E' giunto il momento allora di fare un passo indietro lungo la Storia, per accorgersi di come la mano delle grandi famiglie di banchieri di origini aschenazite, ben celata nei libri di scuola, abbia tramato finanziando lautamente la Rivoluzione russa per ottenere la caduta dello Zar, costretto ad abdicare nel 1917, e di come questo fatidico anno abbia segnato la storia anche di tutto l'Occidente fino ad oggi. 

Questa data segna infatti l'inizio di un attacco alla Cristianità senza precedenti, preannunciato dalla Madonna a Fatima proprio nello stesso anno. 

E' molto significativo il fatto che il re Giorgio V del Regno Unito rifiutò di concedere allo Zar Nicola II e alla consorte zarina Alessandra la possibilità di trasferirsi in Gran Bretagna con i figli prima di essere arrestati, segnando così in modo irreversibile il destino della famiglia. Nonostante Giorgio V fosse cugino di entrambi i coniugi. Tale episodio indica chiaramente come l'asse anglo sionista fosse ben solido fin da allora. 

Così come la crudeltà gratuita e le modalità dell'esecuzione indicano chiaramente la natura dei nemici bolscevichi. A quanto risulta, emergono particolari agghiaccianti di efferata crudeltà sull'esecuzione prima dello Zar e poi a seguire della zarina, che morì dopo essersi segnata con la croce, e dell'unico figlio maschio, Alessio, gravemente malato e su cui fu scaricato un intero caricatore. 

Fu poi la volta delle giovani figlie, che assistettero impotenti alla macabra scena: prima le due maggiori e dopo le minori: Marija tentò la fuga dalla porta posteriore ma fu colpita a una gamba e successivamente infilzata con le baionette e percossa con il calcio delle pistole. Lasciata agonizzante, fu finita con un colpo di pistola dopo tempo.  

Urge poi ripensare a certe teorie, come "bere il sangue dei bambini cristiani" insieme alla continua sparizione di migliaia di minorenni ogni anno, in Italia e nel mondo, un gran numero dei quali non fa più ritorno a casa. 

Un orrore senza fine, come quello che si sta perpetrando in questi giorni per gli sfortunati civili, molti dei quali ancora una volta bambini, che abitano sulla striscia di Gaza.   

Buona lettura.

 

La famiglia Romanov al completo nel 1913  

 

Raccontare quello che fu il martirio della famiglia imperiale dei Romanov, l'infausta notte fra il 16 e il 17 luglio del 1918, suscita sempre una certa emozione. Non tutti, però, hanno il coraggio di posare lo sguardo su un'ombra di quella tragica vicenda che, ancora oggi, non è stata a sufficienza illuminata. 

Tutto parte da una dichiarazione del vescovo ortodosso russo Tikhon Skekunov, per molti anni segretario della commissione patriarcale incaricata degli studi sull'omicidio dei Romanov, il quale ha seguito della conferenza dedicata alla memoria degli Zar nel 2017, presso il monastero Sretenski di Mosca, ha dichiarato che «Stiamo considerando la versione dell'omicidio rituale nel modo più serio. Ma non solo, un gruppo considerevole della commissione della Chiesa non ha alcun dubbio su questa spiegazione». 

I nomi degli esecutori della condanna sono ben noti: (Yankel Solomon) Yakov Sverdlov, Philippe Goloshchyokin (Shaya-Isay Fram Goloshchekin), Pyotr Voykov (Pinhus Wainer), Beloborodov Alexander Georgievich (Vaisbart Yankel Isidorovich), Konstantin Myachin (Vasily Yakovlev), Georgy Safarov (Voldin). Secondo quanto sempre dichiarato da Tikhon nella medesima circostanza, «il solo fatto che qualcuno abbia ucciso lo zar, anche se dopo la sua abdicazione, in questo modo, e che gli assassini si siano divisi le vittime - la testimonianza di Yuroski (il capo del gruppo di bolscevichi che guidò l'esecuzione, n. d. r.) - e che erano in molti a voler essere gli assassini dello zar, dimostra che consideravano l'omicidio come un rituale particolare».

 

Gli esecutori e i mandanti della strage. Da sinistra, in alto, (Yankel Solomon) Yakov Sverdlov, Philippe Goloshchyokin (Shaya-Isay Fram Goloshchekin) and Pyotr Voykov (Pinhus Wainer). Sotto: Beloborodov Alexander Georgievich (Vaisbart Yankel Isidorovich), Konstantin Myachin (Vasily Yakovlev) and Georgy Safarov (Voldin)  


A seguito di queste parole, la comunità ebraica russa ha reagito duramente, tramite il rabbino Baruch Gorin che ha detto: "Queste dichiarazioni sono un chiaro esempio di oscurantismo medievale. Una teoria del complotto antisemita". Eppure, il sospetto di un massacro rituale ebraico non è di oggi. Il plotone d'esecuzione che alle 2.30 del 17 luglio 1918, nei sotterranei della casa Ipatiev a Ekaterinburg uccise lo Zar, la zarina, i cinque figli, il medico di famiglia ed alcuni servitori, era composto di 12 persone, che ben stanno a rappresentare le 12 tribù di Israele. Circa gli assassini, alle persone del luogo fu detto che erano "fucilieri lettoni", ma fra loro c'era anche l'"ungherese" Imre Nagy, futuro capo del Governo a Budapest, senza considerare che molti di loro parlavano tedesco o yiddish. Gli omicidi lasciarono sui muri simboli o segni che furono interpretati come kabbalistici, come ha avuto modo di verificare l'ufficiale bianco Nikolai Sokolov (1882-1924) che, quando le truppe anticomuniste ripresero brevemente Ekaterinburg ai bolscevichi, condusse la prima inchiesta e trovò sul muro, fra le tante, una scritta in tedesco: "BelsaTZAR ward in selbiger Nacht von seine Knechten umgebrat", BaldaZAR venne assassinato dai suoi servi nella notte: erano versi del poeta ebreo Heine, una parafrasi della Torah nel libro di Daniele "Quella stessa notte Baldassarre re dei Caldei fu ucciso". Si tratta del passo dove al re Baldassarre dei Caldei viene annunciata l'imminente rovina con le parole "Mene, tekel, peres", che il profeta ebraico interpreta così: "Mene: YHWH ha computato il tuo regno e vi ha posto fine. Tekel: tu sei stato pesato sulle bilance e trovato scarso. Peres: il tuo regno è diviso e dato ai medi e ai persiani" (Daniele 5, 26-28).

 

La scena biblica che ha ispirato Heine per il suo poema, in un dipinto di Rembrandt: Il festino di Baldassarre, del 1636  

 

Sono risultate poi note le interessanti conoscenze rabbiniche di altri degli assassini. Il capo del plotone d'esecuzione, Yakov Yurovskij (1878-1938) era nato Jankel Movsev e aveva fatto studi in sinagoga. Il suo braccio destro quella notte, Mikhail A. Medvedev, era probabilmente ebreo, nato Kudrin; fu lui a sparare alla testa dello zar e della granduchessa Marija con la pistola Browning n. 389965 che egli stesso consegnò, nel 1964, prima di morire, al Museo della Rivoluzione. L'incarico di sciogliere i corpi nell'acido solforico se lo accollò il chimico Pyotr Voikov, nato Pinkus Weiner; Philiph (in realtà Isay, un diminutivo yiddish) Isaevic Goloshchyokin, che divenne poi un pezzo grosso della rivoluzione (si deve a lui la morte di 1-2 milioni di persone in Kazakhstan nel 1932-33), si vantava di conservare la testa dello Zar nel suo archivio, in un boccale pieno d'alcol. Il più alto caporione a dare l'ordine del massacro, Yakov Sverdlov, nato Jankel Solomon nel 1885 da un ricco mercante, massone, il più feroce organizzatore del Terrore Rosso contro i contadini e i cosacchi del Don, primo Capo dello Stato sovietico: per la parte che ebbe nell'eccidio dei Romanov, la città dove avvenne, Ekaterinburg, venne ribattezzata col suo nome, Sverdlovsk; il poeta giudeo David Bergelson lo celebrerà come «orgoglio del popolo ebraico». Del resto, prima della Grande Guerra (1914-18) a Varsavia, nei negozi ebraici, si vendeva una cartolina di auguri per lo Yom Kippur in cui si vedeva un rabbino con la Torah in una mano e un uccello sull'altro braccio: l'uccello portava la testa coronata dello Zar Nicola. allusione ad un sacrificio di una gallina bianca praticato dagli ebrei più religiosi nello Yom Kippur: il fedele si fa passare la gallina sopra la testa poi la sgozza e la dissangua, pronunciando la formula: "Questa è una bestia sacrificale, così sia la mia purificazione".

 

Ebrei aschenaziti in preghiera nella Sinagoga durante lo Yom Kippur, di Maurycy Gottlieb (1878)  


Se la ritualità giudaica, in buona parte ereditata anche da varie sette massoniche e cricche sataniste, appare strana ai più, non dobbiamo dimenticare un ultimo dettaglio, di tipo più spirituale: uccidere lo Zar significava uccidere il detentore del potere politico sacro, donatogli da Dio, consacrato con l'unzione, e dunque uccidere colui che, per grazia divina, era il solo in grado di contrastare l'avanzata del regime comunista sovietico. Solo in questo modo, e la Storia ce lo dimostra, è stato possibile procedere nell'iter di trasformazione politica, culturale e religiosa del popolo russo e di tutte le altre nazioni ed etnie circostanti, immettendo nel mondo quello che, proprio in quegli stessi anni, la Madonna a Fatima aveva appellato come «La bestia del Comunismo» che avrebbe sovvertito il mondo e causato la partita della Fede salvifica. 

Fare luce su come si svolse il martirio dei Romanov vuol dire riappropriarsi della sacralità politica di un popolo, quello stesso popolo che oggi, dopo settant'anni di regime e trent'anni di ingresso nel mondo globalizzato, si pone come fare di speranza per le sorti del mondo intero.

 

 

 
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Israele e Hamas: una storia che si ripete

Post n°145 pubblicato il 26 Ottobre 2023 da daniela.g0
 

 

Il 13 ottobre scorso, i leader cattolici, ortodossi e protestanti del Medio Oriente hanno rilasciato una dichiarazione congiunta dopo essersi riuniti in un incontro "di emergenza". Hanno chiesto al governo israeliano di consentire che "forniture umanitarie" raggiungano Gaza in modo che i civili innocenti possano ricevere cure mediche di prima necessità. 

«La nostra amata Terra Santa è cambiata radicalmente durante la scorsa settimana», si legge nella dichiarazione congiunta del 13 ottobre dei «Patriarchi e Capi delle Chiese di Gerusalemme». «Stiamo assistendo a un nuovo ciclo di violenza con un attacco ingiustificabile contro tutti i civili». 

La dichiarazione congiunta è arrivata nel momento in cui Israele aveva tagliato l'acqua, l'elettricità e altre risorse ai palestinesi che vivono a Gaza. Il ministro dell'Energia israeliano e altri funzionari governativi hanno affermato che le risorse continueranno ad essere negate finché gli ostaggi ebrei detenuti da Hamas non saranno liberati. Esperti internazionali hanno affermato che le azioni di Israele equivalgono a crimini di guerra. 

D'altronde se si guarda attentamente oltre la massiccia opera di propaganda, si vede chiaramente la verità fra il cumulo di menzogne veicolate dai media mainstream, come sempre allineati e schierati nettamente dalla parte di Israele, Stato costituito soltanto nel 1948 in seguito ai massicci flussi migratori di ebrei aschenaziti originari dell'Est Europa. 

Furono gli inglesi, dal 1920 al 1948, a governare quella regione per mezzo del "mandato britannico della Palestina" e sotto la forte spinta del sionismo. Mentre la bandiera di Israele reca come simbolo la stella di Refan a sei punte (definita erroneamente "stella di David"), di cui abbiamo già parlato diffusamente su questo blog.  

Un'esplosiva notizia, nascosta dal mainstream e che riporta invece il giornalista Cesare Sacchetti, è che «l'agenzia di stampa iraniana Tasnim riferisce di aver parlato con un esponente del governo palestinese che gli avrebbe fornito una rivelazione clamorosa. 

L'attacco lanciato da Hamas in questi giorni, secondo tale fonte, sarebbe stato lanciato attraverso la collaborazione di diverse parti dell'esercito israeliano. 

Questo esponente del governo palestinese descrive un quadro di collaborazione tra elementi delle forze armate israeliane e Hamas che non sembra essere qualcosa di estemporaneo. 

Si starebbe parlando in questo caso di un legame che esiste e che va avanti da diversi anni e che vede le due parti collaborare e coordinarsi per consentire ad Hamas di lanciare i suoi attacchi nei tempi e nei modi migliori. 

Non sarebbe affatto avventato affermare che senza queste informazioni i militanti di Hamas non sarebbero affatto in grado di lanciare con successo le loro sortite contro lo stato ebraico. 

E questa intesa non riguarda solamente il campo dell'intelligence ma anche quello della fornitura di armi».   

Non c'è in fin dei conti da stupirsi. Anzi forse è il caso di dire che c'era da aspettarselo, visto che è difficilmente credibile come lo Stato di Israele, una delle potenze militari più equipaggiate al mondo, potesse farsi cogliere così alla sprovvista come è accaduto nell'attacco lanciato nelle scorse settimane da Hamas. 

Ciò che emergerebbe, è un consistente traffico di armi da Israele ad Hamas. 

Dopo la costruzione di un muro al confine tra Israele ed Egitto, i militanti islamisti hanno cercato e trovato le armi necessarie vicino alla striscia di Gaza. 

Sono stati registrati diversi furti di armi nelle basi militari israeliane negli ultimi anni. Il 16 dicembre 2021, ad esempio, nella base militare di Eskanderuni, nel Nord della Palestina furono sottratti 100,000 proiettili come riportato dalla stessa televisione israeliana canale 13

Soltanto due anni prima, sono spariti 46 fucili d'assalto M-16 custoditi in una base militare della Galilea Occidentale. Questi stessi fucili d'assalto sono stati poi utilizzati da Hamas nelle sue recenti operazioni. 

Già nel 2013, il quotidiano israeliano di area progressista Haaretz riportò che erano state sottratte armi ben più pesanti degli M-16 come i missili anti-carro Gil che vengono utilizzati contro i carri armati israeliani.  

In questa situazione, è inspiegabile il mancato intervento delle strutture di intelligence israeliane. Come riporta sempre il giornalista Sacchetti, Israele ha almeno tre principali agenzie di intelligence: lo Shabak, noto anche come Shin Bet, che si occupa di sicurezza interna, l'Aman, l'intelligence militare e il famoso, o famigerato, Mossad, che si dedica alla sicurezza esterna del Paese. 

E' molto difficile pensare che nessuna di queste tre agenzie, conosciute per la loro efficienza, non si sia mai accorta del traffico di armi a favore di Hamas e non sia mai intervenuta nemmeno per rimuovere le frange infedeli presenti nell'esercito israeliano. Queste avrebbero messo su infatti un loro giro di traffico di armi per ragioni di lucro personale, secondo una delle ipotesi più credibili che spiegherebbe le ragioni dei furti. 

Appare poi inverosimile pensare che in Israele, dove ogni centimetro di terra è presidiato militarmente, tutto l'apparato di sorveglianza presente attorno a queste basi militari non sia mai stato in grado di registrare il furto di queste armi. 

Se è vera l'ipotesi che frange infedeli siano presenti all'interno dell'esercito israeliano, diverrebbe altrettanto vero che gli alti vertici, il primo ministro Netanyahu e il ministro della Difesa Gallant debbano necessariamente essere a conoscenza di ciò che sta accadendo, permettendo la collaborazione tra Hamas e le forze armate israeliane. 

E a quanto pare, Hamas ha ricevuto sin dall'inizio i fondi del governo israeliano.  

Sembra dunque di ricordare una ormai vecchia storia, quella degli attacchi alle Torri Gemelle, datata undici settembre 2001, quando il mondo intero credette a un attacco all'Occidente che, guarda caso, fu abilmente usato poi come pretesto dall'amministrazione Bush per invadere l'Iraq e l'Afghanistan. La tesi utilizzata era quella che Osama bin Laden, aiutato dai talebani e da Saddam Hussein, avesse attaccato le Torri Gemelle. 

Dopo l'undici settembre, ricordiamolo, partirono i controlli a tappeto su tutti i viaggiatori civili negli aeroporti ma anche negli accessi a un'infinità di chiese, monumenti e strutture, prima di allora totalmente liberi. Molti non lo percepirono, ma quello fu l'autentico inizio, sotto mentite spoglie, di un mascherato regime di polizia dove i diritti dei cittadini venivano compressi in ragione del cosiddetto "bene comune". Il preteso del terrorismo servì quindi per imporre limitazioni e controlli che non sarebbero più stati eliminati. 

Terrorismo infinito, il cui pretesto è stato ampiamente adoperato fino ad adesso per mantenere perennemente in vita la strategia della tensione. 

Solo pochi giorni fa, sei aeroporti in tutta la Francia sono stati evacuati, mercoledì (18 ottobre), dopo che le autorità hanno ricevuto un'e-mail di "minacce di attacco", come ha riferito l'agenzia di stampa AFP citando una fonte della polizia. La settimana scorsa, il Museo del Louvre a Parigi e il Palazzo di Versailles sono stati evacuati dopo aver ricevuto delle minacce di possibili attentati. L'allarme è arrivato tramite un messaggio anonimo online. Il portavoce del Louvre ha dichiarato all'agenzia di stampa AFP di aver "ricevuto un messaggio scritto in cui si informava che esisteva un rischio per il museo e i suoi visitatori". 

Mentre il governo di Tel Aviv è ormai in possesso del pretesto per sferrare attacchi quasi ininterrotti contro la striscia di Gaza. Attacchi che stanno colpendo massicciamente la popolazione civile, perlopiù donne e bambini. 

Lo abbiamo visto con il vergognoso attacco all'ospedale Al-Ahli di Gaza. Il media israeliano Canale 12 ha ammesso che il bombardamento è avvenuto per mano dell'aviazione israeliana, benché lo Stato di Israele avesse tentato di negare la sua responsabilità nell'attacco. 

Il mainstream italiano, sottomesso e fedele alla lobby sionista, si è affrettato quindi a negare la verità che però è affiorata prepotentemente insieme a notizie di altri molteplici attacchi verso obiettivi civili, come le scuole o come l'altrettanto indecente bombardamento che ha colpito l'antichissima chiesa di San Porfirio, gremita di persone, cristiani e non, che vi si erano rifugiati.  

Tuttavia il mondo arabo è ormai in fibrillazione e fermento. 

Giungono notizie di attacchi da parte dei manifestanti alle sedi diplomatiche israeliane in Turchia e in Giordania. 

Mentre all'indomani dell'attacco notturno all'ospedale Al-Ahli di Gaza, il primo ministro libanese facente funzione, Najib Mikati, ha indetto per il 18 ottobre una giornata di lutto nazionale in solidarietà con le vittime e le loro famiglie, secondo quanto ha riportato la giornalista Elisa Gestri inviata in Libano. Durante la notte migliaia di libanesi sono scesi in strada poco dopo la notizia dell'attacco dirigendosi in segno di protesta verso l'Ambasciata USA, alle porte di Beirut.   

E' ormai sempre più difficile per la lobby anglosionista sostenere la parte di vittima, mentre invece mostra al mondo il suo vero volto di carnefice. 

E diventa sempre più difficile convincere le popolazioni con le svariate menzogne che vengono fatte circolare ad arte, come ad esempio la storia dei neonati decapitati in un kibbutz, rivelatasi del tutto falsa per ammissione della stessa giornalista Nicole Zadek che l'aveva riportata.

 

 

 
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Un sacerdote tedesco paragona il Sinodo alla rivoluzione comunista e lo collega al messaggio di Fatima sulla "grande apostasia"

Post n°144 pubblicato il 15 Ottobre 2023 da daniela.g0
 

 

Cari Lettori, concludo questo ciclo di pubblicazioni dal sito LifeSiteNews con un ultimo, importante, e recentissimo articolo. Si tratta di un saggio del sacerdote tedesco Frank Unterhalt - nella mia traduzione -, che spiega bene quanto stia accadendo in questo momento all'interno della Chiesa Cattolica e il pericolo mortale a cui Essa è esposta.

Solo poche settimane fa avevo scritto delle profezie della beata Anna Catharina Emmerick sulla Chiesa Cattolica, e di come la grande monaca tedesca avesse prefigurato il nascere di una falsa chiesa tutta umana, che non avrebbe posseduto nulla di santo e di divino. Diviene sempre più manifesto ed evidente ormai come le visioni della beata Emmerick stiano gradualmente giungendo a compimento. E non solo.

Il grande Segreto di Fatima e l'apostasia ad esso collegata sembrano qui concretizzarsi. 

 

 

(LifeSiteNews) - Nota dell'editore: questo saggio di Padre Frank Unterhalt è stato pubblicato originariamente in tedesco il 4 ottobre 2023 sul sito del gruppo ecclesiastico "Communio veritatis". È stato tradotto e ristampato da LifeSiteNews con il permesso di Padre Unterhalt.   

 

L'inganno del Sinodo mondiale  

 

«Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra svelerà il "mistero dell'iniquità" sotto forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell'apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell'Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l'uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne».[1] 

Con queste parole il Catechismo della Chiesa Cattolica si riferisce alla grande apostasia chiaramente predetta dalla Sacra Scrittura, soprattutto nella seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi (cfr. 2 Ts 2,3-12). 

Poco prima della sua morte nel 2017, il cardinale Carlo Caffarra, presidente fondatore del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, fece riferimento a una lettera di suor Lucia di Fatima in cui lei aveva scritto quanto segue: «Padre, verrà il tempo quando la battaglia decisiva tra il Regno di Cristo e Satana si combatterà sul matrimonio e sulla famiglia. E coloro che lavoreranno per la santità del matrimonio e della famiglia sperimenteranno persecuzioni e tribolazioni. Ma non temete, perché la Madonna gli ha già schiacciato la testa».[2] 

Il cardinale Carlo Caffarra ha esercitato la sua responsabilità davanti a Dio e per la salvezza delle anime schierandosi con i dubia nel 2016 contro l'eresia dell'opuscolo Amoris Laetitia. 

Attualmente, tuttavia, si sta aprendo una dimensione ancora più grande della controversia. Nello stesso luogo dove si venerava la "dea" pagana Pachamama al cospetto di Bergoglio, come egli stesso si autodefinisce nell'Annuario Pontificio,[3] in atti sacrileghi e blasfemi,[4] si apre esattamente quattro anni dopo la prima sessione del Sinodo mondiale, oggi 4 ottobre 2023. Riecheggia il giudizio della Scrittura sull'idolatria del 2019: «Omnes dii gentium dæmonia (Tutti gli déi dei popoli sono demoni)».[5] 

San Francesco d'Assisi, di cui si è abusato il nome e il giorno della commemorazione per questa attività neopagana, chiama con la sua vita eroica i veri servi del Signore a testimoniare che «restano saldi nella fede cattolica, [...] osservando il santo Vangelo del nostro Signore Gesù Cristo, che abbiamo fermamente promesso».[6] Cinque cardinali hanno pertanto pubblicato nuovi dubia in vista dei gravi avvenimenti attuali. 

Evidentemente si sta realizzando una "Chiesa sinodale", che è già stata descritta inequivocabilmente dall'argentino: "La sinodalità esprime l'essenza della Chiesa, la sua forma, il suo stile, la sua missione".[7] Si tratta pertanto di una "dimensione costitutiva della Chiesa".[8]

Il Catechismo della Chiesa Cattolica, invece, insegna il contrario: «Cristo ha istituito una gerarchia ecclesiastica con la missione di pascere il popolo di Dio in suo nome e a questo scopo le ha dato autorità. La gerarchia è formata da ministri sacri, vescovi, sacerdoti e diaconi. Grazie al sacramento dell'Ordine, i vescovi e i sacerdoti agiscono nell'esercizio del loro ministero nel nome e nella persona di Cristo Capo». [9] Come ha ammesso in modo significativo il cardinale Grech, segretario del Sinodo, Bergoglio "ha fornito un modello vivido e stimolante dell'immagine dell'autorità gerarchica come una 'piramide rovesciata'".[10] 

In questa palese distorsione ecclesiologica si esprime la direzione implicita del movimento. Il negoziato prevede un cambiamento costituzionale fondamentale e un cambio di paradigma completo. La struttura stessa della Chiesa e tutto il suo essere sono in discussione. Il documento preparatorio sinodale formula come obiettivo: «Il cammino della sinodalità è orientato a prendere, sulla base della voce viva del popolo di Dio, le decisioni pastorali che meglio corrispondono alla volontà di Dio».[11] Dietro questo eufemismo si cela niente meno che l'intenzione di trasformare integralmente la costituzione ecclesiale, e con esso la Fede, a testa in giù. "Il cardinale Grech afferma che il discernimento del vescovo non consiste nel verificare se ciò che dice il popolo di Dio è in accordo con ciò che insegna la rivelazione divina, ma proprio il contrario: consiste nel riprendere ciò che dice il popolo e vedere in esso la parola dello Spirito Santo".[12] 

Il tradimento in questione è stato denunciato con enfasi dal cardinale Gerhard Ludwig Müller, ex prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede: "Vogliono abusare di questo procedimento per spostare la Chiesa Cattolica - e non solo in un'altra direzione, ma fino al punto di distruggere la Chiesa Cattolica".[13] In tale procedura, la fede rivelata viene infine sostituita da un'ideologia pseudoreligiosa che si è distaccata dalla verità per impegnarsi nel nuovo credo di un infinito "ascolto" orizzontale e per creare la propria dottrina. 

Il cardinale Raymond Leo Burke, due volte firmatario dei dubia, ha ben classificato questo processo: "Ci viene detto che la Chiesa alla quale professiamo di appartenere, in comunione con i nostri predecessori nella fede fin dai tempi degli Apostoli, come Una, Santa, Cattolica e Apostolica, deve ora essere definita dalla sinodalità, termine che non ha storia nell'insegnamento della Chiesa e per il quale non esiste una definizione significativa e ragionata. "Sinodalità" e l'aggettivo associato "sinodale" sono diventati slogan dietro i quali è in corso una rivoluzione per cambiare radicalmente l'autocomprensione della Chiesa in accordo con un'ideologia contemporanea che nega gran parte di ciò che la Chiesa ha sempre insegnato e praticato".[14] 

Naturalmente, il processo sinodale non riguarda realmente l'opinione popolare. Basta dare uno sguardo ai numeri per dimostrarlo. Il voto popolare è di fatto non rappresentato nel sondaggio sulla "Riflessione sul Sinodo 2023 sulla sinodalità". Hanno preso parte solo piccole minoranze, la cui quota nei singoli paesi è estremamente piccola rispetto alla rispettiva totalità dei cattolici. In Italia, ad esempio, la percentuale è inferiore all'1%, mentre in altre Regioni del mondo le proporzioni erano simili.[15] 

Il documento preparatorio dà un tocco speciale agli orientamenti sinodali volendo esplicitamente ascoltare le persone di altre fedi e anche [quelli] senza religione.[16] 

[Il defunto] cardinale George Pell, che - accusato innocentemente - aveva sopportato coraggiosamente la persecuzione e la prigionia scatenata contro di lui, ha fermamente respinto il documento di lavoro per la fase continentale, che la Segreteria Generale del Sinodo ha pubblicato nell'ottobre 2022. [Egli aveva detto a quel tempo che] è "significativamente ostile alla Tradizione apostolica e da nessuna parte riconosce il Nuovo Testamento come Parola di Dio, normativa per qualsiasi insegnamento sulla fede e sulla morale." Pell ha denunciato il Sinodo sulla sinodalità come un "incubo tossico."[17] 

In effetti, il documento preparatorio sinodale, con la sua menzione inflazionistica di "ascolto", mira a un "processo" fino al raggiungimento di un "consenso unanime"[18]. Applicando la dialettica di Hegel, «sembra che si proponga che la gerarchia non usi la sua autorità magisteriale per decidere in una controversia, ma dovrebbe lasciare che la tensione tra tesi e antitesi cresca fino a raggiungere finalmente una sintesi decisa all'unanimità».[19] Inoltre, questo approccio è influenzato dal fatto che circa il 25% dei partecipanti al sinodo sono non vescovi - oltre a sacerdoti, diaconi e religiosi, anche laiche e laici con pari diritto di voto.[20] 

Come formula ideologica vuota, gli agitatori sinodali usano il termine "inclusione" per il loro lavoro abbagliante, che non è ulteriormente definito. In una completa distorsione del mandato missionario di Cristo, essi spingono la richiesta che la Chiesa debba accogliere tutti gli uomini incondizionatamente senza portare loro la vera fede e nemmeno chiamarli alla conversione. Il documento di lavoro per la fase continentale invocava la visione della Chiesa come spazio aperto di comunione, partecipazione e missione. "L'ascolto", si legge, deve essere inteso come "apertura all'accoglienza, a partire dal desiderio di un'inclusione radicale. Nessuno è escluso!"[21] 

Un esempio disastroso di questa visione è stato fornito nel luglio 2023 dal coordinatore della Giornata Mondiale della Gioventù, l'allora vescovo ausiliare Aguiar di Lisbona. Egli sbraitava dicendo che l'intenzione era "non quella di convertire i giovani a Cristo o alla Chiesa Cattolica o qualcosa del genere".[22] 

In questo modo, egli soddisfa ovviamente un requisito essenziale della nuova Chiesa sinodale, poiché tre giorni dopo questa dichiarazione, è stato nominato cardinale. La sua dichiarazione è del tutto in linea con il documento di Abu Dhabi, che Bergoglio ha suggellato con la sua firma dopo un intenso abbraccio con il Grande Imam del Cairo. Contiene la somma delle eresie con l'asserzione perfida che la diversità pluralistica delle religioni è conforme alla volontà di Dio. [23] 

In vista del Sinodo mondiale si postula ormai una "radicale inclusione" in tutti gli ambiti della Chiesa. I gruppi offesi e coloro che si sentono esclusi devono essere inclusi. Con "domande" suggestive e tendenziose all'Instrumentum laboris, il processo sinodale viene indirizzato nella direzione voluta. Come era prevedibile, un tema importante qui è l'abolizione di fatto di ogni morale sessuale. "I divorziati risposati, le persone poligame, LGBTQ+"[24] devono sentirsi accettati e liberi, si legge. La corrispondente "domanda" chiede con quali passi concreti si vuole avvicinarli alla luce di Amoris Laetitia. 

Con riferimento all'appello delle Assemblee Continentali, si sottolinea l'appello ad "affrontare la questione della partecipazione delle donne alla leadership, ai processi decisionali, alla missione e ai ministeri a tutti i livelli della Chiesa con il sostegno di strutture adeguate". L'approccio chiede esplicitamente come "le donne potrebbero essere coinvolte in ciascuna di queste aree in numero maggiore e in modi nuovi". Difficilmente superabile in ripugnante falsità è l'esito promesso dall'utilizzo delle donne allo scopo di "promuovere un maggiore senso di responsabilità e trasparenza e per consolidare la fiducia nella Chiesa".[25] 

Alla luce di questa dottrina proposta, la Chiesa sinodale si preoccuperà dell'insediamento dei laici come leader della congregazione e dell'eradicazione del celibato. Il male di un presunto "clericalismo" è da superare. Come cortina fumogena per il processo corrispondente, si utilizza ancora una volta il modello dei presunti casi individuali, che poi, ovviamente, apre la porta alla situazione fattuale generale: "E' possibile, come suggerito da alcuni Continenti, aprire una riflessione sul fatto se le regole per l'accesso al sacerdozio per gli uomini sposati possano essere riviste, almeno in alcune aree?"[26] 

Il famoso canonista americano padre Gerald E. Murray ha tolto la maschera alla "inclusione radicale" descritta sopra con un'analisi inequivocabile. Ci sarà "una discussione seria sull'abolizione delle dottrine che sono in conflitto con le credenze e i desideri dei seguenti: coloro che vivono in adulteri secondo 'matrimoni'; uomini che hanno due o tre o più mogli; omosessuali e bisessuali; persone che credono di non avere il sesso con cui sono nati; donne che vogliono essere ordinate diaconi e sacerdoti; laici che vogliono avere l'autorità data da Dio a vescovi e sacerdoti. [...] C'è chiaramente una rivoluzione aperta che si svolge oggi nella Chiesa, un tentativo di convincerci che accettare l'eresia e l'immoralità non è peccato, ma piuttosto una risposta alla voce dello Spirito Santo."[27] 

Naturalmente Bergoglio ha già da tempo indicato quali risposte vuole... alle "domande" dell'Instrumentum laboris. Lui stesso si era già espresso a favore della promozione delle unioni civili dei partner omosessuali.[28] Le nomine di funzionari conformi al sistema alle interfacce del Sinodo mondiale sono chiare, segnano l'agenda e anticipano virtualmente il risultato. Ad esempio, il cardinale Grech, insediato come segretario generale, "ha suggerito che il Sinodo potrebbe avviare cambiamenti radicali nell'insegnamento cattolico sul matrimonio e sulla sessualità, affermando che "questioni complicate" come la comunione ai divorziati risposati e la "benedizione" delle relazioni omosessuali «non può essere inteso semplicemente in termini dottrinali»»[29]. 

Il cardinale Hollerich, nominato rettore generale, ha così risposto in un'intervista, quando gli è stato chiesto come affronta l'insegnamento della Chiesa sulla peccaminosità dell'omosessualità: "Penso che sia sbagliato. Ma credo anche che qui stiamo pensando avanti nella dottrina».[30] Riguardo all'ordinazione delle donne, gli è stato chiesto se Bergoglio potesse decidere qualcosa che contraddicesse l'insegnamento infallibile di Papa san Giovanni Paolo II nell'Ordinatio Sacerdotalis. Ancora una volta, la risposta è stata sfacciata: "Con il passare del tempo, sì".[31] 

Padre James Martin, attivista per l'omosessualità e consigliere vaticano, "ha detto che intende usare la sua nomina a rappresentante al prossimo Sinodo sulla sinodalità a Roma come un'opportunità per portare maggiore attenzione alle esperienze LGBTQ".[32] Inoltre, la sua dichiarazione che Bergoglio ha fatto "tutto il possibile per nominare vescovi e cardinali ‘gay-friendly' nella Chiesa Cattolica è rivelatrice".[33] 

Particolare attenzione ha suscitato la nomina di mons. Fernández, arcivescovo di La Plata, a nuovo prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede. Elevato a cardinale, questo argentino era venuto alla ribalta come sacerdote a metà degli anni '90 con il suo libro Heal Me with Your Mouth: The Art of Kissing, che diceva di aver scritto come una «catechesi per i giovani».[34] ] Lo scritto è caratterizzato da una disgustosa perversità e difficilmente può essere citato in numerosi luoghi. Ad esempio dice: "Quindi non chiedermi cosa succede alla mia bocca. Uccidimi sul posto con il prossimo bacio, lasciami morire dissanguato completamente, lupa, ridonami la pace, senza avere pietà (tucho)." [35] 

Fernández è stato il ghostwriter di Bergoglio per molti anni, [e Francesco] ha sempre promosso il suo "figlio adottivo". Nel 2016 lo ha nominato consulente della Congregazione per l'Educazione Cattolica del Vaticano.[36] 

Profondamente rivelatore è il segreto di Pulcinella che "l'esperto del bacio" e nuovo custode della fede della Chiesa sinodale è anche l'autore ombra dell'opuscolo Amoris laetitia.[37] Rivelante fu la sua ammissione all'epoca che Bergoglio aveva così «cambiato la disciplina della Chiesa, e in modo irreversibile».[38] L'opuscolo fu pubblicato in Vaticano. Per questo Fernández ha recentemente descritto l'obiettivo della sua missione attuale: "C'è una missione, ed è che devo assicurarmi (!) che le cose che vengono dette siano coerenti con ciò che Francesco ci ha insegnato. Ci ha dato un'intuizione, una comprensione più piena».[39] Difficilmente si potrebbe esprimere la rottura più drasticamente. Di conseguenza, lo standard per il sistema sinodale non è più la verità rivelata in Gesù Cristo e affidata al Magistero costante della Chiesa Cattolica, ma l'insegnamento di Bergoglio.  

L'intera dimensione del gioco manipolato sul palco dell'ultimo decennio è palesemente chiara.  

Nell'epilogo del dramma del decennio usurpatore, i vertici della struttura vaticana manifestano ora ostentatamente l'agenda di distruzione con l'allestimento del Sinodo mondiale allargato. Si installa una struttura pseudo-ecclesiale separata, che si pone al posto della vera Chiesa di Dio e ci presenta un "nuovo vangelo", un'illusione religiosa di menzogne, contro il cui nefasto inganno il Catechismo ha avvertito urgentemente nel passaggio citato all'inizio.  

Di fronte a questa Rivoluzione d'Ottobre ecclesiastica, come dimenticare le famose parole che il cardinale Mario Luigi Ciappi, per decenni teologo della Casa Pontificia e comprovato esperto del Messaggio di Fatima, ci ha lasciato nel 1995? In una lettera confessava: "Nel Terzo Segreto, tra le altre cose, si predice che la grande apostasia nella Chiesa inizierà dall'alto".[40]

 

4 ottobre 2023

San Francesco d'Assisi

 

Don Frank Unterhalt

 

Riferimenti:  

[1] Catechismo della Chiesa Cattolica, 675.  

[2] Diane Montagna, "Timeline of events reveals plot to destroy legacy of JPII Institute," in LifeSiteNews, August 20, 2019.  

[3] Cf. Guido Horst, "Es war einmal ein 'Stellvertreter Christi','" in Die Tagespost, April 2, 2020; cf. Archbishop Carlo Maria Viganò, "‘Du sagst es,'" in Katholisches.info, April 4, 2020.  

[4] Cf. Contra Recentia Sacrilegia, November 9, 2019, in Rorate Cæli, https://rorate-caeli.blogspot.com/2019/11/contra-recentia-sacrilegia.html.

[5] Vulgata, Salmo 95(96),5. 

[6] Francis of Assisi, Bullierte Regel, 12th chap., 4, in: Franziskus-Quellen, Kevelaer 2009, p. 102. 

[7] Address to the faithful of the Diocese of Rome, September 18, 2021. 

[8] Address for the 50th anniversary of the establishment of the Synod of Bishops, October 17, 2015. 

[9] Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica, 179. 

[10] Cardinal Grech, Address to the Bishops of Ireland on Synodality, February 3, 2021, in Irish Catholic Bishops' Conference, "Address of Cardinal Mario Grech to the Bishops of Ireland on Synodality," March 4, 2021. 

[11] Secretary General of the Synod of Bishops (ed.), For a Synodal Church: Communion, Participation and Mission. Vademecum for the Synod on Synodality, September 2021, p. 8. 

[12] Julio Loredo, José Antonio Ureta, Eine Büchse der Pandora, Frankfurt 2023, p. 33. 

[13] Raymond Arroyo, "Cardinal Müller on Synod on Synodality: 'A Hostile Takeover of the Church of Jesus Christ ... We Must Resist,'" in National Catholic Register, October 7, 2022. 

[14] Raymond Leo Cardinal Burke, Preface, June 16, 2023, in Julio Loredo, José Antonio Ureta, op. cit. p. 7. 

[15] Cf. Benedikt Heider, "Weltsynode: So sortiert das Synodenteam die Rückmeldungen," in katholisch.de, August 29, 2022; cf. Luke Coppen, "How Many People Took Part in the Synod's Diocesan Phase?" in The Pillar, July 29, 2022. 

[16] Cf. Secretary General of the Synod of Bishops, op. cit. p. 12-13. 

[17] Damian Thompson, "The Catholic Church must free itself from this 'toxic nightmare,'" in The Spectator, January 11, 2023. 

[18] Cf. Preparatory Document For a Synodal Church: Communion, Participation and Mission, p. 11, n. 14. 

[19] Julio Loredo, José Antonio Ureta, p. 61. 

[20] See Christine Seuss, "Synode zur Synodalität: Erstmals Frauenquote im Vatikan," in Vatican News, April 26, 2023. 

[21] Secretaria Generalis Synodi, working document for the continental stage "'Make wide the room of your tent' (Is 54:2)," 24 October 2022, p. 6, n. 11. 

[22] Jonathan Liedl, "A First for World Youth Day: Interreligious Dialogue a Focal Point in Lisbon," in National Catholic Register, July 17, 2023. 

[23] See Dr. Maike Hickson, "Pope asks universities to disseminate his claim ‘diversity of religions' is ‘willed by God,'" in LifeSiteNews, March 25, 2019. 

[24] XVI Ordinary General Assembly of the Synod of Bishops, Instrumentum laboris for the First Session, B 1.2, pp. 32-33. 

[25] Ibid., B 2.3, p. 49. 

[26] Ibid., B 2.4, p. 53. 

[27] Fr. Gerald E. Murray, "A Self-Destructive Synod," in The Catholic Thing, October 31, 2022. 

[28] Cf. Giuseppe Nardi, "Papst-Vertrauter Fernández: 'Homo-Ehe? Papst Franziskus hatte immer diese Meinung'" in Katholisches.info, October 24, 2020. 

[29] Raymond Wolfe, "Cardinal Müller says Pope Francis' Synod is a 'hostile takeover of the Church' in explosive interview," in LifeSiteNews, October 7, 2022.

[30] Ludwig Ring-Eifel, "Kardinal Hollerich spricht über Reformen und Woelki," in Domradio.de, February 2, 2022. 

[31] Luka Tripalo, "Generalni Relator Biskupske Sinode Cardinal Jean-Claude Hollerich Duh Sveti ponekad uzrokuje veliku pomutnju kako bi donio nov sklad," in Glas Koncila, March 27, 2023. 

[32] Claire Giangravé, "Father James Martin hopes to bring LGBTQ voices to the synod," in America. The Jesuit Review, July 11, 2023. 

[33] Dorothy Cummings McLean, "Fr. James Martin: Pope appoints 'gay-friendly' bishops, cardinals to change Church on LGBT," in LifeSiteNews, November 7, 2018. 

[34] Hannah Brockhaus, "Erzbischof Fernández verteidigt umstrittenes Buch über das Küssen als Jugendkatechese," in CNA Deutsch, July 5, 2023. 

[35] Víctor Manuel Fernández, "Sáname con tu boca. El arte de besar," Buenos Aires 1995, p. 44: "Por eso, no preguntes qué le pasa a mi boca. Matáme de una vez con el próximo beso, desangráme del todo, loba, devolvéme la paz sin piedad (Tucho)." 

[36] Cf. Giuseppe Nardi, op. cit. 

[37] Cf. Settimo Cielo/Giuseppe Nardi, "'Amoris laetitia' und sein Schattenautor Victor Manuel Fernández," in Katholisches.info, May 25, 2016. 

[38] Giuseppe Nardi, "Papst-Vertrauter Fernández: 'Homo-Ehe? Papst Franziskus hatte immer diese Meinung'" op. cit. 

[39] Hubert Hecker, "Msgr. Fernández im Widerspruch zur Wahrheit und Lehrtradition der Kirche," in Katholisches.info, August 31, 2023. 

[40] Fr. Brian W. Harrison, "Alice von Hildebrand Sheds New Light on Fatima," Introductory commentary, in OnePeterFive, May 12, 2016.

 

 

 

 
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Papa Francesco auspica un governo globale forte e non soggetto alle "mutevoli condizioni politiche"

Post n°143 pubblicato il 07 Ottobre 2023 da daniela.g0
 

 

Cari Lettori, non poteva davvero sfuggire l'occasione per parlare - attraverso questo articolo di LifeSiteNews dello scorso 4 ottobre - della nuova Esortazione Apostolica di Bergoglio, Laudate Deum.  

Della falsa emergenza climatica ne abbiamo già parlato diffusamente: adesso è giunto il momento di discutere invece di un'altra emergenza, purtroppo e incredibilmente tutta reale e concreta, riguardante la Chiesa Cattolica.  

Secondo Michael Hichborn, il nuovo documento di Francesco sul clima, Laudate Deum, "afferma pericolosamente il trasferimento dell'autorità morale ai globalisti atei che non servono Dio, ma il Principe di questo mondo".

 

Bergoglio ascolta i percussionisti indigeni mentre si trova a Edmonton, in Canada, il 24 luglio 2022 (Foto di Cole Burston/Getty Images)  

 

CITTÀ DEL VATICANO (LifeSiteNews) - Nella sua nuova esortazione apostolica sul "cambiamento climatico", Laudate Deum, Papa Francesco ha lanciato un sorprendente appello per un governo multinazionale o globale che sia indipendente dalle mutevoli condizioni del mondo. 

Evidenziando il suo desiderio di un organismo sovranazionale che garantisca l'attuazione delle misure relative al "cambiamento climatico", Papa Francesco ha scritto: 

La questione è che esse [non meglio specificate organizzazioni globali] devono essere dotate di una reale autorità, in modo tale da "provvedere" al raggiungimento di alcuni obiettivi essenziali. In questo modo si potrebbe realizzare un multilateralismo che non dipenda dal cambiamento delle condizioni politiche o dagli interessi di alcuni, e possieda un'efficacia stabile.  

Le osservazioni pontificie giungono a metà della sua Laudate Deum appena pubblicata, che arriva otto anni dopo la Laudato Si' e costituisce una seconda parte di quel primo testo ecologico. Scrivendo sulla "debolezza della politica internazionale", Francesco ha sottolineato il "multilateralismo". 

Citando Fratelli Tutti del 2020, Francesco ha affermato che "non è utile confondere il multilateralismo con un'autorità mondiale concentrata in una persona o in un'élite dotata di potere eccessivo: 'Quando parliamo della possibilità di una qualche forma di autorità mondiale regolata da legge, non dobbiamo necessariamente pensare ad un'autorità personale.'" 

Tale "autorità mondiale" dovrebbe consistere in "organizzazioni mondiali più efficaci, dotate del potere di provvedere al bene comune globale, all'eliminazione della fame e della povertà e alla sicura difesa dei diritti umani fondamentali", ha affermato, ispirandosi direttamente a Fratelli Tutti

Francesco ha accresciuto il suo desiderio di un organo di governo internazionale quando ha dichiarato che la società "dovrebbe esercitare una sana 'pressione', poiché ogni famiglia dovrebbe rendersi conto che è in gioco il futuro dei propri figli", in relazione all'"alto rischio" di non agire contro il "cambiamento climatico". 

Di conseguenza, il Papa si è espresso a favore dell'attuazione delle decisioni della prossima conferenza sul clima COP28 in un modo obbligatorio e senza precedenti. Ha ipotizzato che la speranza per l'umanità sia legata al successo dell'evento COP28: 

Se c'è un sincero interesse a fare della COP28 un evento storico che ci onori e nobiliti come esseri umani, allora si può solo sperare in forme vincolanti di transizione energetica che soddisfino tre condizioni: che siano efficienti, obbligatorie e facilmente monitorabili. 

Ciò al fine di ottenere l'inizio di un nuovo processo caratterizzato da tre requisiti: che sia drastico, intenso e conteggi sull'impegno di tutti. Non è quello che è successo finora, e solo un processo di questo tipo può permettere alla politica internazionale di recuperare credibilità, perché solo in questo modo concreto sarà possibile ridurre significativamente i livelli di anidride carbonica e prevenire nel tempo mali ancora più grandi.   

Come già in precedenti occasioni, Francesco ha espresso il desiderio di una riorganizzazione della sfera internazionale, sostenendo che è estremamente "deplorevole che le crisi globali vengano sprecate quando potrebbero essere occasioni per apportare cambiamenti positivi". 

l testo pontificio viene regolarmente visto come un'esposizione della sua visione filosofica e politica, poiché sostiene che "la vecchia diplomazia, anche in crisi, continua a mostrare la sua importanza e necessità". 

"Tuttavia", ha aggiunto, nel tentativo di collegare il "vecchio" establishment politico a quello nuovo da lui proposto, "non è riuscito a generare un modello di diplomazia multilaterale in grado di rispondere alla nuova configurazione del mondo; ma se dovesse riuscire a riconfigurarsi, dovrebbe essere parte della soluzione, perché neanche l'esperienza di secoli può essere messa da parte". 

Francesco ha già invitato i leader globali e gli organismi internazionali come l'ONU ad attuare politiche per il clima in tutto il mondo, e l'appello della Laudate Deum per una governance globale ha fatto eco a questo. "Il nostro mondo è diventato tanto multipolare e allo stesso tempo così complesso che è necessario un quadro diverso per una cooperazione efficace".  

"Si tratta di stabilire regole globali ed efficaci che permettano di 'provvedere' a questa salvaguardia globale", ha affermato. 

Un tale nuovo sistema di azione globale contro il "cambiamento climatico", apparentemente gestito dal governo globale di riferimento, richiederebbe "lo sviluppo di una nuova procedura per prendere decisioni e legittimare tali decisioni, dal momento che quella messa in atto diversi decenni fa non è sufficiente, né appare efficace", ha scritto Francesco al paragrafo 43. 

L'appello del Papa per un governo globale, per quanto sorprendente, non è nuovo.  Sebbene abbia regolarmente espresso la sua collaborazione con una serie di cooperazioni globali, uno dei suoi interventi più notevoli è stato nell'aprile 2021, quando ha promosso i governi globali in un discorso alla Banca Mondiale e al Fondo Monetario Internazionale. 

Nel discorso di Francesco, pronunciato dal cardinale Peter Turkson, si è affermato che "resta urgente bisogno di un piano globale che possa creare nuove o rigenerare le istituzioni esistenti, in particolare quelle di governance globale, e aiutare a costruire una nuova rete di relazioni internazionali per promuovere lo sviluppo umano integrale di tutti i popoli".   

 

Attuare un obiettivo della massoneria?   

Commentando a LifeSiteNews il nuovo documento del Papa, Michael Hichborn del Lepanto Institute [organizzazione cattolica di ricerca e istruzione, n. d. r.] ha espresso i suoi "seri dubbi sul fatto che Papa Francesco abbia effettivamente scritto anche una sola parola di questo documento".  

"La frase, la struttura delle frasi e la logica sono radicalmente diverse dal documento precedente, Laudato Si'. In realtà - secondo quanto afferma Hichborn - questo documento assomiglia più a un discorso o a un documento scritto da Jeffrey Sachs, l'artefice degli obiettivi di sviluppo sostenibile che ha avuto un posto di rilievo in Vaticano negli ultimi anni". 

Ha anche criticato l'appello del Papa per forme "obbligatorie" di governance energetica, mettendo in guardia contro una forma di "socialismo democratico globale". Hichborn ha dichiarato: 

Il suggerimento contenuto nella Laudate Deum secondo cui "le forme vincolanti di trasmissione dell'energia [dovrebbero essere]... obbligatorie e prontamente monitorate" solleva la domanda: "Da chi e sotto quale autorità?" Se qualcosa è "obbligatorio", allora deve esserci necessariamente una sanzione per le violazioni dell'obbligo, altrimenti l'obbligo non è altro che una richiesta o un suggerimento. 

E poiché ha allegato la frase "facilmente monitorato" alla condizione che la trasmissione di energia sia "obbligatoria", allora si presuppone che un potere e un'autorità superiori impongano e facciano rispettare l'obbligo. 

Ciò richiederebbe necessariamente un'autorità globalista con il potere esecutivo alle spalle. Se letta nel contesto del paragrafo 43, questa affermazione riguardante la trasmissione dell'energia riflette molto chiaramente il desiderio di vedere nascere una forma di socialismo democratico globale.   

Evidenziando il paragrafo 43 e il suo appello per "una maggiore 'democratizzazione' nel contesto globale", Hichborn ha sostenuto che tale proposta "non è altro che una governance globale, che è stato a lungo l'obiettivo della massoneria e del comunismo/socialismo internazionale".  

"Non c'è nulla in questo documento che riguardi la salvezza delle anime perché è un documento politico, saldamente radicato in un'opinione scientifica contestata e dichiarata come un dato di fatto. Non solo questo documento non è moralmente vincolante per nessun cattolico, ma trasferisce pericolosamente l'autorità morale ai globalisti atei. Laudate Deum, scrive Hichborn, "rientra più nell'aspetto dell'opinione politica papale che in qualsiasi insegnamento effettivo sulla fede e sulla morale cattolica".  

"Sebbene i fedeli cattolici dovrebbero avere il dovuto rispetto per le opinioni del Papa, va detto", ha affermato Hichborn, "che questo documento afferma pericolosamente il trasferimento dell'autorità morale ai globalisti atei che non servono Dio, ma il Principe di questo mondo".

 

 

 
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