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Perché adoro Kandinskij..

Post n°1303 pubblicato il 04 Febbraio 2015 da Vince198

La prima volta che ho potuto vedere sue opere anni fa a Passariano di Codroipo (Ud) presso Villa Manin dove, fra numerose celebrità, soggiornò un certo .. Napoleone Bonaparte, sono rimasto fin dai primi momenti, del tutto abbagliato.
Prima di vedere quella mostra, ho fatto, insieme ad amici, un giro dentro la villa e mi sono soffermato ai piedi del letto dove riposò questo famoso ed intelligentissimo condottiero. Oh.. se mi ci fossi steso, mi sarebbero rimasti fuori  polpacci e piedi.. ahahaha ..
Tornando al tema, il pittore moscovita nelle sue opere espose le sue teorie sull'uso del colore, immaginando un forte nesso tra opera d'arte e dimensione spirituale. Già qui mi son trovato a mal partito: ho, cioè, dovuto prendere un libro nella hall della galleria, leggere le nozioni più significative e cercare di metabolizzarle in itinere.
E così..
Il colore, per lui,  può avere due possibili effetti sullo spettatore: uno fisico, basato su sensazioni momentanee, un effetto psichico dovuto alla vibrazione spirituale (prodotta dalla forza psichica dell'uomo) attraverso cui il colore raggiunge l'anima.
In  particolare l'effetto psichico del colore è determinato dalle sue qualità sensibili: il colore ha un “odore”, un “sapore”, un “suono”..
Kandinskij utilizzò una metafora musicale per spiegare quest'effetto: il colore è il tasto, l'occhio è il martelletto, l'anima è un pianoforte con molte corde.
Incredibile, vero?
Egli si occupò dei colori primari (giallo, azzurro, rosso) e di altri considerati secondari, frutto della mescolanza tra due primari.

Il giallo è dotato di una follia vitale, di cieca irrazionalità.
É paragonabile al suono di una tromba.

L'azzurro è il blu che tende ai toni più chiari, è indifferente, distante, come un cielo artistico.
É paragonabile al suono di un flauto.

Il rosso è caldo, vivace, irrequieto ma diverso dal giallo, perché non ha la sua superficialità. Se è chiaro e tendente al giallo, più ha vitalità, energia, se medio è profondo, se scuro è più meditativo.
È paragonato al suono di una tuba.

L'arancione esprime energia, movimento: più è vicino alle tonalità del giallo, più è superficiale.
É paragonabile al suono di una campana.

Il verde è assoluta mobilità in una assoluta quiete, suggerisce opulenza, compiacimento ma, appena vira verso il giallo acquista energia, giocosità. Con il blu diventa pensieroso, attivo.
Ha tonalità da violino.

Il viola, come l'arancione, è instabile ed è molto difficile utilizzarlo nella fascia intermedia tra rosso e blu.
È paragonabile alla zampogna, al fagotto.

Il blu è il colore del cielo, è profondo; quando è intenso suggerisce quiete, quando tende al nero è fortemente drammatico, quando tende ai toni più chiari le sue qualità sono simili a quelle dell'azzurro, se viene mischiato con il giallo lo rende malto, ed è come se la follia del giallo divenisse "ipocondria".
Musicalmente  viene associato al suono del violoncello.

Il grigio è l'equivalente del verde, indica quiete ma, mentre nel verde è presente in qualche modo l'energia del giallo che lo fa variare verso tonalità più chiare o più fredde, nel grigio c'è assoluta mancanza di movimento, che esso volga verso il bianco o verso il nero.

Il marrone si ottiene mischiando il nero con il rosso, ma essendo l'energia di quest'ultimo molto controllata, ne consegue che esso risulta duro, poco dinamico.

Il bianco è dato dalla somma (convenzionale) di tutti i colori dell'iride, ma è un mondo in cui tutti questi colori sono scomparsi, di fatto è un muro di silenzio assoluto. Tuttavia, musicalmente, lo si può rappresentare come una pausa tra una battuta e l'altra di una qualsiasi esecuzione musicale.

Il nero è mancanza di luce, è un non-colore, è spento, è un silenzio simile alla morte; è la pausa finale di un'esecuzione musicale.

La composizione pittorica dunque, è formata dal colore, che pur senza limiti nella nostra mente, nella realtà assume anche una forma.

Kandinskij è superlativo in queste associazioni di immagini, colori e suoni ma questi messaggi sono  complicati da percepire se, cedendo a quelle raffigurazioni, non entriamo nella mente del pittore per vagare nel mondo dei colori, le sue incredibili fantasie espresse in associazioni musicali.
Quando ho terminato la visita alla galleria d’arte, credetemi, ero sul serio esausto: la luminosità di quei colori e le associazioni musicali mi hanno tolto ogni forza dalla mente..

È stato fantastico!

 

 

 

 


 

 

 

 
 
 
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Un blog di: Vince198
Data di creazione: 21/07/2006
 

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