Post n°1638 pubblicato il
01 Gennaio 2019 da
Vince198
Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore che scende da una stella.
Come il pane assomiglia
al pane di ieri,
come un anello a tutti gli anelli: i giorni
sbattono le palpebre
chiari, tintinnanti, fuggiaschi,
e si appoggiano nella notte oscura.
Vedo l'ultimo giorno
di questo anno
in una ferrovia, verso le piogge
del distante arcipelago violetto,
e l'uomo della macchina,
complicata come un orologio del cielo,
che china gli occhi
all'infinito
modello delle rotaie,
alle brillanti manovelle,
ai veloci vincoli del fuoco.
Oh conduttore di treni
sboccati
verso stazioni
nere della notte.
Questa fine dell'anno
senza donna e senza figli,
non è uguale a quello di ieri, a quello di domani?
Dalle vie
e dai sentieri
il primo giorno, la prima aurora
di un anno che comincia,
ha lo stesso ossidato
colore di treno di ferro:
e salutano gli esseri della strada,
le vacche, i villaggi,
nel vapore dell'alba,
senza sapere che si tratta
della porta dell'anno,
di un giorno scosso da campane,
fiorito con piume e garofani.
La terra non lo sa: accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà nell’ombra.
Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell’anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani
a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire,
a sperare.
Ti metteremo
come una torta
nella nostra vita,
ti infiammeremo come un candelabro,
ti berremo
come un liquido topazio.
Giorno dell'anno nuovo,
giorno elettrico, fresco,
tutte le foglie escono verdi
dal tronco del tuo tempo.
Incoronaci
con acqua,
con gelsomini aperti,
con tutti gli aromi spiegati,
sì,
benché tu sia solo un giorno,
un povero giorno umano,
la tua aureola palpita
su tanti cuori stanchi
e sei,
oh giorno nuovo,
oh nuvola da venire,
pane mai visto,
torre permanente!
..
Quando mi riprometto di scrivere qualcosa di diverso in questa ricorrenza e mi imbatto in splendidi versi come questi di Neruda (regalati ieri all'amica Anna, fra l'altro) è inutile, la mia mente si offusca per la bellezza naturale che esonda da queste parole e che avvolge in uno splendido abbraccio d'amore.
Ancora Buon Anno a tutti voi, carissimi amici, Buon Anno a tutti i "viandanti" del mondo dei blog..
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Buon 2019 a te e ai tuoi cari ^_________^
Ricambio i tuoi auguri, Laura, per te e per i tuoi cari, con grande affetto, sincero più che mai ^________^
"Quando l'amore ti chiama, seguilo anche attraverso le sue tante vie faticose e ripide. E quando le sue ali ti avvolgono, abbandonati: non importa se la spada nascosta tra le sue piume può ferirti." (K. Gibran)
Così spesso è la vita nel suo incedere, Francesca: sta all'essere umano avere la forza, la costanza e la fiducia nei propri mezzi per superare le difficoltà con cui spesso deve lottare. Non solo nel mondo dei sentimenti ma soprattutto nella quotidianità, nei rapporeti interpersonali di qualsiasi tipo.
Dolci sogni ^_____^
Nel mondo dei blog però esistono persone che hanno più profili (7 per ogni indirizzo di posta) e questo, se preso come un gioco, non è affatto pregiudizievole.
Tuttavia rompe i cabbasisi se i profili multipli vengono usati per disturbare, peggio ancora infangare, insultare etc. una persona. In quel caso si possono prendere contromisure adeguate fra le tante disponibili..
Ciau ^________^
Morfeo ti stringa dolcemente fra le sue braccia, sogni d'oro (da me il sonno latita, al momento) ^_____^
Grazie cara, buona domenica a te, un abbraccio ^________^
E' stata una giornata di vero relax questo 6 gennaio 2019: il regalo me lo han fatto i miei cari con la loro indispensabile presenza.
In altri anni sono andato ad assistere all'antico rito del "pignarul", una catasta di legna e frasche bruciate con sulla sommità la vecchietta con la scopa, il tutto per avere un qualche messaggio per un futuro positivo.
Oggi e da anni non vado più, mi rilasso ascoltando ora questo bel brano di Battisti che, pur vecchio di oltre 45anni, allora sembrò più che futuristico..
Quasi come fosse un brano dei nostri giorni, uscito invece nel lontanissimo 1973.
Anno particolare per me: conobbi quella ragazzina "pel di carota" con cui, due anni dopo, convolai a nozze.
E sono 43.. Se mi avessero fatto una predizione del genere non ci avrei mai creduto, invece.. ^___*
Un abbraccio grande ^________^