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Toglimi il pane, se vuoi, toglimi l'aria, la luce, la primavera, ma non togliermi il tuo sorriso mai, perché io ne morrei. (P.N.)

 

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« Nadia AnjumanOde al gatto »

Shakespeare in love e dintorni..

Post n°1898 pubblicato il 12 Febbraio 2024 da Vince198

 

Zio Willie in love

 

Più dolce sarebbe la morte se
il mio ultimo sguardo avesse
come orizzonte il tuo volto.
E se così fosse, mille volte
vorrei nascere per mille
volte ancor morire…

(William Shakespeare - Amleto)

..

È possibile, secondo il proprio sentire, esprimere in tanti modi amore verso la persona  che alberga nel cuore, però arrivare a desiderare di vivere e morire mille e mille volte ancora per esternare la forza di quel sentimento trainante dell’esistenza stessa, credo sia il massimo, una sublimazione di ciò che rende i sentimenti, quel particolare sentimento iperbolico, unico.
 
Cose queste che, inconsciamente, riportano la mia memoria indietro nel tempo, quello della mia giovinezza. Francamente la “pazzia” giovanile, la forza potente ed irrefrenabile che sprigiona dall’anima quando innescata, potrebbe concepire pensieri non proprio dissimili da questo shakespiriano.

É possibile, certo che lo è.

Forse lo dico per invidia o verosimilmente perché l’età della consapevolezza, lasciando meno spazio a certi voli pindarici, all'oggi mi fa essere un po’ incerto?
Forse perché senza troppi giri di parole e pensieri, anche quando bisognerebbe dare un po’ più spazio alla coscienza e alla ragionevolezza, è infinitamente più appagante annegare fra le braccia di quel sentimento?

«Dubito ergo sum…» (Aristotele)

Colpa, forse, di quell’ “insostenibile leggerezza dell’essere” espressa da Kundera che ci riporta a considerare scelte esistenziali comunque irrilevanti, quindi nella loro sostanza “leggere”, ossia un paradosso vero e proprio di questo eterno rincorrersi, nella sua evanescenza, dell'assoluta necessità di dar loro (riferito alle scelte esistenziali) un significato a tutti i costi?

Non lo so e, francamente, non intendo arrovellare le mie meningi più di tanto.

È vero e certo che il viale del tramonto - il mio - si riempie sempre più di foglie ingiallite.
Tuttavia può accadere – com’è effettivamente accaduto e sta accadendo – un dolcissimo imprevisto che, come tale nella sua perfetta essenza, ha riavvolto una parte di me stesso facendo risplendere un bel sole primaverile, nel mese del Sole dentro la mia anima, nei meati più profondi e intimi del cuore.

E, vivaddio, torno incredibilmente a volare…

Commenti al Post:
elyrav
elyrav il 13/02/24 alle 07:36 via WEB
Meglio vivere :) ehehehe però capisco il senso di ciò che voleva comunicare. Un amore senza fine. Bellissimo. Serena giornata
 
 
Vince198
Vince198 il 13/02/24 alle 09:44 via WEB
Ovvio, Ely! Il messaggio contenuto nei versi di Shakespeare beh .. non posso che dirti grazie perchè anche per te ha rappresentato un atto d'amore senza limiti. A presto rileggersi, buona giornata ^____^
 
   
elyrav
elyrav il 14/02/24 alle 11:25 via WEB
Eh sì :) l'amore senza limiti e confini :) serena giornata
 
     
Vince198
Vince198 il 14/02/24 alle 11:37 via WEB
Non potrebbe essere diversamente, Ely.
Buon proseguimento a te ^___^
 
     
elyrav
elyrav il 15/02/24 alle 11:34 via WEB
Davvero ma ci sono pensieri, poesie e versi che te lo rappresentano in maniera quasi disarmante :) serena giornata
 
     
Vince198
Vince198 il 15/02/24 alle 11:43 via WEB
Hai proprio ragione: la bellezza di certi pensieri specie se inattesi, tante volte disarma l'anima riempiendola di gioia, felicità. Un abbraccio ^____^
 
gianor1
gianor1 il 13/02/24 alle 19:38 via WEB
Il tempo trascorso sembra come un paese straniero dal quale siamo stati esiliati, a cui aneliamo tornare. Una canzone risveglia il ricordo di un amore vissuto; il profumo del pan di Spagna riporta la mente all’infanzia; un gruppo di ragazzi con gli zaini in spalla evoca la spensieratezza della gioventù. La nostalgia è una triste felicità che ci riporta alle gioie del tempo che fu e ci fa soffrire al pensiero che quelle esperienze siano ormai irripetibili e perse per sempre. Cristallizzate in un trascorso che appare sereno e perfetto. Una sorta di paradiso perduto, che nella memoria si tinge dei toni sfumati del rosa di un tramonto. A ben rileggerci. Gian
 
 
Vince198
Vince198 il 14/02/24 alle 00:38 via WEB
Ricordi che tornano in superficie quando si verifica qualcosa, un qualsiasi evento che li riaccende. E la mente vaga nuovamente in dolcezze che sembrano appartenere ad un altro mondo, quando invece sono state il nostro mondo. Nel presente ritornano in auge nel momento in cui quel sentimento riprende vigore perchè, in fin dei conti, noi esseri umani siamo nati da un atto d'amore e portiamo nel nostro dna quel segno inconfondibile che ci accompagnerà per tutta la vita. Nell'amore per la vita stessa, per i figli, per la donna che alberga nel cuore. Grazie Gian, buonanotte ^___^
 
monellaccio19
monellaccio19 il 13/02/24 alle 20:07 via WEB
Se posso permettermi: oggi, ammetto anche con un modesto senso di vergogna, che vivo l'80% della mia vita, pensando al mio passato, con un rewind automatico che mi passa segmenti della mia vita, senza che stia lì a...sceglierli. Non posso stare troppo sulle pagine di un libro, non posso rimbambire davanti alla tv, il PC giusto per postare e quindi, mi resta da "visionare" a occhi aperti, il meglio della mia vita passata. Sono ormai al "redde rationem" e mi sta bene anche così. Buona serata Vince.
 
 
Vince198
Vince198 il 14/02/24 alle 00:48 via WEB
Accade quasi sempre così, Carlo: basta "fermarsi" un momento, comodamente seduti su una poltrona, chiudere gli occhi anche per il solo desiderio di sonnecchiare, riposare qualche momento et .. voilà: le tende del personale palcoscenico della nostra vita iniziano ad asprirsi dinanzi ai nostri occhi e ci si vede anche come protagonisti in episodi vissuti con gioia. Sono momenti che arrecano una grande serenità, si sta bene e si vorrebbe che continuassero all'infinito. Poi arriva al voce di un familiare che chiama per qualche motivo e il bel "viaggio" finisce. Però lo si può serenamente riprendere, altrochè!
Dal canto mio prendo quel che viene così come viene, nella più consapevole gioia in un do ut des senza bilancini che più spontaneo non potrebbe essere. Anche senza nulla chiedere, perchè in certe situazioni che prendono l'anima ci si affida al destino, alla fortuna, all'amore.
Grazie a te, buonanotte ^____^
 
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