RADIO REBELDE

Una sola religione, una cultura unica, un'unica lingua e un'unica verità, e di tanto in tanto spade messianiche si levano per ripetere le gesta della redenzione

Creato da Darksideblues il 27/08/2006

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RAZZISMO ITALIANO

Post n°278 pubblicato il 06 Febbraio 2009 da Darksideblues

 

Finché posso evito di parlare di politica in questo blog. E questo non perché non sia ideologicamente schierato, ma piuttosto perché spesso questo scrivere, elencare fatti, accusare persone, reprimere lo schifo, sembra un esercizio di stile fine a se stesso, opera qualunquista senza fondamento pratico. Ma stavolta vorrei fare comunque qualche commento a quello che sta succedendo.

 Da quando questa destra liberticida ha assunto il potere in Italia, (anche grazie ad una sinistra allo sbando, divisa ed inconcludente), tutto ciò per cui si è lottato tanti anni fa, sta perdendo di significato. E' ora di tirare le somme. Mentre franchi tiratori, dissidenti o soltando titubanti e sbiaditi leader politici, contribuivano a creare scompiglio all'interno di una fazione storica della politica italiana dal Dopoguerra ad oggi, gli altri hanno preso il sopravvento. La morte della sinistra parlamentare  (o il suicidio?) ha favorito l'affermarsi nel Paese di una classe politica dedita a fomentare l'odio e la paura. Ricordate quando qualche anno fa prendevamo per il culo quei tizi con la camicia verde e le corna da vikingo che a Pontida si pulivano il culo con la bandiera italiana, la infilavano nel cesso e bestemmiavano pensando allo Stato centrale? Ecco, quei tizi ora ci governano e la cosa non è più divertente. Democraticamente (sì, insomma, diciamo democraticamente) hanno vinto le elezioni ed ora sono cazzi amari. Votati anche dagli operai e dai poveri ignoranti, ora affrontano l'enorme crisi mondiale con metodi che sanno di regime vecchio stampo.  "Cacciamo lo straniero", "Puniamo lo straniero", "schediamo lo straniero", "Denunciamo lo straniero". Nessuno parla di sforzi per comprenderli, per capire che la maggior parte di questa gente è onesta e fugge dal loro paese perché in quei posti incontrerebbe una morte sicura. No, questa è demagogia. Retorica. Però io non so come chiamare le cose in altra maniera. Questo è razzismo, non è sicurezza. Inoltre, in Italia tutto si fa con almeno un dupplice fine. Inculcare nelle persone l'idea che ci sia un pericolo incombente singifica mettere mano alla gestione del potere giudiziario. Cambiarlo, piegarlo... ma a favore di chi? Certo non di chi sta peggio. Una riforma è necessaria, ma non certo nei termini razzisti imposti da questa maggioranza. Io mi rifiuto di credere che gli Italiani siano un popolo fatto così, noi che rischiamo proprio in questi tempi di dover migrare di nuovo per non morire di fame (lo Stato è convinto che la Fiat venderà più macchine con i nuovi incentivi e non ha ancora capito che la gente non può indebitarsi più di così).  

Io su questo punto la penso come quello che considero ancora adesso il vero presidente della regione Sarda, Renato Soru: bisogna che la politica sia più morale, che si faccia carico dei problemi di tutte le persone, a prescindere dal colore  e che eviti come la peste di farsi governare da una "minoranza nella maggioranza" che ha idee talmente vecchie e bigotte da ricadere sotto un'unica definizione: fascismo. 

 

 
 
 
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