Creato da: ChokeArt il 17/08/2010
Le poesie di Art

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Post n°12 pubblicato il 19 Agosto 2010 da ChokeArt
 
Tag: poesie

 

Fotografia


Una fotografia in bianco e nero

con il bordo chiaro frastagliato, carta millepunti,

un angolo è piegato,

tra le mani ho una storia passata.

E' un gruppo molto serio: due anziani,

tre donne, cinque uomini sul fondo

e un bimbo ancora in fasce

in grembo a una delle signore.

Sul retro una data: 22 aprile 1903.

Ecco il motivo di quei baffoni

e i vestiti delle donne, lunghi e strani,

come costumi di teatro.

E' gente di famiglia senz'altro,

colgo delle rassomiglianze che non so dire,

vedo degli occhi noti e i capelli neri, mossi,

che riconosco ma non so come.

Scorro con attenzione quei volti impacciati,

chissà chi sei, bruna matrona, chi sei stata,

questo è un bel bambino, rotondo e grasso,

e quel signore in piedi tiene nascosto il cappello.

Fra la selva di gambe e fra le sedie si travede scuro

un cane, con occhi spalancati e lingua ansante,

attento ad ogni movimento del fotografo.

Tutti sono diffidenti, anche il cane è diffidente.

L'ambiente è un cortile di cascina,

stalla e fienile sullo sfondo e, se guardo attentamente,

scopro dal finestrotto buio sulla destra,

due occhi pieni di paura che scrutano la scena:

forse uno stalliere o un contadino,

un garzone stagionale, o un bambino

in braccio a qualcuno nella penombra.

E' strano, quello sguardo è come lo sguardo del cane.


by Artchoker

pubblicato in maggio 2009


 
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Post n°11 pubblicato il 18 Agosto 2010 da ChokeArt
 
Tag: poesie

 

Incontri saltuari

 

 

Sono pazzo di lei, del suo modo di fare,

di come si offre mentre si toglie i vestiti,

e come mi lecca le labbra,

con la lingua bagnata

lascia scie di saliva sul collo,

e mi stringe forte come se ogni volta

fosse l'ultima volta.

Adoro i suoi occhi bastardi di amante puttana,

e le sue unghie che graffiano

quando la chiavo,

lei ansima parole sussurrate baldracche,

le recita lenta per farmi venire,

e io mi perdo in quel suo sguardo antico

mentre accoglie con cura le mie gocce di vita.

Il suo odore di femmina puoi sentirlo anche tu,

aleggia qui nella stanza, tra queste lenzuola,

e io mi addormento con esso,

stravolto e sudato,

quando lei se ne va dal suo amore.

 


by Artchoker

pubblicato in maggio 2009


 

 
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Post n°10 pubblicato il 18 Agosto 2010 da ChokeArt
 
Tag: poesie


 

 

Vorrei essere te

 

Se io non fossi chi sono,

vorrei essere te, cara amica,

la vena azzurra che pulsa incessante

sfiorerei con le piccole mani d'avorio.

Vorrei essere te, dolce amica,

osservarmi allo specchio, scrutarmi

negli occhi, i tuoi occhi,

e col solito modo di muoverti, lisciarmi i capelli.

L'emozione, proverei,  di sentir battere il cuore,

 e lo stupore al mio corpo di donna.

Scoprirei il bel seno tondo, se io non fossi chi sono,

ed ampi fianchi maturi, e natiche forti.

Nella notte sentirei il mio lento respiro,

i tuoi sogni leggerei, le pagine aperte per me.

Vorrei scovare immensi prati, rossi di papaveri,

e un bel cielo colorato senza nuvole.

Vorrei essere te per scavarti il cervello pulito,

e cercar tenerezze, le speranze, le tue incertezze,

i segreti di bimba che nessuno conosce,

anche quel primo amore nascosto, il suo bacio bruciante.

Se io non fossi chi sono, piccola amica mia,

vorrei essere te, per una volta almeno,

e rivedermi  in te, nei tuoi gesti sicuri.

Io mi amerei come tu sola sai fare.

 


by Artchoker

pubblicato in aprile 2009


 

 
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Post n°9 pubblicato il 18 Agosto 2010 da ChokeArt
 
Tag: poesie

 

 Bocca di donna

 (da leggere lesti senza respirare)

 

Una bocca di donna

Può essere ardente

Può essere rossa o appena rosata

Può essere liscia

Leggermente increspata

E se fosse bagnata?

Dopo un bacio di certo

Può essere gonfia

Le labbra un po' aperte

Quando dicono sì

Quel labbro di sopra

Che trema di rabbia

Che dice di no, testardo, convinto.

Il labbro inferiore

Un po' tumefatto

Su cui passi la lingua

Per quel gusto salato

Forse un po'  imbronciata

oppure ammiccante

Può essere ampia, volgare

Oppure eccitante, da amare

Può essere una bocca che morde

Che sputa veleno

O che maledice

Può essere dolce

Sprezzante, malvagia

Leggermente piegata.

Può essere un sorriso accennato

Che ti fa quelle rughe sui lati

Può essere lucida e languida

Una pallida rosa che schiude

Un rosso fiorellino di campo

Può essere un profumo

Può essere un incanto

Una bocca di donna

contiene un amore

Oppure un profondo rancore

E' un accenno di poesia

O anche una risata sonora

Che la senti da lontano

Può essere un bisbiglio

Le tue labbra che sussurrano

Il bene che gli vuoi.

Una bocca di donna

Può essere un cielo stellato

Una sera d'agosto, una notte di luna

Può essere un odore di mare

Una voglia di sole

Di caldo, di vento, di sale

E' soltanto una bocca di donna

E null'altro al mondo, nel bene o nel male

Potrebbe essere uguale

E' una fitta per amori lontani

O un attimo di nostalgia

Può essere morbida

Può essere tenera

Luminosa, gentile

Certo è cara a qualcuno vicino

Ma per chi è lontano e ti sogna

E' come una nebbia d'autunno...

 

 

by Artchoker

pubblicata in aprile 2009


 
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Post n°8 pubblicato il 18 Agosto 2010 da ChokeArt
 
Tag: poesie

 

   Sono stanco 

 


Te lo dico, amico, sono stanco.

Forse tutto andrà in malora, anche la mia vita,

e vorrei andare al mare per nuotare  o, che so?... pescare.

Mi trascino sopra il letto, perché non riesco a dormire?


Una di queste notti  insonni ho pensato due occhi di bambino.

Era il mare, il cielo ed una piccola conchiglia.

Le sue braccia distese in posa indifesa,

mentre sfioravo la testolina vuota di pensieri tristi.


In fondo, quel bambino mi ha aiutato.

Libero non di fare, ma di non fare,

di giocare con il vento, con il sole di primavera

con i colori inusuali, sensuali, di aprile.


Sento brividi antichi, le voglie passate,

mi sfrego le mani, é impazienza, lo so.

Ma non devo temere, so che può funzionare,

perché dici che non posso andare al mare ?


Devo lavorare?!?!

Fanculo.

 

 

by Artchoker

pubblicata in marzo 2009



 
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Post n°7 pubblicato il 18 Agosto 2010 da ChokeArt
 
Tag: poesie

 

 

Serenata

 

C'è una bella luna, stanotte...

Senti che idea stramba m'é venuta.

Prendo la luna col laccio

la trascino sul terrazzo!

La regalo al gatto

che annusa, fa smorfie,

mi scruta con sospetto,

si nasconde per l'agguato.

L'accarezzo. La luna, intendo.

Non é facile capire,

non riesco più a dormire.

Affacciato sugli orti,

aspetto il saluto del gatto.

Che saltella, s'arruffa,

si lecca la coda, s'adagia sul cesto

sta pensando che matto!

Do un' occhiata alla luna:

é triste, lontana com'é dal suo cielo.

Devo subito scioglierla, così non m'ispira,

è davvero una strana figura.

E allora vola! vola via, vai!

Il gatto l'insegue, ora miagola forte

e smettila dai, non senti il baccano che fai ?

Qualche luce s'é accesa,

quella tendina s'é tesa.

Stai zitto, non sfidiamo la  sorte!

La luna è nel cielo, sorride, o mi pare,

stasera mi va di sognare.

Ho molto sonno arretrato,

son le due passate.


Buonanotte micione.

 

 

by Artchoker

pubblicata in marzo 2009



 
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Post n°6 pubblicato il 18 Agosto 2010 da ChokeArt
 
Tag: poesie

 

 

 

Una storia finita

 

Splende un sole chiaro, là fuori, sui ciottoli schiaffeggiati dal mare.

Più in dentro, all'ombra della roccia nera, l'aria frizzante morde

la mia carne sotto la giacca di lino.

Cammino scalzo sulle pietruzze, penitenza per peccati veniali,

i calzoni arrotolati e le scarpe laggiù, accanto all'auto rossa

c'è una donna spettinata dal vento.


Siedo sulla linea d'ombra, un ginocchio al sole, l'altro è freddo,

una mano chiara, un orecchio rosso, le spalle sono calde

ma la mente è spenta, ed il cuore è freddo... freddo.

Ma ora il sangue ha ritrovato tutti i suoi canali,

solo le mani sono bianche. Il mare di settembre è grigio, poche vele,

sulla ghiaia un cane stravolto dalla fame, bastardo come me.


Ho voglia di picchiarla, di farle male, un rancore cattivo

che non ho mai conosciuto, che bella che sei, dio mio.

Sono immobili, lei, e laggiù, le mie scarpe. Devo smaltire la notizia,

digerirla... deve entrarmi in circolo come questa nicotina.

Cerca di capire, ho capito, restiamo amici, sì certo, amici come prima.

C'è mai stato un prima?  Ci sarà mai più un dopo?


Andiamo bastardo, non puoi lasciarla lì sulla strada,

non vedi che ha freddo, ha pianto anche lei, le strisce di rimmel le vedi da qui.

Dobbiamo tornare, ancora un'ora con te, per l'ultima volta, ti prego!

Un fazzoletto di carta sul cruscotto, che pena la tua faccia, amore mio,

stai soffrendo, asciugati le lacrime... tieni, togliti il rossetto.


Non guardarmi - sussurra - non ricordarmi così, portami a casa, per favore...

 

 

by Artchoker

pubblicata in marzo 2009



 
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Post n°5 pubblicato il 17 Agosto 2010 da ChokeArt
 
Tag: poesie

 

Istantanea

 


Cantavano  alla radio una canzone,

che narrava di un amore tradito,

poi il silenzio intorno mi rammento.

L'odore di legno bagnato

e  un intenso profumo d'estate,

i colori accesi nei prati.

Stava spiovendo e  il piede affondava

nella terra fradicia di pioggia,

temporale d'agosto.

Sul sentiero di pietre appuntite,

un rametto di larice sul viso,

come una frustata.

Solamente un istante, un lampo,

poi l'abbraccio e un bacio sul suo volto,

che non ricordo.

 

 

 

by Artchoker

pubblicata in marzo 2009

 
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Post n°4 pubblicato il 17 Agosto 2010 da ChokeArt
 
Tag: poesie

 

Tanti anni fa frequentavo un baruccio, qui nella piazza centrale delle mia città, una specie di Bar Sport. C'erano tre biliardi e un flipper e, naturalmente, un juke-box.
Qualche sera ci veniva un vecchietto che raccontava  a noi ragazzi episodi della sua vita. Ripeteva spesso le stesse cose, quindi mi sono rimaste impresse le sue parole.
Qualcuno di noi lo derideva, io non comprendevo tutto ma mi faceva un po' di tenerezza. Alla fine tutti quanti gli pagavamo la vecchia (era chiamata "la vecchia" il cicchetto di Vecchia Romagna Buton nel calice Napoleon, non so se si usa ancora così).
Ora che capisco molto bene ciò che voleva dire, gli voglio fare un omaggio, e riporto i suoi concetti in questi piccoli appunti, peraltro molto elementari.
Si chiamava Peppino.

 

 

Una vita normale

 


Son giunto a quest'età

non per fare bilanci

non per dare consigli

non già per ricordare

quant'era bello amare.


Son giunto a quest'età

seppur con qualche macchia

ma ora è stanca la mia mente

e il mio corpo spesso arranca

per un lavoro deficiente.


Son giunto a quest'età

eppur qualcosa manca.

In testa sempre é viva

la voglia di scappare

di correre e sudare

di pestare i piedi  urlare

cose che non ho fatto

cose che non ho scritto

volti non conosciuti

gli sguardi non capiti

un cupo temporale

di notte  in riva al mare

oppure su in montagna 

in mezzo ai lampi e ai tuoni ...


Ecco cosa mi manca:

un giorno da leoni.


by Artchoker

pubblicata in febbraio 2009


 
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Post n°3 pubblicato il 17 Agosto 2010 da ChokeArt
 
Tag: poesie

 

Giochi d'amore


Voglio farti male da morire,

straziarti la carne dolcemente,

le mie unghie sono come artigli

che lasciano segni viola sulla pelle.

 

Posso continuare ancora e ancora,

stringerti forte, frugarti con violenza.

Sul tuo volto voglio vedere lacrime

che scivolano sul tuo sorriso.


Quando ti sentirò gridare

che il tuo dolore è rosso,

ti farò venire

(a prendere la tua ricompensa).

 

 

 

by Artchoker

pubblicata in febbraio 2009


 

 
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