Mamma & Prof.

Sto leggendo quanto tu scrivi in questo periodo con molta partecipazione ed anche un po' di apprensione: molto assomiglia a ciò che ho vissuto in anni ormai lontani ma sempre ben presenti nel mio ricordo e le tue sensazioni sono uguali a quelle che provavo io, di soddisfazioni subito troncate dal senso enorme di inadeguatezza, sempre a rincorrere tutto ciò che inevitabilmente non riuscivo a fare bene come avrei voluto o dovuto, sempre a dover scegliere in continuazione, sapendo che qualunque buco tappato avrebbe lasciato aperte altre falle... che presto mi sarebbero state fatte notare... Si fa presto a dare consigli, io non mi azzardo a darli. Ti dico solo di stare attenta a non tirare troppo la corda, il fisico e la mente sono strettamente legati, si aiutano o si danneggiano insieme. Dirti di badare solo all'essenziale è inutile, perchè in certi momenti tutto pare essenziale, appena possibile si può rinunciare a qualcosa, anche se neppure la rinuncia è indolore. Tuo marito ti capisce e ti sostiene, spero...

Proprio oggi ho scritto qualcosa che ha attinenza al periodo di cui ti ho parlato sopra. Se per caso lo leggi, forse ti può consolare un pochino...

La casa è il meno credimi, quello che mi angoscia di più è la situazione scolastica di Vittoria e la salute di mio marito. Non ho nemmeno voglia di lavare, cosa che dibsolito mi piace fare... ho preso una busta dell'ikea e ho messo la roba sporca nella vasca. Quando mi riprenderò la laverò. È giunta l'ora di trovare tempo anche per me.