Bianconeri siamo noi

L'ex presidente della
Federcalcio Franco Carraro sapeva tutto dello scandalo-arbitri e insieme all'ad del Milan Adriano Galliani ha aspettato il momento giusto "per
incastrare (il designatore Pierluigi) Pairetto" e di conseguenza l'ex dg della Juventus Luciano Moggi.

E' l'accusa mossa dallo stesso Moggi in un'intervista pubblicata oggi in esclusiva dal Quotidiano Nazionale ed uscita su sua richiesta una
settimana dopo il colloquio col giornalista.
"Carraro sapeva tutto. e sappiamo che non era neppure in buoni rapporti con (il dirigente Figc Innocenzo) Mazzini che invece è sempre stato
un mio amico....", ha detto Moggi indagato per associazione a delinquere, frode sportiva e sequestro di persona nell'inchiesta della procura di
Napoli.
"Hanno aspettato il momento giusto anche per incastrare (Pierluigi) Pairetto visto che Galliani aveva promesso a Collina il posto di
designatore".
Secondo quanto detto da Moggi nell'intervista, il presidente della Lega calcio Adriano Galliani avrebbe deciso di incastrarlo dopo che l'ex
presidente del consiglio e patron del Milan incontrò a settembre il dirigente bianconero per ingaggiarlo e poi raccontò tutto a Galliani.
"Neppure a farlo apposta, due settimane dopo il mio incontro con Berlusconi, alla Figc arrivarono i fascicoli della Procura di Torino con
intercettazioni che riguardavano me e altri personaggi del calcio. Carraro informò subito Galliani, il quale ovviamente ne parlò subito con
Berlusconi", ha detto Moggi al quotidiano.
"Evidentemente Galliani suggerì a Berlusconi di stare molto attento prima di fare certe scelte, gli disse che forse non era il caso di insistere
su di me per via dell'inchiesta".
"NON HO CREATO IO QUESTO MONDO DEL CALCIO" "Non sono stato io a creare questo mondo del calcio che vive solo si interessi e
logiche spietate", ha aggiunto Moggi.
Affermando che "il vero potere è quello economico di coloro che gestiscono i diritti tv" "Da anni, tutti i giorni della settimana, i designatori
ricevevano telefonate da presidenti e dirigenti di tutte le serie a cominciare da (il dirigente Leonardo) Meani del Milan e (il presidente Giacinto)
Facchetti dell'Inter", ha detto Moggi.
"E di certo non erano telefonate amichevoli, perché ognuno aveva sempre qualche cosa di cui lamentarsi" Moggi, dalle pagine del
Quotidiano Nazionale, si è sfogato e ha "maledetto" il giorno in cui ha incontrato Berlusconi. E chiede di lasciare in pace il figlio perché "alla
fine basta chiamarsi Moggi per essere colpevoli".
Alessandro Moggi, figlio di Luciano, è contitolare della Gea World, società che gestisce un parco di 200 giocatori tra cui anche alcuni
convocati in nazionale. E' indagato dalla procura di Roma per illecita concorrenza attraverso minaccia e violenza.
Interpellati da Reuters, i portavoce di Milan e Inter hanno preferito al momento non commentare i contenuti dell'intervista.