Creato da russocaio il 19/03/2007
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Tremonti taglia i premi a ENEL

Post n°263 pubblicato il 12 Giugno 2008 da russocaio
 
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ASCA 12-06-08: Giulio Tremonti taglia i premi per i vertici dell’ENEL. Il ministro dell'Economia ha mandato all'assemblea degli azionisti della società elettrica, chiamata ieri a rinnovare il C.d.A. e approvare bilancio e cedola 2007, un messaggio chiaro: "Bisogna dare un segnale di contenimento delle spese". E quindi ha chiesto di ridurre di un quinto, a circa 9,6 milioni, il piano di stock option 2008 da 12 milioni di euro. L'assemblea ha confermato alla presidenza Piero Gnudi. Il primo C.d.A. che seguirà l'assemblea vedrà riconfermare le deleghe di ad a Fulvio Conti che ha assicurato agli azionisti dividendi di "almeno 49 centesimi" anche nei prossimi anni. Il Consiglio di amministrazione dell’ENEL aderisce al taglio del 20% del piano di stock option deciso dal Ministero dell'Economia anche se il programma costituisce ''una componente fondamentale per avvicinare il livello retributivo del management ENEL ai livelli di mercato rilevati nel corso del 2007''. Lo ha sottolineato il presidente Piero Gnudi nel corso dell'assemblea degli azionisti commentando la proposta posta in votazione, e approvata, dal rappresentante del MEF. Il manager Fulvio Conti ha spiegato che oggi il dividendo rappresenta un rendimento del 7% "tra i più alti al mondo" e si è detto sicuro che in futuro la quotazione delle azioni di ENEL salirà in Borsa, riducendo conseguentemente il rendimento del titolo a livelli "più normali, intorno al 4-5%". Più in generale, ha proseguito, ENEL fin dalla collocazione del titolo ha "garantito agli azionisti un rendimento medio annuo del 4% e se guardiamo all'indice azionario italiano, ha affermato, abbiamo sempre performato meglio". Conti ha sottolineato di non accontentarsi: "Vi dico questo, ha precisato, ma non vuol dire che io sia soddisfatto; lo dico perché difendo i risultati operativi ottenuti. E anche io, quando mi e' consentito, compro azioni ENEL. Perché ci credo, credo in quello che faccio". Se confrontiamo il livello delle retribuzioni del 2008 dei nostri alti dirigenti con i livelli retributivi di posizioni comparabili sul mercato nel 2007, ha proseguito, si può verificare come queste siano in linea con il mercato solo considerando i piani d’incentivazione di lungo termine''. Non solo, ha concluso, ma per quanto riguarda l'amministratore delegato ''la sua retribuzione globale risulta pari al 65% della stessa retribuzione riconosciuta mediamente sul mercato ad amministratori di società internazionali come la nostra''.

 
 
 

Brunetta: Pensioni in tabaccheria.

Post n°262 pubblicato il 12 Giugno 2008 da russocaio
 
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CorrieredellaSera 10-06-08: Ritirare la pensione in tabaccheria, pagare i contributi INPS in farmacia o nelle stazioni dei carabinieri. È l'obiettivo del progetto "Reti amiche" a cui il ministero per la Pubblica amministrazione sta lavorando. Ad annunciare il piano, "un po' caotico e ancora confusionario", è stato il ministro Renato Brunetta nel corso della giornata nazionale dell'innovazione. Stiamo lavorando per utilizzare tutte le reti esistenti nel nostro Paese, dalle Poste ai carabinieri, alle banche, alle tabaccherie, alle farmacie come contenitori di totem accessibili ai cittadini per dialogare funzionalmente con la pubblica amministrazione, con l'unico obiettivo, ha precisato il ministro, di bypassare la pubblica amministrazione inefficiente. A quel punto i luoghi monopolistici deputati a queste cose si chiederanno perché vengono bypassati e ha concluso Brunetta, si metteranno in competizione". Brunetta pensa a trasferire in tabaccherie, farmacie e uffici dei carabinieri servizi come il ritiro delle pensioni, il pagamento dei contributi INPS ed altri pagamenti. Il ministro fa anche una promessa: "Entro un anno, se il governo sarà ancora in carica, darò conto di quello che avrò fatto per migliorare e modificare la pubblica amministrazione e se non sarò riuscito a fare nulla darò le dimissioni. È la soluzione del mercato".

 
 
 

Cassazione: Rimborso Ici retroattivo

Post n°261 pubblicato il 12 Giugno 2008 da russocaio
 
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Roma 06-06-08: La Quinta Sezione Civile della Corte di Cassazione (Sent. 11094/2008), in tema d’ICI, ha stabilito che la rendita catastale definita con una sentenza dichiarativa resa dal Giudice, ha valore retroattivo. In particolare, la Corte ha evidenziato che "l'art. 5 D. Lg.vo 30 dicembre 1992 n. 504 (che, riordinando la finanza degli enti territoriali, ha istituito l'Imposta Comunale sugli immobili), il cui secondo comma dispone che "per i fabbricati iscritti in catasto,

il valore è costituito da quello che risulta applicando all'ammontare delle rendite risultanti in catasto, vigenti al 1° gennaio dell'anno di imposizione e non risulta violato dal Giudice a quo perché, nel caso, la lettura della norma deve essere correlata con gli effetti (per così dire) retroattivi, fino al giorno della domanda, di qualsiasi pronuncia giurisdizionale non avente, come quella qui impugnata, effetti e/o carattere costitutivi […]". La Corte ha poi aggiunto che "nel caso, è pacifico che le minore rendite catastali sulle quali il contribuente fonda la sua richiesta di rimborso discendono dalla sentenza (passata in cosa giudicata) emessa dalla Commissione Tributaria Regionale a conclusione del giudizio di impugnazione, da parte del contribuente, della classificazione catastale e della conseguente determinazione della rendita operate dal competente Ufficio con atto notificato il 14/12/95: le rendite definitivamente stabilite dal giudice tributario per l'immobile, pertanto, debbono ritenersi tali ex tunc, ovverosia sin dal momento della efficacia delle (maggiori) rendite contenute nell'atto impugnato perché quelle fissate dal giudice costituiscono il limite di legittimità di quelle rendite fin da allora; di conseguenza le rendite stabilite giudiziariamente (per gli effetti retroattivi detti della relativa statuizione) costituiscono le uniche in vigore al primo gennaio degli anni dal 1996 in poi, chiesti in parziale restituzione". Con questa decisione, quindi, gli Ermellini hanno stabilito che, il contribuente che ha versato la maggiore imposta, ha diritto al rimborso e ciò a partire da quando ha iniziato a pagare il tributo e non da quando il Giudice ha modificato tale rendita. Cristina Matricardi

 
 
 

ENEL: DAL 99 STATO RICAVATO 59 MLD

Post n°260 pubblicato il 11 Giugno 2008 da russocaio
 
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ASCA 11-06-08: Enel ha contribuito ai conti pubblici con 59 miliardi di euro dal 1999 ad oggi ''come tre manovre finanziarie''. Lo ha ricordato il presidente Piero Gnudi aprendo l'assemblea degli azionisti chiamata ad approvare il bilancio 2007 e a rinnovare il Cda. Enel ha contribuito in modo molto importante ai conti dello Stato. A partire dall'inizio del processo, nel novembre del 1999, la privatizzazione di Enel ha consentito allo Stato di incassare 33 miliardi di euro a cui si aggiungono circa 15 miliardi di dividendi distribuiti nel periodo 1999-2007, per un totale di 48 miliardi di euro. Se a questi, ha proseguito Gnudi, si aggiungono 11 miliardi di imposte versate, nel periodo 1999-2007, l'incasso dello Stato risulta pari a più di 59 miliardi di euro. Il Presidente dell'Enel ha poi ricordato che nello stesso periodo la società ha investito sul territorio nazionale circa 32 miliardi di euro.

CESSIONE WIND GESTITA IN MODO CORRETTO E TRASPARENTE

La cessione di Wind all'imprenditore egiziano Naguib Sawiris è stata gestita in modo ''corretto e trasparente''. Lo ha ribadito il presidente dell'Enel, Piero Gnudi, nel corso dell'assemblea degli azionisti commentando l'operazione sulla quale la Procura della Repubblica di Roma ha aperto un'inchiesta. Siamo assolutamente convinti, ha detto, che il nostro management abbia agito nel modo più corretto e trasparente, nell'interesse esclusivo dell'azienda e dei suoi azionisti e siamo certi che ciò troverà conferma nel lavoro della magistratura, alla quale abbiamo offerto la più ampia collaborazione''. Enel ha incassato 1.025 milioni di euro a saldo dell'operazione di cessione di Wind al magnate egiziano Naguib Sawiris.

RISULTATI 2°TRIMESTRE MIGLIORI DELLE ATTESE

Enel si prepara a chiudere un secondo trimestre con risultati migliori delle attese e, complessivamente, un 2008 in crescita rispetto all'anno precedente. Lo ha spiegato l'amministratore delegato, Fulvio Conti, nel corso dell'assemblea degli azionisti per l'approvazione del bilancio 2007 e per il rinnovo del Cda. I risultati del secondo trimestre, ha detto, sono superiori alle aspettative, abbiamo un buon risultato con buoni volumi, buon mix e buone vendite. Complessivamente ''ci aspettiamo un semestre positivo e credo che il 2008 presenterà risultati superiori al 2007''.

Tutti sono capaci a fare "utili" aumentando i prezzi senza controllo e senza concorrenza!

 
 
 

GAS: CONTATORI ELETTRONICI?

Post n°259 pubblicato il 06 Giugno 2008 da russocaio
 
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Milano 05-06-08: Contatori elettronici anche per il gas, a garanzia di una migliore qualità della misurazione e del servizio. La proposta viene dall’Autorità per l’energia che in un documento aperto alla consultazione di tutti i soggetti interessati, indica regole, tempi e modalità per l’introduzione dei nuovi misuratori. Gli innovativi dispositivi faciliteranno il controllo diretto dei consumi da parte dei clienti, consentiranno letture a distanza e telecontrolli: renderanno quindi più semplice ed accurata la gestione delle stesse letture e l’elaborazione delle bollette. Le proposte contenute nel documento (DCO 16/08 disponibile sul sito www.autorita.energia.it) rispondono ad una esigenza sempre più pressante, anche in considerazione dell’ "anzianità" di alcune serie di contatori ora installati. Con i nuovi misuratori le bollette saranno calcolate sui consumi effettivi, senza dover ricorrere a stime; si assicura così la possibilità di conoscere immediatamente i propri consumi reali e meglio valutare le offerte per eventuali libere scelte di fornitori convenienti. Ciò darà impulso anche alla concorrenza nella vendita di gas. L’iniziativa prevede la futura introduzione di contatori capaci di "correggere" il dato di misura istante per istante, in funzione dei valori effettivi di temperatura e pressione locali (parametri che consentono una corretta misurazione dell’energia effettivamente consumata, ora elaborati utilizzando coefficienti numerici). L’installazione dei contatori elettronici consentirà agli operatori la definizione tempestiva di bilanci commerciali giornalieri e contribuirà allo sviluppo del mercato regolamentato del gas; promuoverà anche il miglioramento della qualità dei servizi, a vantaggio di tutti i consumatori. La proposta prevede inoltre che i nuovi contatori del gas e i sistemi preposti alla loro telegestione garantiscano una serie comune di prestazioni di base. L’Autorità ritiene infatti che le prestazioni offerte dai nuovi contatori debbano poter essere rese disponibili a tutti i consumatori, indipendentemente dalle dimensioni della società di distribuzione del gas dalla quale sono serviti; ciò con una diffusione dei nuovi contatori sviluppata secondo opportuni criteri di gradualità, per fasce di consumo e livelli di "vecchiaia" dei contatori esistenti. Le proposte contenute nel nuovo documento di consultazione, tengono conto degli esiti della prima consultazione (Atto n. 27/07 del 9 luglio 2007), di una ricognizione tecnica a livello europeo e dell’analisi costi/benefici effettuate, nonché degli esiti di un Gruppo di lavoro appositamente istituito dall’Autorità per identificare i requisiti funzionali dei futuri contatori. Testo integrale: http://www.autorita.energia.it/docs/dc/08/016-08dco.pdf

O quelli dell'autorità si drogano o ....... lasciamo stare! Da quando esiste la telelettura dell'energia elettrica a casa mia, usando elettrodomestici e lampadine, nello stesso modo e quantità, i consumi sono raddoppiati.  In estate pur non avendo il condizionatore e mancando per 30 giorni di ferie, il consumo è identico a quello di un mio collega che resta a casa nello stesso periodo e che usa il condizionatore. Come lo spiegate? Sono oramai convinto che la mia bolletta sia frutto di questa formula: famiglia di 4 persone x metriquadrati= xxxx Kwh. Da gennaio ho tolto tutte le lampadine a risparmio, la mia bolletta non è aumentata di un Kwh. Il contatore elettronico non segna un cazzo, secondo me il pc che gestisce in remoto il tutto, ogni x ore invia un tot di Kwh in base a dei parametri segreti a noi sconosciuti. Ora ci vogliono provare anche con il gas?

 
 
 

FISCO: 730 PROROGA A LUGLIO

Post n°258 pubblicato il 05 Giugno 2008 da russocaio
 
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IlGiornale 30-05-08: Il governo concede un po’ di respiro in più per i prossimi adempimenti fiscali. Slittano, infatti, al 10 luglio i termini per la presentazione dei modelli 730 e 770, originariamente in scadenza il 3 giugno. Proroga "lunga" - in questo caso fino al 30 settembre - anche per la presentazione del modello Unico 2008, in scadenza il 30 luglio. Lo ha annunciato il sottosegretario all’Economia, Daniele Molgora, al termine di un incontro con il presidente del consiglio nazionale dei dottori commercialisti, Claudio Siciliotti. Il ministero dell’Economia viene così incontro alle esigenze dei professionisti, alle prese con le modifiche introdotte con l’ultima finanziaria. Ai commercialisti, Molgora ha promesso di definire un quadro di scadenze tributarie "coerente rispetto ai tempi che intercorrono tra rilascio dei moduli e i termini per effettuare gli adempimenti: solo così - ha aggiunto il sottosegretario - sarà possibile abbandonare una volta per tutte la politica delle proroghe, che non piace neppure ai professionisti e ai contribuenti". Slitta inoltre dal 30 maggio al 31 ottobre il termine per comunicare l’opzione Irap. Arrivano intanto alcuni chiarimenti sull’abolizione dell’Ici per la prima casa. È confermato che l’esenzione interessa i garage e le cantine di pertinenza della prima casa, anche se iscritte al Catasto in maniera distinta rispetto all’abitazione. Niente Ici anche nel caso in cui i genitori cedano una casa al figlio a titolo gratuito, purché il regolamento comunale dell’imposta lo consenta. Stesso discorso per gli anziani che hanno spostato la residenza in un ospizio o in un ricovero ospedaliero "permanente": non dovranno pagare l’Ici sulla loro prima casa, sempre che il Comune lo consenta. Confermato, all’opposto, il mantenimento dell’imposta sulle case cosiddette "di lusso", cioè quelle che fanno parte delle categorie catastali A1, A8 e A9. Da questi immobili arriverà ai Comuni un gettito complessivo di 61 milioni. Lo sconto per tutte le altre prime case vale 1,7 miliardi. Sulle prima case dei non residenti in Italia resterà la detrazione in vigore.

La denuncia dei redditi, tramite il 730, comporta notevoli vantaggi per i contribuenti:

- Il modello 730 è molto semplice da compilare, rispetto a UNICO, in quanto prevede la semplice indicazione dei redditi posseduti e degli oneri deducibili o detraibili.

- in caso di credito d'imposta, cioè di rimborso delle tasse pagate in più, questo non viene liquidato dopo anni, come per UNICO, ma insieme allo stipendio a  luglio 2008 o alla pensione, a partire dai mesi di agosto o settembre, dopo pochi mesi quindi dalla presentazione. 

Considerato che nel 90% dei casi, chi presenta il 730 riceve dallo Stato un rimborso. Pare ovvio che la proroga a luglio è l'ennesima fregatura per il contribuente e non un vantaggio. Semplicemente riceveremo il rimborso con 30 giorni di ritardo. Invece sulla stampa è presentato come un favore ai cittadini.

 
 
 

La guerra agli spiccioli

Post n°257 pubblicato il 05 Giugno 2008 da russocaio
 
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IlGiornale 04-06-08: Due centesimi e mezzo più l’Iva del 20%. E fanno tre. È il costo vivo di un centesimo di euro, di quella monetina che gli uomini odiano perché bucano le tasche dei pantaloni e che gli anziani vorrebbero sparisse perché troppo piccolo e scomodo da maneggiare. Il centesimo ha il cuore d’acciaio ed è ricoperto del prezioso metallo rosso chiamato rame. Stessa lega anche per gli altri due soldini con cui litighiamo quotidianamente quando dobbiamo metter mano al portafogli. Ci riferiamo ai due centesimi, meno costosi per produzione, ma pur sempre antieconomici: 2,8 centesimi più Iva al pezzo. Va meglio per i 5 centesimi. Il costo vivo è di 3,3 centesimi e con l’Iva sfiora ma non supera il valore della moneta. I costi di queste monetine sono ovviamente variabili e dipendono molto dal numero di pezzi prodotti. Quelli indicati nell’articolo si riferiscono a 74 milioni di pezzi per il centesimo, a 66 milioni di pezzi per i due centesimi, a 42 milioni di pezzi per i 5 centesimi. Partite modeste se si pensa per l’entrata in vigore dell’euro sono state utilizzate 250 mila tonnellate di metallo per coniare circa 52 miliardi di monete, per un valore complessivo di 15,75 miliardi di euro. Ma a scorrere le cifre viene da domandarsi come mai costa così tanto coniare un piccola moneta, dal diametro di 16,25 millimetri e dallo spessore di 1,36 millimetri? C’è una serie di fattori da valutare, spiega Roberto Ganganelli, responsabile di Cronaca numismatica a cominciare dalla materia prima il cui prezzo varia a seconda delle oscillazioni del mercato. E poi i costi vivi di lavorazione incidono moltissimo". Insomma, è normale che gli spiccioli costino più di quello che valgono. Il loro scopo è quello di utilità nel mercato monetario, racconta l’esperto: servono per comporre le cifre in maniera esatta quindi al centesimo di euro. Anche Daniele Terlizzese, direttore dell’ente per gli studi monetari e bancari Luigi Einaudi, sostiene che il costo dei centesimi non sia antieconomico. "Si usurano pochissimo al contrario delle banconote, la loro vita è infinita, si usano migliaia di volte e dunque si ripagano ampiamente". Saranno utili ma anche molto fastidiosi. Eliminarli? "Finché ci sono i centesimi, spiega Terlizzese, si è costretti a tenere i prezzi ancorati al valore di mercato. Nel momento in cui non ci saranno uno, due, cinque centesimi, si darà un’altra mano all’inflazione". Lo scenario futuro è ben diverso. "Un domani, per naturale evoluzione storica, l’euro tenderà a svalutarsi e i centesimi spariranno o saranno coniati per il piacere di pochi affezionati" prevede Ganganelli. Così come è avvenuto per le lire. "Fino al 2001, sono state coniate per i collezionisti le dieci, le venti lire e anche la lira, moneta che aveva corso legale". Anche le monete da due euro coniate a Montecarlo per la commemorazione di Grace Kelly si potrebbero spendere. Ma chi si usa una moneta che i collezionisti comprerebbero senza tentennamenti a 400 euro? di Enza Cusmai

Il centesimo rubato: Fiaba dei fratelli Grimm

Una volta, a mezzogiorno, un uomo sedeva a tavola con la moglie, i suoi bambini e un amico che era venuto a trovarli. Mentre se ne stavano là, allo scoccare delle dodici, l'ospite vide la porta aprirsi e entrare un bimbo molto pallido, tutto vestito di bianco. Il bimbo non si guardò attorno e non disse nulla, ma andò dritto filato nella stanza accanto. Poco dopo tornò indietro e uscì dalla porta, sempre in silenzio. Il secondo e il terzo giorno tornò di nuovo. Alla fine l'ospite domandò al padre di chi fosse quel bel bambino, che entrava sempre nella stanza a mezzogiorno. Non l'ho visto, rispose il padre e non saprei dire di chi sia. Il giorno seguente, quando il bambino tornò, l'ospite lo mostrò al padre, che però non lo vide, nè‚ lo videro la madre e i bambini. Allora l'ospite si alzò, andò alla porta della stanza, la socchiuse e vi guardò dentro. E vide il bambino, seduto per terra, che frugava e rovistava premurosamente con le dita nelle fessure del pavimento, ma quando scorse l'estraneo scomparve. Questi raccontò quel che aveva visto e descrisse il bambino con esattezza; allora la madre lo riconobbe e disse: Ah, è il mio caro bambino, morto un mese fa!. Scostarono le assi del pavimento, e trovarono un centesimo che una volta il bambino aveva avuto da sua madre, perché‚ li desse a un povero. Ma il bimbo aveva pensato: "Puoi comprarti invece un biscotto!" e si era tenuto il denaro nascondendolo nelle fessure del pavimento. Così non aveva pace nella tomba, e a mezzogiorno veniva sempre a cercarlo. I genitori diedero quel soldo a un povero e da allora il bambino non si vide più.

 
 
 

Enel: Sawiris pronto per i fondi

Post n°256 pubblicato il 04 Giugno 2008 da russocaio
 
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IlSole24Ore 29-05-08: Tra pochi giorni Naguib Sawiris sarà costretto a staccare un maxi-assegno all'Enel e ilmagnate egiziano sembra pronto per rispettare l'impegno. Come? Aprendo le porte di Weather, la holding della compagnia telefonica Wind, a due fondi di private equity, Ta Associates e Apax Partners. L'operazione è alle ultime battute. Tra circa due settimane Sawiris dovrà rimborsare un miliardo di euro all'Enel per onorare i contratti siglati con il gruppo elettrico italiano e dopo mesi di trattative e numerosi cambi di strategia l'imprenditore ha finalmente trovato la quadratura del cerchio. Secondo indiscrezioni, infatti Apax e TA Associates sarebbero disposti a pagare circa 900 milioni di euro per rilevare il 10-15% di Weather, la holding che oltre a Wind controlla Wind Hellas e Orascom. Protagonisti e advisor sono al lavoro per definire gli ultimi dettagli: a quanto risulta, resta solo da definire se effettuare l'operazione con un prestito convertibile o con l'emissione di azioni di categoria B. E non è escluso che le due ipotesi confluiscano in un'unica soluzione. La conferma che la partita ha ormai trovato una soluzione si può anche leggere dalle mosse di Sawiris in Egitto. A due settimane dal buy-back "monstre" da 1,6 miliardi di dollari, Orascom, compagnia di tlc della famiglia Sawiris attiva in vari Paesi dell'area mediorientale e maghrebina, ha annunciato un secondo piano di riacquisto titoli, questa volta di taglia inferiore (186 milioni di dollari). La decisione del nuovo buy- back di Orascom, a detta della compagnia egiziana, è stata presa sulla scia del successo della prima tender offer (una sorta di Opa parziale sui titoli) le cui massicce adesioni, favorite anche da un prezzo sensibilmente più alto di quello di Borsa, avevano costretto al riparto. La notizia ha messo le ali al titolo Orascom che alla Borsa del Cairo ieri è inizialmente balzato del 6% per poi chiudere a +1,34 per cento. Ma la novità più rilevante riguarda i progetti su Weather: la holding, che aveva consegnato titoli al precedente piano incassando secondo stime non ufficiali circa 300 milioni e facendo così provvista per la scadenza dell'Enel,stavolta ha giàfatto sapere che non cederà altri titoli Orascom. Evidentemente la holding non ha bisogno di ulteriori mezzi freschi perché le risorse sono state trovate tra i fondi di private equity. Tra il buy-back di Orascom e l'imminente accordo con Ta e Apax Partners, l'incasso totale per l'uomo d'affari del Cairo (il 63esimo più ricco al mondo secondo Forbes) si dovrebbe aggirare intorno agli 1,1 miliardi di euro. Una somma con cui Weather potrà onorare a metà giugno gli impegni con l'Enel, da cui ha acquisto a fine 2006 il 26% di Weather conquistandone così il controllo totale. L'accordo, secondo quanto si apprende, è atteso per il fine settimana, al più tardi il 7 giugno e la firma definitiva seguirà poco dopo. Come già anticipato dal Sole 24 Ore, i fondi sono l'americana Ta Partners, affiancata da Abn Amro e dai legali di Kirkland&Ellis, e Apax, assistita dallo studio Bonelli Erede Pappalardo. Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, come detto, le strade percorribili sono due. Da una parte c'è l'ipotesi che Weather emetta "B shares", azioni di categoria B, da cedere ai fondi; dall'altra la possibilità che il private equity sottoscriva un bond convertibile, suddiviso pariteticamente da Apax e Ta Associates. In entrambi i casi ai nuovi soci andrebbe una quota compresa tra il 10% e il 15% di Weather più l'ingresso nei board di Weather e Wind. L'ipotesi convertibile offre a Sawiris il vantaggio di poter incassare risorse senza dover aprire il capitale a terzi (almeno nell'immediato). Il mantenere il controllo totale della holding, assistita dagli studi Dewey LeBoeuf e White&Case, comporta però un prezzo da pagare: il bond aumenta il debito della filiera di Sawiris (su cui già pesa un'esposizione da 11 miliardi), ma la forma dello strumento ibrido è meno vincolante da un punto di vista finanziario. Tuttavia fino alla fine il magnate è stato in bilico tra varie strade. Parallelamente alla trattativa coi fondi, Sawiris ha cercato anche di ricorrere al debito: nelle settimane scorse sono stati avviati contatti con una banca libanese, la Audi Bank, ma poi il businessman ha preferito chiudere col private equity, i cui primi contatti risalgono all'estate del 2007. A rallentare le trattative, che si sono prolungate per molti mesi, anche le vicissitudini giudiziarie in cui Sawiris è incappato: prima la maxi-causa intentata dal controverso finanziere Alessandro Benedetti, che reclama il 30% di Wind; poi la Procura di Roma che ha aperto un fascicolo sulla vendita di Wind da parte dell'Enel, mettendo sotto indagine lo stesso Sawiris e anche Benedetti, che da parte loro respingono ogni addebito. Ma su questo fronte, sviluppi per ora non ce ne sono. di Simone Filippetti

Ricordo che per la tangente di 97 milioni di euro, oltre a Benedetti e Sawiris, è indagato anche Conti a.d. di Enel in odore di riconferma nell'incarico!

 
 
 

I Nuovi Costi Della Politica

Post n°255 pubblicato il 03 Giugno 2008 da russocaio
 
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AffariItaliani 03-06-08: Ha preso a borsettate prima e a bastonate poi il genero che candidamente, all'uscita del seggio elettorale, le aveva confessato di non aver votato la Sinistra Arcobaleno ma di aver apposto una bella croce sul partito di Silvio Berlusconi. Una reazione quella della suocera, una arzilla vedova di 80 anni, inaspettata e che ha causato anche qualche escoriazione al genero "traditore". Una vicenda accaduta a Cassino che qualche giorno fa si è conclusa con la richiesta di risarcimento per "danni morali e materiali" di 10mila euro. Il genero aggredito, un operaio del cassinate, ha infatti dato mandato ad uno studio legale della città di denunciare la suocera scatenata. Chiede che la madre della moglie gli risarcisca anche l'aver dovuto fare una pessima figura davanti a decine di persone. Il "pestaggio", infatti, è avvenuto in pieno centro, davanti a una scuola dove si affollavano tante persone in attesa di poter votare. Insomma l'operaio non ha accettato l'energico rimbrotto dell'anziana terribile e per questo ha deciso di punirla. La donna, dal canto suo, non ha fatto un solo passo indietro anzi ha sottolineato che "quando un uomo dà una parola deve mantenerla altrimenti che uomo è. L'unica cosa che mi dispiace è che dal giorno del litigio io non vedo più i miei nipotini. La parola passa ora al giudice monocratico del tribunale di Cassino.

Cassino è in provincia di Frosinone al confine con la Campania, consiglio quindi di giocare sulla ruota di Roma. Al limite per sicurezza, provare anche su Napoli. Questi i numeri consigliati tratti dalla Smorfia: Umiliazione-12 Bastonare-15 Tribunale-36 Suocera-49 Voto elettorale-68

Incredibile a momenti prendevo: Estrazione del 5-6-08 TO 12-36 Ambo più estratti semplici su altre ruote

 
 
 

Acqua: Cresce la spesa del +11%

Post n°254 pubblicato il 03 Giugno 2008 da russocaio
 
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AffariItaliani 03-06-08: L'acqua diventa più cara: una famiglia-tipo composta da tre persone spende mediamente in un anno 250 euro. Il dato, riferito al 2006, risulta più alto dell'11% rispetto all'anno precedente e addirittura del 46,6% nei confronti del 2002. E' quanto emerge dalla Relazione al Parlamento del Comitato per la vigilanza sull'uso delle risorse idriche che invita a esercitare un attento controllo sui meccanismi di formazione delle tariffe. In verità, i prezzi in Italia risultano più contenuti rispetto al resto d'Europa, la cui media per famiglia si attesta sui 403 euro. Ma a destare preoccupazione sono gli incrementi repentini registrati nel nostro Paese dopo il 2002, anno in cui in molte aree del Paese la riforma non era ancora entrata in vigore e veniva adottata la vecchia tariffazione Cipe. In linea di massima, si legge nella relazione, risulta che mediamente non vi è ancora un diffuso problema di sostenibilità del costo dei servizi idrici da parte delle famiglie, anche se il fenomeno deve essere attentamente monitorato. Il Comitato avverte poi che esiste, a livello territoriale, un'escursione eccessiva, tanto per i valori massimi che per quelli minimi. Basti pensare che si va da un minimo di 81 euro di spesa media per famiglia a un massimo di 587 euro. La legge che ha introdotto il metodo tariffario vigente, spiega il Comitato di vigilanza, prevedeva la revisione quinquennale, che finora però non è stata effettuata A livello europeo, la Relazione svela che l'acqua più cara è quella di Berlino, la più a buon mercato quella di Cuneo. Dopo la capitale tedesca, si collocano Varsavia e Zurigo, mentre nella parte bassa della classifica, Cuneo è preceduta da Milano e Caltanissetta. Il Comitato di vigilanza rivela poi che gli adeguamenti tariffari hanno cominciato a costituire uno degli strumenti di autofinanziamento del servizio e vengono utilizzati per migliorare la qualità dei servizi ma è vero pure che i valori di investimento in Italia (33 euro per abitante l'anno) sono meno della metà di quelli previsti in Inghilterra e Galles (80 euro) e addirittura più di un terzo del massimo previsto per gli Usa (72-114). In Italia il valore degli investimenti medi annui sul Pil è pari allo 0,15%, che è meno della metà del valore minimo indicato per i paesi ad alto reddito (0,35-1,20%). Forte la discrepanza territoriale tra gli investimenti realizzati: si va dai 77 euro per abitante di Modena ai 3.511 della Valle del Chiampo. Da notare, infine, che gli investimenti realizzati al 31 dicembre 2006 sono stati pari al 49% di quelli programmati, col caso limite dell'Autorità di Ambito della Puglia, che presenta una percentuale di realizzazione di appena il 9%. Si tratta di "un dato preoccupante" dice il Comitato, che "investe la valutazione sull'effettiva capacita' della riorganizzazione prevista dalla riforma di superare le attuali criticità del servizio.

Adesso ci raccontano la bufala che la bolletta aumenta perchè devono rifare la rete idrica. Questo è vero solo in alcuni casi, ovvero quando l'afflusso è insuffciente a rifornire i cittadini. Nella maggior parte dei casi e solo per avere una maggiore portata e vendere l'eccesso. Se l'acquedotto perde ma garantisce l'acqua nelle case non vedo problemi di sorta. Quello che si perde, và nel terreno e ritorna in circolo e può essere riutilizzato. Non è come il gas o la corrente che si perdono definitivamente.

 
 
 

ENEL IMPEGNATA NEL CONTENIMENTO DELLE BOLLETTE

Post n°253 pubblicato il 03 Giugno 2008 da russocaio
 
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ASCA 31-05-08: L'Enel già opera già nella direzione per contenere gli aumenti della bolletta elettrica. Bene le indicazioni del governatore di Bankitalia, Mario Draghi, sulla detassazione e la semplificazione amministrativa per favorire lo sviluppo. Questo il giudizio dell'a.d. dell'Enel, Fulvio Conti, sulle considerazioni finali del governatore. Draghi ha, tra l'altro, rivolto un appello a proseguire sulla strada delle liberalizzazioni e a questo proposito Conti ha detto che il settore elettrico è stato all'avanguardia per quanto riguarda apertura del mercato e contenimento dei costi. Come dice Eurostat abbiamo potuto offrire un incremento molto contenuto della bolletta, nonostante il fortissimo incremento delle materie prime. Le aziende come la nostra hanno forti progetti di investimento, particolarmente innovativi e grandi quantità di denaro investite in attività produttive, con l'obiettivo di ridurre i costi e consentire lo sviluppo ordinato dell'economia. Credo che le condizioni indicate dal governatore, ha concluso Conti, come la detassazione e la semplificazione amministrativa vadano in questa direzione, per consentire al nostro paese di fruire al meglio degli investimenti.

Roma, 30-05-08: Vantaggiose novità sui prezzi dei carburanti presso le stazioni di servizio a marchio Agip Eni informa gli automobilisti e i motociclisti italiani delle importanti e vantaggiose novità sui prezzi dei carburanti presso le stazioni di servizio a marchio Agip. Nel prossimo ponte, dal 30 maggio al 02 giugno 2008, nelle stazioni di servizio Agip che aderiscono all'iniziativa sarà possibile fare rifornimento beneficiando di una riduzione di prezzo di 2 €cent/litro su tutti i carburanti, inclusi GPL e Metano, rispetto a quanto praticato dal gestore, sia in modalità servito sia in modalità fai da te, durante gli orari di apertura. E per chi fa rifornimento durante gli orari di chiusura il vantaggio è ancora più alto. Infatti, sui 2.439 punti vendita che aderiscono ad Iperself, l'iniziativa lanciata, per la prima volta in Italia, da Agip lo scorso luglio 2007, ovvero la riduzione di prezzo rispetto a quello consigliato da Agip per la modalità servito (depositato presso il Ministero dello Sviluppo Economico) passa da 6 a 9 €cent/litro.

Ho voluto riunire quete due notizie, perchè a mio parere, racchiudono tutta la presa per i fondelli da parte delle due maggiori aziende privato-pubbliche italiane. Supportate da chi rappresenta il loro socio pricipale (lo Stato). Quante cazzate!

 
 
 

ROMA: STRISCE BLU ILLEGITTIME

Post n°252 pubblicato il 30 Maggio 2008 da russocaio
 
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Codacons 29-05-08: IL TAR LAZIO ANNULLA LE DELIBERE DEL COMUNE DI ROMA CHE ISTITUISCONO IN TUTTA LA CITTA’ I PARCHEGGI A PAGAMENTO CENTINAIA DI MIGLIAIA DI MULTE DA ANNULLARE E 10 MILIARDI DI EURO DA RESTITUIRE AI CITTADINI DA OGGI I ROMANI SI POSSONO RIFIUTARE DI PAGARE LE MULTE PRESE NELLE ZONE DOVE NON VI SONO ANCHE PARCHEGGI GRATUITI

Clamorosa sentenza della II sez. del Tar Lazio (Pres. Luigi Tosti, Rel. Carlo Modica de Mohac) che accoglie in pieno il ricorso presentato dal Codacons e da un Comitato di cittadini residenti nel quartiere Ostiense di Roma, contro le strisce blu e le relative delibere comunali. Come si ricorderà la Cassazione ha recentemente stabilito che sono nulle le multe agli automobilisti che parcheggiano nelle aree a pagamento se vicino a quelle stesse zone non è stato predisposto anche un parcheggio libero. I Comuni di tutta Italia avevano opposto resistenza a questa decisione, continuando a istituire strisce blu in modo selvaggio non per regolare zone che effettivamente presentavano particolari problemi di viabilità, ma al solo ed unico scopo di fare cassa e trasferire dalla Polizia Municipale ai privati (vedi il caso della STA a Roma) la funzione di controllo e punizione del divieto di sosta.

Ecco i passi salienti della sentenza: la delibera non chiarisce la specifica ragione per la quale a zona è stata definita "di particolare rilevanza urbanistica; limitandosi, a tal riguardo, a richiamare uno "studio" che non risulta allegato al provvedimento (e che pertanto non può essere considerato idoneo ad integrare una valida motivazione, neanche per relationem); in ogni caso tale "studio" non appare affidabile essendo stato realizzato, per espressa ammissione della stessa Amministrazione, proprio dalla società S.T.A. S.P.A., la quale non è un "soggetto terzo" (ed imparziale), avendo un evidente interesse alla realizzazione dei parcheggi a pagamento; in definitiva, non v’è traccia, agli atti di causa, di uno studio che dimostri, con dati obiettivi, come (ed in base a quale criterio) il numero dei parcheggi sia stato commisurato al fabbisogno effettivo; ed in che modo le esigenze dei residenti siano state considerate; pertanto, il provvedimento appare adottato in mancanza di una idonea istruttoria; conseguentemente, esso appare altresì sommariamente ed insufficientemente motivato. Il Tar, invece, non ha ordinato, come richiesto dal Codacons, la restituzione ai cittadini delle multe pagate per sosta in strisce blu senza apposito tagliando (centinaia di migliaia di sanzioni, per un controvalore di circa 10 miliardi di euro) ritenendo che la violazione del divieto di sosta sia un illecito di mera condotta. A seguito di questa posizione gli utenti che hanno pagato multe illegittime devono avviare una separata azione di risarcimento contro la STA per indebito oggettivo. Proprio a tal fine il Codacons sta organizzando una class action contro la società, cui possono partecipare tutti coloro che intendano farsi restituire le somme ingiustamente pagate. Intanto già da oggi gli automobilisti della capitale possono rifiutare di pagare il parcheggio qualora, nella stessa area, il Comune non abbia provveduto a creare anche parcheggi gratuiti. Una sentenza destinata a fare giurisprudenza e giustizia nei confronti di tanti automobilisti vessati da ingiuste multe. Aveva quindi ragione l’allora opposizione di centrodestra a sostenere il carattere vessatorio della disciplina dei parcheggi a Roma è quanto ha dichiarano il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e l’assessore alla Mobilità, Sergio Marchi. Lavoreremo da subito con le associazioni dei consumatori e con i cittadini affinché si possa giungere ad una disciplina che stabilisca un nuovo equilibrio tra strisce blu e strisce bianche. Abbiamo, inoltre, già provveduto, con una circolare inviata all’Atac, a bloccare le macchine di riscossione della sosta, così come intendiamo tranquillizzare i 650 dipendenti della stessa azienda che saranno rioccupati in altre funzioni per aiutare la mobilità della città.

 
 
 

Fannulloni a Montecitorio

Post n°251 pubblicato il 28 Maggio 2008 da russocaio
 
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Adnkronos 27-05-08: Il governo riformulerà l'emendamento cosidetto 'salva-Rete4', annuncia il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Elio Vito. Ma la tensione nell'Aula di Montecitorio rimane alta e la giornata, per la maggioranza, si conclude con la prima sconfitta al voto. Il nodo cruciale è l'emendamento 'Salva Rete4', inserito dal governo nel decreto legge sull'attuazione degli obblighi comunitari e aspramente contestato dall'opposizione. Al momento del voto sul dl, i deputati del Partito Democratico e di Italia dei valori lasciano l'emiciclo nel tentativo di far mancare il numero legale. L'Udc resta e il presidente della Camera Gianfranco Fini, in base al regolamento, considera presenti i 14 deputati che si erano iscritti a parlare pur senza partecipare alla votazione. Il numero legale dunque c'è, ma il Pdl cerca un'intesa con il centrosinistra e affida al comitato dei nove il compito di modificare l'emendamento. L'opposizione però rimane ferma e netta. Di correzioni ''marginali e irrilevanti'' parla il capogruppo del Pd alla Camera, Antonello Soro, sottolineando che quello che si vuole è ''bloccare il mercato delle frequenze radiotelevisive fino al 2012''. Fuori da Montecitorio, un presidio di Idv protesta contro la norma 'Salva Ret4' e Di Pietro si dice disposto ad andare sin da Napolitano pur di evitare che il decreto sia controfirmato. Intanto in Aula, il governo incassa il suo primo stop. La maggioranza viene battuta per due voti - 240 no contro 238 sì - su un proprio emendamento a tutela della fauna selvatica e della caccia, anch'esso inserito nel decreto legge in materia di assolvimento di obblighi comunitari. Gli astenuti sono tre, ma a determinare la bocciatura è l'assenza di 102 deputati del Pdl al momento del voto (quasi tutti della Lega). Un passo falso che apre le porte alle critiche dell'opposizione. ''La maggioranza non sa quel che vota e quindi non sa nemmeno che cosa deve votare'' attacca senza mezzi termini Antonio Di Pietro. ''Il centrodestra - aggiunge - pensa che avrà vita facile in Parlamento ma finalmente il centrosinistra si sta determinando a fare un'opposizione vera, reale e unitaria''. Gli fa eco Walter Veltroni: ''Non basta avere i numeri, bisogna motivare o convincere - dice il leader del Pd - Alla prima prova impegnativa, le difficoltà dimostrano quello che abbiamo sempre detto: stanno facendo una cosa sbagliata''. A difendere la maggioranza ci pensa il sottosegretario alla Comunicazione, Paolo Romani. ''La maggioranza non è stata diligente'' dice il membro del governo commentando la bocciatura del proprio emendamento, ma ''non mi sembra che si possa parlare di un problema di carattere politico''.

Caro ministro Brunetta, se vuoi, puoi cominciare a licenziare i fannulloni e gli assenteisti in parlamento ne hai quanti ne vuoi, comincia da loro!

 

 
 
 

Tremonti: Confronto su bollette

Post n°250 pubblicato il 28 Maggio 2008 da russocaio
 
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Adnkronos 27-05-08: D'accordo con il ministro dello Sviluppo economico apriremo un confronto con i consumatori anche sulle bollette e sul pieno di benzina, che incidono sulla vita delle famiglie italiane. Lo annuncia il ministro dell'Economia Giulio Tremonti insieme ad una stretta fiscale sulle banche. Ad una domanda in tal senso dei cronisti, il titolare di Via XX settembre risponde infatti con un secco ''sì''. Tremonti interviene nel corso di una conferenza stampa per illustrare la convenzione firmata da Abi e governo per la rinegoziazione dei mutui a tasso variabile. A questo proposito, annuncia, sarà istituito un osservatorio per assicurare la trasparenza sui mutui bancari da parte del ministero dell'Economia, dell'Abi e dei consumatori. Già l'Antitrust, oggi, in una segnalazione a governo e Parlamento segnalava tra i ''requisiti essenziali'' del decreto sui mutui proprio la ''trasparenza delle condizioni'' della rinegoziazione. Oltre che la portabilità a costo zero. Quella sui mutui "non è solo una partita economica ma anche una partita civile perché incrocia due beni costituzionalmente fondamentali come il risparmio e la casa", sottolinea il ministro dell'Economia. "Siamo contenti che ci sia un po' di respiro per le famiglie", afferma ribadendo che non si tratta "di un miracolo ma di un sollievo per le famiglie". Il ministro parla della convenzione come di "un esperimento di democrazia condivisa". Nello specifico, Tremonti chiarisce che la convenzione rappresenta la quarta possibilità di intervento sul mutuo: "Chi ha un mutuo che gli va bene se lo tiene; chi può rinegoziarlo al meglio lo può fare e sarà chiarita l'assenza di costi notarili; la famiglia ha anche la chance della portabilità, che è un'ipotesi preservata da questo intervento; infine, c'è la rinegoziazione con questo provvedimento". Il ministro sottolinea anche come sia "compito dei consumatori vigilare sui primi due casi". In particolare, il ministro ipotizza "la possibilità di istituire una norma che superi la criticità dei costi notarili". Due sono le strade per ottenere il risultato. Da una parte, spiega Tremonti, "estendere anche ai beni immobiliari la possibilità che sia il funzionario di banca a certificare la girata, come già avviene sui valori mobiliari". D'altra parte, "se è necessario conservare la funzione del notaio, sarà a costo zero". Il ministro, quindi, chiarisce che la sua preferenza va "alla prima ipotesi". Quanto, infine, alla deduzione dalle tasse della rata del mutuo originario, Tremonti lascia la porta aperta: "Ci ragioneremo costruttivamente". Tremonti chiarisce poi che la convenzione potrà essere applicata anche alle famiglie morose. ''Attiveremo anche il fondo previsto dalla scorsa finanziaria per sostenere la casistica di pignoramenti e procedure esecutive. Lo stabiliremo con i consumatori'', aggiunge il ministro. In merito all'eventualità che ci siano banche che decidano di non aderire, Tremonti osserva che possono farlo ''ma non gli conviene...".

Tremonti è il secondo ministro (dopo Bersani), che sbatte la testa contro il muro delle banche, riuscirà nel suo intento?

 
 
 

Rivoluzione in Parlamento?

Post n°249 pubblicato il 27 Maggio 2008 da russocaio
 
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I parlamentari devono essere presenti e lavorare dal lunedì al venerdì, non tre giorni alla settimana". Lo afferma il presidente della Camera Gianfranco Fini in un'intervista al "Corriere della sera", chiarendo che "la politica deve anche avere dei costi se vuole essere veramente efficace. Il problema, il vero costo che produce la "casta" è quello della improduttività". E allora, per Fini "il primo dei buoni esempi che devono dare i parlamentari è quello della presenza, ma essere in grado di adempiere bene al lavoro legislativo ha indubbiamente dei costi". Dal "nuovo clima" politico può "scaturire veramente una legislatura costituente, capace di dare un nuovo volto all'assetto del nostro Stato". E' quanto affermato nella sua prima intervista da presidente della Camera Gianfranco Fini. Il dialogo fra maggioranza ed opposizione "non deve diventare - ammonisce Fini - consociativismo e scadere nell'inciucio". "L'Italia - sostiene Fini - è stata per decenni avvolta nella melassa del compromesso a tutti i costi, della non decisione. Oggi non è più così. Berlusconi ha capito benissimo che si governa assumendosi la responsabilità delle decisioni, anche di quelle dolorose. Il Pd di Veltroni ha capito a sua volta perfettamente che è stata ormai superata la soglia oltre la quale la non decisione delegittima tutti. Da questo nuovo clima ritengo possa scaturire veramente una legislatura costituente, capace di dare un nuovo volto all'assetto del nostro Stato". Ma per il presidente della camera bisogna fare attenzione perchè il dialogo "non deve diventare consociativismo, scadere nell'inciucio, deve evitare il corto circuito fra due livelli che devono restare distinti, l'azione di governo e il dialogo istituzionale. Perché viceversa dovremmo fronteggiare due errori speculari: la tentazione di ritenersi autosufficienti, anche sulle riforme, da parte del centrodestra; quello di confondere la battaglia sui singoli provvedimenti del governo con il piano delle riforme da parte del Pd". Fini individua dei segnali positivi nel testo di Violante "che può essere una buona base di partenza" e nel fatto che "i programmi del Pdl e del Pd, sulle riforme, sono largamente convergenti". In ogni caso, il presidente della Camera ribadisce che "oggi le priorità sono le riforme del sistema", considerando "le regole sul voto un problema successivo".

 
 
 

IL GOVERNO OMBRA

Post n°248 pubblicato il 27 Maggio 2008 da russocaio
 
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Panorama 24-05-08: Silvio a Napoli, Walter a Milano. Berlusconi fa il primo Consiglio dei ministri operativo al Sud, Veltroni risponde con la prima riunione operativa del governo ombra al Nord. "Abbiamo deciso di fare la riunione del governo ombra a Milano" ha spiegato il segretario del Pd "per dimostrare la nostra attenzione alla città ed a questa zona del Paese così importante sotto il profilo economico, sociale e culturale. La nostra attenzione è iniziata prima delle elezioni ed infatti abbiamo tenuto a Milano l’assemblea costituente del Pd". Veltroni che era ospite della Regione Lombardia, al Pirellone, ha ringraziato Roberto Formigoni e a proposito di federalismo ha detto: "inizieremo a partire dal lavoro svolto in Lombardia". Poi il leader democratico ha spiegato che si propone di fare "un’opposizione intelligente che distingue i provvedimenti che corrispondono alle esigenze del Paese e gli atteggiamenti che contrastano con le richieste degli italiani". Quindi, ricalcando l’azione del governo Berlusconi, Veltroni ha analizzato i temi fondamentali del momento.

PACCHETTO ECONOMICO: Per Veltroni va bene l’intervento sull’Ici, d’altra parte il governo Prodi era già intervenuto per il 40%. Ma il leader del Pd spinge perché ci siano "provvedimenti in favore di coloro che la casa non possono acquistarla". E ancora: "Sono necessari interventi per chi non è proprietario di casa come la doppia defiscalizzazione per aprire il mercato degli affitti e la vendita dei patrimoni comunali o statali ‘per la costruzione delle case popolari".

PACCHETTO SICUREZZA: Da Walter Veltroni arriva un sostanziale ok su molte delle misure varate nel pacchetto sicurezza del Governo, ma anche un nuovo no al reato d’immigrazione clandestina: "Gran parte dei provvedimenti del pacchetto sicurezza del nuovo governo" ha detto Veltroni "sono presi dal pacchetto di Giuliano Amato a parte il reato d’immigrazione clandestina che sui giornali vedo ora già derubricato a provvedimento di espulsione. E quindi non capisco perché non si possa semplicemente pensare alle espulsioni, anziché aggravare il nostro sistema giudiziario di un nuovo reato che riguarda centinaia di migliaia di persone".

RITORNO AL NUCLEARE: Veltroni non si dice contrario al nucleare, ma critica la cronologia della realizzazione: "I tempi dell’annuncio e i tempi della realtà sono molto diversi. Si è parlato della prima pietra del nucleare in 5 anni, ma mi chiedo quale sia il rapporto tra questo annuncio e il complesso dei problemi legati alla capacità del nostro Paese e delle società occidentali di affrontare la grande questione energetica".

RETE4: L’emendamento per salvare Rete 4 dal satellite è un argomento che trova la netta opposizione del Pd. Che tra l’altro a Montecitorio sta facendo ostruzionismo "Secondo me occorre un dibattito parlamentare. Non capisco tutta questa precipitazione. E poi mi chiedo perché ci sia stato bisogno di introdurre surrettiziamente un tema di questo genere".

ALITALIA E MALPENSA: Il tempo scorre e scorrono le risorse disponibili del prestito ponte, ma non emerge una soluzione alternativa ad Air France che è stata messa alla porta": questa l’accusa sulla questione Alitalia posta da Veltroni. Il leader del centrosinistra considera "urgente" il caso Alitalia e chiede di capire "a che punto si trovi la cordata e i rapporti di alleanza con i grande gruppo internazionali". Poi ha concluso parlando di Malpensa, spiegando che "il destino dello scalo milanese va separato da quello della compagnia di bandiera".

 
 
 

Detenuti al lavoro nei boschi

Post n°247 pubblicato il 27 Maggio 2008 da russocaio
 
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Adnkronos 23-05-08: Entro breve tempo i detenuti della casa circondariale di Tolmezzo (UD) saranno mandati a lavorare nei boschi. Lo prevede un progetto, proposto dall'assessore regionale alle Risorse forestali, Claudio Violino, approvato dalla Giunta. In particolare, i carcerati lavoreranno nei settori della manutenzione ambientale e della sistemazione idraulico-forestale. La prospettiva riguarda nello specifico sei detenuti e ha come finalità il loro reinserimento socio-lavorativo e l'impegno in attività di pubblica utilità. "Con questo provvedimento - spiega Violino - i carcerati saranno messi nelle condizioni di erogare servizi alla comunità cui avevano arrecato danno. Ritengo - commenta l'assessore - sia un rilevante progetto per rendere produttiva la popolazione reclusa". Al progetto, coordinato dalla Regione, partecipano la casa circondariale di Tolmezzo, l'Ufficio esecuzione penale esterna di Udine, Pordenone e Gorizia e il Comune di Tolmezzo. Il piano prevede tre fasi di attuazione. La prima, della durata di una settimana, contempla la formazione teorica e le esercitazioni da svolgere presso la sede del Centro servizi di Paluzza ed i suoi cantieri didattici nella foresta regionale di Pramosio. La fase successiva riguarderà uno stage formativo di tre settimane presso i cantieri del servizio Territorio montano e Manutenzioni. L'ultima fase sarà un'esercitazione della durata di una settimana, dove gli allievi potranno dare prova delle competenze acquisite con un intervento di sistemazione ambientale. 

Personalmente li metterei tutti a pedalare 8 ore al giorno su 3 turni collegati ad una turbina in modo da produrre energia elettrica a basso costo.

 
 
 

TV: STOP AI FINTI QUIZ

Post n°246 pubblicato il 26 Maggio 2008 da russocaio
 
Tag: Vampiri
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Adnkronos 24-05-08: Giro di vite dell'Antitrust contro i finti quiz televisivii, con due provvedimenti l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato non solo gli organizzatori delle televendite camuffate da giochi a premi ma anche le emittenti che hanno venduto loro gli spazi televisivi. I quiz finiti nel mirino dell'Autorità sono 'Quiz caliente', 'Quiz on the beach' e 'Summerquiz', già sospesi con precedenti decisioni dall'Antitrust. Ora, a chiusura delle istruttorie, sono arrivate le multe (complessivamente 426mila euro) che per la prima volta hanno coinvolto anche le televisioni (La9, Rete Capri, Canale Italia e Telecupole).

 
 
 

Antitrust: Separazione rete gas

Post n°245 pubblicato il 26 Maggio 2008 da russocaio
 
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Reuters 23-05-08: L'Antitrust è favorevole alla separazione di Snam Rete Gas da Eni, a patto che confluisca in una società europea nella quale tutti proprietari conferiscano la propria rete gas. Lo ha detto il presidente dell'autorità garante per la concorrenza, Antonio Catricalà, intervenendo ad un seminario Luiss. Secondo Catricalà, in tale società, vista l'importanza di Eni (attraverso Snam Rete Gas proprietaria della gran parte dei gasdotti italiani) all'Italia potrebbe essere conferita una posizione preminente. Abbiamo cambiato la nostra posizione, siamo favorevoli all'unbundling della rete del gas in favore di una società europea da costruire con i conferimenti di tutti coloro che sono proprietari di rete mentre i trader, quelli che non hanno la rete, daranno apporti in denaro. Di questo faremo una segnalazione forte al governo perché una soluzione [di costruzione della rete europea] che non preveda l'unbundling sarebbe solo di breve periodo, ha detto Catricalà. Tale società avrebbe una dimensione tale da non correre io rischio di scalate, ha aggiunto il garante.

 
 
 

Enel: Acciona un malinteso

Post n°244 pubblicato il 26 Maggio 2008 da russocaio
 
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LaStampa 23-05-08: Seduta tranquilla per Enel all'indomani dell'incontro a Madrid tra Fulvio Conti, a.d. della società italiana, e Jose Manuel Entrecanales, presidente di Acciona, assieme alla quale Enel ha lanciato un'opa su Endesa, assumendone il controllo. Conti ha ribadito che il rapporto con Acciona è di lungo periodo e che lo stesso rientra nell'ambito di un piano strategico di crescita sul mercato spagnolo e sudamericano, ragion per cui le tensioni delle ultime settimane sarebbero un semplice malinteso. Il riferimento è alle indiscrezioni riguardanti i malumori di Enel riguardo alle nomine di alcuni dirigenti effettuate da Acciona. Tra le altre notizie che riguardano Enel citiamo un report di Credit Suisse che ha assegnato all'azienda elettrica una raccomandazione underweight (sottopesare), con prezzo obiettivo pari a 7 euro, circa il 3% al di sotto dei valori correnti. Gli analisti della banca elvetica temono un eccessivo indebitamento. Proprio sull'argomento della struttura finanziaria di Enel segnaliamo che Moody's ha concluso la revisione del rating sul merito di credito confermando i giudizi "A2" sul lungo termine e "Prime-1" sul breve. L'outlook e' negativo.Infine Ubs ha realizzato una stima sugli effetti derivanti dall'avvio del programma di rilancio dell'energia nucleare annunciato dal governo Berlusconi. Supponendo che l'entrata in funzione delle centrali avvenga nel 2020 Ubs stima che per ogni 1000 megawatt di potenza aggiuntiva il valore di Enel aumenterebbe di 2 miliardi di euro, ovvero di 0,1 euro per azione (ai corsi attuali). Per Ubs Enel è buy con target a 9 euro. Infine, a chi insisteva nel chiedergli se pensa di essere riconfermato alla guida del colosso elettrico, l'ad di Enel ha risposto: Dipenderà da tutti gli azionisti a giugno, sarei contento ma non dipende da me.

 
 
 

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