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Ci siamo…siamo nuovamente alla “guerra dei poveri”. Ho letto qualche lettera ai quotidiani, ma anche qualche protesta nei blog (anche da Teresa, Gioia58) sul fatto che le scuole sono rimaste chiuse tre giorni, per Carnevale. Da una parte i genitori, che hanno sempre più pressanti necessità di veder sistemati in luoghi educativi e sicuri i propri figli mentre sono a lavorare, probabilmente a loro volta stretti nella morsa dei sempre più svantaggiosi contratti di lavoro, che siano pubblici o privati. Dall’altra gli insegnanti, che oramai appartengono loro stessi a questa tipologia di lavoratori, cioè con contratti particolarmente sfavorevoli, rispetto ai loro colleghi del resto d’Europa . I nostri insegnanti, infatti sono, a parità di ore lavorate, i meno pagati del nostro continente e non di pochi euro. La differenza va dai 600 euro annuali in meno all’anno all’inizio della carriera, ad arrivare ai 5000 euro annuali, verso la fine di essa (per onestà è giusto specificare, non solo da questa legislatura). Un insegnante in Italia per arrivare alla massima retribuzione ci impiegherà 35 anni, contro i 24 della media Europea. Non ci sono più fondi per portare avanti progetti innovativi, spesso non si riesce nemmeno a portare a termine un progettino decente, se non con le proprie risorse, rimettendoci personalmente. Togliamogli pure le ferie, che molti circoli fanno coincidere con queste chiusure e siamo, anzi, sono, a posto. Chiudere 3 giorni la scuola è chiaramente un risparmio generale, anche “energeticamente” parlando. Costerebbe di più tenerle aperte, pagando i supplenti (esistono ancora?) e lasciando che il personale godesse delle ferie, o come altro si chiamino questi giorni, in altri periodi, non coincidenti per tutti, con buona pace delle altrettanto bistrattate famiglie; non tutti hanno i nonni o la possibilità di pagare una baby sitter. Non so bene se la questione sia solo questa…magari se c’è qualche insegnante in giro per blog ^_*, potrebbe spiegare meglio: gradirei molto avere informazioni che fossero le più chiare possibili. Il fatto è che, come ritengo giusto protestare per i nostri insindacabili diritti di cittadini, non bisogna dimenticare che ogni “altro lavoratore diverso da noi” ne ha, nel rispetto del contratto di cui, spesso, non ha nemmeno colpa o merito. E torniamo sempre a scannarci tra di noi poveri dipendenti…eppure non è tra di noi la contesa! Forse siamo gli unici (genitori e insegnanti) a vivere le stesse difficoltà con i ragazzi e per i ragazzi. |
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I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Poi i primi "paletti" fin subito dopo la laurea
Poi una possibilità sempre più a porte chiuse
Oggi precario mi sembra un termine appropriato
Non so rispondere alle tue domande ma penso il maestro l'insegnante abbia un ruolo davvero importante nella crescita e nella formazione dei ragazzi e.. bisognerebbe sostenerlo in maniera adeguata
Cosa che credo oggi non avvenga
Buongiorno Zelda cara... e ti abbraccio taaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaanto *_________*
Ed oltre agli orari "regolari" si ritrovano nelle aule per consigli.. riunioni coi genitori.. tempo di giudizi ed altro ancora
Già.. speriamo bene
Grazie a te Zelda cara... ... *_*
Il mio primo giorno di scuola? 35 alunni dalla prima alla quinta! Una schifezza, ma....sono sopravvissuto.
Più di una volta ho detto di andare nella vicina Svizzera e prendere esempi, sulla scuola in particolare e sulla pubblica amministrazione in generale.
Non ci sono mamme che accompagnano i figlia a scuola e, spesso, nemmeno i bus. Escono a mezzogiorno e rientrano alle 13:45, fino alle 16; un solo insegnante per classe nella scuola elementare.Non so se qualcosa sia cambiata; mi riferisco ad una ventina di anni fa.FUNZIONAVA , a meraviglia.
Un operaio specializzato guadagnava quanto l'insegnante, se non di più e non era facile trovare docenti.
Se per 100 diplomati (ora laureati) si libera soltanto un posto, vuol dire che ci sono 99 scemi che non hanno capito un tubo e se la prenderanno con qualsiasi governo di turno!
Zeldì, dovrei aver sistemato gli ultimi due post. ^__^CIAO^__^
Chiacchiere tra Tuoi ospiti che , penso, vengano a chiacchierare con Te, sentendosi a proprio agio, esternando quello che , tutte le volte, passa loro per la testa, consapevoli di avere sempre una risposta che faccia riflettere sui quesiti che sapientemente poni e di imparare sempre qualcosa dagli interventi di tutti i commentantari, che non si limitano mai al saluto di circostanza.
E tutto 'sto bla bla bla per giustificare il bla bla bla ahahahh
Zeldì, la scuola italiana non va avanti perché il 90-95% del bilancio se ne va per gli stipendi di chi lavora seriamente e della maggioranza che se lo gratta.
Sono convinto, Zeldì, che quando frequentavi la prima ti facevano fare le aste, ma ad occuparsi della pulizia dell'edificio c'era un solo bidello, che fungeva anche da custode. Va' a controllare adesso ahahahahah quanti ce ne sono?
Ho dato un solo suggerimento ai politicanti, quando ne ho avuto l'occasione: andare a studiarsi il funzionamento scolastico in Svizzera. Ciò che non condividevo era la selezione selvaggia, ma al punto in cui è stata portata la scuola italiana, ho l'impressione di essermi sbagliato su questo punto.
Zeldì, chiedo scusa per essermi espresso in modo inappropriato. So già la punizione che mi spetta e...me la vado a scontare ^__^CIAO^__^
Zeldì, parla un poco dei compiti a casa e vedrai cosa ne viene fuori!! ahahahahahah Ora starai certamente dormendo e posso augurarti ^__^SOGNI GIOIOSI^__^