Creato da IndianaOglala il 04/08/2013

FUOCO CHE BRUCIA

LO SPIRITO DI UN LAKOTA NON SI ARRENDE MAI

 

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Nel tempo
le tradizioni si spengono,
i miti si sbriciolano,
e gli uomini, inesorabilmente, dimenticano.
Ma gli Spiriti non dimenticano

Vittorio Zucconi

 

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« CASEA PRESTO! »

CARNEVALE

Post n°682 pubblicato il 17 Febbraio 2015 da IndianaOglala

Oggi è martedi grasso, cioè il giorno, insieme al precedente giovedi
in cui si festeggia il carnevale con feste in maschera e sfilate di carri
allegorici per le piazze.
Ma da dove ha origine il carnevale? Qual è il suo significato?
La parola carnevale deriva dal latino carnem levare, togliere la
carne, e  anticamente stava ad indicare, per i paesi cattolici,  il periodo
di digiuno prima della quaresima pasquale.
Anche adesso, tra le famiglie cattoliche, si usa non mangiare carne
durante il periodo di quaresima.
Il giovedi ed il martedi grasso erano i giorni delle ultime abbuffate!
Secondo la chiesa, che anticamente aveva condannato duramente la festa,
queste giornate sarebbero un momento di meditazione e riflessione
per ritrovarsi con Dio prima della sua Resurrezione.

Ma, come quasi sempre accade, anche questa festa cattolica ha
antiche origini pagane, già diffusa tra i popoli indoeuropei, mesopotamici
ecc. in cui assumeva una valenza simbolica di purifcazione e di rigenerazione.

Secondo gli antichi riti il carnevale rappresentava il periodo del primordiale,
in cui l'ordine veniva sovvertito e in cui ci si lasciava andare a dissolutezze,
scherzi, abbuffate e bevute, spesso anche a sfrenate orge.
Una volta terminato il periodo di caos tornava l'ordine, interamente
rigenerato e rinnovato.
Tra questi riti si ricordano le feste dedicate al dio Dioniso, le dionisiache
greche, in cui si spillava vino pigiato nell'autunno, giovani donne
danzavano e  un carro con colui che rimeteva a posto il cosmo dopo
il caos, passava alla fine della festa.
Venivano profferite offerte ai morti, in particolare una torta chiamata
panspermia, cioè contenente il seme di ogni pianta, ricchi di simbologie:
le mandorle sono le ossa nude dei morti, la melagrana il ritorno del corpo
sulla terra, il grano la resurrezione e così via.
A Roma si festegivano i saturnali con grandi banchetti, sacrifici, e
spesso riti orgiastici ( era abitudine fin dall'antichità a Roma.....).

Dall'Egitto arrivava la festa in onore della dea  Iside in cui erano presenti
gruppi di persone mascherate che recitavano e danzavano.
Presso i Babilonesi, nel periodo dopo l'equinozio primaverile, si svolgevano
cerimonie e processioni in cui veniva rappresentata la lotta del dio
Marduk contro il drago Tiamat che diede origine  alla creazione del cosmo.

Nel caos di queste antiche feste tutto diveniva il contrario di tutto:
lo schiavo padrone, il nobile servo, il maschio femmin, il vecchio bambino
e così via, fino al ritorno del nuovo ordine.
Secondo diverse culture antiche , in particolare giapponesi e
germaniche, il carnevale simboleggia un ciclo dinamico
mistico in cui gli spiriti circolano tra cielo, terra e inferi e si dermina
il destino degli uomini.
Durante il carnevale, in primavera, si aprirebbe un passaggio tra il regno
dei morti e quello dei vivi.
Ai morti vengono donati costumi e  maschere tramite i quali avere un
corpo provvisorio. Ogni spirito assume le caratteristiche del corpo rappresentato.Questo lo renderebbe anche meno pericoloso.
I morti possono così comunicare e festeggiare con i vivi confondendosi
tra loro, e portare nuova fecondità alla Terra.
Alla fine del caos, celebrato con una sorta di funerale del carnevale in
cui si dà fuoco ad un fantoccio ( Re Carnevale), i morti ritornano
nell'aldilà e un nuovo ordine torna nel cosmo, purificato e rinnovato.







 
 
 
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