Creato da violadelpensier_1965 il 13/07/2010

Cammino Cristiano

Un cammino nel vangelo della salvezza

 

« Rimanere fermi in CristoLa Vera Pasqua »

L'abitudine di lamentarsi

Post n°48 pubblicato il 06 Marzo 2011 da violadelpensier_1965
 

 
 

“Troppe persone passano la vita intera a LAMENTARSI dei loro problemi. Ho sempre creduto che se sottraessimo alle lamentele un decimo delle energie che vi investiamo e le applicassimo alla risoluzione del problema, resteremmo sorpresi di vedere quanto cominciano a girare bene le cose.”


"Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro. Guai a quelli che sono saggi ai loro occhi e intelligenti davanti a loro stessi!" (Isaia 5:20-21).


Partendo da questi versi, possiamo individuare tutte quelle realtà nelle quali manifestiamo il male con le nostre azioni, senza neanche rendercene conto.
L'abitudine di lamentarsi fa parte proprio di queste.

L'uomo si crede tanto savio da poter comprendere da solo cosa è bene e cosa è male: Adamo ed Eva furono vinti da questo desiderio di essere intelligenti, conoscitori del bene e del male come suggerito loro dal tentatore in Eden.
In quanto esseri umani vogliamo la nostra indipendenza, ci sentiamo capaci di valutare ogni cosa e crediamo fermamente che il nostro metro di misura sia quello perfetto, il punto di riferimento anche di coloro che sono intorno a noi. Di conseguenza, se qualcosa non va sono gli altri che sbagliano e mai noi stessi.
L'etica e la morale della maggior parte degli uomini porta a considerare come "male" l'omicidio, gli abusi sessuali, il rubare e cose simili a queste, ma non si pensa che anche il parlar male degli altri è peccato per l'uomo davanti a Dio.

Si tende ad associare l'attitudine a lamentarsi degli altri a una popolazione o a un gruppo di persone ma, leggendo nella Bibbia, sono convinto che è piuttosto un'opera della carnalità che ogni uomo ha dentro sé (Galati 5:20, 1 Pietro 2:1). Essere italiano, russo, musulmano, indiano, americano o di qualsiasi altra nazionalità o etnia non è il motivo del nostro comportamento, il lamentarsi è tipico di qualsiasi uomo.
Nella Parola di Dio troviamo riscontro di questa debolezza umana: il popolo di Israele si è lamentato tantissime volte con Dio perché non voleva ubbidire ai suoi comandamenti né vivere nelle circostanze in cui Dio lo provava; allo stesso modo nel Nuovo Testamento ci sono molte esortazioni nelle epistole alla Chiesa a non lamentarsi delle autorità secolari (i governanti), dei ministri e degli anziani nella Chiesa, ma di pregare per loro perché ogni autorità viene da Dio.

Nella persecuzione che porta all'esasperazione si può arrivare alla lamentela, ma molte volte le nostre lagnanze o quelle alle quali assistiamo sono dettate da motivi futili e vani. Soffermiamoci a riflettere su questo punto: quando la Chiesa è nata, era perseguitata dalle autorità e più passava il tempo, più la persecuzione aumentava. Secondo l'umano, i credenti avrebbero avuto tutto il diritto di lamentarsi e parlare male di chi infliggeva dolore o anche morte, ma l'insegnamento era ed è di pregare per i nemici, per la salvezza delle loro anime, senza lamentarsi del loro comportamento.

Negli ambienti sociali dove viviamo, invece, è normalissimo mettere in evidenza o additare i difetti degli altri, per indicare il colpevole secondo il proprio personale punto di vista per poi nascondere se stessi dall'aver commesso errori simili, se non più gravi.
Quante volte i colleghi di lavoro parlano male dei propri colleghi? Quante volte si colpevolizza alle spalle l'atteggiamento dei nostri superiori, perché non se ne condividono le scelte? Quante volte si ripete la stessa circostanza tra vicini di casa, compagni di scuola, o all'interno della Chiesa stessa?
Innumerevoli volte, dobbiamo rispondere: quotidianamente si assiste a situazioni analoghe e spesso siamo coinvolti sia direttamente che indirettamente.
Se sul posto di lavoro ci comportiamo come fa la maggior parte, che luce dell'Evangelo vedranno in noi i mondani?

È certo che se usiamo il nostro metro di misura, riterremo inaccusabili le nostre conclusioni alle quali tutti devono rifarsi per essere nel giusto, ma grazie a Dio che solo Lui sa discernere cosa è bene e male realmente. Il Signore ha rivelato all'umanità questa differenza attraverso la Bibbia e ha messo nella coscienza di ogni uomo cos'è il bene e cos'è il male.
Spesso però l'uomo non ubbidisce neanche alla propria coscienza e, ancor più spesso, vive nell'ignoranza non sapendo cosa è peccato nella propria vita. Per questo dobbiamo costantemente studiare e ricercare nella Bibbia la volontà di Dio ed Egli opererà nella nostra esistenza facendosi conoscere sempre di più.

Inoltre, dobbiamo imparare a governare la nostra lingua com'è scritto in Giacomo 3; troppe volte sottovalutiamo il fatto che un organo così piccolo può condurre tutto il nostro essere a peccare.
Allo stesso modo riteniamo le nostre considerazioni piccole o inoffensive, quando invece fanno del male al prossimo e a noi stessi in molti modi.
Comportiamoci come figli di luce per rendere testimonianza della Verità, il Signore Gesù Cristo che ci ha salvati. Il parlar male è opera della carne: se ci comportiamo così viviamo ancora nella carne in queste opere! Chiediamo a Dio grazia di comprendere la sua volontà e la forza di metterla a frutto nella nostra vita, per mezzo dello Spirito Santo che ancora opera in noi.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/CamminoCristiano/trackback.php?msg=9962595

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
ladyhawk6
ladyhawk6 il 11/04/11 alle 11:51 via WEB
E' vero, lamentarsi non serve a niente e porta via energia alle cose che davvero servono alla nostra guarigione e alla vita stessa.. Volevo ringraziarti per la segnalazione che mi hai lasciato.. ho letto.. ed ho pianto, di gioia.. Grazie ancora Viola.. ti lascio un abbraccio, con tutto il cuore.. Stefy
 
 
violadelpensier_1965
violadelpensier_1965 il 16/04/11 alle 20:06 via WEB
Esatto mia cara Stefy...sono felice che quel mio scritto ti sia stato utile, credimi è realmente così, io ne sono la prova e ti assicuro che l'Unico che può guarire è Gesù...ti abbraccio con affetto
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

Seguimi su Libero Mobile

 

 

SEGUI SU FACEBOOK


 

SEGUI ANCHE TU

logo

Consapevoli nella Parola

 

 

I LOVE ONLY

jesus

 

grazia

 

I MIEI LINK PREFERITI

CNP FEED

Caricamento...
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

TAG

 

AREA PERSONALE

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 5
 

ULTIME VISITE AL BLOG

pasqualepuopolosiculgraficaeellppmmrrvioladelpensier_1965canale_rosariogialan.73jonathan_79pecitaliasrlblufi47fiorenza.z2004cremoniaradioiamsalvo2016alfredogatto08irene.mazzeiferrafon52
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963