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INDIANA JONES E IL REGNO DEL TESCHIO DI CRISTALLO

Post n°331 pubblicato il 19 Giugno 2008 da DolceA0
 
Tag: Cinema

Perfetta la mia geisha con la quale sono andata al cinema. Indossava per l'occasione il cappello, la frusta, il tascapane e il giubbino di pelle un po' rovinato! In sala c'erano solo sei spettatori, noi compresi, grazie alle prodezze dei nostri calciatori. Una visione quasi privata. Non male!

Sullo schermo appare prima il cappello, poi l'ombra e infine ecco l'Eroe con il suo volto un po' segnato. Consolazione per noi che lo seguiamo da sempre...mal comune...

Il film inizialmente è molto ironico. Il SuperEroe le prende da tutti e ha meno forza per restituirle. Ma poi rientra nel suo personaggio e se la cava bene, sfoggiando un fisique du role degno di tutte le avventure che ci narra la storia.

L'operazione Indy 4 è un incastro di puzzle di tutti gli altri Indiana. Ci sono citazioni ovunque delle passate gesta dell'archeologo, così come di tutta la produzione spielberghiana in fatto di fantasy.  Si riconoscono gli ambienti del passato, riprendono vita le creature già pensate per altre storie. Il tutto si intreccia e si mescola con classici americani, tratti dalle cineteche del passato recente (e meno),  si irrobustisce di effetti speciali di ultima generazione, si colora di trovate visive, in un sottofondo di umana adesione all'Eroe. Il tempo ritorna, ma il ritorno nel tempo, non produce gli effetti già conosciuti. E così è giustificata la fabula che si intreccia nella storia avventurosa principale (tutta già troppo vista e troppo conosciuta) e che conduce all'inedito happy end finale.

I personaggi che coadiuvano l'eroe, amici e nemici (da sottolineare una Cate Blanchett bellissima!)  sono un po' troppo bidimensionali. Sono disegnati  con un tratto fuggente e scarno che si avvicina più al fumetto che alla condizione dell'uomo. Ma si sa, siamo in un film fantasy e non pretendiamo spessore nè dalla vicenda narrata nè dalla verosimiglianza dei personaggi.

Una parolina a parte va a Karen Allen, qui in un ruolo azzeccatissimo,  che mi ha fatto tornare in mente quando in chiusura del primo degli episodi della tetralogia, davanti a un Indy tutto ammaccato chiedeva:

"dove ti fa male? "

Lui indicava un punto del corpo, e lei rispondeva con un bacio, poi un altro punto del corpo, fino a indicare la bocca...

Ehhh... sospiro...come ero giovane allora!!!!!!

Voto 6 e mezzo

N.B. Avevo scritto tutto, ma qualche folletto malefico non mi ha fatto salvare la bozza e quindi ho dovuto riscrivere dall'inizio.   Forse la versione che avevo scritto in precedenza era migliore...scusatemi...

 
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