Creato da DolceA0 il 28/04/2006
Cinema e altro

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Tag

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
site statistics
 

 

« ADDIOIL MATRIMONIO DI LORNA »

BURN AFTER READING

Post n°364 pubblicato il 04 Ottobre 2008 da DolceA0
 
Tag: Cinema

E' un popolo a Prova di spie quello che descrivono i fratelli Coen nel film Burn After Reading. Dopo l'analisi dedicata anche agli ampi spazi territoriali di Non è un mondo per vecchi il duo registico si cimenta in un ampio spazio sociale prendendo in prestito figure di varie classi e provenienze e osservando le loro intimità.

In realtà la spy-story è davvero un pre-testo. Non è importante nè fondamentale seguirne l'intreccio. Apparentemente il genere è "lavorato"come potrebbe fare l'altro duo dissacrante (David e Jarry Zucker), in realtà i sentieri dell'intreccio  narrativo si ricompongono in una strada principale dove emerge in ogni sfaccettatura l'Uomo moderno con le frustrazioni dei suoi tempi. Ed in questo bellissimo film è evidente l'autorialità di Joel ed Ethan Coen. Con un tono  così diverso dal penultimo e in fondo così simile ai periodi di Crocevia per l'inferno o Lewboski.

In effetti, se l'accento non fosse stato sull'Uomo perchè chiamare tutti questi grandi attori (tra cui anche Frances McDormand, storica consorte di  Joel) a interpretare ruoli, anche un po' bozzettistici? Il film è una prova d'attori, (Tilda Swinton, in primis)

che à la manière di Robert Altman approfondiscono, con grandissima abilità e ironia, i disagi dell'uomo moderno. Solitudine, insoddisfazioni coniugali, carriere troncate, aspirazioni mancate. Ecco di cosa parla il film. Con lievità e leggerezza, anche se il sorriso non riesce mai a diventare una risata. Si ferma prima.

 

Vorrei ancora aggiungere due paroline sull'inconfondibile stile dei Coen, riconoscibilissimo nei loro chiaroscuri, nelle loro inquadrature dall'alto, nei piani sequenza e nei primissimi piani che irrompono nello schermo, negli spazi improbabili e claustrofobici degli interni.

Anche la colonna sonora  è da sottolineare.

Voto 7 e mezzo

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Rispondi al commento:
Writer_lady
Writer_lady il 05/10/08 alle 13:03 via WEB
Mi piace che il riso non arrivi, ma si fermi un istante prima. Perchè mi piace che si affranchi il dramma portandolo fuori di sé, ma non che si derida ... E mi piace che l'attore torni a dar prova sostenendo la storia. Perchè ormai i drammi sono sempre quelli: non si può INVENTARE nulla, solo renderlo più credibile e catartico possibile...
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963