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Messaggi di Giugno 2019

 

Il grande salto

Post n°15172 pubblicato il 11 Giugno 2019 da Ladridicinema
 

Il Grande Salto è un film di genere commedia del 2019, diretto da Giorgio Tirabassi, con Ricky Memphis e Giorgio Tirabassi. Uscita al cinema il 13 giugno 2019. Distribuito da Medusa Film.

Poster

 

Il Grande Salto, il film di Giorgio Tirabassi, vede protagonisti i quarantenni Rufetto e Nello (Giorgio Tirabassi e Ricky Memphis), due rapinatori maldestri che, dopo aver scontato quattro anni di carcere per un colpo andato male, vivono in un quartiere della periferia romana.
I due non demordono e progettano una rapina che potrebbe dare una svolta alle loro vite mediocri. Riprendere in mano l'attività e soprattutto portarla a buon fine, però, non è per niente facile: si convincono, così, che il destino non sia dalla loro parte...


 

Dal Trailer del Film:

Rufetto (Giorgio Tirabassi): È fondamentale riparti' bene! Ah Chicco, quanto m'o metti questo?
Ghigo (Lillo): 250 e me chiamo Ghigo!
  Rufetto (Giorgio Tirabassi): Hanno aperto un ufficio poste novo novo!
Nello (Ricky Memphis): Entramo e uscimo co' i soldi!
Rufetto: Ma scusi, ma 'n c'è 'a posta qua?
Muratore: Avemo finito le tracce ieri!
Rufetto: E quanno apre?
Muratore: Dà retta a zio, qui ce vorrà minimo n'altro mese!

Ann (Roberta Mattei): Ah, ma non è possibile che ve va sempre tutto storto!

Rufetto: Stamo a fa er grande salto!
Nello: Tocca vede 'ndo cascamo!

Nello: Se 'n s'aiutamo tra de noi!
Lo zingaro (Marco Giallini): Tra noi, chi?
Nello: Noi, gente in difficoltà!
Lo zingaro: Eh, voi state in difficoltà...io sto 'na favola!

 

 
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Pets 2 vince il weekend al box office, ma senza entusiasmare

Post n°15171 pubblicato il 11 Giugno 2019 da Ladridicinema
 

Pets 2 - Vita da animali vince il weekend, ma non entusiasma, tant'è che nonostante l'uscita di due grossi calibri (l'altro è ovviamente Dark Phoenix) il box office subisce una contrazione del 12% rispetto allo stesso weekend dell'anno scorso (me era uscito il sequel di Jurassic World, quindi è comprensibile). Il dato complessivo dall'inizio dell'anno indica un +5,3%. Pets 2 - Vita da animali ottiene 1 milione e 34mila euro, che gli permettono di mantenere la prima posizione, mentre Aladdin (guarda la video recensione) si ferma a 1 milione esatto, riuscendo quindi a diventare il terzo miglior incasso di stagione con un totale di 13 milioni di euro e con oltre 2 milioni di spettatori. Sul podio del weekend sale anche Dark Phoenix, che incassa 913mila euro. Il Traditore (guarda la video recensione) continua a mantenersi su cifre costanti e raggiunge i 3,5 milioni complessivi, mentre Godzilla II - King of the Monsters raggiunge quota 1,7 milioni. Rocketman (guarda la video recensione) non sfonda e raggiunge 1,2 milioni. Deludenti le altre due new entry della settimana: Polaroid incassa 204mila euro, mentre A mano disarmata termina con 141mila euro. Sempre ottimo Dolor Y Gloria (guarda la video recensione), con un totale di 2,8 milioni. Questa settimana non ci sono uscite di rilievo, fatta eccezione forse per Beautiful Boy (guarda la video recensione) e per I Morti non muoiono (guarda la video recensione), quest'ultimo presentato a Cannes con reazioni miste. Mentre le solite "fonti ben informate" annunciano che il futuro del Marvel Cinematic Universe sarà svelato durante la kermesse agostana D23, il box office americano boccia più o meno sonoramente le due new entry arrivate in sala venerdì. 

Pets 2 - Vita da animali apre con il 55% in meno del predecessore, fermandosi a 47 milioni di dollari. Più o meno la stessa sorta la subisce Dark Phoenix, che incassa la metà rispetto ad Apocalypse e chiude il weekend con 33 milioni di dollari. Se Pets, a fatica, dovrebbe riuscire a superare i 100 milioni a fine corsa, per l'ultimo capitolo degli X-Men raggiungere questo obiettivo sarà impossibile, una ben triste fine per un franchise durato (tra molti bassi e pochi alti, va detto) quasi 20 anni. Impietoso il paragone con il Marvel Cinematic Universe, un po' sotto tutti i punti di vista, non solo economico. 

Disney invece festeggia sempre: Aladdin cala pochissimo, incassa altri 24,5 milioni e arriva a 232 milioni e a fine corsa sarà molto vicino ai 300. Avengers: Endgame (guarda la video recensione) trascorre la settima settimana in top ten arrivando a un totale di 824 milioni di dollari, a un solo milione da Jurassic Park, che verrà superato in settimana. Il blockbuster dovrebbe chiudere con 850 milioni, superando anche Il Ritorno dello Jedi e fermandosi a 30 milioni da Avatar

Crolli netti per Godzilla II: King of the Monsters e Ma, mentre John Wick 3 - Parabellum (guarda la video recensione), oramai assurto a cult assoluto dell'estate, perde meno del 35% e arriva a 138 milioni. La prossima settimana arrivano altri due film di grande interesse, anche se non ci si aspettano cifra astronomiche, anzi: Men in Black International, che proverà a rilanciare il franchise senza Will Smith (ma con la coppa composta da Thor & Valkyria) e Shaft, con tre generazioni di detective assieme. 

A livello mondiale vola Aladdin, che ottiene il quarto posto della classifica assoluta del 2019 con un totale di 604 milioni di dollari (ha avuto una partenza incredibile in Giappone, ma ne parleremo meglio domani), Pokémon Detective Pikachu (guarda la video recensione) arriva a 409 milioni e supera di poco Alita: Battle Angel (guarda la video recensione). Godzilla: King of the Monsters è a quota 293 milioni, John Wick 3 - Parabellum a 252, Dark Phoenix apre con 140 milioni, Pets 2 - Vita da animali si ferma a 97 milioni, Rocketman passa quota 100. 

 
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Film nelle sale da oggi

Post n°15170 pubblicato il 11 Giugno 2019 da Ladridicinema
 

 
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Il Traditore

Post n°15169 pubblicato il 09 Giugno 2019 da Ladridicinema
 

"Il Traditore" è il ventiquattresimo film di Marco Bellocchio, e ci racconta, o meglio interpreta come detto dallo stesso regista; gli eventi che scaturirono dalle parole di Tommaso Buscetta, il boss dei due mondi; su Cosa Nostra, e di come queste furono decisive nella sconfitta dei Corleonesi. Lo fa creando un personaggio onirico, quasi di stampo shaksperiano per raccontarci i tragici eventi di quegli anni. La storia parte dalla festa di Santa Rosalia nel 1980 a casa del Boss Bontade, per arrivare attraverso un immenso numero di morti (di cui è presente il triste conteggio durante il film) dovuti alle guerre di mafia scatenate dai corleonesi, all'arresto e all'estradizione di Buscetta in Brasile dove era fuggito ben conscio che la pace con Riina non era destinata a resistere e capì per primo che bisognava andarsene. Fuga che però al capo dei capi non bastava; lo voleva morto e cominciò facendo rapire e uccidere i due figli ottenuti dalla prima moglie, pur di farlo tornare e uccidere di conseguenza. Una volta estradato in Italia comincerà a collaborare con Giovanni Falcone, aprendo il vaso di Pandora mafioso e permettendo di allestire il maxi processo che decapiterà la mafia siciliana.

Buscetta però non si sente un traditore, i traditori sono altri, quelli che hanno tradito "i valori" di Cosa Nostra, o almeno è quello che crede, perchè come gli ricorda il giudice Falcone, è troppo inteliggente per credere a certe fantasie. Come dice Bellocchio "Mi interessa il personaggio di Tommaso Buscetta perché è un traditore. Ma in verità chi ha veramente tradito i principi ‘sacri’ di Cosa Nostra non è stato Tommaso Buscetta, ma Totò Riina e i Corleonesi. Come si vede due modi opposti di tradire. Nella storia tradire non è sempre un’infamia. Può essere una scelta eroica. I rivoluzionari, ribellandosi all’ingiustizia anche a costo della vita, hanno tradito chi li opprimeva e voleva tenerli in schiavitù”.

Questo per dire che al registra piacentino non interessa tanto il personaggio in sè ma l'ambiente e lo sfondo in cui questo si trova, e cosa scaturiranno le sue parole con il giudice Falcone, che porteranno 366 mandati di cattura.

Naturalmente la storia non finisce con il maxi processo e con il confronto con Pippo Calò e la sentenza; ma prosegue con la strage di Capaci, che fa capire a Buscetta che ancora non è finita; con la vita americana del boss fino alla sua morte nel 2000 nel suo letto come desiderava; passando per il confronto con Riina una volta arrestato e alle accuse ad Andreotti, legandolo a due omicidi di mafia eccellenti, quello del generale Dalla Chiesa e del giornalista Mino Pecorelli. Naturalmente come ribadito nel film, per questioni narrative alcuni eventi sono stati drammatizzati volantariamente.

Queste accuse ad Andreotti non possono che portare ad una sorta di collegamento involontario ad Aldo Moro e al confronto con un altro film del maestro piacentino, ovvero "Buongiorno, Notte" che narra del rapimento del presidente della Dc e un'accusa anche allo Stato di aver collaborato e di non essere pulito ed esente da colpe; metafora di ciò è la scena dal sarto dove Buscetta prova un abito ed esce il presidente Andreotti.

Come allora è strabiliante la bravura dell’attore che interpreta il personaggio principale della storia. Pier Francesco Favino, dona ancora più complessità al personaggio che con le sue parole rivelò e spiegò la trattativa Stato-Mafia, che distrusse qualcosa che sembrava indistruttibile, tradita da se stessa; anche se come detto prima il Buscetta-Favino accusa altri dicendo che è stato Riina a distruggere Cosa Nostra con i suoi comportamenti. Il trasformismo di Favino è eccezionale, tanto dal punto di vista linguistico che mimetico.

Il Buscetta interpretato da Favino è un personaggio complesso, tragico, pieno di ombre che non ti fa mai capire chi è realmente, che sembra stia interpretando una parte e che vuole far credere che sia un soldato semplice. Inizierà a sbottonarsi e a togliersi la maschera solo con il giudice Falcone; per poi essere distrutto, o meglio la sua attendibilità come testimone nel processo Andreotti. La tragedia di un uomo.

Il film segue un ritmo preciso mai forzato, perchè Bellocchio non è interessato a colpi di scena clamorosi, ma a raccontare i fatti e le contraddizioni del personaggio Buscetta e dell'Italia di quegli anni; non per niente il senso del film sta tutto nelle parole e nei silenzi del boss. Non c'è giudizio nei suoi confronti, ma nemmeno indulgenza. Bellocchio mostra la verità pura, e questa è talmente drammatica e cruenta che è sufficiente a provocare il disgusto per quei personaggi. In qualche caso, basta un primo piano a centrare il bersaglio.

Spaventa l’attentato di Capaci visto dall’interno dell’auto mentre tutto sembra tranquillo, ordinario e normale. Una bomba dentro lo Stato e dentro di noi. Ma del resto lo stesso Falcone ricordava di avere più paura di Roma che di Palermo.

Voto finale: 5/5

Il Traditore è un film di genere drammatico del 2019, diretto da Marco Bellocchio, con Pierfrancesco Favino e Maria Fernanda Cândido. Uscita al cinema il 23 maggio 2019. Durata 148 minuti. Distribuito da 01 Distribution.

Poster

 

Il Traditore, il film di Marco Bellocchio, racconta il primo grande pentito di mafia, l'uomo che per primo consegnò le chiavi per avvicinarsi alla Piovra, cambiando così le sorti dei rapporti tra Stato e criminalità organizzata. Pierfrancesco Favino interpreta Tommaso Buscetta, il Boss dei due mondi, secondo una prospettiva inedita e mai studiata prima.

All'inizio degli anni 80 è guerra tra le vecchie famiglie della mafia, Totò Riina e i Corleonesi. In palio c'è il controllo sul traffico di droga.
Alla festa di riconciliazione delle 'famiglie' Tommaso Buscetta sente il pericolo.
Decide di emigrare in Brasile per seguire i suoi traffici e allontanarsi dai Corleonesi che si accaniranno su due dei suoi figli e il fratello rimasti in Sicilia, e lui stesso è braccato anche in Brasile.
Ma prima della mafia è la polizia brasiliana ad arrestarlo. Ora ci sarà l'estradizione e la morte sicura in Italia. Ma il giudice Giovanni Falcone (Fausto Russo Alesi) gli offre un'alternativa: collaborare con la giustizia. Per il codice d'onore della mafia equivale a tradire.
Grazie alle sue rivelazioni viene istruito il Maxi-Processo con 475 imputati.
Le sentenze decimano la mafia, ma Totò Riina è ancora latitante.
La risposta è l'attentato a Falcone e alla sua scorta. Buscetta decide di fare nomi eccellenti della politica, è il testimone in numerosi processi e diventa sempre più popolare.

 

Unico film italiano presentato in concorso al Festival di Cannes 2019.

FRASI CELEBRI:

 

Dal Trailer del Film:

Giovanni Falcone (Fausto Russo Alesi): Faccia i nomi, Buscetta!
Tommaso Buscetta (Pierfrancesco Favino): Dottor Falcone, noi dobbiamo decidere solo una cosa: chi deve morire prima, lei o io?

Giovanni Falcone: Non ci sono intoccabili! Non mi fraintenda, ma ho più paura dello Stato che della mafia!

Tommaso Buscetta: Io sono stato e resto un uomo d'onore! Sono loro che hanno tradito gli ideali di Cosa Nostra, per questo io non mi considero un pentito!

 


 
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American animals

Post n°15168 pubblicato il 06 Giugno 2019 da Ladridicinema
 

American Animals è un film di genere drammatico del 2018, diretto da Bart Layton, con Barry Keoghan e Evan Peters. Uscita al cinema il 06 giugno 2019. Durata 116 minuti. Distribuito da Teodora Film.

American Animals ora al cinema: 24 sale cinematografiche
Poster
  • TRAMA AMERICAN ANIMALS:

American Animals, il film diretto da Bart Layton, segue la storia di Spencer (Barry Keoghan) e Warren (Evan Peters), due amici cresciuti a Lexington, nel Kentucky, studiano all'università locale ma vogliono dare una svolta alla loro vita e per farlo sono pronti a tutto. Il loro obiettivo diventa rubare un rarissimo libro antico, che malgrado l'enorme valore viene custodito nella biblioteca universitaria senza particolari misure di sicurezza. Reclutati altri due compagni, il contabile Eric (Jared Abrahamson) e lo sportivo Chas (Blake Jenner), iniziano a programmare il colpo fino agli ultimi dettagli, ma li attende una serie di rocamboleschi imprevisti...

 

IL CAST DI AMERICAN ANIMALS:

 
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American animals

Post n°15167 pubblicato il 06 Giugno 2019 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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A Mano Disarmata

Post n°15166 pubblicato il 06 Giugno 2019 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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A Mano Disarmata

Post n°15165 pubblicato il 06 Giugno 2019 da Ladridicinema
 

A Mano Disarmata è un film di genere drammatico del 2019, diretto da Claudio Bonivento, con Claudia Gerini e Rodolfo Laganà. Uscita al cinema il 06 giugno 2019. Distribuito da Eagle Pictures.

Poster

A Mano Disarmata, il film di Claudio Bonivento, vede Claudia Gerini nei panni di Federica Angeli, la giornalista di Repubblica che dal 2013 vive sotto scorta a causa delle minacce mafiose ricevute per le sue inchieste sulla criminalità organizzata a Ostia. 
Da cronista dell’edizione romana di "La Repubblica", Federica Angeli prende in mano la sua vita e decide di usarla, senza risparmio, in una causa civile: la lotta ai clan mafiosi che infestano Ostia. La sua arma è - e sarà sempre - la penna. Il film racconta le tappe della sua sfida alla malavita, iniziata nel 2013 e non ancora finita, senza mai dimenticare la sua dimensione di donna, madre e moglie: il coraggio e la paura, la solitudine e la solidarietà, la disperazione e l’entusiasmo per una battaglia combattuta a viso aperto.


Tratto dall'omonimo romanzo di Federica Angeli (edito da Baldini+Castoldi).

IL CAST DI A MANO DISARMATA:
  • PRODUZIONE: Laser Digital Film in collaborazione con Rai Cinema

 
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X-Men: Dark Phoenix

Post n°15164 pubblicato il 06 Giugno 2019 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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X-Men: Dark Phoenix

Post n°15163 pubblicato il 06 Giugno 2019 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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X-Men: Dark Phoenix

Post n°15162 pubblicato il 06 Giugno 2019 da Ladridicinema
 

X-Men: Dark Phoenix è un film di genere azione, avventura, fantascienza del 2019, diretto da Simon Kinberg, con Jennifer Lawrence e Sophie Turner. Uscita al cinema il 06 giugno 2019. Durata 120 minuti. Distribuito da 20th Century Fox.

Poster
  • TRAMA X-MEN: DARK PHOENIX:

In X-Men: Dark Phoenix, la telepate Jean Grey sviluppa incredibili poteri psichici che corrompono la sua mente, trasformandola nella terribile Fenice Nera.
Gli allenamenti tra le pareti della Scuola per Giovani Dotati di Charles Xavier (James McAvoy), sotto la supervisione del brillante professor Bestia (Nicholas Hoult), hanno dato i loro frutti: i giovani mutanti che hanno combattuto e sconfitto Apocalisse non sono più l’indisciplinata classe di un tempo, ma un collaudato team di supereroi conosciuti come X-Men. Il dottor Xavier li incoraggia a usare i poteri per compiere gesta eroiche e sensazionali, ma nemmeno il telepate più potente del mondo può capire ciò che passa nella testa di un adolescente. Così, quando durante una missione nello spazio, un inspiegabile incidente rafforza i poteri di Jean Grey (Sophie Turner), l'avventato preside deve affrontare con saggezza le disastrose conseguenze dell'accaduto. La dolce Jean perde gradualmente il controllo di se stessa, compie gesti impulsivi e irrazionali che mettono in pericolo l’incolumità dei suoi compagni e dell'intera umanità. Nel frattempo un alieno mutaforma (Jessica Chastain), intenzionato a sfruttare la situazione a suo vantaggio, cerca di irretire la spaurita mutante e convincerla ad assumere l’identità di Fenice.
Gli X-men alle prime armi, Ciclope (Tye Sheridan), Tempesta (Alexandra Shipp), Nightcrawler (Kodi Smit-McPhee) e Quicksilver (Evan Peters) uniscono le forze con l’indomita Mystica (Jennifer Lawrence) e l’imprevedibile Magneto, ora a capo di un gruppo di mutanti dell’isola di Ganosha, per salvare la vita della loro amica.

PANORAMICA SU X-MEN: DARK PHOENIX:

 

X-Men: Dark Phoenix si ispira direttamente alla linea narrativa del Marvel Comic Universe nota come "The Dark Phoenix Saga" che ruota intorno al personaggio di Jean Grey e alla Fenice. Phoenix, ossia la Fenice, è apparsa nei fumetti per la prima volta nel 1976 ed è un'entità cosmica esistente da sempre nell'universo che sceglie di volta in volta una specie vivente da possedere. Sempre negli albi, Jean Grey è il primo personaggio a "ospitare" la Fenice, cosa che ne aumenta enormemente le capacità di telepatia e telecinesi in concomitanza però con la perdita di coscienza.

Nel finale di X-Men 2 del 2003, gli autori lasciano presumere che il sacrificio di Jean Grey (interpretata da Famke Janssen) e i poteri usati per salvare i suoi compagni siano dovuti alla Fenice. In X-Men - Conflitto finale del 2006 gli elementi della storia che richiamano la Dark Phoenix Saga sono maggiori, proprio per la doppia personalità che Jean Grey mostra nel film con il tentativo del Professor Xavier di reprimerla. Nel più recente X-Men: Apocalisse del 2016, ambientato negli anni 80, Jean Grey (interpretata da Sophie Turner) è incoraggiata da Xavier a usare tutto il suo potenziale per sconfiggere il nemico. Quando lo fa, intorno a lei si crea un'aura di fuoco che richiama la forma di della Fenice.

La storia di X-Men: Dark Phoenix si ambienta una decina di anni dopo gli eventi di X-Men: Apocalisse, negli anni 90, e finalmente si focalizza sull'alter ego di Jean Grey. Simon Kinberg che esordisce alla regia con questo film, è da sempre co-produttore dei film sugli X-Men e co-sceneggiatore di alcuni episodi. L'idea della Fenice era stata presa in considerazione per X-Men 2 ma, in un momento in cui i supereroi al cinema non erano così di moda, si è pensato che fosse troppo presto per far prendere alla storia una deriva "cosmica". I tempi ora sono maturi anche grazie ai supereroi dei film Disney/Marvel che hanno creato una solidissima schiera di fan, senza contare che ormai anche gli X-Men e Deadpool da Fox/Marvel sono diventati di proprietà Disney. Dopo questo film potrebbe dunque esserci un reboot della saga.

 

FRASI CELEBRI:

 

Dal Trailer Italiano del Film:

Professor Xavier (James McAvoy): Signore e signori della NASA, sono Charles Xavier, soccorsi in arrivo!

Quicksilver (Evan Peters): Facciamo missioni spaziali ora?! Figo!

Mystica (Jennifer Lawrence): Prendiamo gli astronauti e li riportiamo a casa, forza!
Bestia (Nicholas Hoult): Segnale termico in rapido aumento!
Mystica: Andiamo via di qui!
Ciclope (Tye Sheridan): Dov'è Jean? Dov'è lei? Jean!

Ciclope: Sai come ti chiamano i ragazzi?! Fenice!

Jean Grey (Sophie Turner): Qualcosa sta cambiando in me! Quando perdo il controllo capitano cose brutte, ma è una bella sensazione!

Lilandra (Jessica Chastain): Quel potere ha distrutti tutto ciò con cui esso è venuto in contatto...prima di te. Gli X-Men hanno paura di te e chi ha paura vuole distruggere!

Professor Xavier: Lei ci ucciderà tutti!

Bestia: Non è più Jean!

Jean Grey Vuoi minacciarmi?
Magneto (Michael Fassbender): Esatto!
Jean Grey: Sarebbe una pessima idea!

 

IL CAST DI X-MEN: DARK PHOENIX:
  • MONTAGGIOLee Smith
  • MUSICHEHans Zimmer
  • PRODUZIONE: 20th Century Fox Film Corporation, Bad Hat Harry Productions, Donners' Company

 
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Fiore gemello

Post n°15161 pubblicato il 05 Giugno 2019 da Ladridicinema
 

Fiore gemello è un film di genere drammatico del 2018, diretto da Laura Luchetti, con Aniello Arena e Giorgio Colangeli. Uscita al cinema il 06 giugno 2019. Durata 95 minuti. Distribuito da Fandango.

Poster

Fiore gemello, il film diretto da Laura Lucchetti, racconta di due esseri minuscoli che si fanno grandi nell'immensità del mondo ruvido che li circonda. Basim(Kallil Khone) è un immigrato clandestino proveniente dalla Costa d'Avorio, Anna (Anastasya Bogach) la figlia di un trafficante di migranti.
In fuga attraverso i paesaggi misteriosi e bellissimi della Sardegna, troveranno insieme, nell'amore l'uno per l'altra, la forza per camminare verso il futuro, senza più guardarsi alle spalle.

 

Presentato in prima mondiale al Toronto International Film Festival 2018.
In concorso ad Alice nella Città 2018.

IL CAST DI FIORE GEMELLO:
  • MONTAGGIOPaola Freddi
  • MUSICHEFrancesco Cerasi
  • PRODUZIONE: Prodotto da Giuseppe Gallo. Una Produzione Picture Show in associazione con Donkadillo, in collaborazione con Rai Cinema.

 
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Pets 2 - Vita da animali

Post n°15160 pubblicato il 05 Giugno 2019 da Ladridicinema
 

Titolo originale: The Secret Life of Pets 2

Pets 2 - Vita da animali è un film di genere animazione, avventura, commedia del 2019, diretto da Chris Renaud, con Alessandro Cattelan e Laura Chiatti. Uscita al cinema il 06 giugno 2019. Durata 92 minuti. Distribuito da Universal Pictures.

Poster

 

Pets 2 - Vita da animali, decimo film d'animazione della Illumination, è il sequeldella commedia campione d'incassi del 2016.
Questo nuovo capitolo esplora le vite e le emozioni dei nostri animali domestici, il profondo legame che hanno con le famiglie che li amano, e risponde alla domanda che incuriosisce da sempre chi ha un animale domestico: cosa fanno veramente i loro cuccioli quando rimangono soli in casa?

Max il Terrier (voce italiana di Alessandro Cattelan) si trova di fronte ad importanti cambiamenti di vita. La sua padrona (Ellie Kemper) ora è sposata e ha un bambino, Liam.
Max è talmente preoccupato di proteggere il piccolo che sviluppa un tic nervoso. Durante un viaggio di famiglia in una fattoria, Max e il meticcio Duke (voce italiana di Lillo) incontrano delle mucche intolleranti verso i cani, delle volpi ostili e un tacchino spaventoso, che non fanno altro che aumentare l'ansia di Max. Fortunatamente, Max riceve qualche consiglio dall'esperto cane da fattoria Rooster (voce originale di Harrison Ford), che lo spinge a liberarsi delle sue nevrosi, a trovare una pace interiore e a dare a Liam un po' più di libertà.
Nel frattempo, mentre il suo padrone è assente, l'impavida Pomerania Gidget(voce italiana di Laura Chiatti) cerca di portare in salvo il giochino preferito di Max da un appartamento pieno di gatti, con l'aiuto dalla sua amica felina Chloe, che ha scoperto le gioie dell'erba gatta.

E l'adorabile quanto folle coniglio Nevosetto (voce italiana di Francesco Mandelli) ha dei deliri di onnipotenza pensando di essere un vero supereroe da quando la sua proprietaria Molly inizia a vestirlo con un costume da supereroe. Ma quando Daisy, un'intrepida Shih Tzu, chiede l'aiuto di Nevosetto per una missione pericolosa, dovrà raccogliere il coraggio di diventare l'eroe che ha solo fatto finta di essere. Riusciranno Max, Nevosetto, Gidget e il resto della banda a trovare il coraggio per affrontare le loro più grandi paure?


 

Il primo Pets (2016), costato 75 milioni di dollari, ne ha portati a casa ben 875, confermando l'efficacia della strategia targata Illumination Entertainment,l'azienda di Chris Meledandri: costi sotto controllo, concentrazione su caratterizzazione comica dei personaggi, nessuna ricerca estetica particolare, professionalità corretta e affidabile dagli studi francesi Illumination MacGuff per quanto riguarda grafica e animazione.
Pets 2 - Vita da animali, decimo film della casa e suo primo sequel dopo la saga di Cattivissimo Me, mira a riconfermare questa politica, con una struttura narrativa libera che seguirà fondamentalmente tre vicende parallele (Max, Nevosetto e Gidget), sulla falsariga della sceneggiatura di Cattivissimo Me 3. Questo tipo di cartoon vive sempre delle performance di talent rinomati: nella versione italiana sono riconfermati Alessandro Cattelan per Max, Laura Chiatti per Gidget, Francesco Mandelli per Nevosetto e Lillo per Duke. La versione originale sostituisce Louis CK per Max con Patton Oswalt (dopo gli scandali che hanno travolto il primo), ma introduce Harrison Ford come doppiatore del ruvido cane di campagna Rooster. E' la prima volta che Harrison accetta di dare la voce a un personaggio animato, un tipo di esibizione che ancora mancava nella sua carriera.
Dirige il film Chris Renaud, quasi identificato con l'Illumination, dato che ha diretto o codiretto Cattivissimo Me (2010), Lorax (2012), Cattivissimo me 2 (2013) e appunto il precedente Pets. La sceneggiatura invece è firmata dal solo Brian Lynch, coautore del copione del primo atto.

 

 

Dal Trailer Italiano del Film:

Buddy: Mel, dai, esci da lì!

Katie: Sei stressato ultimamente, ma il veterinario ti aiuterà!

Gatto: È specializzato in disturbi del comportamento!
Max: Ma io non ho disturbi del comportamento!
Gatto: Sì, anche io sto bene! È la mia umana che è matta, insomma, non so, le porto un uccello morto e lo butta fuori! Non ne faccio mai una giusta per te, brutta...

Chloe: C'è qualcuno nella mia lettiera!
Mel: Ragazzi, quanti dolcetti!
Buddy: Ah, Mel...

Daisy: Conoscete Capitan Nevosetto, per caso?
Chloe: Siamo a posto!

Daisy: Ah, ma sta bene?
Chloe: No, neanche un po', no!

Max: Casa base a tutte le unità! Il pacchetto ha lasciato l'edificio, qualcuno lo visualizza?
Buddy: Non lo vedo!

Rooster: Il primo passo per non aver paura è far finta di non avere paura!

 


 
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Film nelle sale da domani

 

Aladdin stravince il weekend e raggiunge un totale di 11,2 milioni

Post n°15158 pubblicato il 04 Giugno 2019 da Ladridicinema
 

Aladdin stravince il weekend con 2,8 milioni di euro (quasi 900mila solo ieri) e arriva ad un totale di 11,2 milioni di euro, andando ad occupare la settima posizione della classifica assoluta stagionale scavalcando Dumbo (guarda la video recensione). Nel giro di una settimana avrà raggiunto il terzo posto assoluto, dietro Avengers: Endgame (guarda la video recensione) e Bohemian Rhapsody(guarda la video recensione). Sul podio salgono Godzilla: King of the Monsters che un po' a fatica riesce a superare il milione di euro nell'arco del weekend e Il traditore (guarda la video recensione), che chiude con 930mila euro, un ottimo dato che lo porta a 2,8 milioni il totale del film. Rocketman (guarda la video recensione) è quarto con un totale di 706mila euro, mentre regge benissimo Dolor y Gloria (guarda la video recensione), che arriva a 2,6 milioni complessivi. John Wick 3 - Parabellum (guarda la video recensione) ottiene 3 milioni, doppiando i due film precedenti del franchise, mentre in coda Avengers: Endgame vive il suo ultimo weekend di gloria, chiudendo con un totale di 29,6 milioni di euro e oltre 4 milioni di spettatori. 

Gli incassi di questo weekend crescono del 93,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, mentre la crescita di base annua è ora del 5,25%. Questa settimana arrivano Pets 2- Vita da animaliX-Men-Dark PhoenixPolaroidJuliet, Naked (guarda la video recensione), American Animals (guarda la video recensione) e A mano disarmata che dovrebbero dare un'ulteriore spinta al boxoffice. 

Gran weekend negli USA con ben cinque film in doppia cifra. La spunta Godzilla: King of the Monsters con 49 milioni, davanti ad Aladdin che regge benissimo e chiude con 42 milioni ed un ricco totale di 185 milioni (dovrebbe chiudere con circa 250 milioni). Sul podio la spunta Rocketman, che apre con 25 milioni, mentre Ma chiude con 18,2 milioni. Perdono colpi, ma nemmeno troppo, John Wick 3 - Parabellum, che chiude con 11,1 milioni e 125 in totale, mentre Avengers: Endgame incassa altri 7,8 milioni e arriva a 815 milioni, superando nella classifica all time Star Wars - La Minaccia Fantasma. La prossima settimana si prevede ancora più scoppiettante, grazie all'arrivo di X-Men-Dark Phoenix, previsto in 3500 sale e Pets 2- Vita da animali, che occuperà ben 4400 cinema e che dovrebbe ottenere senza problemi il primo posto. 

A livello mondiale Avengers: Endgame raggiunge quota 2,713 milioni consolidando ulteriormente il suo primato assoluto. Difficile che riesca a raggiungere Avatar, ma l'estate è lunga e molto dipenderà da quante sale riuscirà a conservare nelle prossime settimane. Aladdin vola al quinto posto della classifica assoluta con un totale di 445 milioni di dollari ed un stima di almeno 600 a fine corsa. Pokémon - Detective Pikachu (guarda la video recensione) arriva a 368 milioni, superando Shazam! (guarda la video recensione) ma ha perso moltissima forza e potrebbe non riuscire a passare Alita: Battle Angel (guarda la video recensione), fermo a 404. Godzilla: King of the Monsters apre con un totale di ben 179 milioni, spinto dalla Cina (70 milioni) e dal Giappone (8 milioni). John Wick 3 - Parabellum raggiunge quota 222 milioni, in ampio attivo rispetto ai costi di produzione. 

 
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Il dubbio - un caso di coscienza

Post n°15157 pubblicato il 01 Giugno 2019 da Ladridicinema
 

Kaveh Nariman è un medico legale che lavora in obitorio. Una sera investe accidentalmente con la sua auto una famiglia che viaggia in moto. Il bambino cade e batte la testa in modo apparentemente privo di conseguenze. A distanza di poche ore arriverà il suo cadavere. La diagnosi dell'autopsia parla di avvelenamento per botulismo ma il medico ha il dubbio che la causa possa addebitarsi all'incidente. Avrà il coraggio di chiarire la situazione?
Vahid Jalilvand cita, a sostegno della sceneggiatura che ha scritto con Ali Zarnegar, un'affermazione dello scrittore svizzero Rolf Dobelli: "I coraggiosi e gli impavidi sono stati uccisi prima che potessero trasferire i loro geni alle generazioni successive. I rimanenti, cioè i codardi e i gentili, sono sopravvissuti. Noi siamo la loro progenie".

È del coraggio delle proprie azioni che questo film ci parla e, in particolare, delle conseguenze che il timore di assumersi delle responsabilità può avere sulle vite altrui.

Al contempo mette a confronto, come accade anche nel più noto cinema di Asghar Farhadi, due diverse classi sociali mettendole a confronto ed indagandone le reazioni di fronte ad eventi che ne mettono in gioco l'esistenza. Kaveh non solo è un medico noto per la sua meticolosità ma è anche sposato con una collega altrettanto scrupolosa. La loro abitazione, in cui hanno appena traslocato e in cui dominano ancora gli scatoloni, denuncia il loro status economico elevato. La famiglia che deve affrontare la morte del bambino vive in condizioni di indigenza che hanno spinto il padre ad acquistare pollame a basso prezzo senza sapere che si trattava di volatili morti per malattia.

La convinzione di essere stato truffato procurando la morte al primogenito non gli dà pace. Così come non dà pace al medico l'idea di aver invece provocato il decesso anche se la causa non appare in maniera del tutto evidente. Con però un elemento che fa la differenza. Mentre il padre agisce spinto dalla disperazione e dal senso di colpa non altrettanto fa il dottor Nariman il quale tace su quanto accaduto e rinvia ciò che dovrebbe invece affrontare a viso aperto. Il film va così oltre il caso specifico per interrogarsi (e interrogarci) su quanto, in ogni società e non solo in quella iraniana, l'occultamento della verità sia un veleno diffuso dagli effetti letali.

 
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Gotti

Post n°15156 pubblicato il 01 Giugno 2019 da Ladridicinema
 

John Gotti dice rivolgendosi direttamente al pubblico che la vita di un criminale finisce in due modi: in galera o con la morte e a lui sono successe entrambe le cose. Quindi lo vediamo anziano, pelato e provato da un cancro mentre riceve visita in prigione da suo figlio, che vuole la sua approvazione per firmare un accordo con i procuratori e accettare una condanna breve. Il padre è contrariato e risponde che bisogna mentire anche se si ha ancora l'etichetta della refurtiva addosso e che non smetteranno mai di tormentare suo figlio perché è un Gotti. Quindi questo racconto cornice si apre, alla storia di Gotti Sr., da quando era relativamente giovane nella mafia newyorkese fino alla sua cattura e, come anticipato nell'incipit, alla morte. Si rompe poi di nuovo la quarta parete nell'excipit, in cui per un'ultima volta Gotti Sr. si rivolge alla platea.

Stroncato dalla critica americana per gli scimmiottamenti di altri grandi registi e per un punto di vista quasi autocensurato sui misfatti del mafioso protagonista, il film di Kevin Connolly ha anche un problema di incertezza e cerca di essere troppe cose insieme.

Debitore, nelle prime versioni di una lunga gestazione, dell'autobiografia del figlio John Gotti Jr., "In the Shadow of My Father", il film ardentemente voluto da John Travolta, Gotti - Il primo Padrino, risulta indeciso se raccontare la storia del padre o del figlio e non riesce bene in nessuna delle due cose. Da una parte sembra sostenere la tesi della quasi innocenza di Gotti Jr. e della sua persecuzione da parte del governo con grande spreco di soldi pubblici, dall'altra riassume eccessivamente la storia di Gotti Sr. senza mai trovare un momento di forte respiro, appoggiandola sulla voce over di Travolta e interessandosi in fondo molto poco all'ambiguità del personaggio. 

Gotti uccide un uomo in una delle prime scene, ma è l'unico crimine di cui si macchia di persona, per il resto lo vediamo complottare per prendere il posto del suo boss, nella famiglia Gambino, e sappiamo che farà eliminare dai suoi l'uomo che ha investito suo figlio. Non c'è traccia di traffici illeciti, racket, prostituzione o altro, inoltre Gotti è un uomo di famiglia qui del tutto fedele e che si tiene lontano da vizi come alcol e cocaina, insomma un padre praticamente modello.

 
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Creed II

Post n°15155 pubblicato il 01 Giugno 2019 da Ladridicinema
 

Adonis Creed ha tutto. Tutto quello che un atleta e un uomo possono desiderare: il titolo di campione del mondo dei pesi massimi e l'amore di Bianca, a cui chiede di sposarlo. Ma a un passo dalla felicità, il passato torna e lo sfida. Il suo fantasma ha il volto e i muscoli di Viktor, figlio di Ivan Drago, che trentaquattro anni prima ha ucciso suo padre sul ring. Sconfitto da Rocky Balboa, abbandonato dalla consorte e dimenticato dal suo paese, Ivan cresce il figlio a sua immagine e cerca il riscatto al suo fianco. Adonis accetta di combattere contro Viktor ma Rocky non ci sta. Almeno fino a quando il suo pupillo non comprenderà la sola cosa per cui valga la pena incassare pugni e assestarne: la famiglia.

Che cosa cerchiamo (da sempre) in Rocky? L'emozione, il masochismo, il punto di rottura della carne, l'allenamento 'ecologico', l'avversario postumano, il confronto sul ring, l'eccesso, gli snodi narrativi che sfidano l'improbabile, in una parola la ripetizione che rinnova il conto aperto dell'eroe col suo pubblico.

Modesto, taciturno e tenace, Rocky Balboa si rialza ogni volta e lo paga a pugni chiusi e ben piazzati. Tre anni dopo Creed, spin-off di Rocky che rinfrescava la saga contrapponendo il carisma ascensionale di Michael B. Jordan al crepuscolo malinconico di Sylvester Stallone, Creed II rinnova il capitale simpatia e sigla l'addio definitivo a Rocky. Perché Hollywood adora uccidere e poi onorare il passato rifacendolo ad nauseam. Il seguito, il seguito del seguito, è la sua mania, il suo dramma, la sua maledizione. Ma che importa, quando si tratta di Rocky nemmeno il pubblico getta la spugna. 

Se il Creed di Ryan Coogler è una lettera d'amore a Rocky, il sequel di Steven Caple Jr. è congenitamente legato a Rocky IV, l'atto di fondazione del personaggio Jordan/Creed. Pessimista sugli sviluppi della perestrojka e del socialismo riformato di Gorbaciov, Stallone introduceva nella saga un campione sovietico, stereotipo dell'atleta durante la guerra fredda e veicolo propagandistico, secondo l'immaginario americano, del regime totalitario. Nel 1985 Apollo Creed moriva sul ring e sotto i colpi di Ivan Drago, caricatura comunista e parodia massiccia del rivale di Stallone al box office dell'epoca: Arnold Schwarzenegger.

 
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Hitler contro Picasso

Post n°15154 pubblicato il 01 Giugno 2019 da Ladridicinema
 

"L'avete fatto voi questo orrore, maestro?", chiede l'ambasciatore nazista Otto Abetz a Pablo Picasso davanti a Guernica. Picasso rispose: "No, è opera vostra". 
Quando si parla di arte, quella vera, c'è spesso in latenza un sentimento di giustificazione del perché la si crea, o perché la si vuole possedere. Questo film narra lucidamente delle tematiche drammatiche che via via stanno andando nel dimenticatoio: la vicenda del nazismo e le sue conseguenze. E la narra da un punto di vista preciso, di cui non si è molto parlato: il trafugamento delle opere d'arte in quel periodo e la gara - dettata dall'ego e dal potere - di due personaggi tragici e surreali come Adolph Hitler e Hermann Göring nell'averla tutta per loro.

Un Bellini a te e un Botticelli a me; un Matisse nella tua magione e io mi prendo un Van Eyck. Sembra sia andata proprio così in Hitler contro Picasso e gli altri, film documentario prodotto da Nexo Digital con la collaborazione di Sky Arte.

Si scoprono gli altarini di una guerra che ha portato morte, disperazione e ancora morte. Un decadimento dell'essere umano e delle sue espressioni più alte. Perché l'arte - i dipinti, le sculture, le produzioni monumentali e architettoniche, uniche e irripetibili, delle nostre città europee - è ciò che, di fatto, rimane nella storia. L'arte è la testimonianza della nostra esistenza. Per questo motivo Christopher A. Marinello, avvocato italo americano di stanza a Venezia, ha deciso di lottare per la riacquisizione dei patrimoni artistici di alcune famiglie depredate dai nazisti, e isolate - e spesso cancellate - nei campi di concentramento. 

Hitler contro Picasso e gli altri è un progetto ambizioso e ricco di documentazione e materiali d'archivio interessanti e poco scandagliati. Il giovane regista Claudio Poli (Cremona, 1986) ha realizzato un percorso che andrebbe guardato e studiato più volte, perché le tematiche trattate sono diverse e girano tutte intorno al saccheggio di incredibili opere d'arte da collezioni private, fondazioni, musei e chiese - un esempio per tutti: il polittico de L'Agnello Mistico, il capolavoro realizzato dai fratelli van Eyck per la Cattedrale di Ghent, che Hitler fece sparire - con dei focus incentrati su alcuni episodi particolari: dal ritrovamento, nel 2012, della collezione Cornelius Gurlitt, alla mostra - diventata successivamente iconica e fondamentale per la storia dell'arte contemporanea e la sua curatela - sull'arte degenerata del luglio 1937. Un'esposizione che rilevò più di 2 milioni di visitatori.

 
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Animali fantastici. I crimini di Grindelwald da bestmovie

Post n°15153 pubblicato il 01 Giugno 2019 da Ladridicinema
 

“Animali fantastici. I crimini di Grindelwald” (Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald) , 2018) è l’ottavo lungometraggio del regista-produttore inglese David Yates.
Un numero due senza sbavature per chi si accontenta di pochissimo, un filmetto di pomeriggio sonno lento per chi vuole un pasticcino dolce e un groviglio spaurito per chi pensa ad un divertimento evanescente. Un numero due con in arrivo altri tre (dallo stesso regista) e dalla scrittura e sceneggiatrice J.K. Rowling. Che dire Harry Potter e spin-off, fantasia sequel e pre-oscurità di ogni dove e luogo. Basta solo accontentarsi appunto…
Con una certa mediocrità e un gusto del falso bello, con una ripresa degna di omaggio e un silenzio roboante ecco che la fantasia regredisce e i sogni (per chi scrive) svaniscono. Una noia e una certa lunghezza inopportuna sbandierano pellicole magniloquenti di vuoti strutturali e di regie sapienti all’uopo (tragitto della serie infinita).
Ovvio dire dove eravamo, …(erano) rimasti che…. tutto gira attorno alle vicende di Newt Scamander e Albus Silente che cercano di ostacolare il mago oscuro Gellert Grindelwald.
Film di noir e oscurità quasi assolute. Tutto inverecondo e senza minimi tentennamenti con sceneggiatura aggrovigliata e forse inutile. Tra New York, Londra e Parigi o viceversa cambia poco il cinema fantasy ritrova pubblico.
Succede che alla proiezione di un film (altro) si arriva tardi, si va avanti in centro e tra i film nuovi di un cinema mono-sala aperto (cosa rarissima quasi viene da dire).. ecco imbattersi nella locandina della ‘Rowling’ production-pen . Si arriva quindici minuti primi….e fila di persone. Proiezione di 15 minuti di ritardo per fare entrare tutti. In una sala grandissima 200 spettatori per lo più giovani e giovanissimi….ti rincuori per il cinema oggi nel nostro paese e persone che hanno voglia di grande schermo….purtroppo ti rincuori meno uscendo dalla sala (a proiezione finita). Un quasi addormentarsi con i colpi di scena di cui pare il paradigma di certi film che paiono normali e si collegano a tutta la serie….che pare imprescindibile…mentre per molti della sala no. Si sente il riso e arriva spesso, soprattutto nella prima parte, il pubblico conosce a memoria i tutti personaggi e i cosiddetti sottostesti ( sottotesti?..) che forse sono solo superficiali o meglio luoghi comuni veri o messaggi subliminali di vera finzione.
New York, Parigi e Londra viste belle e da noir, tra classico e aggiustamenti virtuali a go-go. Panorami che attirano le attenzioni e personaggi tra reali e irreali che fantasticano in alto e in basso tra cieli anneriti, plumbei, rifiuti umani, vie deserte, agglomerati fumosi e vistosi segni di scorrerie di altri immaginari.
Un rituale che ripete se stesso senza novità da annoverare e segnalare; rotazioni e barriere, laterali e fuochi, alzate e scoppi, fulmini e saette a tutto schermo. I colori sbiaditi, aggrumati, spenti, nebbiosi e misti-oscuri cavalcano il duo Newt-Gellerth.
Eddie Redmayne (Newt Scamandro): gracile e furbo, cartoon e mesto (ammorbidito da piacere). Johnny Deep (Gellertb Grindelwald): irriverente e irriconoscibile, bulico e svuotato; forse un anno sabatico sarebbe meglio per ricaricarsi (o almeno si spera). Jude Law (Albus Silente): accettabile e sornione, viziato e generico. Katherine Waterstone (Porpentina Scamander): vista e rivista, posta e ricamata.
Silenzi coperti da uno score ideale, volti tediosi e finti, animali sbraitanti, valigia porta tutto e cerchi colorati in uno spettacolo abbordabile e alquanto allungato. Il primo e il secondo sono passati. Per i nuovi che arriveranno attendiamo (si fa per dire) lumi e maggiori idee di ‘grande cinema’.
Regia ritualmente addomesticata e congrua, volubile e ripetitiva.
Voto: 5/10 (**).

 
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