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« Dall'Estero e dall'ItaliaSolo Esteri? »

04/02

Post n°184 pubblicato il 04 Febbraio 2009 da DiarioDiViaggio0
 

Sono stato molto in conflitto con me stesso, non sapevo se scrivere o meno questo post, fosse stato un diario più segreto lo avrei fatto senza ripensamenti, ma così, poi ho pensato che comunque io fra 10 anni vorrò memoria di questo e quindi mi sembra giusto scriverne, ma non faccio un post apposta cerco di nasconderlo dietro le notizie. Vi prego di non commentare questa parte di blog, e se non avete voglia di sentire parlare di Eluana Englaro saltate direttamente al prossimo paragrafo.

Eluana ha fatto il suo ultimo viaggio, e non siamo stati in grado di farglielo fare tranquilla, chi era davanti ai cancelli poteva andare a protestare da qualunque altra parte avrebbe avuto la sua copertina tanto uguale, ieri ho sentito l’intervista che ha rilasciato il capo dell’equipe di medici che prenderà in cura Eluana e che la farà morire. Io non so cosa farei, io non so cosa deciderei, e non posso neanche pensarci, certe decisioni le prendi solo quando sei esattamente in quella posizione, non puoi pensare a cosa faresti.

Il medico ci ha detto che sarà l’unica intervista che rilascia, che Eluana è differente da come ce la immaginiamo, e che non vuol prendere posizione pubblica, poi leggendo titoli di giornali si vedono le sue parole completamente distorte. Ci sono due cose che non accetto, che la Chiesa e un Ministro facciano di tutto per fermare il padre di Eluana. Lui ha preso una decisione che penso non sia facile e penso che abbia riflettuto a lungo su questa cosa, se questo è quello che si sente di fare non capisco il perché si debba cercare di fermarlo a tutti i costi. Non accetto neanche che i nostri politici non prendano posizione, non sul caso specifico, le patate dal fuoco sono già state tolte dalla Corte Costituzionale, ma sul tema in generale, è giusto che le coscienze dei nostri politici parlino e ci diano una legge, chiara questa volta, poi i cittadini decideranno tante cose, da chi votare (sperando che tornino le preferenze), se utilizzare questa possibilità ulteriore che ci viene data, o se abrogare questa legge o modificarla tramite referendum.
Una notizia che forse è passata in sordina, per chi non vede La7 è che hanno deciso di non parlare più del caso Englaro sino a che non si sia giunti alla conclusione, e di non parlare di notizie correlate. La mia compagna ed io abbiamo deciso che nei prossimi giorni guarderemo solo il loro notiziario, personalmente io cambio stazione radio ogni volta che sento parlare di questo caso, è un piccolo gesto, ma penso che sia giusto rispettare le volontà di una famiglia.

Adesso proviamo a parlare di altri argomenti non così tanto pregnanti.

http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/cronaca/violenza-roma-2/berlusconi-guidonia/berlusconi-guidonia.html

Berlusconi ha detto basta, questi delinquenti devono stare in galera, e basta una volta per tutte di  farli uscire, soprattutto se sono stranieri, che non mi ricordo abbia fatto un’osservazione del genere per l’altro violentatore romano, non basterebbe forse scrivere le leggi in maniera chiara così poi ci si prendono le responsabilità e non si scaricano su chi male interpreta una legge, sempre che sia male interpretata. E non è solo riguardo a questo, ma su tutte le leggi che vengono fuori dal parlamento, sembra quasi che lo facciano apposto in modo che noi ci possiamo poi rintanare nelle pieghe della legge, o forse pensano a loro che poi si rintanano nelle pieghe delle legge?

Con tutto lo strombazzare che c’è stato sui giornali, parlando soprattutto di pirati extracomunitari, non mi ero reso conto che sono aumentati di più del 100% nell’ultimo anno questo tipo di incidenti.

http://www.repubblica.it/2009/02/motori/motori-febbraio-01/motori-pirati-09/motori-pirati-09.html

La cosa che però mi lascia un po’ così come dire perplesso, è che proprio di fianco alla notizia La Repubblica decide di pubblicare la cartina degli autovelox come a dire correte ma state attenti a dove vi fanno la multa.

http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/politica/legge-elettorale/sondaggio-soglia/sondaggio-soglia.html

Gli italiani di destra e di sinistra dicono si ad uno sbarramento del 4% almeno. L’articolo è scritto bene e fa riflettere, perché gli italiani dicono di si allo sbarramento, vogliono più stabilità o meno costi politici? Ecco forse il punto è questo, cosa ci manca veramente e perché decidiamo di non essere così bene rappresentati come invece volevamo esserlo in passato, perché sino a 3 o 4 anni fa a nessuno passava per la testa di dire una cosa del genere, eravamo tutti felici della nostra democrazia rappresentativa al massimo.
Io personalmente è da più di 20 anni che vorrei un altro tipo di forma democratica, però è anche vero che contraddicendomi e non dando un voto “utile”  ho più volte votato per i Radicali.
Vorrei una riforma prima costituzionale, per passare veramente alla Seconda Repubblica, uno stato più snello che divida i compiti delle due camere, e poi anche una riforma elettorale, che porti ad un Bipolarismo o quasi, ma voglio anche decidere io per chi votare all’interno degli schieramenti, voglio sapere come vota il mio candidato sulle varie questioni, perché voglio sapere se poi è giusto o meno rinnovargli la mia fiducia. Voglio un governo che prenda provvedimenti urgenti, sulla quotidianità e che sia staccato da quello che può essere un voto di fiducia in senso stretto, che proponga leggi ma che queste leggi vengano poi discusse in parlamento per trovare una convergenza che non sia a stretta maggioranza, e voglio soprattutto che l’urgenza sia urgenza e non quotidianità.
Detto tutto questo vorrei anche una riduzione dei costi della politica, che non vuol dire diminuire gli stipendi, sono gli orpelli che costano non gli stipendi di persone che fanno il proprio lavoro.

 
 
 
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Tanti passano di qua magari per la prima volta e non possono leggere tutti sti post, allora io ho pensato, ma se a loro piace il mio blog come posso aiutarli, e soprattutto fra un anno come posso aiutare me a rileggerlo, bisognerebbe mettere delle orecchie a questo diario per i passi piu' importanti.

Ed eccole le orecchiette.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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DA RADIOFRECCIA - 1998 LIGABUE

Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards. Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che vuole l'affitto ogni primo del mese. Credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere una madre e un padre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi. Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa. Credo che non sia tutto qui, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche dio. Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose. Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddie Merckx. Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri.
 
 
 
 
 

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