FenomenidiEmersione

Libera nos a malo

Parodia di monatti e prefiche,

demone singolo e strisciante

con artigli di salvifiche illusioni,

muove dal mare a terra e geme

incanti di sirene appena nate.

Stride di salmi antichi, nenie oscure.

Filastrocche di dolore ed abbandono

si contorcono, da nuove apostasie

infettate, sopraffatte dalla colica

estenuante di morale e di perdono:

libertà dell’animale in gabbia.

Coaguli di cielo noi, compressi

in un miraggio cosmico abbagliante,

smarriamo il senso della scimmia,

arrampicando nuove torri di Babele

per metterci al riparo dal serpente

esorcizzato in liturgie inumane,

proiezione della nostra ambiguità.

Nel bosco cerebrale di dendriti,

turbato dai bagliori di coscienza,

un gufo stringe disperato il ramo

e prega che la luce non ne incendi

le penne di sacralità perduta che

permettono il suo volo al cielo

nel suo canto di animale saggio

condannato alla spontaneità del buio.

Circonfuso di felicità.

Y. Stratos ®