Creato da FenomenidiEmersione il 05/01/2013
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  I sette dormienti - Stratos Yolanthe

 

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« TrigonometriaIl consorzio sociale »

N.° 5

Post n°38 pubblicato il 24 Agosto 2013 da FenomenidiEmersione
 

Fu il bacio.

L’incanto ebbe inizio da amplesso

smarrito in un bosco di notte. La

notte dei flebili elfi orecchiuti,

cantanti.

Fu il bacio.

Cantò tutta notte di lei, di Silena.

Lo vidi arrivare, tra mani di seta,

languore ubriaco di donna.

Teneva tre rose laccate tra

i denti, ed il cuore – tenaglia

infernale – gettava languori di ritmo,

barbaglii di lava, lapilli.

Fu il bacio.

La fine ebbe inizio da adesso,

curvati lo Spazio ed il Tempo. La

fine di un’era glaciale moderna e

bollente.

Fu il bacio.

Ridusse in frantumi i pallori di Luna,

ch’è ghiaia renale di angelo umano

malato.

Cantò tutta notte di lei, di Silena.

Lo vidi tornare, tra dita clorose,

tre rose dal capo marcito.

Teneva la vita tra i denti, poi

il cuore – canaglia di vetro soffiato –

in cilicio di cocci sommersi

in Chanel.

 

Y. Stratos ®

 
Rispondi al commento:
FenomenidiEmersione
FenomenidiEmersione il 26/08/13 alle 12:45 via WEB
Credo che un’opera (qualsiasi opera) sia degna di ammirazione per il solo fatto d’esser stata concepita. Trovo che la creatività sia la chiave, spesso la soluzione alla maggior parte dei nostri disagi e che ogni considerazione aggiunta a posteriori (forma, contenuto, richiami letterari e filologici) sia di per sé poco importante. Trovo il tuo stile, sobrio e solo apparentemente razionale, molto gradevole e posato e ricco di avvenimenti. Tu sei molto brava nel raccontare la realtà, io pecco di metafisica (evidentemente congenita). Quando scrivi “di poco valore, il mio” io un po’ mi dispaccio. Tuttavia sei molto gentile e ti ringrazio. Detto questo, (la tua, la mia) Silena è un nome immaginario ma non troppo. Sicuramente è una versione femminile e personalizzata dei cosiddetti sileni mitologici, un essere selvaggio e sensuale, un’archetipica “femme fatale”. Naturalmente Silena nasconde un nome ed un volto della vita reale (cosa, in fondo, non lo nasconde?). In questo caso è comunque per me simbolo di istinto, di libertà selvatica ed ancestrale. Il nome è però nato per semplice assonanza, così, inconsciamente. Ancora una volta sono io a ringraziare te.
 
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