Creato da FEDERALISTACONVINTO il 11/05/2006
VENETO . FEDERALISMO . STORIA DEL POPOLO VENETO. VENETO LIBERO. VENETO STATO AUTONOMO. ANTI COMUNISTA. ANTI FASCISTA . CULTURA VENETA.

Contatta l'autore

Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 46
Prov: VR
 
 
immagine
 

Area personale

 

VISITE DAL 18/10/2008

 

FEDERALISTACONVINTO

Caricamento...
 

 

« CAMPIONATI MONDIALI DI C...FINE DEL GOVERNO PRODI ERA ORA! »

VENETI IN MEXICO VENETI NEL MONDO

Post n°166 pubblicato il 23 Gennaio 2008 da FEDERALISTACONVINTO
 


Chipilo è un paese messicano di quasi 4000 abitanti. Si trova su un altopiano, a 2200 metri di altezza, nella regione di Puebla, a circa 100 chilometri da Città del Messico. Qui, da oltre un secolo, si parla correntemente veneto, anzi per essere più precisi si parla un dialetto praticamente uguale a quello usato a Segusino, nel trevigiano, cent'anni fa. La gente - che ha conservato cognomi come Bortolotti, Stefanoni, Zago, Montagner - alleva mucche e vitelli, produce latticini. "Prima che rivassimo noialtri - dicono i chipileni - l'unico late ke gaveva bevù (i messicani) gera quelo de so mama".

La storia dei veneti di Chipilo, che i messicani chiamano ancor oggi "taliani", inizia verso la fine dell'Ottocento quando, dopo una rovinosa rotta del Piave, una cinquantina di famiglie trevigiane di Segusino per sfuggire alla miseria emigrò in Messico, paese che concedeva agli immigrati ampi territori da colonizzare. Era il 7 ottobre del 1882, quando 529 italiani e 8 famiglie messicane diedero vita alla colonia di Chipilo, nella valle di Puebla. Lo Stato diede loro terreni, attrezzi agricoli e bestiame da riscattare entro dieci anni. Gli emigranti introdussero l'uso del falcetto, costruirono i primi carretti a due ruote e da subito si indirizzarono all'allevamento di mucche e vitelli diventando allevatori, "ganadores". Sulle insegne dei primi negozi si leggevano nomi come "La nave Italia" ed "Esperanza". I "taliani" di Segusino giunti in Messico con pochissime cose portavano nel cuore infatti tante speranze per il futuro. I coloni, praticamente tagliati fuori dal resto del territorio, formarono a Chipilo quasi un'isola, dove si continuavano a tramandare le antiche tradizioni, a praticare abitudini venete, a parlare il dialetto stretto del paese, a raccontare storie, detti, proverbi di casa.

"A Chipilo – ha scritto Eduardo Montagner Anguiano in "Veneti nel Mondo" - quest'anno si celebrano con Segusino i 120 anni di emigrazione veneta. E' passato tanto tempo e sono successe tante cose da quel lontano 1882, ma ancor oggi in questi luoghi batte un cuore veneto e veneti sono i modi di sentire, di parlare e di vivere". E continua: "Ciò che più inorgoglisce noi veneti di Chipilo è che qui si può ancora trovare, conservato di generazione in generazione quel dialetto che venne portato dai nostri avi". Un dialetto che specie nei primi cinquant'anni di assoluto isolamento con l'esterno, si cristallizzò mantenendosi inalterato per decenni.

Oggi molte parole venete sono state dimenticate, con il trascorrere degli anni l'uso del dialetto si è ristretto verso l'ambito familiare e i rapporti con gli amici, ma esiste un patrimonio linguistico ricchissimo che va assolutamente salvaguardato. Sul dialetto chipileno, che i messicani chiamano "il talian" sono stati fatti diversi studi. Vi hanno indagato soprattutto dialettologi come Mario Sartor e Flavia Ursini in "Cent'anni di emigrazione, una comunità veneta sugli altipiani del Messico", lo storico di Chipilo Zago Bronca, autore de "Los Cuath'tatarame de Chipilo" e Carolyn J. Mackay autrice de "Il dialetto veneto di Segusino e Chipilo, fonologia, grammatica e lessico", la cui seconda edizione è stata presentata a Venezia dall'assessore regionale alla cultura, Ermanno Serrajotto, lo scorso 12 novembre.

Ma i chipileni di oggi quanto sentono ancora le loro origini venete?
La gente del posto - scrive lo storico locale Zago Bronca - li chiama "Los Cuath'tatarame de Chipilo": i giganti di Chipilo. Sono alti, forti, possenti e sono giganti del lavoro. Labor omnia vincit è infatti il motto posto in evidenza sullo stemma del paese accanto al leone di San Marco. I chipileni riconoscono di avere una cultura particolare, chipilena appunto, sono cittadini messicani ma sentono forti i legami con le loro origini, e di sé amano dire che sono muy trabajadores, gran lavoratori.

Della Chipilo del Terzo Millennio ha delineato un ampio profilo socio economico Anna Missio, neolaureata alla facoltà di lettere a Ca’ Foscari, che ha presentato una tesi in etnologia dal titolo "Labor omnia vincit, economia e identità di una colonia veneta in Messico", relatore il professor Glauco Sanga. I chipileni secondo i dati raccolti da Anna Missio, sono grandi allevatori. Hanno circa 20.000 capi di bestiame: 12.000 vacche e 8.000 vitelli; ogni giorno producono oltre 100.000 litri di latte e si avvalgono per le loro attività di 6000 salariati indios. Verso la fine degli anni Ottanta con l'introduzione massiccia del latte in polvere l'economia di Chipilo ha dato qualche segno di cedimento. Ma i chipileni si sono prontamente riciclati nel settore del mobile rustico. Hanno diviso le stalle a metà: da una parte hanno continuato ad allevare mucche e a produrre latticini, dall'altra hanno aperto decine e decine di imprese a gestione familiare. Metà allevatori e metà falegnami e mobilieri producono nelle loro fabbrichette qualcosa come 60.000 mobili rustici al mese, soprattutto per la "Segusino" l'enorme ditta locale che esporta in 50 paesi esteri.

Il 7 ottobre Chipilo ha festeggiato 120 anni di vita e lo ha fatto con Segusino con la quale è gemellata da due decenni. L'evento è stato preceduto in estate da una serie di incontri. Particolarmente significativo quello con l'Orchestra giovanile del Veneto diretta da Fabrizio Castania e da Josè Angel Ramirez. L'orchestra in tournée in Messico ha fatto tappa per due giorni a Chipilo dove si è esibita in concerto, accolta con grande entusiasmo dagli abitanti. Grande animatore del gemellaggio è stato il sindaco di Segusino, Agostino Coppe.

"Chipilo - spiega Coppe, che nel paese messicano è di casa essendoci andato almeno una ventina di volte - rappresenta una realtà unica nel suo genere. I chipileni sono cittadini messicani, ma sentono molto forte il richiamo delle origini comuni". "In questi anni - ricorda - almeno 500 di loro sono venuti a Segusino e 300 di noi sono andati in Messico. Nel tempo sono nate diverse amicizie e iniziative di collaborazione come la costruzione in loco di una scuola professionale per ottici, per operatori nella trasformazione dei prodotti caseari, per segretarie d'azienda". Ma diversi sono gli eventi programmati per rinsaldare
e approfondire i legami di amicizia esistenti tra le due comunità.

Daniela Borgato
VENETI NEL MONDO

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

SONDAGGIO: VUOI IL VENETO AUTONOMO?

/www.ilcuoreinafrica.org/



  
 
 IL CUORE IN AFRICA
associazione onlus a
Montecchia di Crosara
per lo sviluppo di progetti umanitari  




 
 
 
 

Ultime visite al Blog

garonimoGabryGiovagnolibuh_gattodaniela.ricciardelliAleBoffyisarobymapanetteriamattiellomast696johnantomemoriascomodagiannigiuliariericabertonmatti.pallabuioaccecantescortegagna
 

FACEBOOK

 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 18
 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
BlogItalia.it - La directory italiana dei blog
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963