FRATTAGLIE

..utopiche elucubrazioni di una mente istintiva

 

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FRATTAGLIE

Frattaglie di sogni spezzati,
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« Elucubrazione di alchimi...Elucubrazione sull'inferno »

Elucubrazione sulla povertà

Post n°50 pubblicato il 25 Ottobre 2007 da allievadelgabbiano
 

La signora doveva essere statunitense; longilinea, vestita con dei jeans pieni di tasche ed una giacca a vento rossa, molto tecnica, di quelle d’alta montagna,  il viso, dai lineamenti aggraziati, non aveva tuttavia, come ci si sarebbe aspettati, un’espressione dolce, ma stranamente severa e gli occhi, d’un azzurro cielo, non erano sorridenti. Aveva un che di strano in lei, sembrava una persona che si trovasse nel posto sbagliato, infastidita da tutto; dal rumore, dalla luce accecante, dagli odori, dal terreno malfermo.

La bimba avrà avuto si e no cinque anni…aveva un cappellino, fatto all’uncinetto, arancione con un decoro ed il bordino della tesa bianchi. Tutti, a quelle latitudini, hanno il cappello con la tesa ampia a coprire gli occhi, ad evitare il riverbero accecante. A 4000 metri dal livello del mare, anche in inverno, quando fa freddo, la luce è forte ed il sole cocente…figurarsi poi se quell’altitudine la vivi su di un lago, uno specchio d’acqua grande quasi come tutta l’Umbria, ove l’unico colore che incontri è il blu del cielo che si sposa con quello delle acque profonde. Così, fin da piccino ti ritrovi con le gote arse dal calore, rese  aride dal vento freddo e se qualcuno ti accarezza il viso, pensando di incrociare sotto le proprie mani la classica morbidezza della pelle dei bimbi, quella tenerezza che sa di rose e talco, ritrova invece qualche cosa di molto più simile a cartone ricoperto da uno strato sottile di carta vetrata.

La pelle scura, gli occhi neri e profondi, come quelli di tutta la sua gente, sempre all’ombra ma non per questo meno intelligenti, interessati, curiosi…la bimba stava mangiando del pane, con qualche cosa di simile ad una marmellata sopra, ed il dolce appiccicoso si confondeva con lo sporco che le colava dal nasino.

La signora aprì la borsa firmata, estrasse una matita colorata e la porse alla bimba distendendo il braccio in modo quasi inverosimile: il gesto mi lasciò senza fiato, con un senso di angoscia profonda, e mi rividi, bambina a mia volta, a dare le noccioline alle scimmie dello zoo, allungandole attraverso la recinzione, con una sorta di paura e disgusto, con l’idea che la bestiola, tanto carina all’apparenza, potesse in qualche modo azzannarmi e portarsi via, oltre al frutto gustoso, anche una parte di me. Lo stesso timore, la stessa diffidenza lessi nello sguardo della donna. Ma c’era di più…c’era un senso di superiorità non celato nel suo sguardo, c’era una trasparente soddisfazione che sembrava dire “guardate…guardate il gesto generoso che ho fatto…”.

Mi girai e piansi; negli anni a venire, nella mia mente, non accostai mai la parola povertà all’immagine della bimba, ma sempre a quella della triste signora.

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Commenti al Post:
MacRaiser
MacRaiser il 25/10/07 alle 21:59 via WEB
Bello, Allieva. Non ha bisogno di altri commenti. Ciao :)
 
 
allievadelgabbiano
allievadelgabbiano il 25/10/07 alle 22:21 via WEB
Grazie. Un sorriso a te
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 25/10/07 alle 22:48 via WEB
Come è vero allievadelgabbiano... Quella non è solidarietà, non è beneficienza e non è neanche elemosina... E' squallore... Bellissima pagina di vita!!!
a presto angi
 
 
allievadelgabbiano
allievadelgabbiano il 26/10/07 alle 13:27 via WEB
Ogni persona è un mondo, cara angi...solo che proprio io a volte certi mondi non li capisco. Magari sono un'estraterrestre...Un sorriso
 
magdalene57
magdalene57 il 25/10/07 alle 23:34 via WEB
da bambina portavo sempre cappellini fatti all'uncinetto da mia nonna. assomigliavano molto a quelli della bimba descritta. meno male che non ho mai incontrato una cafona del genere. bel racconto:-))
 
 
allievadelgabbiano
allievadelgabbiano il 26/10/07 alle 13:30 via WEB
Ciao Maggie...cafona...vero. E perchè ora non li metti più quei bei cappellini?? Credo che uno arancione starebbe molto bene con il colore di capelli che hai in mente...Un sorriso.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 26/10/07 alle 13:03 via WEB
Anche stavolta hai descritto magistralmente una situazione di vita che mi lascia riflettere. Complimenti per la tua minuziosa descrizione che ogni volta che ti leggo mi fa vivere realtà forse a me sconosciute.
 
 
allievadelgabbiano
allievadelgabbiano il 26/10/07 alle 13:32 via WEB
Ti ringrazio. Magari passi più volte da qui, ma io non sono in grado di riconoscerti. Se ti fa piacere, lascia un segno che mi permetta di identificarti. Un sorriso
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 26/10/07 alle 13:07 via WEB
Ti informo che l'immagine inserita non è visibile da un pc diverso dal tuo. Un sorriso
 
 
allievadelgabbiano
allievadelgabbiano il 26/10/07 alle 13:28 via WEB
Grazie, spero di essere riuscita a sistemare...
 
herice
herice il 26/10/07 alle 14:28 via WEB
molto bello il tuo racconto, amara spesso la vita.
 
 
allievadelgabbiano
allievadelgabbiano il 26/10/07 alle 20:34 via WEB
Lo è, ma vedi, già il fatto che tanta gente abbia voglia di leggere un racconto come questo e di commentarlo mi fa pensare che non sbaglio a credere ancora nell'umanità. Un sorriso
 
odeius
odeius il 26/10/07 alle 15:57 via WEB
Ho camminato sulle strade degli uomini intrise di fango che rallenta il passo risucchia in basso e ti costringe a lottare ogni attimo un po' di più per non affondare che sporca e si aggrappa alle gambe, rende pesante il respiro e ti marchia agli occhi del mondo con le stimmate della miseria.

Ho camminato su quelle strade, che sono anche le mie strade ed ogni mano tesa che ho incontrato e stretto mi ha suscitato meraviglia perchè dietro le maschere di fango gli occhi continuavano a sperare ed a sorridere.

Povertà e miseria, come segni della società come marchi di infamia e sconfitta
Ma non c'è fallimento in chi conserva al di là della carenza dei beni materiali la propria dignità.

Alex
 
 
allievadelgabbiano
allievadelgabbiano il 26/10/07 alle 20:31 via WEB
Wow. Grazie Alex. Un sorriso
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 26/10/07 alle 19:57 via WEB
Le persone che ti vogliono bene sono come le stelle... molte volte non le puoi vedere, ma sai che ci sono!!
 
allievadelgabbiano
allievadelgabbiano il 26/10/07 alle 20:29 via WEB
Io penso che una persona che ti vuole bene, non scrive in un blog come anonimo, ti scrive una mail e te lo dice, e se ha avuto con te una discussione, ti spiega le sue ragioni, se pensa di averne. Le persone che ti vogliono bene non si nascondono e non si travestono, chiedono scusa quando sbagliano, senza persistere nella loro testardaggine, non insultano, e non lasciano in ansia per la loro salute chi si è sempre preoccupato per loro. Le persone che ti vogliono bene gioiscono per le tue gioie e soffrono per i tuoi dolori, non cercano di distruggere le tue gioie e di crearti dolore perchè sono concentrati solo su sè stessi. Il bene dovrebbe essere costruttivo e non distruttivo. Altrimenti bisogna stare attenti ad usare questi termini...le parole "ti voglio bene", per me, non possono essere mai dette o ascoltate con superficialità e, soprattutto, devono essere vissute e compravate dai fatti. Ma le mie sono solo elucubrazioni di una mente istintiva...non preoccupatevi!
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 27/10/07 alle 08:08 via WEB
concordo... e mis cuso se entro in un discorso che potrebbe essere privato. Ma concordo e sottoscrivo. Troppe volte si usano termini che dovrebbero far riflettere "amico", "ti voglio bene", "ti amo"... cazzate..se sono buttate nel vuoto con ipocrisia e falsità. Scusami, elucubrazioni di sabato mattina in un grigiore assoluto. ;-)) Buon week end Daniela
 
   
allievadelgabbiano
allievadelgabbiano il 27/10/07 alle 10:35 via WEB
Figurati...qui di privato non c'è proprio nulla, è questo il punto. Siamo in un blog e tutti, anche gli anonimi, possono scrivere quello che vogliono, purchè con educazione e nel rispetto degli altri. Il grigiore spero sia solo fuori, e non dentro di te. In caso contrario ti mando un sorriso. Torna quando vuoi.
 
vi_di
vi_di il 26/10/07 alle 21:20 via WEB
La carità pelosa. Non c'è niente di più triste. O forse qualcosa sì: l'anonimato di chi dice di volerti bene...un bacio, cara, e buon week end.
 
 
allievadelgabbiano
allievadelgabbiano il 27/10/07 alle 10:39 via WEB
Cavolo...la carità pelosa...è un termine che ho usato tantissimo, ma che non sento spesso. Io credo di averlo impiegato anche a sproposito perchè, essendo testarda come un mulo ed orgogliosa come una sarda (non si offendano i sardi...), in passato ho scambiato gesti di gentilezza un po' "ostica" per carità pelosa. Ma in questo caso cade a fagiuolo. Un sorrisone e buona domenica anche a te.
 
blop
blop il 26/10/07 alle 21:37 via WEB
...le persone che ti vogliono bene sono come le stelle...le vedi sempre anche quando non ci sono...
 
 
allievadelgabbiano
allievadelgabbiano il 27/10/07 alle 10:40 via WEB
Infatti io ti vedo sempre, anche quando non ci sei...
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 27/10/07 alle 01:04 via WEB
non c'è niente da aggiungere. solo l'ingiustizia del mondo che dà un valore a cosa bvalore non è.
 
 
allievadelgabbiano
allievadelgabbiano il 27/10/07 alle 10:41 via WEB
Ma io sono convinta che tutti noi un pochino questo mondo lo possiamo cambiare...altrimenti che utopiche elucubrazioni sarebbero le mie? Un sorriso
 
albertociarla
albertociarla il 28/10/07 alle 07:29 via WEB
Vatte a fidà, "Pe' giudicà l'artri Nun basta esse diversi Bisogna esse mejo E piu' diventi mejo E meno te viè de giudicà" ALBERTOCIARLA
 
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