Parole in libertà

Casa, dolce casa

Eccomi qui, a distanza di sei mesi dal mio ritorno alla "singletudine"...Ritorno vissuto con un pò di tristezza per la storia conclusa e paura, una grande paura della solitudine. Ok, io sono un pò a parte, in realtà non sono affatto sola, ma vivo un amore "part time", x cui facciamo conto che sono single. Incredibile ma vero, il fatto di ospitare mio fratello (che adoro) x qualche tempo mi ha fatto aprire gli occhi sulla mia fortunata condizione di single. E sottolineo fortunata. Senza rendermene conto, avevo sviluppato tante piccole abitudini tipiche dei "single"alle quali mi ero molto affezionata!
1) Rientrare a casa la sera e potersi piazzare subito sul divano a guardare "Grease" x l'ennesima volta, senza dover litigare su chi deve andare "in castigo" in camera da letto a guardare la tv il cui schermo misura 2 pollici x 2.... (Ps. Penso di dover ringraziare la seconda tv se ho resistito tutti questi anni in coppia.... Sai che palle, con tutte ste partite di calcio! E dire che volevo pure regalargli l'abbonamento a Sky!!)
2) Aprire il frigorifero e vedere con enorme soddisfazione tutti gli alimenti disposti con ordine sui vari ripiani - sono maniaca, lo so - (e solo cose che piacciono a me, quindi gran schifezze pronte in 5 minuti, freezer zeppo di gelati e zuppe surgelate! A proposito, ma e' proprio vero che i single non se li fila nessuno! Quanta roba ho dovuto buttare in questi mesi! Ma le confezioni monodose no, eh?)
3) Andare finalmente al super sotto casa una volta la settimana ed uscirmene con una busta sola di spesa, anziche' sciropparmi tutti i sabati pomeriggio un bel 3 ore all'ipermercato alla ricerca disperata dell'ultima offerta 3x2! Che alla fine, quando arrivi al reparto ortofrutta, all'idea di imbustare e prezzare frutta e verdura e poi metterti in fila alla cassa, ti viene solo voglia di piantare lì il carrello stracolmo e scappartene via, gambe in spalla!
3) Essere tranquillamente spaparanzata sul divano in pigiamino alle dieci di sera, ricevere una telefonata improvvisa e prepararsi ad uscire per una serata tra amici, senza nessuno che ti guardi come se fossi un alieno perchè esci a quell'ora!
4) Rientrare a casa la sera dopo una giornataccia di lavoro e trovare tutte le tue cose lì, esattamente come le avevi lasciate, niente fuori posto (se hai avuto tempo di riordinare), niente borse, chiavi buttate sul tavolo, tutto pulito, ordinato come piace a te.
5) Le pulizie. Prima, quando vivevi in "comunità", l'idea di metterti a pulire la casa nel tuo giorno di riposo ti faceva venire voglia di andare dal dentista e senza anestesia, piuttosto che passare mezza giornata tra lavatrici, aspirapolvere, Cif con candeggina e Swiffer. Senza contare l'Everest di panni da stirare, che quando iniziavi non riuscivi più a smettere, tanto che alla fine non ti si piegavano più le gambe a forza di stare in piedi (non so perche', ma io non riesco a piantare lì la roba da stirare.. Ecco, e' l'unica cosa in cui non sono affatto inconcludente)
Adesso, zac zac, stiro quasi solo le camicie per la divisa (l'Everest e' diventata una collinetta, il che mi fa sentire meno in colpa se non stiro tutto e subito) e confesso che a volte "pesco" le t shirt direttamente dallo stendino dove sono messe ad asciugare!

Insomma, vivere con mio fratello (cui faccio un pò da balia, però devo dire che cucina magnificamente e quasi ogni settimana riesco a coinvolgerlo nelle pulizie, benedetta la sua ragazza che lo ha iniziato alle delizie della convivenza!) mi ha un pò stravolto le abitudini di cui sopra, che avevo quasi inavvertitamente preso. E' un sollievo sapere che la convivenza sarà temporanea, quindi accetto lo stravolgimento di buon grado, ma mi chiedo: riuscirò ad adattarmi nuovamente alle diverse abitudini di un'altra persona? Se da un lato vorrei con tutto il cuore che il mio amore part time diventasse a tempo pieno, sarei in grado poi di sopportarlo, in termini pratici? E' vero che con il tempo si diventa più intransigenti verso gli altri, meno elastici nell'adattarsi alle esigenze altrui... Vuoi vedere che finisco davvero all'ospizio fidanzata col vicino di cameretta, che insiste nel voler condividere la mia vita ed io gli dico di no,ad ognuno i propri spazi?

Insomma, un giorno vedo il bicchiere mezzo pieno (piccole, piacevoli manie da single), il giorno seguente mezzo vuoto (tristezza acuta da stato di single), a seconda dello stato d'animo. Perche' la natura umana e' sempre alla ricerca dell'altra metà (checchè se ne dica), però l'ideale sarebbe che quest'altra metà se ne andasse ogni tanto per i fatti suoi per godere reciprocamente delle nostre piccole, egoistiche abitudini.