Parole in libertà

Letterina a Babbo Natale

"Caro Babbo Natale,
Lo so che hai tanto da fare in questo periodo e  hai parecchi motivi per essere più scazzato del solito: i tuoi aiutanti si dilettano con trapani e avvitatori B&D anzichè incartare i regali, i colleghi ti guardano come se fossi un demente  quando annunci che  consegnerai un sacco di abbonamenti a 11 Eur0,  ti fanno una colpa personale se ultimamente  si vendono meno presepi e tu sembri incarnare lo spirito maligno del consumismo, anziche' quello natalizio... Come se l'assalto in massa a negozi, mercatini e centri commerciali, la lotta all'ultima Play Station 2 con giochino Buzz incorporato dipendessero da te ... Ho visto gare di mosca-cieca all'Auchan con in palio l'ultimo modello di video-tele-dvd-masterizza-fonino anzichè il classico fazzoletto.... Ma sai come va il mondo oggigiorno... E' molto più comodo incolpare qualcun altro delle nostre  mancanze: se ogni anno il Natale si trasforma in un vortice di stress, tensioni, cacce all'ultimo regalo comprato senza neanche più ricordarci chi ne sarà il beneficiario.

Sai, avevo cominciato questa lettera con una richiesta in mente, giustificata da una serie di buoni propositi (lo so, di solito si elencano le cose buone fatte durante l'anno, ma  mi sa che e' meglio tralasciare...), dicevo, una serie di buoni propositi, tipo quelli che ci si promette di attuare per l'anno nuovo. Sarò più buona, dirò meno bugie, smetterò di fumare, farò un figlio entro i 35 anni, troverò l'occupazione dei miei sogni. Ora, per l'attuazione degli ultimi due propositi non vedo grosse difficoltà (ormai nelle agenzie interinali si offre di tutto, vuoi che non riesca a trovare un fecondatore sano di ovuli e l'opportunità della mia vita professionale? Magari in un colpo solo, compilando un unico questionario). E' con le sigarette che la vedo duretta, per non parlare della promessa di essere più buona: ma come si fa? Non sono mica così ottimista come Tonino Guerra, non so porgere l'altra guancia, non riesco a stare zitta davanti alle ingiustizie che non mi riguardano, figuriamoci a quelle nei miei confronti. Divento una iena. In quanto a dire meno bugie.... Beh, non e' che ne racconto poi tante. Diciamo che  OMETTO di dire, dove non specificatamente richiesto. Perchè non mi piace la brutale verità, preferisco una bella bugia leggera leggera,  impalpabile come un velo Scottex, per addolcire ed abbellire la vita.

Quindi, caro Babbo Natale, 3 su 5 non mi pare male, no?
Posso  procedere con la mia richiesta?
Ti prego, quest'anno basta con le candele brillantinate, i pigiami di flanella, le sciarpe multicolor, i canovacci con motivi natalizi, i guanti in pile, le borse etniche.... Vorrei una cosa, una solamente: vorrei bastare a me stessa. Mica sempre, va bene anche  a corrente alternata. Vorrei solo non intristirmi più in prossimità delle feste natalizie, vorrei stoppare le immagini nella mia mente di famigliole felici davanti al camino e all'albero a scambiarsi doni fatti con amore, mentre io mi sento la piccola fiammiferaia, vorrei smettere di credere che ogni festività va vissuta in coppia e che nulla ha senso senza la persona amata a fianco.... Vorrei smetterla di ubriacarmi a Capodanno per dimenticare che ho un anno in più sul groppone e un anno davanti ancora tutto da disegnare.... Insomma, vorrei che tu mi portassi l'altra metà di me stessa! Quella con cui andare al cinema, al ristorante senza attirare gli altrui sguardi pietosi,  quella che mi fa apprezzare i vantaggi della singletudine.

Se mi accontenterai, ti prometto solennemente fin d'ora che non farò capricci a San Valentino. Non sarò triste, non guarderò con occhio minaccioso le coppiette innamorate che si abbracciano in mezzo alla strada. Anzi, ti prometto che continuerò la mia ricerca dell'anima gemella più determinata che mai.

Però a Natale fammi tirare fiato, per favore.  Fai un giretto in Val di Non prima di atterrare a Venezia e portami stà benedetta metà della mela. Grazie."