Creato da PezziDiVetro_ilFilm il 16/02/2007
il mio film, forse, un giorno, presto...

Contatta l'autore

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

- MARIDG'S SPACE
- Ricominciom(?)dè chè
- silenzio_urlato
- Fotoraccontare
- Contro corrente
- Satine Rouge
- Kill_Me_Again
- Io non so
- LA MIA VITA MUSICALE
- TRA NUVOLE E MARE
- e n r i c o
- Mi fermo qui
- Bridget Jones diary
- OPENING MY MIND
- Due Destini
- Can't Stop My Mind
- (RiGiTaN's)
- A VOI.
- Il Mondo di Virginia
- SALA OPERATORIA
- Starlight
- Fra Le Mie Righe
- over the rainbow
- MEG
- Villaggio Turistico
- In Esistente
- Come una gatta
- Irony is life
- L'arte del sesso...
- OGGI IN CUCINA
- metamorfosi
- About Thiashyn...
- INSENSITUDINI
- Sfinge
- M.M.
- RE DEL CONSUMISMO
- Vita di un IO
- voci dal sottosuolo
- AMO IL CONFRONTO
- The Sexy Bride
- .My.Name.Is.Violet.
- Il velo tra i mondi
- Le.Pagine.di.Audrey.
- Mr. Wolf
- pane e tulipani
- In Your Room
- MA VIDA TU NA POCU
- Alla pari all estero
- Claudia
- Semplicemente Io
- Diario estimo
- Il nido di Corva©
- ilpeloedilvizio
- pensieri
- EL VIAJE DE COPERPOT
- DISTRATTAMENTE IO...
- Kristal_blog...
- Editio princeps
- Rosa pequeña
- Writer
- viola_intenso
- massimocoppa
- mondo cinema
- Bel film?
- Nessun Filtro
- Crysalis-blog
- 24Fotogrammi
- un giorno chissà...
- Pezzi daria
- ReikiDOpenSource
- Erika Style
- Cinema &amp; Co.
- Storia di un pazzo
- viaggio cosmico
- Solamente Alessia
- Per te
- follevolezza
- Un mondo di parole
- Complexité
- DIRITTI E LIBERTA
- pulce nel cuore
- Stato.di.Necessit&agrave;
- RISATE A FUMETTI
- Piccoli Pensieri
- Pure Poison
- Dolcemente Amara
- SeSsO e AmOrE
- Desperate Gay Guy
- La fui Tina
- la finestra rotta
- Magnolia
- Tabacco&amp;Miele
 
Citazioni nei Blog Amici: 28
 

Ultime visite al Blog

lamicchestrong_passionpsicologiaforensebal_zaclo_snorkiWIDE_REDglostefanacciannalisa196falco58dglAygurV_I_N_C_E_N_Tcassetta2LoStatistaVirginia_ClemmThiashyn
 

Ultimi commenti

Le verità Nascoste
Inviato da: puzzle bubble
il 08/05/2012 alle 16:53
 
Thanks a lot for the informative and interesting...
Inviato da: jocuri de gatit
il 07/09/2011 alle 19:24
 
uh! siamo ansiosi di ascoltarti!
Inviato da: DolceA0
il 20/06/2009 alle 12:58
 
ciao, Stiamo organizzando tra i blogger un eco progetto, un...
Inviato da: rigitans
il 20/03/2009 alle 16:29
 
toc toc.... c'è nessuno?
Inviato da: mela_72
il 15/10/2008 alle 09:59
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

 

BLOG IN PAUSA

Post n°102 pubblicato il 29 Settembre 2007 da PezziDiVetro_ilFilm
 

AUTORE

SCENEGGIATURA

BLOG

IN FASE DI RISANAMENTO!

VA TUTTO BENE.

posterò pezzi del viaggio, ma sono in fase di elaborazione.

Grazie a tutti

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Polemico... benvenuto!

Post n°101 pubblicato il 27 Settembre 2007 da PezziDiVetro_ilFilm
 

Un anonimo mi scrive:
Sono polemico: Il mondo ama gli "eroi". Frodo, Neo: eroi inesistenti nel tempo impersonale della modernità liquida. Ma tu, pensi davvero di essere all'altezza dei paragoni con cui ti misuri? pensi che sondare dentro di sé equivalga a liberare una qualsiasi Sion o a sradicare l'origine del male in una qualunque terra di mezzo? non è che questo tuo percorso è un'altra fra le tante punte di un iceberg che non nomini: l'individualismo del nostro tempo.
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da PezziDiVetro_ilFilm il 27/09/07 @ 10:10 via WEB
Ciao polemico. Sia Neo che Frodo,secondo me, non sono eroi, nel senso classico della parola. Racchiudono in sé proprio un concetto che va oltre l'individualismo. Ed è una cosa che non avevo compreso prima di questo viaggio. Il paragone é solo funzionale a far passare una sensazione interiore attraverso uno strumento che esige rapidità, come lo è un blog. Gi eroi sono inesistenti e non perché la modernità sia liquida, ma solo perché ognuno è eroe, se vede con gli occhi giusti, se si allinea con se stesso: un eroe anche nella scelta più umile. Sondare dentro di sé equivale a liberare la qualsiasi "Sion" metaforica della propria anima, a comprendere e quindi "sradicare" l'origine del male che assedia la qualunque "terra di mezzo" che ci portiamo dentro. Attraverso il lavoro su di sé ci si relaziona anche con l'individualismo del nostro tempo, relazionandosi con il sé individuale e relazionandolo con un tutto che è collettivizzazione di infiniti sé. Un individualismo che va rivisto certo, ma non attraverso nostalgie, o proposte roboanti che cadono dall'alto. Ci si può soltanto affidare ad un cambiamento interiore. Alle volte camminando, alle volte aderendo ad un movimento altro, ma in un dialogo costante con se stessi e con il resto del mondo... Polemico, mi piacerebbe approfondire, sei il benenuto!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Lodi - Brescia!

Post n°100 pubblicato il 24 Settembre 2007 da PezziDiVetro_ilFilm
 

22/09/07

Ieri (21) e oggi (22) sono stati due giorni molto intensi. L'analisi del testo, discussa e ampliata con Fabio, tra i due quello incaricato di scrivere, lo scavare approfondito dentro di me, sotto la guida di Marisa, che ha generato un sogno meraviglioso e ristoratore, la scoperta del significato di un titolo, Il Raggio Verde,  che da molti anni mi accompagnava senza un apparente perché. Per il momento credo che valga la pena condividere con voi il sogno. Il resto devo ancora metabolizzarlo e so che l'esperienza di gruppo di oggi pomeriggio mi aiuterà a farlo.

Il sogno.

Sono in auto con tre persone. Sono i tecnici di uno spettacolo teatrale al quale partecipo come attore. Nel portabagagli abbiamo alcuni oggetti che dobbiamo consegnare per la messa in scena ma non sappiamo dove, non siamo della zona. Ad un certo punto incomincio a dare delle indicazioni. Qualche svolta e conduco i miei compagni direttamente dentro un cortile sul quale affaccia un acensore, o meglio un montacarichi. Increduli gli altri si rendono conto che si tratta del retro del teatro. Scaricano gli oggetti che vengono messi sul montacarichi. Io entro e vado a provare per lo spettacolo. Il regista mi accoglie con paricolare affetto. Con naturalezza e senza stupore mi rendo conto che sono sempre io, anche se qualche anno più anziano. Il teatro è organizzato in modo anomalo, con spazi scenici sparsi tra il pubblico che siede anche sul palco. La scenografia è essenziale. Tutto è un gioco di luci circoscritte attraverso le quali osservo i movimenti di una ballerina vestita di bianco. Poi entra in scena l'attore: sono io e mi sto osservando attraverso il me stesso regista. Stiamo rappresentando una piece tratta dai "Frammenti di un Discorso Amoroso" di Barthes. Le prove diventano spettacolo davanti al pubblico in sala, senza soluzione di continuità. Petali rossi completano ora la scenografia, sparsi ovunque. Torno ad essere il me attore, lo spettacolo finisce in una vera e propria ovazione. Il me stesso regista mi si avvicina e fiero e compiaciuto si congratula dicendomi che ce l'abbiamo fatta.

Mi sono svegliato felice, anche se stanco, come se avessi calcato le scene tutta la notte. Ora vediamo che cosa porterà l'incontro di oggi pomeriggio.

E' appena terminato l'incontro... Vorrei parlarne ma non è ancora il momento. Toppo si agita dentro, ancora. Ma posso anticipare che è stato meraviglioso, terribile ma meraviglioso!

Brescia 23/09/07

Ieri è stata l'ultima notte, per ora a Corte PAlasio. Abbiamo chiacchierato ancora. Valutazioni dell'esperienza fatta nel pomeriggio, un po' di lavoro sul testo, con Fabio, dopo di che a nanna, perché stamattina (23) saremmo partiti alla volta di un luogo dedicato alla Rosa Mistica. Una cosa importante prima di proseguire il racconto; sabato, nel pomeriggio prima dell'incontro ricevo un'altro dono, oltre a tutti quelli già ricevuti: Paola, una ragazza molto vicina ad Anna ed ai miei amici mi dona una specie di croce/angelo, che pur non essendo nel mio stile - ma qual era poi il mio stile?! - indosso immediatamente. Stamattina dopo i preparativi Marisa mi dona una pietra in un sacchetto: è una pietra praticmente nera. La metto con tutto il sacchetto accanto alla croce/angelo ricevuta da Paola e ad un altro dono arrivatomi via posta prima della partenza da Torino... e il tutto appeso al collo. Con l'essenza legata al Raggio Verde, ricevuta da Anna e che porto nella borsa che indosso sul petto, mi sento come Frodo, che riparte dopo aver fatto tappa dagli Elfi.

Ma torniamo alla cronologia. Dopo il dono partiamo verso Fontanelle, l'equipaggio è composto da MAriasa e Fabio, Anna, Paola e ovviamente il sottoscritto; oltre che un buon numero di altre presenze che si palesano attraverso il nostro discorrere. Lì, dopo la visita ci commuoviamo nel lasciarci, ma lasciarci liberi di andare è senza dubbio il modo più giusto per amarsi e epr restare davvero insieme... e così parto nonostante l'alletante invito a fermarmi qualche altro giorno; parto non senza voltarmi più volte. Ma devo andare... non avrò un nello da gettare nel monte Fato ma il cammino fisico mi chiama. In una letter ho sintetizzato la mia permanenza con i miei amici lodigiani attraverso un parallelismo che ora non è esaustivo ma che ha rappresentato bene uno stato d'animo ricorrente. Mi sentivo come Neo del primo Matrix, in visita all'oracolo, solo che anziché tramite il biscotto, la quiete passava da una tazza di caffè al gingsen. Si tratta ovvio della punta dell'iceberg.

Parto quidni,e  in 4 ore senza pause copro i 25 km che mi separano da Brescia. Lungo il percorso automobilisti esortanti, sole caldo dentro e fuori e la certezza di avere un altro importantissimo "luogo" alle spalle al quale fare ritorno...

Stay Tuned,

Demetrio

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Ritrovarsi (parte seconda)

Post n°99 pubblicato il 21 Settembre 2007 da PezziDiVetro_ilFilm
 

20/09/07

Tra ieri (19) ed oggi (20) ho letto il testo e scritto le mie prime 11 pagine di analisi. E' molto forte e bello e mi auguro che presto, anche se il lavoro da fare è parecchio, veda le stampe. Sono nuovamente al Centro oggi e sto per affrontare la scrittura di alcune lettere propedeutiche all'incontro di Sabato. Non sarà per nulla facile scriverle né tanto meno partecipare alle attività di Sabato ma ho la certezza che sarà molto utile e che uscirò di certo diverso, un passo più avanti verso me stesso. Sarà mia premura prelarvene, non appena metabolizzato il tutto. Di certo questi giorni che il walkabout mi regala in modo inatteso, con i loro incontri, fuori e dentro di me, danno una nuova prospettiva al mio prossimo camminare. Segnalo per gli amanti dell'architettura e non solo la chiesa romanica di Abbadia Cerreto a 3 km da Corte Palasio, visitata ieri durante una passeggiata di allenamento. Mi viene in mente una frase dell' Invenzione, di Mario Venuti, a commento di questa fase: "quanta sapienza c'è dietro ogni bellezza"... e il pensiero vola verso gli amori, gli amici, i sogni...

Stay Tuned,

Demetrio Loysi

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Ritrovarsi...

Post n°98 pubblicato il 20 Settembre 2007 da PezziDiVetro_ilFilm
 

Corte Palasio/Lodi, 17-18/09/07



Ritrovare qualcuno, nello specifico i miei amici qui a Corte, 15 anni dopo averli conosciuti e quasi 12 dall'ultima volta che ci siamo visti e sentirti come se fosse passato appena un giorno è qualcosa di rincuorante, che riempie, appunto, il cuore di una bellissima energia, talmente tanta che non puoi fare altro che desiderare che fluisca verso fuori. A dire la verità, ieri (17) i miei due amici non erano a casa. Romo ritornati solo a sera da una serie di impegni a Piacenza. Ma non sono stato abbandonato, anzi. Dopo il primo spaesamento - non li ho infatti avvisati del mio arrivo fino a che non ho raggiunto la piazza principale di Corte Palasio - mi hanno affidato alle cure di Anna, una collaboratrice del loro Centro. La giornata è passata in una piacevole attesa. Scoprire l'evoluzione del loro percorso, senza averli fisicamente lì, mi ha permesso di sintonizzarmi nuovamente sui motivi per i quali ci siamo trovati anni fa.



Anna poi è stata piena di attenzioni, sebbene nello stupore dovuto alla mia abitudine di mangiare solo una volta al giorno, e mi ha permesso di anticipare la sensazione di famiglia che da lì a poco, al loro arrivo, mi avrebbe abbracciato. Nonostante la stanchezza abbiamo parlato a lungo, anche in silenzio a volte, esattamente come un tempo. Poi ho fatto una scoperta: avevo deciso di fare il walkabout già ai tempi. Ricordavano che ne parlavo con convinzione già allora... pensare quanto tempo alcune decisioni possano vivere sopite per poi concretizzarsi con determinazione, ha dell'incredibile, no?



La notte è passata serena, il sonno ristoratore, in un vero letto, si è interrotto alle 7.00 stamattina (18) per accompagnarli al loro Centro.. Altre chiacchiere, altri racconti, analisi delle dinamiche e della relazione col trauma e con il superamento di esso, l'ipotesi che sia possibile un concetto in grado di essere alternativo a quello classico di famiglia, i film di Herzog, la ricerca della consapevolezza di sé, le "coincidenze" e gli specchi infiniti che ci circondano, la costruzione di un metodo che aiuti la realizzazione dei percorsi e infinite altre cose sulle quali ritornerò presto, per fare maggiormente mie, riempiendo i prossimi momenti el cammino, una volta ripreso... oggi mi dedico ancora a loro e sono felice...



I miei amici mi hanno chiesto di fermarmi fino a Sabato, giorno in cui si terrà un incontro di carattere "terapeutico" (metto le virgolette perché non sono sicuro si definisca così) legato alla loro attività. Parteciparvi, osservarlo; confesso che sono molto tentato. La nottata porterà consiglio. Di certo se dovessi decidere di restare ho intenzione di sdebitarmi mettendo a loro disposizione ciò che conosco analizzando un loro scritto e impostando un primo lavoro di revisione, o come si dice nel mondo dell'editoria, di "editing". Non che io sia un editor professionale ma la loro valutazione considera potenzialmente utile il mio intervento, quindi, tanto basta.



19/09/07

Decido di restare. Affascinato dai nostri discorsi, dalla bella energia che sento scorrere e dalla lucidità delle analisi che, col sorriso sulle labbra, riusciamo ad affrontare in relazione ai più disparati argomenti. Questa prima tappa si apre a me come ricca di progetti, di desideri positivi, di aromi sconosciuti e riflessi che illuminano di tinte nuove il mio essere.



Mariasa e Fabio rappresentano per me, da sempre, un mistero fascinoso, rigenerante e intrigante. Fabio ieri sera mi raccontava di quando era piccolo, a fine anni 50 e un amico del nonno giunse a piedi a casa sua per fare tappa lungo un proprio viaggio... un tempo non lontano in cui esperienze come la mia erano concepibili e comuni. Poi trova una definizione per quello che sto realizzando in questo momento, mi definisce "documentarista dell'anima (altrui)" e mi piace, mi ci riconosco.

Sono entrambi psicoterapeuti e il loro lavoro al centro mescola sapientemente la sfera mentale della cura, con quella del corpo, inteso come luogo di equilibrio delle energie vitali di un individuo e tramite del legame con quelle della collettività.

Ascolto con attenzione alcuni "casi clinici anonimi" che mi portano ad esempio del loro modo di operare e ci rendiamo facilmente conto che le dinamiche che sono alla base di traumi con radici familiari agiscono secondo traiettorie che si ripetono anche nei contesti di contrasto sociale e di disequilibrio internazionale. Certo si tratta di un'analisi rapida sul riproporsi delle dinamiche che non vuole ovviamente liquidare con il parallelismo la necessaria contestualizzazione storica, sociale e geografica che rende peculiare ogni problematica e ogni area, così come nel loro ambito, ogni persona. Insomma, un master non pianificato sulle nocività, a differenti livelli.



Racconto loro del lavoro che sta realizzando la nostra amica Lionel W. di cui avrete visto i commenti in queste pagine e Marisa resta colpita e affascinata da alcune "credenze" di una delle popolazione di cui tratta il testo di Lionel. Mi chiede di saperne di più ed io prometto di parlarne con Lionel, di farmi mandare una bibliografia essenziale o addirittura di chiederle in visione l'estratto del testo relativo a quella popolazione.



Tra i vari discorsi affrontati con Fabio, parliamo del co-housing, un modello abitativo che si sta diffondendo soprattutto nel nord Europa che, pur nella preservazione degli spazi necessari allo sviluppo della privacy individuale, vede l'organizzarsi di diversi gruppi familiari in abitazione composte in modo da avere numerosi spazi comuni, generando così, da un lato un'ottimizzazione delle spese e dell'impatto ambientale di ciascun gruppo e dall'altro una costruzione di relazione sociale che, attraverso la condivisione appunto, getta le basi per lo scambio umano, per il mutuo appoggio in caso di necessità, per l'assistenza, la condivisione umana nel senso più ampio. Una proposta, non certo l'unica possibile, per la costruzione o la riscoperta di relazioni orizzontali e non verticalizzate a cui ormai da troppo tempo siamo abituati e che rendono statica e schiacciante la nostra contemporaneità.



Stay Tuned,

Demetrio Loysi

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963