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Post n°1650 pubblicato il 05 Maggio 2013 da giacomoalpini
 

 

Berlusconi insiste con l' abolizione dell' IMU e con la restituzione dei soldi pagati dagli italiani nel 2012. Apparte il fatto, comunque rilevante, che i politici ci guadagnerebbero più di noi semplici cittadini, verrebbe a mancare un introito per i comuni, si renderebbe necessario aumentare l' IVA dal 21% al 22% - e l' aumento dell' IVA ricade tutto su noi cittadini, ogni singola mattina che andiamo a comprare il pane e il latte, finché possiamo permetterceli -, e ci sarebbero ulteriori problemi con l' Europa, come se già i nostri disonorevoli politici non ne avessero creati già abbastanza.


Una soluzione ci sarebbe: togliere per legge lo stipendio ai parlamentari ed al governo e ridurre le spese delle corti di queste mille persone. Peccato che questo punto, il quale faceva parte del programma di Letta junior, sia già stato votato e bocciato dal Parlamento senza che la notizia sia trapelata (alla faccia della giornata della libertà di stampa).

Mi sorge un dubbio: mica ci staranno prendendo per il culo?

 
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Post n°1649 pubblicato il 25 Aprile 2013 da giacomoalpini
 

Permolti italiani della mia generazione non c' è un futuro. Niente dipiù e niente di meno.

Neglianni 60 – 70 del XX secolo politici senza scrupoli, deditiesclusivamente al loro guadagno, promisero per noi ai nostri genitoriun futuro bello, ricco di aspettative, affascinante. I nostrigenitori credettero loro – e cosa avrebbero potuto fare? Cosasperare di meglio che un buon futuro per i propri figli? - edinvestirono tutta la loro vita per noi figli; lavorarono pergarantirci lo studio, la laurea, i dottorati e le specializzazioni(perché, nonostante fosse previsto dalla Costituzione, lo studio nonè mai stato per tutti) e quant' altro di meglio. Sacrificarono laloro vita per noi.


Adoggi le promesse di quei politici si sono rivelate solo edesclusivamente bugie.

Inostri genitori hanno sprecato le loro vite, hanno buttato via annidi lavoro, rinunciato al loro legittimo riposo per colpa di altri, espesso oggi non hanno neanche una pensione degna di questo nome, néuna minima copertura sanitaria. In compenso la nostra generazione nonvedrà mai realizzarsi i sogni nei quali ha creduto, ciò per cui halottato: non ne ha diritto. Oltre il danno, la beffa.

Eppureognuno di noi si è fatto carico dei doveri necessari perconquistarsi i propri diritti – non c' è diritto senza uncorrispettivo dovere alla base, un dovere in primis verso noi stessisul quale costruire e mantenere giorno dopo giorno il relativodiritto: è la Democrazia.


Doveri… un attimo.

Seio non ho diritti, se io ho faticato una vita per conquistarmi i mieidiritti fondamentali, e da un giorno all' altro non mi vengono piùriconosciuti, allora io non sono più vincolato neanche a quei doverisui quali costruire i relativi diritti che stanno alla base dellavita democratica. Di certo non ho alcun dovere di rispetto versocoloro i quali hanno sfruttato i miei genitori e stanno prendendo ingiro me. E non solo me.

Versoquei farabutti non ho doveri … una prospettiva molto affascinante!

Comedirebbero nel Sud Italia: e mo' so' cazzi vostri (la scelta del mododi dire è voluta)! Son cazzi di chi mi nega l' esistenza!

 
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Post n°1648 pubblicato il 16 Aprile 2013 da giacomoalpini
 

 

Gesù Grillo ha fondato un Movimento; ha scelto i suoi apostoli; ha predicato nel deserto e sul monte oltre che sul Colle; ha curato dalla cecità una turba di storpi e salvato tante sorde pecore smarrite.

Camminare sull' acqua l' aveva già fatto qualcun altro, era un trucco vecchio, quindi egli ha attraversato a nuoto lo Stretto di Messina senza dividere le acque – del resto lui è la pura ribellione al vecchio, al già noto – ed ha ipnotizzato e portato a galla tanti pesci così da sfamare tutti i fedeli e gli increduli che lo aspettavano sulla riva Trinacria.

Sicuramente il nuovo guru ha risuscitato qualcuno dalla morte, ma egli è talmente modesto da non dirlo.

Oramai non gli resta che celebrare l' ultima cena con i soldi dei rimborsi elettorali, in un ristorante a 5 stelle, pagata (chissà chi lo tradirà) per poi essere crocifisso sul Colle del Quirinale tra i due ladroni Bersani e Berlusconi.

Riuscirà egli nell' ultimo miracolo? Saprà il guru convertirli prima del tramonto di quell' ultimo giorno, oppure i due ladroni, B&B, corromperanno le guardie svizzere – pardon, romane – e si faranno liberare per poi giocarsi a dadi la capigliatura del povero morto?

 
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Post n°1647 pubblicato il 13 Aprile 2013 da giacomoalpini
 

 

In certi giornali ed in molte televisioni a diffusione nazionale, si sentono ancora - e siamo nel 2013 - giornalisti ed opinionisti sperare, augurarsi, imprecare contro la possibilità di avere, dopo Giorgio Napolitano, un altro Presidente della Repubblica comunista (magari coi baffi scrive oggi Feltri: e che è? Il piccolo padre?).

Ora, io suppongo che giornalisti ed opinionisti siano persone di elevata cultura, indipendentemente dalle idee politiche, persone capaci di capire ed interpretare i fatti e ben consce che è impossibile riportare una notizia senza 'viziarla' con l' obbiettività: sono anch' essi persone in carne ed ossa, e di qualsiasi fatto rileveranno e riporteranno inevitabilmente solo quanto li colpirà. E' inevitabile.

A mio parere, tutte queste persone hanno l' obbligo di ricordare un fatto storico semplice quanto ovvio: in Italia il comunismo non esiste più. (E per il bene di tutti noi italiani, penso io, ma è una mia opinione). Credo inoltre che essi debbano ricordare perfettamente quali furono le posizioni assunte dal Partito Comunista Italiano nei confronti del PCUS a partire dalla Primavera di Praga, quando segretario del PCI era ancora Togliatti (di Togliatti e dei suoi modi intransigenti tutti si ricordano, però: strano?), e di come i rapporti fra il PCUS ed il PC italiano si deteriorarono fino a rompersi del tutto nel 1991, quando il PCI si sciolse definitivamente sotto la direzione di Achille Occhetto.

Conoscere alla perfezione questa parte rilevante della Storia d' Italia è un obbligo per coloro i quali scelgono di dedicare la vita all' informazione e discutere sugli eventi importanti che accadono, su quegli eventi che sono la Storia, che fanno la Storia. La nostra storia, la storia di tutti. Noi cittadini ci rivolgiamo a loro, li ascoltiamo, in quanto essi hanno – o meglio: dovrebbero avere – una conoscenza dei fatti più ampia ed una capacità critica molto migliore delle nostre. Non tutti noi cittadini abbiamo la possibilità di studiare, e pochissimi tra noi sono coloro i quali possono acquisire le conoscenze necessarie per ricoprire tali ruoli.

Inoltre: il mondo necessita di operai, agricoltori, collaboratrici domestiche, personale sanitario e tutto quanto serve a far funzionare questo sistema; alla fine della giornata, una persona comune non ha la possibilità di seguire tutto (appare superfluo ribadire questo concetto, ma non lo è assolutamente: spesso ce lo scordiamo noi stessi, proprio noi che siamo costretti a viverlo sulla nostra pelle).

Ed invece, da vent' anni a questa parte ancora tanti di questi giornalisti, opinionisti etc., di destra e di sinistra, gridano al pericolo rosso, ad una ormai prossima invasione comunista, ai giudici di estrema sinistra in odore di brigate rosse, sempre pronti ad una nuova marcia su Roma per ribaltare l' ordine costituito (naturalmente preferiscono dimenticare che fu un' altra persona, non proprio comunista, a marciare su Roma una novantina di anni fa). E quante altre variazioni possibili sul tema “pericolo rosso”.

Anche se finora è successo l' esatto contrario: l' Italia e noi cittadini con Lei siamo stati venduti per qualche euro a finanzieri senza scrupoli (non solo europei), e nessuno di coloro i quali ci ha venduto si è impiccato per la vergogna. Nessuna dignità.

E tanti paesi europei hanno fatto la nostra fine (vedi Grecia e Spagna) o la stanno facendo con noi (vedi Portogallo, Irlanda e Cipro).

Nessuna ombra di comunisti mangiapreti e mangiabambini. Almeno in Italia: altrimenti ci avrebbero subito avvertito!

Ma questo fatto non viene mai rilevato da nessuno.

 

Ciò che non va, secondo me è il modo in cui i cosiddetti giornalisti riportano i fatti, le notizie, ed il modo in cui i presunti opinionisti le discutono, in televisione, sui giornali, alla radio (in parte anche sul web, ma è importante ricordare che ancora in pochi in Italia sono in grado od hanno le capacità e/o i mezzi di utilizzare il web, e questo perché internet,utilizzato nel modo giusto, dà la possibilità di conoscere, quindi di farsi un' opinione, e questo i nostri sfruttatori non lo vogliono).

Del resto, cosa possiamo aspettarci quando a distribuirci opinioni dall' alto di una poltrona televisiva sono ex concorrenti del grande fratello (nel migliore dei casi), noti a tutti per l' incapacità di mettere correttamente una dietro l' altra due parole in corretto italiano? Non è possibile che esse/essi abbiano un' idea precisa su quanto accade, poiché idee e linguaggio sono strettamente legati: chi non ha un' ottima padronanza della lingua non sarà mai in grado di formarsi una buona idea in testa ed elaborarla; di conseguenza la sua opinione lascia il tempo che trova, non ha rilevanza alcuna all' atto pratico, se non di creare ulteriore confusione nelle nostre teste, necessariamente impegnate nelle beghe che la vita quotidiana ci regala.

E che dire di 'giornalisti' come Emilio Fede? Anche Berlusconi se ne è stancato … ma non è bello sparare sulla Croce Rossa. Ci sono in Italia tanti, troppi individui i quali si fanno paladini di un' ideologia ed affrontano qualsiasi fatto od evento importante solo ed esclusivamente attraverso i filtri mentali che si autoimpongono: è ovvio che, mettendoci davanti agli occhi un vetro azzurro (chissà perché mi è venuto spontaneo questo colore), vedremo tutto il mondo azzurro.

Avere questi filtri è normale; bisogna saperlo accettare ed avere l' umiltà intellettuale di ammetterlo a noi stessi: Indro Montanelli e Tiziano Terzani hanno ancora tanto da insegnare, ai giornalisti e non solo a loro.

 

Io credo sia giunto il momento, per giornalisti, opinionisti e quant' altro, di smettere di gridare furiosamente al pubblico – a noi cittadini - le peggiori bufale inventate al solo scopo di guadagnarsi lo stipendio a fine mese, e di smettere di abbaiare come cani rabbiosi quando qualcuno osa non piegarsi al volere del loro padrone, fino a farlo tacere e costringerlo a subire una brutta realtà, realtà che nessuno di noi cittadini comuni ha creato né voluto.

E ciò è possibile esclusivamente se torniamo a dare alla conoscenza, alla cultura (cultura non solo umanistica), alla scienza ed all' umiltà il valore che hanno.

 

 
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Post n°1646 pubblicato il 28 Marzo 2013 da giacomoalpini
 

 

Come ricordava Aneta, la mia dolce compagna, un anno fa mi sottoponevo ad un difficile intervento chirurgico, presso l' Ospedale Maggiore di Bologna. Ovviamente ero stato ricoverato il giorno precedente.
Essendo iscritto all' INPS come invalido civile permanente con una percentuale del 100%, grazie a tutti i ladri che ci governano da anni, i funzionari del suddetto ufficio mi convocarono per il 4 aprile 2012 per una visita di verifica. Immediatamente dall' Ospedale Maggiore di Bologna inviammo un fax all' ufficio INPS di Firenze, dove il Personale Medico dichiarò la mia degenza e la mia impossibilità di uscire dall' ospedale. Di tale lettera conservo una copia.
L' INPS mi fissò quindi non una ma due visite, una per maggio 2012 (mi accompagnò Aneta) ed una per novembre 2012. In entrambe le occasioni venne confermato l' esito delle precedenti visite: invalidità del 100%, permanente a causa di una patologia non curabile e progressiva.

Questa mattina, trovo nella cassetta della posta una lettera dell' INPS, dove si dice che la mia pensione di invalidità è sospesa poiché io in data 04/04/2012 non mi sono presentato alla visita di controllo e non ho fornito alcuna giustificazione (GIUSTIFICAZIONE che siamo? a scuola?! Umiliare così un malato è degno dei nostri politici). Con in più l' invito a presentarmi entro 90 giorni agli uffici INPS per fissare un' altra visita, pena il ritiro definitivo della pensione.
Immediatamente ho trovato tutti i fogli relativi al periodo di degenza e post degenza e li ho inviati via fax all' ufficio INPS di Firenze.

Domani mattina mi recherò personalmente all' ufficio INPS di Firenze e di sicuro tutti lì dentro non passeranno una buona giornata.

Questa brava gente ricevette in data 28/03/2012 tutta la documentazione relativa al mio ricovero ed al mio intervento chirurgico: lo dimostra il fatto che mi furono dati DUE appuntamenti per DUE VISITE INPS.
Inoltre: inviano queste intimidazioni ad una persona MALATA, la quale ha serie difficoltà nel muoversi. Se io avessi avuto difficoltà a recarmi di persona agli uffici INPS? Cosa avrei potuto fare? Nell' invito a comparire (perché di nient' altro si tratta che di un invito a comparire) non si fa cenno alla possibilità di chiedere una visita a domicilio; ed una persona malata difficilmente pensa a tale eventualità - specialmente dopo essere stata intimidita con una lettera così perentoria.
Intimidazione: i toni della lettera in questione hanno effetti INTIMIDATORI, ed una persona malata amplifica tali effetti. Coloro i quali hanno preparato ed inviato questa missiva sono crimonali allo stato puro.

 
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