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Post N° 366

Post n°366 pubblicato il 30 Maggio 2008 da PlanetGate
 

Un'altra barzelletta interista

''L'inter ha abusato di vicende false ed illecite che hanno gravemente offeso il mio onore e la mia reputazione". Così roberto mancini, tecnico nerazzurro esonerato ieri, ha annunciato in una dichiarazione all'Ansa di avere dato mandato al suo legale di tutelare la sua immagine "in tutti le sedi competenti".
Adesso mancini chiederà i danni all'inter. (Notizia ANSA)


Non ci sono buoni e cattivi in questa storia. Non c'è nero o bianco. E' una storia grigia, squallida, triste.
E' una storia intertriste. Una storia che, se non fosse per i contenuti, potrebbe iniziare con il più classico dei "C'era una volta", ma purtroppo non è una fiaba. Trattandosi di Inter, è una barzelletta.
Potrebbe iniziare con "Ci sono un italiano, un francese, un tedesco e un inglese", ma questa è l'Inter, non ci sono italiani.
Allora diciamo che ci sono Moratti, Filucchi, Brescia e Mancini. Nessuno dei quattro fa l'italiano delle barzellette. L'ultimo, Mancini, non è nemmeno interista, tifa per sè stesso fin da bambino, quando qualcuno gli mise in testa di essere più grande della Juventus e del calcio stesso.
Il primo, quello che al massimo arriva terzo quando le cose si fanno come si deve, è nato interista, il più interista della famiglia.
Per questo gli hanno affidato la società. "Tu sei il più interista di tutti noi, vai a giocare con il pallone", gli disse il fratello, elargendogli una barca di milioni.
Purtroppo dopo qualche tempo i milioni diventavano troppi e tutto il mondo del calcio capiva che, milioni a parte, si stava parlando del più grande interista della storia del calcio. Più interista persino di Bertoldo, un'altro di quelli delle barzellette. A quel punto gli fu messo accanto uno meno interista, o forse uno che aveva preso dall'interismo un'altra caratteristica. Dopo due anni ci fu calciopoli, discorso che mettiamo da parte in questa barzelletta, ma che non bisogna scordare per modalità operative.
Mi sto dilungando troppo. Le barzellette di solito sono brevi. Allora restano ancora due personaggi da definire. Conosco uno dei due. Sono stato nel suo negozio un paio di volte, conosco le voci che circolano sul suo conto, so cosa ha fatto in passato. Lo sanno in tanti dalle mie parti. In tanti, ma non tutti. Quello che tutti sanno è che parliamo di un interista. Interista nel cuore, più che nel cervello. Qualcosa di diverso dal Massimo Interista. Le maglie autografate in vetrina, sempre a parlare di Inter, le foto coi giocatori, le visite alla Pinetina.
Fin dai tempi di Fraizzoli era così. Parliamo di almeno 20 anni fa. Sempre stato ad Appiano Gentile.
Quando il Liverpool sconfisse il Milan in Champion's League, fuori dal suo negozio campeggiava una maglia del Liverpool, in una teca, a mo' di reliquia Mariana.
Le voci su di lui ci sono sempre state. Passato, si diceva, presente, si spettegolava. Ma questo a noi non interessa. Non ci interessa se era in grado di procurare prostitute ai calciatori, se era in grado di comprare due chili di cocaina per qualche festino, se ricettava merce rubata. Non c'entra nella barzelletta che stiamo raccontando e quindi non vogliamo saperlo. Così come non voleva saperlo chi all'Inter c'era da anni.
Dai tempi di Cipriani, di Tavaroli, non è mai interessato. Anche allora lui c'era.
Poi venne il giorno. Una cena con Mourinho a Liverpool
, prima della partita di andata di Champion's league. Un contratto da 60 milioni di euro, staff compreso, da eliminare, un contratto da 60 milioni di euro, staff compreso, da firmare. E in mezzo il nulla.
Silenzio, mentre l'uomo nero incomincia a lavorare. Sul sito dell'Inter appare nella pagina della società un collegamento alla voce 'Codice etico f.c. Internazionale'.
Potete scaricarvi il file in PDF, approvato il 22 giugno 2007 dal consiglio di amministrazione. Vincolante per qualsiasi dipendente della F.c. Internazionale.
Chi lo viola, incorre nella possibilità di essere licenziato per giusta causa.
Fine della barzelletta, anche se forse ho dimenticato qualcuno.
Ah sì: Filucchi. Si occupa di sicurezza all'Inter. Non so se è interista. So che è stato portavoce di De Gennaro e che ha molti agganci tra polizia e carabinieri. Uno che agisce nell'ombra ma non un pirla qualunque.
Ho sentito in televisione che c'era anche lui quando Moratti ha esonerato Mancini. Potete iniziare a ridere, o almeno fingete di farlo, anche se ammetto che per qualcuno la storia non fa tanto ridere.
Questo non era un articolo di giornale. In un articolo di giornale non potrei scrivere che per licenziare Mancini si è messo in piedi un nuovo scandalo ad orologeria, anche a costo di giocarsi lo scudetto. Che tutto questo mi ricorda le fughe di notizie di calciopoli. Che in fondo, ci sono sempre di mezzo loro.
Mancini una volta trovata una squadra si accontenterà di avere metà della sua liquidazione. Moratti se non vincerà qualcosa l'anno prossimo sarà linciato. Brescia attenderà lo sviluppo delle indagini, ha già capito il perchè di tutto questo casino e forse si sente meno interista. Filucchi ha fatto il suo dovere, egregiamente, e in fondo è l'unico in questa storia che dovrebbe essere elogiato, assieme un ex agente della Digos.
Noi restiamo tranquilli, sulla riva del fiume, a guardare.
C'era una volta, un giocatore che doveva essere cacciato... Ma questa è un'altra storia, che racconteremo un'altra volta.
"E' difficile trovare le parole, penso di aver dato tanto all'Inter e non meritavo un trattamento così. Così è uno schifo, non è bello. E' una vigliaccata andare ad intercettare le telefonate delle persone. Non si fa. E' illegale. Infatti c'è una causa in corso. Moratti mi ha sicuramente deluso, perché è stato lui a fare tutto quanto, però fa parte della vita". (Christian Vieri). (Riflessioni dell'Uomo Nero)


Amali, pazzi indossatori amali. Sulle note dell’indimenticabile inno degli indossatori, le notizie odierne sono queste:
Mancini ha querelato Moratti, dopo che Moratti ha usato le intercettazioni col malvivente della Pinetina per giustificare l’esonero. Ma, soprattutto, che "the special one" non vuole Ibra, giudicato un lungagnone. Invece di ricoverarlo, almeno stando ai giornali, pare che Moratti abbia deciso di accontentare Mourinho e di provare a scambiare il più forte giocatore del mondo con due buoni giocatori del Barcellona, Deco e E’too. Ma la cosa formidabile è che una delle motivazioni morattiane, sempre stando ai giornali, sarebbe "filosofica", cioè vorrebbe dimostrare al mondo – o forse solo ai soldatini con cui gioca la sera prima di addormentarsi – di saper vincere anche senza gli juventini. Se Camogli Gigli non gli regala Buffon o Camoranesi o Trezeguet, arriverà come al solito terzo. (Dal blog di Christian Rocca)

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Commenti al Post:
SunJuve
SunJuve il 30/05/08 alle 16:24 via WEB
Buon week Greg ....i pagliacci nn si fanno mai mancare niente...ahahah che pena che fanno.Ciaooo
 
cece851
cece851 il 30/05/08 alle 21:34 via WEB
si ma c'è una barzelletta molto più breve1 "l'inter vince" hahaha visto? si può ridere con poco!
 
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